        Fuori dalla gamma dal 2019 per far spazio alla F8 Tributo, la Ferrari 488 GTB continua a riscuotere un grande successo ed esercita il sui fascino fino all&rsquo;estremo Oriente, dove il tuner taiwanese Zacoe ha realizzato un body kit in fibra di carbonio per sole cinque unit&agrave; prendendo spunto dalla cultura militare cinese e in particolare all&rsquo;armatura e al cavallo del generale L&uuml; Bu, a cui a sua volta si &egrave; ispirata una famosa serie di videogiochi. Zacoe ha poi spiegato il motivo dietro questo body kit: nel 2022 ricorre il 75esimo anniversario Ferrari, e il tuner asiatico ha voluto omaggiare cos&igrave; la Casa di Maranello.  Body kit in fibra di carbonio Quali sono le caratteristiche di questo body kit? Nel pacchetto sono comprese tutte una serie di componenti aerodinamiche in fibra di carbonio con l&rsquo;obiettivo di ridurre la turbolenza e gestire al meglio il calore, secondo quanto dichiarato dal tuner: troviamo uno&nbsp;splitter anteriore&nbsp;pi&ugrave; pronunciato, estensioni per le minigonne laterali,&nbsp;un diffusore posteriore e uno spoiler posteriore fisso (che richiama quello della 488 GT3 EVO). C&rsquo;&egrave; poi un nuovo impianto di scarico catback valvetronic&nbsp;Fi Exhaust&nbsp;con doppi terminali in fibra di carbonio che cambia completamente il sound. Per quanto riguarda il motore, non ci sono notizie di modifiche. Resta quindi il V8 biturbo da 3,9 originale, con i suoi 670 CV a 8000 giri/min e 760 Nm di coppia massima a 3.000 giri/min. Ritira una nuovissima Ferrari 488 GTB e si schianta dopo appena tre chilometri       

Il tuner taiwanese ha realizzato un body kit in fibra di carbonio (e solo per cinque esemplari). Nessuna modifica al motore

Ferrari 488 GTB by Zacoe, la supercar ispirata al generale cinese

Per il 75 anni della Casa di Maranello, il tuner taiwanese ha realizzato un body kit per la supercar, limitato a cinque esemplari. Per farlo si è ispirato alla cultura militare cinese e in particolare all’armatura e al cavallo del generale Lü Bu, a cui a sua volta si è ispirata una famosa serie di videogiochi. Il body kit comprende tutte una serie di componenti aerodinamiche in fibra di carbonio. Non ci sono invece modifiche al motore, il V8 biturbo da 3,9 litri

Ferrari 488 GTB by Zacoe

        Quello del venditore &egrave; un talento, non un comune mestiere. Sono necessari un piano, una visione e una buona dose di sfrontatezza che non tutti possiedono. Per esempio, se doveste vendere delle angurie, pensereste mai di farlo con una Ferrari? No. Invece qualcuno l&rsquo;ha fatto. Quando l&rsquo;obiettivo &egrave; chiaro, il budget non conta.  Ferrari 488 GTB fatta in casa Ovviamente non parliamo di un modello uscito dalla linea di produzione di Maranello, ma a stuzzicare la fantasia basta la copia &ndash; anche un po&rsquo; approssimativa &ndash; di una Ferrari 488 GTB per lasciare di stucco la clientela. Sul canale YouTube NHET TV, l&rsquo;incredibile genialata di un ragazzo vietnamita, che ha costruito in casa la sua versione della supercar posizionando sul posteriore un motorino proveniente da una pompa dell&rsquo;acqua, in grado di spingere la Rossa fino ai 50-60 km/h. Clienti come mosche Non sar&agrave; il V8 Biturbo da 3,9 litri, ma con 1.000 dollari di cassa era difficile fare di meglio. Poco importa, perch&eacute; quando passa per le strade del paese, tutti escono per guardare il Cavallino Rampante. Poi la Ferrari si ferma, quello che copriva il motore si trasforma in un cartello col prezzario e dal cofano anteriore sbuca la merce: si vendono angurie. Affari a gonfie vele Non &egrave; tutto fumo, quello che vende il protagonista: il telaio della 488 GTB &egrave; in acciaio, mentre le parti della scocca sono in fibra di vetro, tenute assime da colla. Cos&igrave;, nel video, la trama &egrave; semplice: all&rsquo;inizio gli affari andavano male, nessuno voleva le angurie in vendita. Dopo l&rsquo;arrivo in Ferrari, invece, la folla si accalca e si sovrasta per comprare uno dei frutti della terra. Quando si dice che una buona vendita &egrave;&hellip; frutto dell&rsquo;immaginazione.  Ferrari 488 Pista per Charles Leclerc, estrema in nero e biancorosso       

Il genio del giorno &egrave; vietnamita: con un budget di appena 1.000 dollari ha realizzato una copia approssimativa della Rossa di Maranello, che usa per fare affari con la frutta

Costruisce una Ferrari 488 GTB per... vendere angurie

In Vietnam il genio di un venditore di frutta, che con 1.000 dollari di budget ha creato una replica della Rossa di Maranello per fare affari: al posto del V8 Biturbo c'è un motorino della pompa dell'acqua

Ferrari 488 GTB fatta in casa per vendere angurie

        Non &egrave; affatto raro che i vip siano protagonisti di incidenti sulle loro supercar. E tutto, naturalmente, viene documentato con foto e video su internet. In breve, l&rsquo;accaduto diventa virale. L&rsquo;attore principale dell&rsquo;ultima notizia &egrave; il rapper britannico Swarmz. Forse non tutti lo conoscono, ma di certo conosceranno il gioiellino su cui era a bordo, una Ferrari 488 GTB. L&rsquo;incidente &egrave; avvenuto a Londra, per fortuna nessuno &egrave; rimasto ferito, ma la Ferrari &egrave; distrutta dopo aver impattato con i noti autobus a due piani che viaggiano lungo le strade della citt&agrave;.  Cerchi un'auto usata? Sfoglia il nostro listino Il V8 &egrave; salvo L&rsquo;incidente &egrave; avvenuto il 24 maggio scorso, nel primo pomeriggio, sulla Northumberland Avenue, a Westminster. Dai filmati delle telecamere di sorveglianza della via, si vede che la parte anteriore della Ferrari 488 GTB &egrave; andata completamente distrutta, proprio come la fiancata destra del bus. Dai danni rinvenuti sembra che l&rsquo;auto si sia schiantata dentro il mezzo turistico, ma la dinamica non &egrave; chiara. A differenza della parte frontale, quella posteriore pare non aver subito le conseguenze dell&rsquo;impatto: il prezioso motore V8 a doppio turbocompressore da 3,9 litri, quindi, si &egrave; salvato e potrebbe trovare presto una nuova casa (in un&rsquo;altra auto). Sfoglia il listino Ferrari: tutti i modelli sul mercato       

La parte anteriore della supercar italiana, di propriet&agrave; del rapper Swarmz, si &egrave; schiantata sulla fiancata di bus a due piani. Senza danni il motore V8

Ferrari 488 GTB distrutta dopo lo scontro con autobus a Londra VIDEO

Il futurista Filippo Tommaso Marinetti disse: &ldquo;Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo pu&ograve; essere un capolavoro&rdquo;. E la Ferrari SP38 ha certamente un carattere aggressivo, col muso di pescecane che omaggia la 308 GTB.&nbsp;  Presentata a Fiorano &egrave; l&#39;ultima nata del programma One-Off e gi&agrave; il nome, rimando ai gloriosi Sport Prototipi di Maranello, denuncia una sfacciata attitudine corsara. Espressione di innovazione e creativit&agrave; per soddisfare i desideri di un affezionato frequentatore si discosta nettamente dalla 488 GTB, alla base del progetto.&nbsp;  Perch&eacute; oltre ai rimandi alla 308, a differenza della 488, la massa visiva appare concentrata sul posteriore grazie all&#39;anteriore cuneiforme e concettualmente non troppo distante dalla Ferrari Sergio dedicata a Pininfarina nel 2015 e realizzata su base 458. Inoltre rispetto alla 488 cambia nettamente il design dei gruppi ottici, mentre la presa d&#39;aria laterale della risulta completamente nascosta grazie alla carrozzeria ripiegata su se stessa, partendo dalla linea di cintura ribassata della portiera verso il passaruota posteriore e il voletto.  Amplificando &nbsp;l&#39;importanza del volume posteriore e mantenendo allo stesso tempo il flusso dell&#39;aria verso gli intercooler, posizionati alla base del finestrino laterale. Il design dinamico continua sopra il cofano motore sprovvisto di lunotto e esteso in un unico cofango in fibra di carbonio, col taglio sulla fiancata che ricorda fortemente quello della F40 (qui la nostra prova in pista 30 anni dopo). Omaggiata anche dallo spoiler posteriore che richiama il&nbsp;famoso alettone e il cui bordo di fuga, crea una cornice attorno al volume della coda.  I rivestimenti degli interni curati dal programma Tailor Made conferiscono il tocco finale a questa Ferrari unica, che debutta in societ&agrave; durante l&#39;imminente Concorso d&#39;Eleganza Villa d&#39;Este sabato 26 maggio 2018. 

Presentata a Fiorano una nuova one-off su base 488 GTB che omaggia le icone 308 e F40

Ferrari SP38, unica per correre e stupire

Pogea chiede Pista. Lo fa partendo dalla 488 GTB nella sua configurazione classica, per superare la pi&ugrave; specializzata delle alternative di ben 120 cavalli. Prima mondiale a Top Marques a Monaco, con FPlus Corsa. Il V8 biturbo riceve un&#39;elettronica di gestione del motore - leggi mappatura - pi&ugrave; estrema, aspirazione e downpipe dello scarico modificati, tanto basta per raggiungere 820 cavalli e 900 Nm di coppia dal 3.8 litri.  Pi&ugrave; di un semplice tuning, &egrave; un&#39;interpretazione alternativa, che estende l&#39;impiego di fibra di carbonio, disegna tagli inediti per l&#39;aerodinamica, frutto della matita italiana di Michele Leonello. La fibra &egrave; made in Pogea, stravolge l&#39;intera fascia anteriore, dallo splitter al paraurti, proseguendo con il canale centrale attivo, le minigonne e le lame laterali, l&#39;ala posteriore, l&#39;estrattore e il paraurti, scavato alle estremit&agrave; per liberare ancor pi&ugrave; spazio destinato a estrarre le turbolenze generate delle ruote posteriori, accorgimento peraltro sviluppato anche su 488 Pista, frutto dell&#39;esperienza sulle versioni GTE.  Meno evidenti ma altrettanto corposi sono gli interventi nell&#39;area dell&#39;ala soffiata, fascia tutta in carbonio, con l&#39;applicazione di due nolder sul bordo appena sotto l&#39;ala. Alla bilancia pesa 48 kg meno di una Ferrari 488 GTB, Pogea Fplus Corsa, dimagrimento ottenuto anche dai cerchi forgiati, 21 pollici che calzano Michelin e sono abbinati a un assetto con molle modificate. Quanto vale la performance? Due decimi in meno da zero a cento orari: 2&rdquo;8. La velocit&agrave; massima, invece, sale a 345 km/h (+15 km/h).  La produzione sar&agrave; limitata a 20 esemplari appena, 4 destinati al mercato europeo, 8 al nordamerica e altrettanti per l&#39;Asia.  http://www.auto.it/news/anteprime/2018/02/21-1367537/ferrari_488_pista_maranello_colpisce_ancora/ 

Pi&ugrave; potente di una Ferrari 488 Pista, l&#39;elaborazione firmata Pogea Racing alleggerisce la GTB di 48 kg e incrementa la potenza del motore V8 di 150 cavalli

Pogea FPlus Corsa, una Ferrari 488 oltre la Pista

 Dopo il debutto della Porsche 911 GT2 RS e i suoi 700 Cv di potenza, che ne fanno la versione pi&ugrave; estrema di sempre, Ferrari prepara una risposta degna: Maranello ormai in dirittura d&#39;arrivo nello sviluppo della nuova 488 GTO, evoluzione radicale della 488 GTB con una potenza accresciuta fino a 700 Cv.  La sfida &egrave; gi&agrave; nella sigla, GTO utilizzata per l&#39;ultima volta nel 2010 con la 599, ma che appartiene a vetture storiche come la 288 GTO del 1980 e sopratutto la 250 GTO del 1960. Una denominazione che ha il senso del confine estremo tra le vetture stradali e quelle destinate esclusivamente alle competizioni  La 488 GTO, del resto utilizzerebbe il motore 3,9 litri V8 biturbo che su GTB eroga 670 cavalli, ma potenziato fino a 700 Cv, mentre non ci sono ancora informazioni su un eventuale aumento della coppia, come del resto su variazioni alla logica di funzionamento del cambio a doppia frizione e sette marce.  Pi&ugrave; circostanziate le indicazioni sulla strategia di alleggerimento della vettura, che dovrebbe scendere di 75 chilogrammi di peso fino a raggiungere la soglia dei 1.400 chilogrammi, grazie soprattutto ad interventi di sostituzione dei cristalli di parabrezza e lunotto, ma attraverso la rimozione del materiale fonoassorbente e l&#39;adozione di cerchi in lega forgiati. La Ferrari 488 GTO &egrave; attesa al suo debutto in occasione del prossimo Salone di Ginevra, a marzo 2018, ma la strategia del Cavallino potrebbe essere quella di anticipare i tempi, prevedendo un lancio negli Stati Uniti gi&agrave; da gennaio. 

Motore potenziato a 700 Cv e interventi drastici per ridurre il peso:&nbsp;potrebbe essere svelata al prossimo salone di Ginevra

Ferrari risponde a Porsche GT2 RS: in arrivo la 488 GTO?

Dal digitale alla realt&agrave;, dai rendering alla concretezza di un tuning che gioca tutto sul fattore estetico e aerodinamico. Misha Design interviene sulle linee della Ferrari 488 GTB proponendo due diverse interpretazioni, una pi&ugrave; estrema, con ampliamento delle carreggiate di 8 centimetri - e tiratura limitata a 20 esemplari - l&#39;altra frutto di una &quot;semplice&quot; sostituzione di pannelli sulla carrozzeria che lasciano invariata la larghezza agli assi.  Particolari in fibra di carbonio con finitura a vista caratterizzano il pacchetto aerodinamico, composto all&#39;avantreno da uno splitter molto pronunciato e completato da pinne verticali alle estremit&agrave;. Il paraurti sfoggia ai lati delle soffiature per gestire i flussi e indirizzarli lungo la fiancata. L&#39;intera fascia frontale &egrave; ridisegnata e si completa con prese d&#39;aria molto pi&ugrave; ampie e un nuovo supporto centrale inspirato alle monoposto.&nbsp;  Sul cofano anteriore spunta un&#39;apertura assente sul modello di serie, personalizzata da una cover in fibra di carbonio e pinna longitudinale. Nuovo disegno per i cerchi in lega e fiancata profondamente modificata nell&#39;area sottoporta e nella zona davanti alle ruote posteriori, pi&ugrave; pronunciata verso l&#39;esterno, abbinata a profili verticali in carbonio, come le lame a prolungamento del fondo.&nbsp;  Tuning 488 GTB: pi&ugrave; potenza con lo scarico Akrapovic  Cambia connotati anche il posteriore, non solo per i canali del diffusore molto pi&ugrave; alti, ma anche nel disegno della porzione superiore. Si perde lo spoiler soffiato della Ferrari 488 GTB, spunta una griglia che permette di intravedere il V8 biturbo e nella parte superiore &egrave; un doppio spoiler simile a un profilo &quot;coda d&#39;anatra&quot; a staccare i flussi aerodinamici.&nbsp;  Mansory 4XX Siracusa, la GTB stravolta 

Due le specifiche aerodinamiche proposte, con o senza ala posteriore fissa e nella variante widebody, pi&ugrave; larga di 8 centimetri. Cos&igrave; il tuner estremizza la 488 GTB

Ferrari 488 GTB, Misha Design riscrive lo stile

Kit aerodinamico estremo, quello proposto da Misha Design su Ferrari 488 GTB. Dopo le anticipazioni dei rendering arriva il primo esemplare dal vivo, personalizzato nello stile e nei particolari aerodinamici. L'alternativa è rappresentata dal widebody di ampliamento (+8 centimetri) con ala posteriore fissa e una tiratura limitata a 20 esemplari

Ferrari 488 GTB Misha Design, le foto

Il tuner tedesco regala una seconda generazione alla serie Siracusa. Dopo aver reinterpretato la 458 Italia, stravolge la 488 GTB. Dal motore biturbo ottiene 120 cavalli extra, ma è soprattutto la veste aerodinamica e la personalizzazione degli interni a catturare l'attenzione: un prodotto estremo, più che mai distante dalle soluzioni eleganti della GTB di serie

Mansory 4XX Siracusa

Per capire quanto a fondo siano andati in casa Mansory con gli interventi di trasformazione della Ferrari 488 GTB in 4XX Siracusa &egrave; sufficiente sottolineare due dettagli: sono stati sostituiti anche gli scudetti del Cavallino rampante e modificata la temperatura delle luci diurne a led. A molti sembrer&agrave; un oltraggio e al tempo stesso un&#39;assurdit&agrave;, sacrificare l&#39;originalit&agrave; di una supercar come la 488 GTB (insieme a 212 mila euro, prezzo di partenza della Rossa turbo). Il fattore economico chiaramente non &egrave; un problema per chi sceglier&agrave; di passare dal tuner tedesco e regalarsi una 4XX Siracusa.  Si avranno 120 cavalli in pi&ugrave; dal V8 biturbo 3.9 litri e 110 Nm di coppia extra, per una scheda tecnica che fissa i nuovi riferimenti a 790 cavalli e 870 Nm, con prestazioni solo marginalmente migliorate nei valori assoluti: 2&quot;9 per accelerare da zero a cento, 1 decimo guadagnato, e 341 km/h contro i 330 assicurati di serie. Una nuova linea di scarico, insieme a una gestione elettronica rivista, permettono di staccare numeri esagerati, oltre ai quali c&#39;&egrave; una veste stilistica stravolta.&nbsp;  Tuning 488 GTB, VOS la porta a 900 cv  Mansory realizza in-house tutte le componenti in fibra di carbonio, vantaggio che ha permesso di creare uno splitter dedicato, insieme a deviatori di flusso sulle prese d&#39;aria del muso, &nbsp;proseguendo con minigonne a lama, griglie sui passaruota anteriori per ridurre le turbolenze, un tetto con montanti anteriori in fibra a vista, cos&igrave; come le calotte degli specchietti, proseguendo al retrotreno con il diffusore e un complesso aerodinamico estremizzato alla base del lunotto: il cassettino dell&#39;ala soffiata &egrave; stato conservato, in aggiunta, ecco delle alette a sbalzo sopra i fari posteriori.  Mansory 4XX Siracusa poggia su cerchi forgiati da 20 pollici all&#39;anteriore e 21 al posteriore, &nbsp;insieme a molle progressive che ribassano il corpo vettura di 20 millimetri.  Ferrari 488 GTB, la prova su strada  L&#39;eleganza dell&#39;ambiente interno Ferrari lascia posto a un abitacolo rivestito interamente in pelle, nera e trapuntata sul fondo, abbinata a cuciture a contrasto e loghi Siracusa 4XX sui tappetini, Mansory sui sedili e le soglie battitacco. Palette del cambio, cornici della strumentazione, volante, tutto ostenta un mix di materiali e colori caro al tuner tedesco e cos&igrave; distante dalla raffinatezza sportiva di Maranello.   

Interventi tecnici e stilistici profondi stravolgono l&#39;erede della Ferrari 458 Italia. Motore, sospensioni, aerodinamica e interni: non &egrave; stato risparmiato nulla

Mansory 4XX Siracusa, tuning estremo sulla 488 GTB

Ford contro Ferrari, GT contro 488. Ovviamente, le rispettive declinazioni per confrontarsi nell'Endurance WEC, in classe GTE Pro. E se la Ford GT ha annunciato i propri programmi in occasione dell'ultima edizione della 24 ore di Le Mans, Ferrari 488 GTE sceglie il palcoscenico di casa, il Mugello, teatro delle Finali Mondiali 2015, per svelarsi, accompagnata dalla 488 GT3, destinata all'impiego nelle competizioni nazionali e internazionali della classe GT.  Ad alzare il velo sull'evoluzione che raccoglie il testimone dalla vittoriosa 458 Italia sono stati Gianmaria Bruni, Toni Vilander, James Calado e Davide Rigon. Il cambiamento pi&ugrave; evidente tra 458 e 488 GTE sta nel motore, dall'aspirato V8 si passa al turbo, che riceve interventi mirati, come una corsa aumentata a 85 millimetri, dagli 83 della versione stradale, "dettaglio" che porta la cubatura complessiva da 3.902 cc a 3.996 cc. La potenza, in virt&ugrave; delle restrizioni regolamentari imposte, si attesa sui 485 cavalli, gestiti attraverso un cambio collocato trasversalmente, per ottimizzare la distribuzione delle masse. Il responsabile dell'attivit&agrave; sportiva GT, Antonello Coletta, ha salutato l'arrivo della 488 GTE, riconoscendole un ruolo importante: &laquo;Questa vettura ha il non facile compito di aprire un nuovo ciclo dopo quello straordinario della 458 Italia, una tra le pi&ugrave; vincenti nella storia della Ferrari. Ci abbiamo lavorato tanto e lo stiamo continuando a fare perch&eacute; il nostro obiettivo &egrave; avere una vettura performante ma anche facile da guidare, come era la 458 Italia&raquo;. La gallery di Ferrari 488 GTE e GT3   Visivamente tra 488 GTE e 488 GT3 (al Mugello sono stati Bertolini, Fisichella e Beretta a presentarla) si apprezzano alcune differenze aerodinamiche, specialmente all'anteriore. Lo splitter ha le medesime forme in linea di massima, con due tagli alle estremit&agrave; per la specifica sulla GTE, ai quali sommare i baffi supplementari davanti alle ruote anteriori, assenti sulla GT3. Dalla sua, quest'ultima, presenta passaruota con numerose aperture per ridurre la pressione all'interno del vano ruota.  Comune a entrambe &egrave; un diffusore con sei canali e ulteriori profili dietro le ruote posteriori, nonch&eacute; l'ala ancorata a due supporti sopra lo spoiler "soffiato", caratteristico della 488 GTB.  Fabiano Polimeni

Raccolgono il testimone dalla Ferrari 458 Italia. In pista, nel 2016, scende il turbo nel WEC e campionati GT internazionali

Ferrari 488 GTE e Ferrari 488 GT3, debutto alle Finali Mondiali

Ferrari 488 GTB su strada

In pista a Fiorano sulla Ferrari 488 GTB

(qui la prima parte) GRANDE REATTIVIT&Agrave; Il risultato di tanto lavoro &egrave; un propulsore molto reattivo e rapido a salire di giri e dalla personalit&agrave; pi&ugrave; simile a un aspirato che a un tradizionale turbo. Ci si rende conto di questo aspetto salendo al volante della 488. Per darvi un&rsquo;idea di quanto il V8 turbo sia reattivo, accelerando a 2000 giri in 3&deg; marcia il tempo di risposta globale del motore &egrave; di appena 8 decimi di secondo: una reattivit&agrave; quasi in tempo reale. Continuando a schiacchiare il gas in rettifilo, il motore sale decisamente di giri e &ldquo;allunga&rdquo; ad alto regime fino a 8000 giri/minuto, proprio come un aspirato, invece di &ldquo;plafonarsi&rdquo; a 5/6000 giri come i tradizionali turbo. La progressione in accelerazione, anche per merito del cambio 7 marce doppia frizione velocizzato nei tempi di risposta, &egrave; incredibile: pensate che in appena 6 secondi si passa dalla prima alla 4&deg; marcia a limitatore, e scattando da fermo si arriva a 200 km/h in 8,3 secondi: due secondi pi&ugrave; rapidamente che con la 458 che sullo 0-200 km/h impiegava 10&rdquo;4! EMOZIONI ALLA GUIDA La facilit&agrave; di guida invece &egrave; stata incrementata lavorando sul telaio, sul sistema sospensivo e sulla dinamica di marcia. Le dimensioni esterne della berlinetta sono uguali a quelle del modello precedente, ma nella 488 il V8 turbo, grazie ai cilindri pi&ugrave; compatti e all'assenza del &ldquo;polmone&rdquo; di aspirazione, &egrave; montato 5 mm pi&ugrave; in basso nella vettura. E questo contribuisce ad abbassare il baricentro e migliorare l&rsquo;handling.  Poi la Ferrari ha migliorato ulteriormente il sistema SSC, (Side Slip Control), una tecnologia che controlla l&rsquo;angolo di assetto in accelerazione fuori dalle curve. Il sistema gestisce il sovrasterzo in uscita di curva senza penalizzare la trazione e la progressione di marcia. In parole povere, un software che favorisce i &ldquo;traversi&rdquo; continuando per&ograve; a tenere per&ograve; sotto controllo la macchina con l&rsquo;elettronica perch&eacute; il controllo di stabilit&agrave; resta inserito, ma &ldquo;permette&rdquo; le derapate a tutto vanatggio del divertimento di guida e dell&rsquo;emozione.  Questa tecnologia SSC era gi&agrave; sulla 458 Speciale, ma in questa seconda generazione &egrave; stata potenziata perch&eacute; ora interviene anche sulla taratura degli ammortizzatori elettronici durante la sbandata per rnedre pi&agrave; dolce e progressiva la derapata, indurendo o ammorbidendo all&rsquo;istante l&rsquo;ammortizzatore. Praticamente un software che aumenta in modo esponenziale il divertimento, l&rsquo;emozione e la goduria nella guida della 488 GTB.  Di fatto, nonostante l&rsquo;aumento di potenza e la coppia strabordante data dal turbo, la 488 GTB sembra diventata paradossalmente pi&ugrave; facile da guidare forte. Consente acrobazie e brividi con un certo margine di sicurezza grazie all&rsquo;elettronica che non mortifica &ldquo;tagliando&rdquo; bruscamente, ma ti aiuta a sbandare senza per&ograve; farti girare. Ferrari 488 GTB, il test su strada - foto gallery (2)   &nbsp;

Emozione e goduria nella guida sono garantite: sembra diventata pi&ugrave; facile da guidare forte

Ferrari 488 GTB, il test su strada (2)

Il V8 &egrave; morto, viva il turbo. La nuova Ferrari 488 &egrave; l&rsquo;ultima erede di una stirpe famosa nata nel 1975 con la 308 GTB, ma segna una importante rivoluzione: per la prima volta la Ferrari rinuncia al motore aspirato sulla propria berlinetta V8 ed adotta il turbo. Che finora su una berlinetta Ferrari era stato soltanto sulla 288 GTO, antesignana di quella che divenne poi la F40. PIU&rsquo; POTENZA Nata a marzo e presentata al salone di Ginevra, la nuova 488 GTB &egrave; la Ferrari pi&ugrave; importante e strategica per Maranello perch&eacute; &egrave; la nuova versione della classica berlinetta V8 che da sola realizza oltre il 50% delle vendite complessive di Ferrari. La 488 GTB sostituisce la 458 Italia. Nei piani iniziali doveva essere soltanto una versione &ldquo;evoluzione&rdquo; della 458 nata sei anni fa, ma gli aggiornamenti tecnici cos&igrave; importanti hanno spinto la Ferrari a realizzare un modello completamente nuovo, cambiandole pure il nome. Della 458 &egrave; rimasto praticamente soltanto il... tetto. Il motore V8 aspirato di 4,5 litri &egrave; diventato un V8 turbo, con differenti misure di alesaggio e corsa e la cilindrata &egrave; stata diminuita a 3905 cc. Grazie alla sovralimentazione per&ograve; la potenza &egrave; salita di ben cento cavalli, passando dai 570 cv della 458 ai 670 cavalli della 488. La coppia motrice, grazie al turbo, &egrave; cresciuta spaventosamente a 760 Nm, generati ad appena 3000 giri, quando la 458 ne aveva 540 a regime molto pi&ugrave; alto: 6000 giri. L&rsquo;AERODINAMICA Anche l&rsquo;elettronica e i controlli di gestione della potenza sono migliorati complessivamente con nuove tecnologie e funzionalit&agrave;. Ci sono poi stati vistosi incrementi aerodinamici grazie a tre nuove tecnoologie. Uno &egrave; l&rsquo;estrattore con flap attivi, che si alzano e abbassano proprio tipo DRS di F1 per dare pi&ugrave; deportanza in curva oppure far stallare l&rsquo;estrattore in rettifilo. Gli altri due sono lo spoiler soffiato posteriore e il Base Bleed (un condotto che fa sfociare aria sulla coda) che servono ad eliminare i vortici che si generano dietro la coda per migliorare la deportanza senza dover ricorrere a antiestetici alettoni. Tutti questi sensibili miglioramenti tecnologici hanno spinto la Ferrari a dare un nome nuovo alla vettura che inizialmente doveva essere soltanto l&rsquo;evoluzione della 458. La sigla 488, tra l&rsquo;altro segna un ritorno al passato perch&eacute; la Ferrari ha ripreso l&rsquo;antica tradizione di battezzare una macchina riferendosi alla cilindrata unitaria del motore (3902 centimetri cubici diviso 8 cilindri fa proprio 488). IL TURBO Quella del turbo per questa nuova Ferrari &egrave; stata una scelta obbligata per restare entro le rigide normative in fatto di emissioni che i motori aspirati pi&ugrave; potenti non riescono pi&ugrave; a rispettare. Ma questo ha comportato una serie di interventi specifici su motore e vettura per restare fedeli alle caratteristiche tipiche delle berlinette Ferrari che si sono sempre distinte per alcuni aspetti ben precisi: grande reattivit&agrave; e bassi tempi di risposta del motore, facilit&agrave; di guida, sound del propulsore vigoroso ed emozionante. Tutti sanno invece che tradizionalmente il motore turbo &egrave; un tipo di propulsore che possiede grande inerzia ai bassi regimi al momento di accelerare, ha un rumore soffocato perch&eacute; la turbina agisce anche da silenziatore (vedi l&rsquo;attuale F1), e la &ldquo;botta&rdquo; di potenza al monento in cui il compressore trasmette cavalli al motore pu&ograve; scompensare il controllo durante la guida.  Per ovviare a questi problemi e non perdere le tipiche caratteristiche delle berlinette V8, la Ferrari ha lavorato fortemente sul motore per renderlo pi&ugrave; simile possibile all&rsquo;aspirato come personalit&agrave;. Per rendere pi&ugrave; istantanea la risposta del turbo sono state scelte alcune soluzioni: montaggio della turbina su cuscinetti; adozione di una lega titanio/alluminio a bassa inerzia per la girante del turbo; disegno delle palette &ldquo;twin scroll&rdquo; per ridurre l&rsquo;interferenza delle onde di scarico. In pi&ugrave; il motore - che conserva il basamento in alluminio e la lubrificazione a carter secco dell&rsquo;aspirato - &egrave; stato modificato nella pompa olio che &egrave; a portata variabile, nei condotti di aspirazione che hanno una forma speciale per migliorare la turbolenza nelle camere di scoppio, nel comando di distribuzione con punterie &ldquo;a dito&rdquo;. C&rsquo;&egrave; stata anche una lunga serie di interventi per ridurre gli attriti interni. 1 -&nbsp;CONTINUA&nbsp;(CLICCA QUI) Ferrari 488 GTB, il test su strada - la fotogallery (1)   &nbsp;

Il V8 &egrave; morto, viva il turbo: i segreti della Berlinetta che segna un passo storico per Maranello

Ferrari 488 GTB, il test su strada (1)

Sar&agrave; volata lunga, quella che porter&agrave; al debutto della Ferrari 488 Spider. Mancano ancora due anni prima di vederla senza camuffature, quelle che provano a nascondere gli interventi apportati al posteriore, dove si concentra l'essenza della Spider, o 488 GTS se preferite. Non &egrave; passata inosservata l'uscita dai cancelli della fabbrica a Maranello e ha permesso all'occhio indiscreto della videocamera di immortalarne i particolari salienti.  Della Ferrari 458 Spider manterr&agrave; il tetto rigido, ripiegabile immediatamente dietro ai sedili, al di sotto delle due pinne, tratto distintivo insieme al lunotto verticale.&nbsp;La curiosit&agrave; era legata a come avrebbero gestito i tecnici la soluzione innovativa dello spoiler soffiato, uno dei tratti caratteristici della coup&eacute;, che indirizza i flussi dal lunotto dritti nella feritoia al di sopra del portatarga, ottenendo maggior carico aerodinamico, senza sacrificare la resistenza all'avanzamento. Dispositivo confermato, mentre a appaiono modificate rispetto alla 458 Spider le aperture sul cofano motore, ora degli sfoghi tra i due rollbar e non pi&ugrave; nella zona terminale della coda. Nel parallelo con 488 GTB non subiscono cambiamenti&nbsp;n&eacute; il diffusore n&eacute; il posizionamento degli scarichi.    Sul versante motoristico, il V8 biturbo da 3.9 litri erogher&agrave; 670 cavalli e 760 Nm, mentre pensando all'aggravio di peso che differenzier&agrave; la versione coup&eacute; dalla spider, non superer&agrave; i 50 kg - valore che separava 458 Italia e 458 Spider - pertanto potrebbe collocarsi appena oltre i 1400 kg complessivi.  Fabiano Polimeni  Fonte foto spia | via YouTube, Niki Motorsport Il debutto della Ferrari 488 GTB - foto 

Prime foto spia per la variante scoperta della 488 GTB. Le novit&agrave; sono tutte al posteriore

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