La supercar di Woking passa dalle mani di Novitec, che sviluppa una centralina supplementare in grado di spremere il V8 fino a 806 cavalli, in abbinamento con uno scarico in Inconel e privo di catalizzatore. Assetto e stile non restano esclusi dal tuning, che migliora le prestazioni in velocità massima e accelerazione

Novitec McLaren 720 S: foto

Aspettando N-Largo, sufficientemente chiaro il termine a spiegare quale sia la sostanza del tuning Novitec in un bodykit allargato, quanti vorrebbero una McLaren 720 S ancor pi&ugrave; prestazionale ed efficiente possono ricorrere all&rsquo;elaborazione elettronica del motore V8 4 litri twin-turbo.    Tre soglie di intervento, dalla semplice centralina elettronica aggiuntiva a due modifiche&nbsp; pi&ugrave; invasive, che interessano la sostituzione dello scarico. McLaren offre gi&agrave; una proposta in Inconel, replicata da Novitec e abbinata all&rsquo;eliminazione del catalizzatore: &egrave; il tuning che incrementa maggiormente la potenza, 86 cavalli in pi&ugrave; posizionano la 720 S oltre gli 800 (806 per l&rsquo;esattezza) con 878 Nm di coppia motrice.  Valori inferiori se si opta per lo scarico in acciaio e catalizzatore sportivo, non si superano i 791 cavalli e 863 Nm, pur sempre un miglioramento rispetto alla sola ECU, che vale 773 cavalli e 849 Nm. L&rsquo;elaborazione del propulsore si traduce in un incremento delle prestazioni, l&rsquo;accelerazione migliora di 2 decimi sullo 0-100 km/h, il nuovi riferimento &egrave; 2&rdquo;7, lo sprint 0-200 km/h si riposiziona a 7&rdquo;5, mentre la velocit&agrave; massima raggiunge i 346 km/h (+5 km/h). Tempi e punta velocistica rilevati con lo step completo: centralina e scarico privo di catalizzatore.  I puristi apprezzeranno anche le proposte legate all&rsquo;assetto. I cerchi in lega si potranno scegliere in due set da 20 o 21 pollici, con diverse colorazioni, dal silver al nero, fino alll&rsquo;antracite. Non basta? Su richiesta &egrave; possibile realizzare una tinta qualsiasi a propria scelta. Dicevamo della variante N-Largo di 720 S, destinata a incrementare ulteriormente l&rsquo;ampiezza delle carreggiate rispetto a quanto non faccia la coppia di distanziali in alluminio abbinata alla supercar inglese: +22 millimetri sull&rsquo;asse anteriore, +30 millimetri su quello posteriore.  McLaren 720 S, la prova: potente come la Indycar di Alonso  Molle pi&ugrave; rigide e corte potranno sostituirsi al set di serie, mentre il corredo di particolari in fibra di carbonio pensati per l&rsquo;aerodinamica (o anche solo l&rsquo;estetica), spazia dallo splitter pi&ugrave; pronunciato alle cornici delle prese d&rsquo;aria sul cofano, proseguendo con le applicazioni sul muso davanti alle ruote, la cover della copertura motore, lo spoiler posteriore, gli alloggiamenti dei fari anteriori, le pinne del diffusore o l&rsquo;intero elemento, oltre alla fascia paraurti. 

Il tuning elettronico vale oltre 50 cavalli di potenza in pi&ugrave;, incremento che pu&ograve; arrivare a 86 cavalli con uno scarico sportivo libero. La proposta Novitec si completa con distanziali, molle, cerchi ed elementi aerodinamici in carbonio

Novitec McLaren 720 S, quel pizzico di brio in pi&ugrave;

La 720 S &egrave; potentissima (tanto per fare un esempio ha 50 cv in pi&ugrave; della Ferrari 488 e 80 pi&ugrave; della Lambo Huracan Performante) ma si guida con una dolcezza insospettabile. Su strada si usa con la facilit&agrave; e la maneggevolezza di un&rsquo;auto di piccola cilindrata.

McLaren 720 S: cliente scomoda anche per Ferrari e Lamborghini

&Egrave; una McLaren arancione proprio come quella di Alonso. Pure la potenza &egrave; simile: 720 cavalli, gli stessi della McLaren-Dallara-Honda di Indianapolis. Ha un telaio in carbonio, un motore V8 turbo, ma non &egrave; la monoposto di Indy e non &egrave; nemmeno la F1. &Egrave; l&rsquo;ultima generazione di McLaren stradale, la 720 S. Sigla che nella logica McLaren identifica la potenza complessiva. &Egrave; la pi&ugrave; avveniristica delle McLaren da strada, l&rsquo;arma con cui il costruttore inglese di F1, che da pochi anni ha deciso di scendere in campo anche nel settore delle sportive stradali per fare concorrenza a Ferrari e Lamborghini, vuol fare il salto di qualit&agrave;. E i numeri per riuscirci, sulla carta, ci sono tutti. Noi di Auto sia stati tra i pochi fortunati a poterla guidare in anteprima. Non in Inghilterra, ma sulle strade italiane. Per assaporarne le prestazioni, il brivido, ma anche la dolcezza di guida.&nbsp;  Guidare per qualche centinaio di km la McLaren 720 S sia in pista che su strada ci ha permesso di capire una cosa importante: che il marchio inglese ha tentato con questa coup&eacute; un approccio completamente diverso rispetto a Ferrari e Lamborghini al concetto di coup&eacute; sportiva.  La 720 S &egrave; potentissima (tanto per fare un esempio ha 50 cv in pi&ugrave; della Ferrari 488 e 80 pi&ugrave; della Lambo Huracan Performante) ma si guida con una dolcezza insospettabile. Su strada si usa con la facilit&agrave; e la maneggevolezza di un&rsquo;auto di piccola cilindrata. Nonostante la notevole larghezza, non &egrave; mai d&rsquo;impaccio anche tra strade extraurbane con carreggiate strette. Rispetto a una Ferrari o una Lambo l&rsquo;erogazione di potenza &egrave; pi&ugrave; dolce, meno traumatica. Posizione di guida perfetta, comfort invidiabile, pochi essenziali comandi sottomano. E anche una serie di intelligenti soluzioni interne per migliorare quelli che sono i punti deboli cronici di una supercar stradale: comfort e abitabilit&agrave; di bordo. Ad esempio, dietro i due posti anteriori invece di esserci una paratia verticale che rende angusto l&rsquo;abitacolo (come sulle rivali), riduce lo spazio vitale a bordo e impedisce di caricare anche il pi&ugrave; piccolo oggetto che uno pu&ograve; avere con s&eacute; (una valigetta, una borsa, un computer portatile), &egrave; stata ricavata un ripiano di circa 200 litri di volume dove trovano spazio piccoli bagagli. Non &egrave; stata una banalit&agrave;, perch&eacute; per ottenere ci&ograve; i progettisti hanno dovuto lavorare d&rsquo;ingegno ricollocando alcuni accessori del motore e sagomando la grossa scatola di aspirazione del filtro aria per &ldquo;schiacciarla&rdquo; e fare in modo che lasciasse spazio vitale per l&rsquo;abitacolo. Quindi senza sacrificare le prestazioni ma lavorando di fino sul design degli accessori motore &egrave; stato aumentato il comfort di bordo.  Lo stesso vale per la visibilit&agrave;. Il nuovo telaio in carbonio &egrave; talmente rigido che non &egrave; stato pi&ugrave; necessario fare un tetto a tutta larghezza per irrobustire la struttura. C&#39;&egrave; un trave portante superiore in carbonio soltanto nella parte centrale, il resto della cornice del tetto e dei montanti crea due grandi &ldquo;asole&rdquo; dove si incernierano le porte. Le asole sono vetrate e non lamierate e questo diventa un indubbio vantaggio per la visibilit&agrave; perch&eacute; dal tetto entra molta luce nell&#39;abitacolo. Inoltre il parabrezza &egrave; larghissimo, arriva molto in basso fino alla plancia e consente una grande visibilit&agrave; anteriore della strada davanti a voi. Insistiamo su questi aspetti di visibilit&agrave; e comfort di bordo perch&eacute; &egrave; l&#39;aspetto tecnico pi&ugrave; difficile da risolvere per una coup&eacute; sportiva che oltre a prestazioni pure deve saper mettere a proprio agio il suo pilota.  Dal punto di vista tecnico, la 720 S &egrave; davvero sopraffina. &Egrave; la seconda generazione di supercar McLaren. Ora la scocca in carbonio attorno alla quale nasce la macchina, &egrave; stata completamente rinnovata. &Egrave; costruita con due procedimenti diversi: una parte &egrave; fatta con il tradizionale sistema con cui si fanno le scocche in carbonio delle F1 (pelli sovrapposte, impregnate di resina e deposte a mano poi cotte in autoclave) e una parte invece con una inedita procedura di stampaggio del carbonio in pressione a caldo. La doppia procedura ha permesso di ottenere una scocca pi&ugrave; leggera della precedente ma comunque rigidissima.  Scoprendo nei dettagli la McLaren 720 S ci rendiamo conto che &egrave; caratterizzata da un approccio costruttivo che gli inglesi chiamano &ldquo;zero tolerance&rdquo;, cio&eacute; tolleranza zero. Che &egrave; la stessa filosofia voluta da Ron Dennis, lo storico padrone del marchio per la Formula Uno. Che vuol dire non scendere a compromessi. Estremizzare la tecnologia. Il che significa che dal punto di vista costruttivo non ci sono tolleranze: la carrozzeria ricopre la scocca come una pelle, gli accessori sono sagomati seguendo la forma della macchina per non creare interstizi o spazi vuoti. I montanti in carbonio, per esempio, sono lucidati e non rivestiti per non aggiungere materiale extra che creino spessore o aggiungano peso.  Il risultato &egrave; una supercar dalla linea sinuosa e affascinante, e cui forme tondeggianti sono disegnate dalla galleria del vento e non dalla matita di uno stilista. Una linea se vogliamo un pizzico anonima perch&eacute; la 720 S a prima vista non si caratterizza molto rispetto alle sorelle della generazione precedente. Ma dalla qualit&agrave; tecnica indiscutibile. E dal peso record: 1283 kg.  McLaren non possiede la tecnologia per farsi il motore in casa come Ferrari, Lambo o Porsche. Per cui escluse partnership con Mercedes o Honda per via dei contrasti in F1, ha dovuto affidarsi a una societ&agrave; esterna specializzata: l&#39;inglese Ricardo. Il V8 biturbo twin scroll di quest&#39;auto, al cui progetto McLaren ha collaborato pesantemente, &egrave; molto raffinato e possiede tecnologie modernissime. Deriva dal 3,8 litri del vecchio modello ma il nuovo motore &egrave; stato maggiorato a 4 litri di cilindrata e ampiamente modificato. La potenza &egrave; salita a 720 cavalli. L&#39;erogazione &egrave; spaventosa e l&#39;accelerazione garantita dal biturbo &egrave; eccellente: scatta da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi (come una Lambo Avantador) e la macchina tocca una velocit&agrave; massima di 341 km orari.  Un altro punto forte della 720 S &egrave; l&#39;elettronica: McLaren &egrave; specializzata nel campo (la sua divisione elettronica fornisce centraline uniche alla F1, alla IndyCar e alla Nascar), quindi la gestione della mappature &egrave; eccelsa. E anche semplice: due soli manettini sulla plancia a tre posizioni: &ldquo;comfort&rdquo;, &ldquo;sport&rdquo;, &ldquo;track&rdquo; (pista). Uno modifica l&#39;assetto del telaio (che ha sospensioni idrauliche a controllo elettronico) e uno interviene sul comportamento del motore con i tre medesimi settaggi: &ldquo;comfort&rdquo;, &ldquo;sport&rdquo;, &ldquo;track&rdquo;. I set up si possono anche incrociare fra loro: telaio in modalit&agrave; &ldquo;sport&rdquo; e powertain in quella &ldquo;track&rdquo;. Molto efficace ma anche intuitivo da azionare mentre si guida lavorando soltanto su due pomelli rotanti a scatti sulla plancia. In pi&ugrave; c&#39;&egrave; il VDC, Variabile Drift Control, un software sviluppato da McLaren per lasciare al pilota la possibilit&agrave; di derapare in uscita di curva per la guida sportiva divertente senza che intervengano i controlli di stabilit&agrave; a raddrizzare la macchina. Un algoritmo calcola l&#39;angolo di sbandamento (regolabile da un pomello) oltre il quale il traction control &ldquo;taglia&rdquo; la potenza per evitare il testacoda.  Ultimo tocco di classe made in McLaren: il cruscotto digitale che in modalit&agrave; &ldquo;track&rdquo; si ripiega lasciando solo una scala digitale analoga a quella dei vecchi contagiri F1. Infine una vera esclusiva: la telemetria personalizzata. Dalla plancia di bordo &egrave; possibile settare un perfetto sistema di telemetria che registra i vostri dati di guida e vi permette poi di rianalizzare vostre traiettorie in pista, la velocit&agrave;, i punti di frenata, la modalit&agrave; in cui avete accelerato a confronto con altri piloti. Esattamente come fanno i piloti in corsa.  In definitiva, la 720 S &egrave; una supercar veramente innovativa e soprattutto confortevole da guidare (entro certi limiti) a dispetto della sua spaventosa potenza. Pi&ugrave; che a Ferrari e Lambo, assomiglia come concetto a quello di una Porsche: un&rsquo;auto sportiva a due volti, che si pu&ograve; usare tutti i giorni perch&eacute; sa essere docile su strada e brutale in pista quando si staccano tutti i controlli o si settano le mappature pi&ugrave; estreme. Con la differenza che rispetto a una Porsche qui ci sono quasi 300 cavalli in pi&ugrave; (e coster&agrave; anche il doppio: circa 250mila euro)...   

Numeri pazzeschi, che fanno impallidire anche i bolidi da corsa. La&nbsp;720 S &egrave; la McLaren stradale pi&ugrave; avveniristica.

4 risultati per 'McLaren 720 S'

Novitec McLaren 720 S: foto

Novitec McLaren 720 S, quel pizzico di brio in più

McLaren 720 S: cliente scomoda anche per Ferrari e Lamborghini

McLaren 720 S: potente come la Indycar di Alonso!