        Prodotta dal 1978 al 1981 in sole 450 unit&agrave;, la BMW M1 si &egrave; da subito affermata per design all&rsquo;avanguardia e prestazioni di altissimo livello. L&rsquo;esemplare all&rsquo;asta da RM Sotheby&rsquo;s, in particolare, pu&ograve; essere considerato il sogno di molti collezionisti. Non si tratta soltanto di una delle 399 esistenti omologate per la circolazione stradale: la tinta esterna color argento (denominata Polaris Metallic) &egrave;, infatti, stata utilizzata per tre esemplari totali. BMW M1, la storia  La BMW M1 (celebrata anche da Andy Warhol) &egrave; stata la risposta delk costruttore alle esigenze di competitivit&agrave; degli sport motoristici, che richiedevano una produzione di esemplari stradali ai fini dell'omologazione. Sviluppata con il contributo di figure di spicco come l'Ingegner Gianpaolo Dallara, la M1 era una vettura avanguardistica per estetica e tecnica. Ad esempio, la carrozzeria in fibra di vetro angolare &ndash; disegnata da Giorgetto Giugiaro &ndash; celava un innovativo telaio spaceframe in acciaio tubolare. Sotto al cofano, il propulsore M88 a sei cilindri in linea da 3.453 cc erogava 277 cavalli; potenza notevole che, abbinata a sofisticate sospensioni a doppio braccio oscillante, la rendevano formidabile in pista ed entusiasmante su strada. Il raro esemplare all&rsquo;asta: prezzo da capogiro  Prodotta il 23 febbraio 1981 e consegnata al concessionario ufficiale BMW di Bois d'Arcy, in Francia, il 27 marzo dello stesso anno, la &ldquo;vita&rdquo; di questa M1 &egrave; ben documentata. Essendo uno dei soli 399 esemplari omologati per la circolazione su strada e, in particolare, uno dei tre rifiniti in fabbrica nello speciale argento metallizzato Polaris (riverniciata nel 2014 da parte del team dell'esperto di M1 Axel Hagemann), ha una storia avvincente quanto le sue prestazioni. La vettura ha, infatti, attraversato i continenti: dalla Francia al Giappone, poi al Belgio, prima di arrivare negli Stati Uniti. Ovviamente in condizioni impeccabili (solo 17.200 i chilometri percorsi), con tanto di corredo completo (manuali originali, kit di attrezzi, valigia marchiata M1) e certificato ufficiale BMW Classic. L&rsquo;asta da RM Sotheby&rsquo;s, fissata per il prossimo 1 marzo, potrebbe raggiungere prezzi notevoli: la cifra di vendita &egrave; stimata, infatti, tra i 690.000 e gli 880.000 euro.       

Uno dei tre rarissimi esemplari della supersportiva bavarese ha solo 17.200 km: il prezzo stimato &egrave; incredibile

La BMW M1 da 900mila euro è all’asta in color argento Polaris

Non &egrave; trascorso neanche un mese dall&#39;esposizione di questa BMW M1 alla mostra milanese &quot;Andy Warhol: la pubblicit&agrave; della forma&quot;. Il 22 ottobre scorso infatti, l&#39;evento ha dato il benvenuto ala vettura che partecip&ograve; alla 24 ore di Le Mans del 1979 e che fu dipinta dallo stesso padre del movimento artistico anni &#39;60. Ieri, l&#39;ennesimo gesto folle degli ambientalisti l&#39;ha in gran parte sporcata e rovinata.    Un pezzo unico sotto chili di farina  Gli artefici della protesta sono delle ragazze facenti parte della rete milanese di Ultima Generazione. Ieri17 novembre, intorno alle ore 11 di mattina, le due sono entrate all&#39;interno dell&#39;edificio dove si tiene l&#39;esposizione, si sono confuse tra gli altri visitatori e si sono dirette verso la sala dove &egrave; esposta la BMW M1. Pochi secondi e il danno &egrave; fatto: le ragazze hanno lanciato ben 8 chilogrammi di farina su tutta la vettura per poi&nbsp;aggrapparsi ai finestrini della macchina. Tra i presenti alla scena c&#39;&egrave; chi &egrave; rimasto a guardare sbalordito ci&ograve; che stava accadendo e chi ha cercato di allontanarle e fermare la loro follia. Dal video diventato virale sul web, si sente anche qualcuno allertare la sicurezza. Le due hanno poi cerato di spiegare alla folla le motivazioni del loro operato, mentre gli addetti le hanno prese con la forza e le hanno portate via. L&#39;episodio avviene solo poche settimane dopo di quello accaduto al Salone di Parigi lo scorso 24 ottobre.    Papa Francesco benedice la Mustang elettrica di un gruppo di giovani attivisti 

Il folle gesto &egrave; stato commesso alla Fabbrica del Vapore a Milano, dove la vettura &egrave; esposta dal 22 ottobre scorso

Attivisti contro la mitica BMW di Andy Warhol: l&#39;attacco &egrave; con la farina VIDEO

        Se c'&egrave; un messaggio che Andy Wharol ha saputo imprimere nella mente degli artisti venuti dopo di lui &egrave; che tutto, dall'oggetto pi&ugrave; semplice al pi&ugrave; impensabile, pu&ograve; essere arte. Questa M1 &egrave; gi&agrave; di per s&egrave; un prodotto nato dagli artisti dell'ingegneria automobilistica, ma con un tocco "anni '60" tipico della Pop Art, la vettura si trasforma a tutti gli effetti in un capolavoro.  La Pop-Bmw L'automobile in questione &egrave; esposta alla mostra milanese "Andy Warhol: la pubblicit&agrave; della forma" iniziata il 22 ottobre alla Fabbrica del Vapore di Milano ed &egrave; la quarta Art Car realizzata dal padre della Pop Art. La Bmw M1 partecip&ograve; alla 24 Ore di Le Mans nel 1979 ed &egrave; un esempio di quelle che vengono chiamate "Rolling Sculptures": il movimento artistico nato nel 1975 ha racchiuso finora 19 artisti da tutto il mondo, i quali hanno deciso di rendere artisticamente attuali, secondo i loro tempi, le vetture della Casa tedesca. La Bmw M1 fu dipinta proprio da Andy Warhol, il quale afferm&ograve;: "Adoro questa macchina. Ha pi&ugrave; successo dell'opera d'arte. Ho cercato di dare una rappresentazione vivida della velocit&agrave;. Se un'auto &egrave; davvero veloce, tutti i contorni e i colori diventeranno sfocati&rdquo;. L'auto abbandonata che vale un tesoro da 2,3 milioni di euro       

L'auto &egrave; stata esposta alla Fabbrica del Vapore a Milano, evento che si &egrave; aperto il 22 ottobre e interamente dedicato a Andy Wharol

C'è tutto il fascino della Pop Art in questa storica Bmw M1

Questa Bmw M1 è esposta alla mostra "Andy Warhol: la pubblicità della forma", iniziata il 22 ottobre a Milano alla Fabbrica del Vapore. Partecipò alla 24 Ore di Le Mans nel 1979 ed è un esempio di quelle che vengono chiamate "Rolling Sculptures", vetture che vengono esaltate dai movimenti artistici più diversi. L'Art Car in questione è un omaggio alla Pop Art di Andy Warhol.

La Bmw M1 celebra la Pop Art alla Fabbrica del Vapore

        Paul Walker era uno di noi: abbiamo pi&ugrave; volte ricordato l&rsquo;attore di Fast and Furious per la sua passione per le belle auto e abbiamo pianto quando l&rsquo;incidente sulla Porsche Carrera GT ce lo ha portato via. Oggi, un&rsquo;altra volta, il suo nome torna alla cronaca stuzzicando i desideri dei collezionisti di motori: Bring a Trailer ha messo in vendita una BMW M1 del 1980 di propriet&agrave; proprio di Paul Walker.  SERIE LIMITATA E 350 CV La M1 &egrave; una supercar prodotta negli anni Ottanta e disegnata da Giorgetto Giugiaro, un modello prezioso che pu&ograve; vantare la carrozzeria M1 Procar con livrea BMW Motorsport e praticamente nuovo: il tachimetro &egrave; fermo a 7.000 chilometri. Serie limitata ad appena dieci esemplari del concessionario tedesco AHG, che nel 1982 propose la supercar equipaggiata con il pacchetto AHG M1 Studie ispirato fortemente nell&rsquo;estetica e nei dettagli alla M1 Procar, che sotto il cofano ospitava il motore da competizione da 800 Cv. A far correre la M1, invece, il 6 cilindri in linea da 3,5 lt elaborato per scaricare 350 Cv di potenza. L&rsquo;aumento dei cavalli (277 di partenza) costava modifiche anche al telaio, al sistema dei freni, alle sospensioni e alla carrozzeria. La M1 di Walker si presenta con paraurti anteriore dotato di un grande splitter, passaruota allargati e ala aerodinamica sulla coda. PREZZO D'ASTA A 288mila EURO Bring a Trailer vende la BMW M1 Procar fino a luned&igrave; 1&deg; febbraio 2021: per ora, l&rsquo;offerta pi&ugrave; alta tocca quota 350.000 dollari, cio&egrave; 288mila euro. Non &egrave; la prima volta che la M1 &egrave; protagonista di aste ambiziose: gi&agrave; RM Sotheby&rsquo;s e Mecum hanno provato a stimarla, ma nessuno ha raggiunto la cifra desiderata per aggiudicarsela. Che sia questa la volta buona? BMW i4 affina l'assetto per gestire i 530 cv del motore elettrico       

In vendita fino al 1&deg; febbraio, la supercar conta 7.000 km percorsi e motore 6 cilindri in linea da 350 Cv: come lei ci solo 10 esemplari prodotti nel 1982

Paul Walker, la sua BMW M1 in serie limitata va all'asta

La supercar prodotta negli anni '80 è in vendita all'asta: il suo proprietario era Paul Walker, il talentuoso attore di Fast and Furious scomparso in un incidente su Porsche Carrera GT

BMW M1 AHG Studie, le FOTO

        In casa RM Sotheby's arriva un nuovo imperdibile lotto, tutto corsa e cavalli. La casa d'aste ha infatti messo in vendita un esemplare datato 1980 di BMW M1 ProCar, numero telaio 1195, 36&deg; modello di 54 totali.  Nel listino dell'usato di Auto, tante occasioni da non perdere a portata di click! UN CAMPIONATO DI 40 ANNI FA BMW M1 &egrave; una delle auto sportive stradali pi&ugrave; famose di sempre. Ha avuto una sua controparte pensata appositamente per le corse, anzi, per un torneo monomarca ideato direttamente da BMW. Pi&ugrave; precisamente, da Jochen Neerpasch, ex pilota e fondatore del reparto corse del Marchio bavarese. Un'idea nata alla fine degli anni 'Settanta: i migliori piloti di F1, Sport Prototipi e GT tutti insieme a duellare sui circuiti europei dove si svolgeva la Formula 1. Solo che a correre non c'erano Ferrari n&eacute; McLaren, ma solo BMW, un unico modello, lo stesso per tutti i partecipanti, il che rendeva la competizione pi&ugrave; aperta che mai. Era la BMW M1 ProCar, con la sigla derivata proprio dal nome del torneo, Production Car.&nbsp;  La gamma BMW: consulta il listino completo di Auto! I pi&ugrave; famosi piloti dell'epoca, da Niki Lauda a Nelson Piquet, passando per Elio De Angelis e Jacques Laffite, corsero sulle M1 ProCar, per un campionato che alla fine si svolse solamente per due annate, 1979 e 1980. Lauda trionf&ograve; nella prima edizione, Piquet nella seconda: un binomio, tra il brasiliano e BMW, che si sarebbe sublimato nel 1983, quando il pilota di Rio de Janeiro vinse il Titolo Mondiale con la Brabham motorizzata dalla Casa tedesca. 470 CV, TUTTE RESTAURATA La M1 ProCar messa all'asta da RM Sotheby's &egrave; un modello completamente restaurato, che negli anni ha poi corso anche alcune gare storiche, dotata di livrea rossa con banda biancoceleste e un propulsore da 470 cavalli. RM Sotheby's non ha fornito altri dati tecnici n&eacute; particolari, ad eccezione di un video che mostra l'auto in azione sul circuito belga di Spa guidata dal britannico Sam Hancock.  L'asta verr&agrave; battuta dal prossimo 13 al 15 agosto 2020 a Monterey.       

In vendita un esemplare da corsa della sportiva tedesca che quarant'anni fa partecip&ograve; al campionato monomarca bavarese che annoverava piloti come Niki Lauda e Nelson Piquet

BMW M1 ProCar, all'asta un modello del 1980

Un esemplare che quarant'anni fa corse il mitico campionato monomarca bavarese - che vide partecipare piloti come Niki Lauda e Nelson Piquet - è stato messo all'asta da RM Sotheby's, completamente restaurato e con un motore da 470 cavalli

BMW M1 ProCar del 1980 all'asta FOTO

Anno 1972. Il muro di Berlino getta ombre oscure sulla Germania divisa, simbolo di un mondo separato tra Est e Ovest. Mondi diversi che si incontrano nello sport: la Germania Ovest batte 3 a 0 l&rsquo;Unione Sovietica nella finale degli Europei, mentre il russo Borzov conquista i 100 e i 200 metri nelle tragiche Olimpiadi di Monaco di Baviera.  Per celebrare i Giochi, la bavarese Bmw presenta un prototipo spettacolare, la E25 Turbo. Disegnata dal francese Paul Bracq e realizzata in due soli esemplari, rappresenta il manifesto stilistico della prima supercar progettata dal marchio. La M1. Svelata al Salone di Parigi 1978, lascia senza fiato. Bmw era un marchio famoso per berline prestazionali e lussuose ammiraglie, non certo per le super-sportive. Il design &egrave; di Giorgetto Giugiaro, il telaio dalla modenese Fratelli Marchesi, la scocca dalla concittadina TIR, in seguito al dietrofront Lamborghini in piena crisi finanziaria. la prima M1 parla, e non poco, italiano.  Il motore &egrave; invece fieramente tedesco, l&rsquo;M88/1, un 6 cilindri di 3.5 litri sviluppato dalla recentemente nata divisione Motorsport, che pi&ugrave; tardi sarebbe stato ereditato anche dalla M5. Capace di erogare ben 277 cavalli (il V8 della contemporanea Ferrari 308 GTB ne sviluppa 255), consente alla M1 di superare i 260 km/h di velocit&agrave; massima, scattando da 0 a 100 orari in 5,6 secondi. &nbsp;  L&rsquo;intenzione del marchio &egrave; di fare della M1 una macchina vincente in pista, rubando un po&rsquo; di scena alle conterranee Mercedes e Porsche. Nasce cos&igrave; il monomarca ProCar Series, che nel 1979 porta in pista sulle M1 i cinque piloti di Formula 1 pi&ugrave; veloci in qualifica. Ma soprattuto nelle competizioni Gran Turismo con il nuovo Gruppo 4 introdotto dalla FIA.  La M1 debutta sul mercato, con un prezzo tondo di 100 mila marchi per il mercato tedesco: in due anni ne vengono costruiti solo 400 esemplari stradali, cui si aggiungono i 56 per le competizioni. Diventando anche un&rsquo;icona pop. Nel 1979 Andy Wharol, uno dei grandi artisti che contribuisce a creare la Bmw Art Car, sceglie di rendere la M1 un&rsquo;opera d&rsquo;arte. La vettura dipinta dal padre della pop art (vedi immagine in apertura), corre la 24 Ore di Le Mans 1979, cogliendo il secondo posto di categoria grazie ai piloti Winkelhock, Poulain e Mignot.  Ma anche senza il genio di Wharol la M1 merita un posto d&rsquo;onore nel pantheon delle supercar. Dove forse un giorno sar&agrave; raggiunta dalla sua ultima erede, la M8 ormai pronta al debutto.&nbsp;  &nbsp; 

La casa bavarese celebra i 40 anni della sua prima supercar, nata per le corse e divenuta anche un&#39;icona pop

Bmw M1: 40 anni fa la prima supercar bavarese

Un esemplare del 1979, il numero 31 dei 40 prodotti, è stato restaurato negli USA da Canepa. Motore 3.5 litri 6 cilindri, sviluppa 415 cavalli e 485 Nm. Ne vennero realizzate solo 454 esemplari tra il 1978 e il 1981, di cui 40 destinate alla serie Procar. Alle specifiche d'origine è stata riportata la M1 in vendita, con l'esclusività di una tinta carrozzeria unica: il Basalt Blau. Solo quattro esemplari di M1, destinati al CdA BMW, possono vantare questa colorazione. La carrozzeria in fibra di vetro ha richiesto centinaia di ore di lavorazione per essere riportata in condizioni esemplari. Dal 1984 al 2012, solo 6.000 km percorsi negli USA e un lungo periodo di "inattività", per poi essere sottoposta al restauro

BMW M1 Procar torna a splendere, le foto

Torre Olimpica, chiesa di Frauenkirche, Siegestor, il quartier generale BMW&nbsp;. Non sono i luoghi da visitare nel prossimo viaggio a Monaco di Baviera, quanto piuttosto i simboli della cittadina baverese riportati su BMW&nbsp;M3 Munchner Wirte. Come nasce l'idea? Affonda le radici nel 1981, quando Walter Maurer, professione designer, realizza a mano la livrea di una BMW&nbsp;M1 Procar, oggetto da corsa allora impegnato nel monomarca BMW&nbsp;Procar, gara di contorno dei gran premi di Formula 1 in Europa, ma anche protagonista in vari campionati turismo nazionali e a Le Mans. Il tutto tra il 1979 e il 1986. Un'idea supportata da due ristoratori amici di Maurer, Holenia ed Heckl, insieme al capo dell'ufficio stampa BMW Dirk Henning Strassl. Le foto di BMW M3 Munchner Wirte e BMW M1 Procar   Adesso, 34 anni dopo, l'idea di portare in giro i simboli di Monaco di Baviera - in una sorta di pro-loco viaggiante (e anche molto forte) - torna alla ribalta e trova una tela ugualmente importante: la carrozzeria di BMW&nbsp;M3. In comune tra le due auto c'&egrave; s&igrave; qualcosa, ma il concetto &egrave; totalmente diverso. Entrambe con motore sei cilindri, entrambe con trazione posteriore ed entrambe velocissime. Prevale la M1 se si leggono i valori di potenza e velocit&agrave; massima, rispettivamente capace di 470 cavalli e 310 orari, contro i 431 cavalli turbo della M3 e i suoi 280 km/h con pacchetto M Driver. Si prende la rivincita, la berlina, in accelerazione rifilando 4 decimi al 4"5 marcato dalla M1 Procar.  Sul brillante bianco della carrozzeria spiccano le corde intrecciate bianco-blu, altro richiamo allo stile bavarese, insieme all'Olympiaturm, l'Opera, l'Oktoberfest. Sar&agrave; in mostra proprio al festival popolare della birra, dal 19 settembre al 4 ottobre, BMW M3 Munchner Wirte. Migliore accoglienza, per gli amanti delle quattro ruote in "pellegrinaggio" a Monaco per un boccale di birra non poteva esserci.  Fabiano Polimeni Le foto dal Salone di Francoforte 2015 

La livrea speciale &egrave; opera, oggi come allora, di Walter Maurer e riporta i simboli di Monaco di Baviera

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