        Quello delle responsabilit&agrave; in caso di incidenti causati da vetture a guida autonoma &egrave; un tema di sempre pi&ugrave; stringente attualit&agrave;. Ma se in molte parti del mondo, Italia inclusa, si tratta di un problema che deve ancora essere affrontato direttamente, ci sono luoghi in cui questi nodi sono gi&agrave; venuti al pettine. Negli Stati Uniti, infatti, &egrave; in corso una causa che vede coinvolto un proprietario di Tesla Model S, coinvolto in un incidente che ha causato due vittime mentre l&rsquo;Autopilot era attivo. L&rsquo;uomo &egrave; stato accusato di omicidio stradale, e ha intentato, insieme alle famiglie delle vittime, un procedimento contro Tesla. Tesla Model 3: viaggiava in autostrada con Autopilot ma... dormiva Tesla, l'incidente con l'Autopilot in funzione I sempre pi&ugrave; sofisticati sistemi di assistenza alla guida permettono di evitare numerosi incidenti, ma talvolta ne sono la causa. Nel dicembre del 2019, vicino Los Angeles, una Tesla Model S ha colpito una Honda Civic dopo aver &ldquo;bruciato&rdquo; un semaforo rosso. La vettura della Casa californiana ha cos&igrave; colpito in pieno la Honda, causando la morte delle due persone che occupavano l&rsquo;auto giapponese. Ferite lievi per gli occupanti della Tesla, anche se il guidatore della Model S &egrave; stato accusato poi di omicidio stradale per quanto accaduto. Situazione chiara? Non proprio. Quando &egrave; avvenuto l&rsquo;incidente, era attivo il sistema di Autopilot di Tesla, che, nella versione della Model S coinvolta, non &egrave; in grado di riconoscere i semafori rossi ma pu&ograve; comunque gestire accelerazioni e frenate per evitare ostacoli. Proprio su questo punto si sono contrati i legali delle famiglie delle vittime, che hanno lanciato due cause rivolte a Tesla: la prima con l&rsquo;accusa di aver venduto auto difettose che potrebbero effettuare accelerazioni improvvise, l&rsquo;altra per il mancato funzionamento del sistema di frenata automatica che avrebbe potuto evitare l&rsquo;incidente costato la vita agli occupanti della Civic. Travolgente Tesla, +87% di consegne nel 2021 con 936.172 auto Rischio distrazione con gli ADAS attivi L&rsquo;investigatore inviato dalla National Highway Traffic Safety Administration ha confermato che l&rsquo;Autopilot della Model S era attivo al momento dell&rsquo;incidente. Tuttavia, viene ribadito che quello di Tesla non &egrave; un sistema di guida autonoma completo, e che quindi necessita un costante controllo da parte del guidatore, che deve essere pronto a intervenire in qualsiasi momento. Un tema, questo, su cui il National Transportation Safety Board, l&rsquo;autorit&agrave; di sicurezza dei trasporti americana, sta ponendo la lente d&rsquo;ingrandimento analizzando come vengono usati gli ADAS dagli automobilisti. E giungendo alla conclusione che &ldquo;molti sistemi consentono al conducente di distrarsi dalla strada". Autopilot incluso. Nell&rsquo;attesa che vengano realizzati (e autorizzati) sistemi di guida autonoma di livello tale da garantire il totale controllo da parte del veicolo, potenzialmente anche in assenza di esseri umani a bordo, le leggi attuali prevedono comunque che la responsabilit&agrave; di tutto ci&ograve; che viene &ldquo;commesso&rdquo; dall&rsquo;auto sia del guidatore. Lo ha ribadito l&rsquo;NHTSA per spiegare l&rsquo;accusa di omicidio stradale rivolta al guidatore della Model S, ma ci&ograve; vale in tutto il mondo. Almeno per il momento. Parigi, taxi Tesla accelera all'improvviso e si schianta       

Au automobilista americano &egrave; stato accusato di omicidio stradale per aver causato un incidente con una Honda Civic mentre era attivo l'Autopilot: cause legali contro la Casa americana

Incidente con la Tesla mentre l'Autopilot era in funzione: accusato di omicidio stradale

        Patente revocata a vita. Questo il provvedimento emesso dal giudice per l'udienza preliminare Livio Cristofano in merito al procedimento penale che vede coinvolto un maresciallo dei Carabinieri, accusato di omicidio stradale per aver causato, alla guida dell'auto di servizio, la morte di un uomo di 32 anni, in un incidente avvenuto a Milano nel dicembre 2017. &ldquo;L'Ergastolo della patente &egrave; una sentenza storica&rdquo;, cos&igrave; Domenico Musicco, presidente dell'Associazione Vittime Incidenti Stradali (Avisl) ha commentato il provvedimento giudiziario che si aggiunge, come pena accessoria, a un patteggiamento di un anno e sei mesi. Una sentenza, scaturita nel corso del procedimento che vedeva inizialmente accusato l'imputato di omicidio colposo. Con il susseguirsi delle udienze e con un ulteriore approfondimento della dinamica dell'incidente causato da un improvviso cambio di direzione, con svolta, in un punto in cui era vietato, il capo di accusa &egrave; stato riformulato in omicidio stradale e, da qui, si &egrave; arrivati alla pesante sanzione accessoria. Il nostro approfondimento sul nuovo Codice della Strada Omicidio stradale, cosa prevede la norma Il reato di omicidio stradale &egrave; stato introdotto, in Italia, nel 2016 con l'articolo 589bis del Codice Penale e prevede la reclusione da 2 a7 anni per colui che procura la morte di un individuo per violazione, con colpa, del Codice della Strada. La pena &egrave; aumentata da 8 a 12 se chi provoca l'incidente &egrave; in stato di ebbrezza o di alterazione psicofisica per l'assunzione di sostanze stupefacenti. In queste ultime due fattispecie vi &egrave; anche l'obbligo di arresto in flagranza di reato. Una legge inutile? L'omicidio stradale non funziona All'eventuale condanna penale per omicidio stradale si aggiungono anche le pene accessorie con sanzioni pecuniarie o sospensione-revoca della patente. Una recente sentenza della corte costituzionale, la n&deg;88/2019, emessa lo scorso aprile, ha stabilito la revoca automatica della patente solo nei casi di condanna per omicidio stradale aggravato dallo stato di ebbrezza o alterazione psicofisica del conducente. Non vi &egrave; dunque automatismo nelle restanti ipotesi di condanna con il giudice che deve valutare, come nel caso sopracitato, se procedere alla revoca o optare per la sospensione della patente. Proprio per questo motivo la sentenza emessa a Milano pu&ograve; ritenersi un precedente "unico" dall'introduzione della legge.&nbsp;       

La sentenza si riferisce al caso di un incidente avvenuto a Milano nel 2017. L'imputato ha patteggiato, anche, una pena di un anno e sei mesi

Omicidio stradale, patente revocata: sentenza storica a Milano

        L'omicidio stradale &egrave; un reato, ma sulle nostre strade stanno diventando sempre pi&ugrave; frequenti gli omicidi durante i litigi, le risse. Un dato molto preoccupante.&nbsp; ASAPS, come al solito autorevole, compie un'analisi e formula una proposta. Che condividiamo a riportiamo. I dati dell&rsquo;Osservatorio ASAPS Nel 2016 l&rsquo;Osservatorio ASAPS sulle aggressioni ha conteggiato ben 183 episodi refertati che hanno prodotto 4 morti e 238 feriti, di cui 37 gravi. In 31 episodi le persone coinvolte hanno utilizzato armi proprie, come pistole, coltelli e simili, in altri 33 casi sono state usate armi improprie, ovvero la stessa vettura, un ombrello, il cric, una mazza da baseball &ndash; non immaginate quanti appassionati di baseball ci siano Italia che vanno in giro con la mazza nel bagagliaio&hellip;Nel 2017 i dati non sono incoraggianti. A fine giugno l&rsquo;osservatorio ha gi&agrave; registrato 80 episodi che hanno causato un morto (ma ora sono gi&agrave; 4!) e 98 feriti di cui 20 gravi.I nostri consigli per coloro che si dovessero trovare coinvolti in un litigio stradaleL&rsquo;accettazione del litigio in strada &egrave; sempre molto &nbsp;pericoloso. Non sappiamo mai chi c&rsquo;&egrave; nell&rsquo;altro mezzo. Se c&rsquo;&egrave; un drogato, un ubriaco, un violento di natura, un soggetto instabile psicologicamente o che assume particolari medicinali. Ogni volta che si ingaggia un litigio su strada c&rsquo;&egrave; sempre da rimetterci.Il nostro consiglio come ASAPS &egrave; di non ingaggiare mai una lite per motivi di viabilit&agrave; e, soprattutto, mai scendere dalla vettura. Mai avvicinarsi alla persona a meno di 2 metri di distanza. Mai essere tentati dal prendere oggetti dalla macchina per spaventare l&rsquo;altro. L&rsquo;avversario &egrave; un soggetto che non conosciamo. Meglio lasciar correre. E se dovesse mettersi male, &egrave; bene chiudersi in auto e chiamare il 112 o il 113. La proposta Nei casi di esplosione violenta di rabbia con l&rsquo;uso anche di armi improprie e della stessa auto, &nbsp;con conseguenti lesioni alle persone, perch&eacute; non pensare ad una proposta di revisione della patente al termine delle indagini da parte della polizia?Se la polizia interviene per una lite in famiglia con violenza alle persone e si sa che il soggetto &egrave; titolare di porto di armi non gli viene ritirato?Anche la patente &egrave; una licenza di guida.       

L'analisi di Asaps.&nbsp;Nel 2016 conteggiati 183 episodi refertati che hanno prodotto 4 morti e 238 feriti, di cui 37 gravi

Liti in strada, sempre più frequenti gli omicidi

        Di recente abbiamo esaminato il pessimo conteggio generale degli incidenti stradali del 2015, mentre ora vediamo i dati, ahim&egrave; anch&rsquo;essi preoccupanti, degli incidenti gravi con omissione di soccorso anche del primo semestre di quest&rsquo;anno, periodo nel quale (da aprile) &egrave; entrata in vigore la tanto attesa legge sull&rsquo;omicidio stradale; tre mesi sono decisamente pochi per valutarne gli effetti, ma i primi risultati sono comunque negativi. In primavera il nostro Parlamento approv&ograve; (seppure a colpi di fiducia) la legge sull&rsquo;omicidio stradale, offrendo un contributo per combattere ancora meglio la piaga degli incidenti stradali complessivi in Italia che, come i nostri lettori sanno, seppure in diminuzione dell&rsquo;1,8% nel 2015 sul 2014 (anche i feriti sono calati del 2%), hanno registrato un aumento dei decessi (+ 1,1%) e dei feriti gravi addirittura del 6%. TRE MESI non sono niente per una legge come questa che, ovviamente, non offre strumenti tecnici per far diminuire gli incidenti, ma solo interviene nella fase della giustizia successiva, poich&eacute; prevede pene molto severe, come ormai &egrave; noto, per chi causa un sinistro dalle conseguenze gravi dopo l&rsquo;assunzione di alcol o stupefacenti, o &egrave; protagonista di una condotta di guida fortemente pericolosa, tale da classificarlo come un &ldquo;pirata&rdquo; della strada.  La prima valutazione sugli effetti della legge ce la offre l&rsquo;ASAPS, l&rsquo;Associazione amici e sostenitori della Polizia Stradale, che ha diffuso un tempestivo report sul fenomeno pirateria stradale relativo al numero degli incidenti con omissione di soccorso in presenza di feriti o morti registrati nei primi 6 mesi di quest&rsquo;anno, che sono cresciuti del 14,9% sul 2015 con 556 episodi rispetto ai 484 del 2015; nello stesso tempo i feriti sono aumentati del 15,4% (664 contro i 575), mentre le vittime sono calate del 14,7% (52 - di cui 20 pedoni e 8 ciclisti - contro 61 dello scorso anno). PER&Ograve; lo studio ha analizzato anche le vicende dei primi 3 mesi successivi all&rsquo;entrata in vigore della legge 41/2016 sull&rsquo;omicidio stradale (aprile, maggio e giugno scorsi), rilevando che gli episodi gravi di pirateria stradale sono aumentati del 20% (294 contro 245), i feriti del 16,9% (366 contro 313), mentre invece il numero delle vittime nel periodo considerato (33) &egrave; rimasto uguale rispetto agli stessi 3 mesi del 2015. Sono diminuiti contestualmente gli atti di pirateria stradale legati al consumo di alcolici o di sostanze stupefacenti, passati dal 17,9% del 2015 al 15,2% del primo semestre di quest&rsquo;anno, ma con il 24,1% dei soli eventi mortali. La legge sull&rsquo;omicidio stradale viene criticata dal Presidente dell&rsquo;ACI Angelo Sticchi Damiani, per il quale &ldquo;i dati evidenziano un aumento della pirateria stradale e di coloro che, dopo aver provocato un incidente, si danno alla fuga senza prestare soccorso per paura delle manette&rdquo;. Prosegue Sticchi Damiani: &ldquo;&Egrave; fondamentale intervenire sulla norma prima che queste criticit&agrave; rischino di compromettere le ragioni, validissime, che hanno guidato la mano del legislatore&rdquo;.       

Nei primi 3 mesi dall&rsquo;entrata in vigore della legge gli episodi di pirateria sono aumentati del +20%

4 risultati per 'Omicidio'

Incidente con la Tesla mentre l'Autopilot era in funzione: accusato di omicidio stradale

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Una legge inutile? L’omicidio stradale non funziona