        Quello tra il Vaticano e le automobili &egrave; un rapporto pi&ugrave; stretto di quanto si possa pensare. Sebbene fede e automobilismo non abbiano molti punti di contatto, &egrave; altrettanto vero che il Papa, nel corso dei decenni, ha legato la propria immagine a quella delle sue vetture. Tanto da dare vita alla parola &ldquo;papamobile&rdquo;, neologismo creato proprio per identificare i veicoli che, nelle occasioni pubbliche, trasportano il Pontefice permettendogli di salutare la folla. Una su tutte, la Mercedes Classe G bianca che, attraverso le sue varie generazioni, ha trasportato i Papi a partire da Giovanni Paolo II. Una tradizione, quella delle auto, ancora viva anche nell'epoca del Pontefice &ldquo;economo&rdquo; Francesco, che sin dalla sua elezione ha sempre prediletto vetture poco vistose e soprattutto poco costose, dalla Fiat 500L del suo viaggio negli Stati Uniti fino alla vecchia Ford Focus utilizzata da Bergoglio per i suoi spostamenti quotidiani. A queste vetture si sono aggiunte quelle che, nel corso degli anni, le Case automobilistiche hanno deciso di donare al Papa andando ad arricchire il &ldquo;garage&rdquo; vaticano. Si tratta di mezzi di ogni tipo, da piccole citycar elettriche a supercar da sogno. Destinate, queste ultime, ad essere vendute all'asta per somme stratosferiche poi devolute in beneficenza. Ecco, quindi, tutte le vetture del "garage" di Papa Francesco. Papa Francesco benedice la Mustang elettrica di un gruppo di giovani attivisti &nbsp; Ford Focus  L'auto personale del Papa, quella a cui Bergoglio ha legato la propria immagine sin dagli inizi del suo pontificato. Utilizzata per gli spostamenti quotidiani all'interno della Citt&agrave; del Vaticano, ma anche per recarsi in aeroporto o a visite istituzionali, la Ford Focus di Francesco &egrave; un esemplare della seconda serie, datato 2006, di colore blu scuro. La Focus del pontefice apparteneva inizialmente ai Servizi Generali vaticani. Vedendola passare davanti alla residenza Santa Marta, Francesco l'avrebbe espressamente richiesta al posto della Mercedes in dotazione al Papa. Cos&igrave;, dopo essere stata adeguatamente aggiornata e blindata, la modesta Ford &egrave; diventata a tutti gli effetti l'auto di Bergoglio, che dopo anni continua a essergli fedele. Ford Focus, restyling all'insegna della tecnologia &nbsp; BMW i3  Papa Francesco &egrave; sempre stato attento all'ambiente, come testimonia la sua enciclica &ldquo;Laudato si'&rdquo; con cui, nel 2015, pose l'accento sulla necessit&agrave; di tutelare il pianeta. Consapevoli di questa predilizione del pontefice nei confronti dei mezzi sostenibili, BMW poche settimane fa ha deciso di donare una vettura elettrica a Bergoglio, una i3, naturalmente bianca. L'auto &egrave; stata consegnata al Papa da una delegazione di rappresentanti della Casa tedesca, in cui era presente anche l'ad di BMW Italia, Massimiliano Di Silvestre. Che, in occasione della consegna del veicolo, aveva dichiarato: &ldquo;L&rsquo;azienda che ho l&rsquo;onore e il privilegio di presiedere ha deciso di donare al Santo Padre una BMW i3 perch&eacute; testimonia il nostro approccio olistico e circolare alla sostenibilit&agrave;. Un&rsquo;automobile perfettamente in sintonia con quanto indicato dal Pontefice nella sua enciclica &laquo;Laudato si&rsquo;&raquo; relativa alla tutela della 'casa comune', il nostro pianeta&rdquo;. BMW i3: Papa Francesco riceve in dono l'elettrica tedesca &nbsp; Smart EQ Forfour  Piccole e sostenibili, ci sono anche due Smart EQ Forfour tra le vetture a disposizione di Papa Francesco. Equipaggiate con motori elettrici da 82 cavalli, le due vetture sono caratterizzate dal classico colore bianco. Ideali per spostarsi in citt&agrave;, le due Smart a zero emissioni sono state consegnate alla Santa Sede da Daimler Italia nel 2019, con un comodato d'uso gratuito di 5 anni. Le due Forfour sono state messe a disposizione del personale vaticano. Due smart EQ forfour per Papa Francesco &nbsp; Toyota Mirai  Come detto, Papa Francesco ha estremamente a cuore le tematiche ambientali, come dimostrano anche le numerose vetture elettriche presenti nei garage vaticani. Tuttavia viaggiare a batteria non &egrave; l'unico modo per spostarsi in maniera sostenibile. La via alternativa all'elettrica &egrave; quella dell'idrogeno, e tra le auto a disposizione del pontefice non a caso non manca una vettura con questa alimentazione. Si tratta di una Toyota Mirai, donata dal Costruttore nipponico a Bergoglio alla fine dello scorso anno. La vettura &egrave; la stessa che il Papa aveva utilizzato per salutare i fedeli nel corso del viaggio apostolico in Giappone del novembre 2020, che poi &egrave; stata portata da Toyota fino a Roma e consegnata a Francesco. La Mirai, anche lei inevitabilmente di colore bianco, &egrave; allestita come &ldquo;papamobile&rdquo; tradizionale, con una cabina nella parte posteriore che consente al Papa di salutare i fedeli. La nuova papamobile di Papa Francesco: l'auto in regalo &egrave; tutta green &nbsp; Dacia Duster  Qualsiasi auto pu&ograve; diventare una papamobile, come ha dimostrato Dacia. Che, nel 2019, ha donato al pontefice una Duster allestita come le pi&ugrave; tradizionali vetture di questo tipo: caratterizzata da vernice bianca, interni beige e bandiera del Vaticano sul cofano, la Dacia ospita nella parte posteriore una cabina vetrata che pu&ograve; essere utilizzata dal Papa per salutare i fedeli. La struttura vetrata &egrave; mobile e pu&ograve; essere montata e smontata a seconda delle esigenze. L'altezza da terra della Duster, inoltre, &egrave; stata ridotta di 30 mm rispetto al modello standard per facilitare la salita a bordo. L'auto &egrave; stata realizzata dal Dipartimento Prototipi e il team Bisogni Speciali di Dacia in Romania, in collaborazione con il carrozziere Romturingia. Nuova Dacia Duster: L'essenziale ora offre tutto &nbsp; Renault 4  L'auto probabilmente pi&ugrave; iconica tra quelle in possesso del Papa &egrave; anche quella meno recente e dal valore economico meno rilevante: una vecchia Renault 4 bianca, con oltre 300mila km percorsi e immatricolata come vettura storica. L'auto apparteneva originariamente al parroco don Renzo Zocca, che la ricevette in dono dal vicepresidente del Verona Calcio e che, negli anni a seguire, l'aveva usata per girare in lungo e in largo le periferie dove aiutava i poveri e indirizzava i giovani. Nel 2013, don Zocca riusc&igrave; a mettersi in contatto con il Papa, e decise di regalare al pontefice quella Renault 4 bianca che per cos&igrave; lungo tempo lo aveva accompagnato. Portata la vettura in Vaticano, Francesco stesso si mise al volante dell'auto, che per lui era familiare: in Argentina, infatti, il giovane Bergoglio aveva posseduto un esemplare della &ldquo;4&rdquo;. &ldquo;Quelli della sicurezza accanto a me erano molto preoccupati perch&eacute; avevano capito che d&rsquo;allora in poi se ne sarebbe andato in giro per il Vaticano sulla mia auto. Io comunque nel bagagliaio gli ho lasciato anche le catene da neve. Non si sa mai&rdquo; aveva dichiarato don Renzo dopo l'incontro con Papa Francesco. Viaggio a Capo Nord: un 70enne a bordo di una Renault 4 &nbsp; Lamborghini Hurac&agrave;n  Non ci sono sempre state solo vetture sostenibili elettriche o a idrogeno, nel variegato garage di Papa Francesco. Nel 2017 infatti Lamborghini aveva deciso di regalare al pontefice una Hurac&agrave;n in versione RWD, dotata del V10 aspirato da 5,2 litri e trazione posteriore. L'auto, bianca con una striscia dorata (in richiamo ai colori vaticani) era stata autografata dal Papa e successivamente messa all'sta. La vendita aveva fruttato 715mila euro, destinati da Bergoglio a iniziative benefiche. Quello della Lamborghini donata a Francesco non &egrave; stato tuttavia un caso isolato: nel 2005 fu Ferrari a donare una Enzo all'allora Papa Giovanni II. Si trattava di un esemplare &ldquo;extra&rdquo; realizzato appositamente per il pontefice dalla Casa di Maranello, il 400&deg; sui 399 inizialmente previsti. Venduta all'asta, consent&igrave; alla Santa Sede di ricavare 950mila euro, devoluti alle popolazioni dello Sri Lanka colpite dallo tsunami del 2005. Hurac&agrave;n di Papa Francesco al settimo cielo: venduta per 715.000 euro &nbsp; Fisker Ocean  Non &egrave; ancora entrata a far parte del garage pontificio, ma la Fisker Ocean in versione papamobile &egrave; gi&agrave; salita agli onori della cronaca da quando Henrik Fisker, patron della Casa che porta il suo nome, ne ha annunciato l'arrivo. L'imprenditore danese aveva infatti svelato l'intenzione di donare una vettura totalmente elettrica a Papa Francesco nel corso di un'udienza durante la scorsa primavera. &ldquo;Mi ha ispirato leggere che Sua Santit&agrave; &egrave; molto attento all'ambiente e all'impatto del cambiamento climatico per le generazioni future&rdquo; aveva spiegato in quell'occasione Henrik Fisker. La Ocean allestita per Bergoglio, oltre a essere 100% elettrica, sar&agrave; dotata di interni realizzati con materiali sostenibili, tra cui i tappetini ricavati con plastica recuperata dal mare. La papamobile Fisker sar&agrave; consegnata al Papa nel corso del 2022. Fisker Ocean, la nuova papamobile di Papa Francesco       

Non solo le tradizionali "papamobili": nei garage vaticani ci sono vetture di tutti i tipi, dalle elettriche alle supercar. Ecco tutte le auto di Bergoglio e dei suoi predecessori

Tutte le auto di Papa Francesco: dalla Renault 4 alla Lamborghini, le super papamobili

        Una papa-mobile elettrica per Francesco. Henrik Fisker, durante l&rsquo;udienza privata in Vaticano, ha calato l&rsquo;asso. Una Ocean, il Suv elettrico del Marchio che sta per arrivare per Papa Bergoglio. &ldquo;Mi ha ispirato leggere che Sua Santit&agrave; &egrave; molto attento all'ambiente e all'impatto del cambiamento climatico per le generazioni future. L&rsquo;interno della Fisker Ocean papale sar&agrave; realizzato con&nbsp; materiali sostenibili, compresi i tappeti assemblati con bottiglie di plastica raccolte dall'oceano e riciclate". La versione speciale sar&agrave; dotata della cupola in vetro, utilizzata su molte vetture dal Pontefice quando saluta le masse di fedeli. Una modifica fattibile senza grosso sforzo grazie al superiore spazio in abitacolo delle vetture elettriche.  In arrivo il prossimo anno Fisker intende consegnare la Ocean papa-mobile nel 2022. La vettura al momento ha avuto 16.000 prenotazioni. Il prezzo negli Stati Uniti parte da 37.499 dollari, esclusi gli incentivi e da 32.000 euro in Germania (IVA e incentivi incluso). Sar&agrave; disponibile in versioni Ultra High Range (circa 560 km di autonomia ) a trazione integrale e anche 4x2.  After a historic private visit with Pope Francis, the Holy See, we are set to make the first all-electric papal transport. We plan to deliver this singular version of the Fisker Ocean to #PopeFrancis next year. Read full release in link. https://t.co/JIHFGOUb6q &mdash; Fisker Inc. (@FiskerInc) May 21, 2021          

Sar&agrave; pronta nel 2022, anche con la cupola in cristallo

Fisker Ocean, la nuova papamobile di Papa Francesco

Il termine &ldquo;papamobile&rdquo; &egrave; ormai entrato a buon diritto in tutti i dizionari di italiano. E bench&eacute; questa parola ci faccia pensare alle Mercedes Classe G dalle quali il pontefice saluta le folle, in questa categoria rientrano anche auto decisamente meno vistose. Tanto pi&ugrave; nell&#39;epoca di papa Francesco, poco avvezzo al lusso e amante di soluzioni il pi&ugrave; possibile economiche e poco vistose. Tra queste c&#39;&egrave; la Toyota Mirai a idrogeno che la Casa giapponese ha donato ieri, prima dell&#39;udienza del mercoled&igrave;, a Bergoglio.  Toyota sulla Luna, il prototipo del veicolo si chiama Lunar Cruiser  Toyota ecologica  Anche se oggi il futuro sembra essere elettrico, l&#39;idrogeno &egrave; una delle vie che nei decenni a venire potranno essere sviluppate per raggiungere l&#39;obiettivo delle emissioni zero. Un tema, quello dell&#39;ecologia, caro anche a Papa Francesco, come ha pi&ugrave; volte messo in primo piano. Arrivando a pubblicare anche un&#39;enciclica, Laudato s&igrave;, dedicata proprio alla cura del mondo e della natura. Non stupisce quindi che il pontefice scelga quando possibile vetture a basso impatto ambientale, come la Mirai a idrogeno.    La Toyota in questione venne utilizzata da Bergoglio nel corso del viaggio apostolico del 23-26 novembre in Giappone. Ora, quasi un anno dopo, la Casa del sol levante ha donato al Papa quella stessa vettura, caratterizzata dalla immancabile colorazione bianca e dalla targa SCV 1 (Stato della Citt&agrave; del Vaticano, numero 1) esclusiva delle vetture utilizzate dal pontefice.  La Mirai, il cui nome in giapponese significa &ldquo;futuro&rdquo;, &egrave; mossa da un motore elettrico da 154 cavalli alimentato a idrogeno. Nell&#39;auto non avviene alcun processo inquinante, se non la reazione tra l&#39;idrogeno e l&#39;ossigeno, che provoca come unico scarto l&#39;acqua. La Mirai ne &ldquo;produce&rdquo; circa 12 litri ogni 100 km percorsi.  Papamobile: Seat la salva dal fuoco 

Ad idogreno ed economica: ecco la Toyota Mirai recapitata direttamente al Pontefice prima della scorsa udienza del mercoled&igrave;. La vettura &egrave; la stessa utilizzata l&#39;anno scorso nel viaggio apostolico in Giappone

La nuova papamobile di Papa Francesco: l&#39;auto in regalo &egrave; tutta green

La Mercedes Classe G &egrave; forse una delle vetture pi&ugrave; versatili di sempre. Dal 1979, anno in cui &egrave; stata lanciata la prima generazione, a oggi questo fuoristrada &egrave; stato declinato in mille versioni, per gli usi pi&ugrave; disparati. Che fosse un mezzo per l&rsquo;offroad duro e puro o una velocissima e potente AMG (perfino a 6 ruote) la G &egrave; sempre stata all&rsquo;altezza di ogni situazione. Anche quando &egrave; stata investita dell&rsquo;onore di essere la prima Papamobile della storia. Era il 1980, e ora l&rsquo;auto che ospit&ograve; Giovanni Paolo II &egrave; in mostra al Mercedes-Benz Museum di Stoccarda.  Papamobile: Seat la salva dal fuoco  La prima Papamobile  L&rsquo;auto venne realizzata appositamente per la visita in Germania di Karol Wojtyla del 1980. Fino ad allora infatti il Pontefice non aveva mai avuto un mezzo specifico, e veniva solitamente accompagnato su una limousine nera. Poi arriv&ograve; la Classe G a spezzare questa tradizione, con una versione progettata appositamente per consentire al Papa di essere trasportato tra la folla. Il fuoristrada destinato al Santo Padre era bianco con modanature color oro, e nella parte posteriore presentava una struttura rivestita di plexiglass con una panca. Una soluzione che consentiva al Pontefice di poter essere visto dai fedeli pur restando protetto.    La G 230 che accompagn&ograve; Giovanni Paolo II in Germania aveva un pavimento posteriore rialzato di 40 cm e presentava una panca per consentire al Papa anche di rimanere seduto, oltre a un impianto di illuminazione per renderlo visibile anche di sera. Nel 1981, al seguito dell&rsquo;attentato ai danni di Wojtyla, la vettura &egrave; stata dotata di vetri antiproiettile. Alla prima Classe G ne sono seguite altre che hanno assunto il ruolo di Papamobile, l&rsquo;ultima nel 2007 adottata da Benedetto XVI. Mantenendo sempre lo schema della prima del 1980.  Mercedes-AMG GT R Black Series, le prime immagini  Messa in mostra  Quarant&rsquo;anni dopo la visita di Giovanni Paolo II in Germania, la Classe G Papamobile diventa protagonista al Mercedes-Benz Museum di Stoccarda, nell&rsquo;ambito della mostra G-Schichten dedicata all&rsquo;iconico modello della Stella e che comprende 11 vetture. L&rsquo;esposizione sar&agrave; visibile fino a settembre 2020.  Nuova Mercedes Classe S, MBUX all&#39;avanguardia con 3D, AR e Oled 

In mostra al museo Mercedes di Stoccarda la prima Papamobile della storia, utilizzata da Papa Giovanni Paolo II in occasione della visita in Germania nel 1980

Mercedes Classe G, 40 anni di Papamobile

In mostra al Museo Mercedes-Benz di Stoccarda la prima papamobile, usata da Giovanni Paolo II nel suo viaggio in Germania del 1980

Mercedes Classe G papamobile FOTO

La Papamobile di Giovanni Paolo II, la prima macchina rally di Sainz, le ultime 600 e la Toledo elettrica: 317 vetture vintage della Casa spagnola sono state portate al riparo dalle fiamme lo scorso 11 febbraio  

Incendio alla Seat, salve le auto storiche: foto

Fortunatamente la Spagna ha salvato la Papamobile. Lo scorso 11 febbraio un incendio ha rischiato di ridurre in cenere la collezione di macchine storiche della Seat presenti nella sede di Martorell.&nbsp;Solo il pronto intervento del personale della Casa automobilista e dei vigili del fuoco ha permesso il salvataggio delle auto presenti in fabbrica. Una fortuna, visto il valore inestimabile delle vetture. Come ad esempio la Papamobile utilizzata da Giovanni Paolo II durante la sua visita in Spagna nel 1982.&nbsp;    Il pontefice, ai tempi, avrebbe dovuto recarsi a Barcellona e Madrid per partecipare a degli eventi organizzati insieme ai fedeli, negli stadi di calcio del Camp Nou e del Santiago Bernabeu. Tutto perfetto tranne un piccolo problema: la macchina utilizzata nel 1982 da Giovanni Paolo II era cos&igrave; grande da non poter passare attraverso le porte dei due impianti. Cos&igrave; pochi giorni prima della visita si decise di costruire una vettura adatta.&nbsp;    La sfida fu accettata dalla Seat, che in pochissimo tempo cre&ograve; la nuova Papamobile adattandola ad un modello di Panda. La storica auto, finita la sua breve avventura, fu poi esposta nell&rsquo;edificio A122 della fabbrica di Zona Franca, insieme ad altri prodotti vintage della Casa spagnola in un garage che alla fine espose un&nbsp;totale di 317 vetture.  Ed &egrave; proprio qui che hanno rischiato di diventare fumo e cenere a causa dell&#39;incendio divampato nei giorni scorsi.&nbsp;Lo staff Seat e i vigili del fuoco per&ograve; hanno evitato la catastrofe svolgendo un lavoro straordinario per salvare tutto il parco auto: prima hanno rimosso i veicoli vicino all&rsquo;ingresso, in modo da creare spazio sufficiente per procedere all&#39;evacuazione, in seguito hanno spostato la vetture da corsa pi&ugrave; ingombranti ;e infine la Papamobile, che si trovava vicina all&rsquo;origine dell&rsquo;incendio.  Oltre alla Papamobile, a essere salvate dalle fiamme sono state la prima macchina Panda Rally ufficiale guidata dal pilota Carlos Sainz, gli ultimi esemplari della vecchia Seat 600, la Formula 1430, e la prima Toledo elettrica, che fu protagonista alle Olimpiadi di Barcellona del 1992. 

Lo scorso 11 febbraio un incendio ha messo a repentaglio 317 auto storiche della Casa spagnola, tra cui la vettura utilizzata da Giovanni Paolo II nel 1982. Fortunatamente tutte le vetture sono state recuperate

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