        Per alcuni, "l'auto pi&ugrave; bella del mondo". Discussione interessante, di certo non pu&ograve; passare inosservato il fatto di essere l'unica auto in esposizione permanente in un museo, nello specifico il Museum of Modern Art (MOMA) di New York, etichettata come "scultura in movimento". Sta l&igrave;, a Midtown Manhattan, dal 1951, quattro anni dopo che cinque delle menti pi&ugrave; brillanti del nostro Paese si mettessero all'opera per realizzarla. I protagonisti in questione. Piero Dusio, imprenditore e latin lover, con la passione per le auto da corsa ed esclusive, finanziatore del progetto; Dante Giacosa, pap&agrave; della Fiat 500, ideatore del progetto; Alfredo Vignale e Giovanni Savonuzzi, che il progetto lo disegnano su carta; Giovanni Farina, non ancora Pininfarina, che d&agrave; gli ultimi ritocchi di stile e che affermer&agrave;, anni dopo: "Nel realizzarla, avevo giocato a fare il poeta". Questa &egrave; la storia della Cisitalia 202.  ISPIRATA DALLO SPORT La 202 viene presentata nel 1947 in occasione del GP d'Italia che per l'occasione si corre a Milano (l'autodromo di Monza doveva ancora riprendersi dai bombardamenti bellici), e dello sport &egrave; stretto parente sin dagli esordi. La primissima versione si chiama infatti Gran Sport ed &egrave; una due posti. Questo perch&eacute; i vertici della defunta Casa torinese la propongono solo per clienti facoltosi, tanto che la vettura esce in edizione limitata: solo 220, gli esemplari disponibili. Raduno Internazionale Cisitalia per i 70 anni della 202 E da una macchina sportiva, s'ispira la meccanica. Cisitalia 202 &egrave; infatti la prima auto di serie ad avere un telaio tubolare a traliccio (anche la prima ad avere il nome della Casa inciso nella coda), soluzione che deriva dalla Cisitalia D46, monoposto guidata anche da Tazio Nuvolari. Il tubolare a traliccio costa pi&ugrave; dei classici longheroni, ma &egrave; pi&ugrave; leggero e rigido allo stesso tempo. LE PRESTAZIONI E QUELLO STERZO RIGIDISSIMO La vettura, carrozzeria berlinetta, coup&eacute; e cabriolet, rappresenta una sorta di granturismo ante litteram. Il design piace, &egrave; elegante, sinuoso, aerodinamico e ammalia i clienti che possono permettersela (usc&igrave; al prezzo di listino di 4 milioni di lire, un'enormit&agrave; all'epoca). Peccato che le caratteristiche sportive estetiche e meccaniche non si fossero ripetute a livello di prestazioni. Perch&eacute; Cisitalia 202 montava un motore 1.1 (lo stesso della Fiat 1100) da 50 CV e 175 km/h di velocit&agrave; massima. I freni a tamburo derivano anch'essi dalla 1100, mentre le sospensioni anteriori ripropongono lo schema a balestre trasversali gi&agrave; visto nella mitica Topolino. Fece discutere il curioso caso dello sterzo, eccessivamente rigido a velocit&agrave; basse. Pininfarina, nuovo logo per i 90 anni "SCULTURA IN MOVIMENTO" Naturalmente arrivano presto altre versioni. La 202 B &egrave; una quattro posti con un nuovo frontale, luci di direzione e paraurti cromati. La 202 C del 1951 introduce il cofano per il bagagliaio (che prima si raggiungeva attraverso l'abitacolo), allarga il lunotto dietro e sostituisce le ruote inserendo dei modelli a raggi Borrani. L'ultima versione &egrave; la 202 L, limitatissima (solo 5 esemplari) e caratterizzata da un passo allungato di una ventina di centimetri. Nel 1952 la produzione si ferm&ograve;, ma la "scultura in movimento" aveva gi&agrave; preso il suo posto al MOMA di New York. Per non lasciarlo mai pi&ugrave;.       

Probabilmente la prima granturismo di sempre, dal 1951 unica auto ad essere esposta in un museo: realizzata da alcune delle menti pi&ugrave; brillanti dell'epoca, la berlinetta della defunta Casa torinese ha ammaliato clienti facoltosi e semplici appassionati

Cisitalia 202: la sua storia

Unica auto al mondo ad essere esposta permanentemente in un museo (il MoMA di New York), probabilmente prima granturismo di sempre, la creatura della defunta Casa torinese riuscì ad affascinare clienti facoltosi e semplici appassionati grazie alle sue linee suadenti, sportive e aerodinamiche. Da alcuni venne definita "l'auto più bella del mondo"

Cisitalia 202 FOTO

Gli appassionati di tutto il mondo della Cisitalia si ritroveranno sulla Costa Adriatica dal 1 al 3 settembre per fare rivivere gli avvenimenti, le avventure e i sogni che hanno caratterizzato la straordinaria storia della Casa torinese. L&rsquo;occasione dell&rsquo;incontro &egrave; il settantesimo anniversario della nascita della 202, una delle auto pi&ugrave; celebrate e ammirate della storia automobilistica: fu presentata al pubblico all&rsquo;inizio di settembre del 1947 con la carrozzeria coup&eacute; realizzata da Pinin Farina, che modific&ograve; leggermente, soprattutto nel padiglione e nella coda, la splendida berlinetta progettata e disegnata dall&rsquo;Ing. Giovanni Savonuzzi, al cui sviluppo tecnico lavor&ograve; inizialmente l&rsquo;Ing. Giacosa.  Per celebrare il &ldquo;padre&rdquo; della 202 e di molte altre Cisitalia, il Raduno partir&agrave; il 1&deg; settembre da Ferrara, la sua citt&agrave; natale, dove sar&agrave; apposta una targa commemorativa in ricordo della straordinaria attivit&agrave; di progettista e designer dell&rsquo;Ing. Savonuzzi. La carovana delle Cisitalia (ne esistono poco pi&ugrave; di 200 sparse in tutto il mondo) giunger&agrave; poi a Cervia/Milano Marittima dove, negli spettacolari Magazzini del sale Darsena, risalenti al 1700, saranno esposte al pubblico per due sere le Cistalia impegnate nel Raduno (per informazioni contattare Cervia Turismo 0544/974400), mentre nella sala convegni dell&rsquo;Hotel Globus di Milano Marittima si terr&agrave; la prima delle due conferenze che avranno per tema il passato, il presente e il futuro del marchio Cistalia.  I discendenti dei protagonisti di quella splendida avventura, a cominciare dalla figlia dell&rsquo;Ing. Savonuzzi, Alberta, e coloro come Nino Balestra, Sergio Lugo, Alessandro Scagliarini e Mario Simoni hanno raccolto le testimonianze e le documentazioni che hanno dato vita ai libri sulla storia della Cisitalia sveleranno episodi forse inediti di quegli indimenticabili anni. Sabato 2 settembre il programma avrebbe dovuto comprendere una tappa del Raduno che non poteva mancare: la visita e l&rsquo;omaggio nella sua casa di Coriano a Guido Scagliarini, lo straordinario protagonista di decine di corse e vittorie con la Cisitalia e con l&rsquo;Abarth, che contribu&igrave; a fondare. L&rsquo;et&agrave; (103 anni) e le condizioni di salute dell&rsquo;unico pilota al mondo che pu&ograve; ancora dire &ldquo;Ho battuto Nuvolari&rdquo; sembrano per&ograve; un ostacolo insormontabile che costringer&agrave;, con ogni probabilit&agrave;, a rinunciare a questo bellissimo tributo.  Il Raduno giunger&agrave; cos&igrave; a Savignano del Rubicone, dove si trova l&rsquo;Officina di Delio Galassi, che in oltre cinquant&rsquo;anni ha restaurato e fatto rivivere decine di Cisitalia provenienti da tutto il mondo, spesso riproducendo pezzi altrimenti introvabili. Da qui la carovana delle Cisitalia si sposter&agrave; nella medievale San Leo, una delle localit&agrave; pi&ugrave; affascinanti della Romagna, con la celebre Rocca, ricca di &ldquo;misteri&rdquo;, dove fu rinchiuso il Conte di Cagliostro.  La tappa successiva &egrave; fissata a Gambettola, &ldquo;Citt&agrave; della Mille Miglia&rdquo;, per visitare la Mostrascambio, alla quale partecipano lungo le strade della cittadina centinaia di espositori di oggetti di antiquariato, di auto e moto d&rsquo;epoca e di pezzi di ricambio. Da qui il giorno successivo partir&agrave; l&rsquo;ultima tappa della manifestazione, che proseguir&agrave; sulle strade romagnole del Raduno Zir De Bosch, e si concluder&agrave; con la passerella sulle strade di Gambettola e con la premiazione delle vetture pi&ugrave; ammirate e apprezzate dal pubblico e dagli stessi partecipanti. 

Gli appassionati di tutto il mondo del marchio&nbsp;si ritroveranno sulla Costa Adriatica dal 1 al 3 settembre per celebrare i 70 anni di una della coup&eacute; disegnata da Pininfarina