Barcellona (Spagna) -&nbsp;Una presentazione in terra catalana degna dei grandi eventi. E per i coreani la nuova Picanto deve evidentemente costituire qualcosa da di straordinario.&nbsp;  Sia per il numero dei giornalisti invitati e provenienti da ogni angolo del Pianeta Terra, sia per il numero di auto messe a loro disposizione.  Ma cominciamo subito con il sottolineare come questa Picanto, giunta alla terza generazione (la prima risale al 2004), finora appannaggio per il 62% di una clientela femminile, ambisce ad allargare il proprio raggio di azione, catturando pi&ugrave; maschietti, magari anche qualche giovane, anche se la maggioranza degli stessi ha pi&ugrave; di 45-50 anni.  Il bello &egrave; che secondo uno studio fatto dalla stessa Kia, si &egrave; scoperto che l&rsquo;acquirente tipo della Picanto ha un titolo di studio elevato, spesso universitario, ha un buon reddito ed &egrave;, udite udite, &ldquo;molto educato&rdquo;. Cosa che pu&ograve; far piacere in una societ&agrave; dove il galateo &egrave; dato per disperso.   In attesa di sapere quali sono invece le automobili scelte dai cafoni, addentriamoci nel primo test effettuato con la nuova Picanto, attesa a un porte aperte dal 8-9 aprile. Vero che il design &egrave; migliorato, non escluso il nuovo frontale &ldquo;Tiger Nose&rdquo;, tipico di tutta la gamma Kia, vero che &egrave; aumentato anche lo spazio per il bagagli (255 litri che possono arrivare a 1010 litri con due soli occupanti a bordo), falso che possano starci 5 persone di statura e dimensioni normali.  Pi&ugrave; realistico parlare di 4 posti. Del resto, parliamo di un modello del segmento A (il secondo per importanza sul mercato italiano) e i miracoli non li fanno nemmeno a Seul, specie in meno di 3,6 metri di lunghezza.  Anche se gli sforzi, specie a livello multimediale, sono stati fatti, con uno schermo touch da 7&rdquo; piazzato a sbalzo sul cruscotto in posizione centrale che, integrato con gli smartphone compatibili con Android Auto o CarPlay, funge anche da navigatore.  Peccato che i materiali utilizzati per tutta la plancia non siano eccelsi, specie al tatto, con una plastica sin troppo rigida. In compenso &egrave; ottima la posizione di guida cos&igrave; come la facilit&agrave; con cui si guida la Picanto, che gode di una piattaforma pi&ugrave; leggera di 28 chili e di una rigidit&agrave; della scocca aumentata del 44%. Si &egrave; lavorato anche sullo sterzo, ora pi&ugrave; diretto e preciso.  Finalmente arriviamo ai motori. Per ora un 1.0 MPI 3 cilindri da 67 CV e un 1.2 MPI a quattro cilindri da 84 CV, entrambi con cambio manuale a 5 rapporti. Il primo sar&agrave; disponibile entro l&rsquo;inizio dell&rsquo;estate anche con l&rsquo;alimentazione mista benzina/Gpl.  Verso l&rsquo;autunno arriver&agrave; anche un 1.0 T-GDI, sempre a 3 cilindri, ma con il turbo e 100 CV pronti a scalpitare.  Il massimo con l&rsquo;allestimento GT-Line (per ora riservato solo al motore di 1.2 litri) che prevede cerchi in lega da 16&rdquo;, doppio terminale di scarico, prese d&rsquo;aria pi&ugrave; grandi, fari i a Led e interni corsaioli, con tanto di rifiniture colorate a bordo sedile.  Al volante appare tutto sommato pi&ugrave; convincente il motore a 3 cilindri, meno &ldquo;vuoto&rdquo; del cugino di maggior cilindrata. Sono per&ograve; accumunati da consumi medi davvero interessanti, visto che nel corso del lungo test &egrave; stata rilevata una media di 5,8 litri per cento chilometri con il 1.0 MPI (contro i 3,9 dichiarati) che diventano 5,9 con il 1.2 MPI (contro i 4,2 dichiarati), che corrispondono comunque a 17,2 km/litro e 16,9 km/litro, valori da diesel, insomma.  Diesel che peraltro non ci sar&agrave;, cos&igrave; come nemmeno il cambio automatico, che Kia Italia ha deciso di non importare. Il tutto in attesa di riscontri ancora pi&ugrave; esatti nel corso dei nostri futuri test. Infine le versioni e i prezzi.  La Picanto viene proposta con allestimento City, Active e Cool, rispettivamente a 10.800, 11.300 e 12.500 euro con il motore 1.0 MPI 3 cilindri. Che diventano 15.000 se si opta per la GT-Line, che dispone del 4 cilindri di 1.2 litri MPI. Per&ograve; chi ordina la City entro il 31 maggio sborsa solo 8.500 euro. Sulla 1.2 GT-Line sono di serie, tra le altre cose, il sistema multimediale con touch da 7&rdquo; e la frenata automatica di emergenza, da 30 a 70 km/h.  Per tutte le versioni si pu&ograve; accedere ad un finanziamento che prevede una rata mensile massima di 100 euro a fronte di un anticipo di 3.000 euro. La garanzia &egrave; di 7 anni o 150.000 chilometri.  LA GAMMA KIA E IL LISTINO PREZZI 

<p>La terza generazione migliora sotto tutti gli aspetti: dinamica, abitabilit&agrave;, infotainement</p> 

Kia Picanto, sempre pi&ugrave; in alto. Primo contatto

Nizza (Francia)  Una piccola belva, potente quanto basta ma facile in ogni condizione. Questa, in sintesi, la carta di identit&agrave; della nuova Fiesta ST200.  Sar&agrave; un pezzo da collezione? Di certo &egrave; un&#39;auto particolare nella sua sportivit&agrave;, di quelle che vengono scelte dall&#39;appassionato puro, ovvero da colui che &egrave; ancora legato ad antichi e mai sopiti sapori. Cominciamo dal &ldquo;cuore&rdquo; di questa Ford, pensata e progettata dal reparto Ford Performance, lo stesso che ha deliberato la Focus RS, la Mustang, arrivando alla magnifica GT, sotto la guida dell&rsquo;ingegnere americano Tyrone Johnson.  Un cuore che pulsa e che urla, tale &egrave; il sound quasi racing del 4 cilindri di 1.6 litri sovralimentato. Ora ha 200 CV, contro i 182 precedenti, ottenuti lavorando sull&rsquo;elettronica. Dunque potenza aumentata del 10% circa e coppia del 20%, pari a 290 Nm. Se non bastasse, per circa 15 secondi, utilizzando la funzione overboost, la potenza arriva a 215 CV, la coppia a 300 Nm. In condizioni &ldquo;normali&rdquo;, la ST200 accelera comunque da 0 a 100 km/h in 6&rdquo;7 e tocca i 230 km/h.  Molle e ammortizzatori nuovi hanno ridotto l&rsquo;altezza da terra di 15 mm, migliorando l&rsquo;ingresso in curva e, nota positiva, non peggiorando il confort, visto che solo sullo sconnesso pesante si avverte una certa durezza. In quanto al cambio &egrave; un manuale a 6 rapporti che, semplicemente, non fa rimpiangere nessun automatico.    Potenziato anche l&rsquo;impianto frenante, mentre il controllo di stabilit&agrave; pu&ograve; essere disinserito senza creare patemi, tale &egrave;&nbsp; appunto la sicurezza che la ST200 trasmette a chi si trova al volante. Questo &egrave; quanto &egrave; emerso dal test svolto sulla strade delle alpi marittime attorno a Nizza, ideali per saggiare in&nbsp;particolare le doti di tenuta e di frenata.  Anche sul misto stretto il comportamento della ST200 &egrave; tendenzialmente neutro, a prova di errore. Tra le altre modifiche anche il rapporto finale della trasmissione, che &egrave; stato accorciato. Un elemento che contribuisce, insieme al motore, a ottenere prestazioni ragguardevoli, con un tiro costante e progressivo da 1800 a 6300 giri/min. Dal punto di vista estetico spiccano i due terminali di scarico, i paraurti sportivi e lo spoiler posteriore. Oltre ai nuovi cerchi in lega da 17&rdquo; a cinque razze di tonalit&agrave; nero opaco, all&rsquo;interno dei quali sono collocate pinza freno rosse.  Mentre il colore della carrozzeria &egrave; lo Storm Grey, un grigio senza infamia e senza lode. Il design &egrave; quello che &egrave;, visto che ormai sono diversi anni che la Fiesta &egrave; sui vari mercati. &nbsp;E lo schermo del navigatore, davvero piccolo, conferma la tesi, anche se poi questo fattore negativo viene compensato dall&rsquo;adozione dei sedili Recaro, con rivestimenti in pelle Charcoal. Critiche che per&ograve; scivolano addosso alla ST200. &ldquo;Quello che volevamo, spendendo il minimo e ottenendo il massimo, visto che questa Fiesta, davvero particolare, diverte su strada&nbsp; e si esalta in pista&rdquo;, dalle parole del suo progettista, Tyrone Johnson.  Infine il listino:&nbsp;la nuova&nbsp;ST200 costa 25.000 euro. La vecchia ST da 182 CV resta per ora a listino a 21.500 euro. Il navigatore optional a 500 euro.  &nbsp; 

<p>E&#39; una piccola peste, ma anche facile da portare su strada, con il 1.6 turbo che ha raggiunto i 200 CV</p> 

Ford Fiesta ST200, piccole belve crescono

  &nbsp;  Palma di Maiorca  Si rinnova in profondit&agrave; anche l&rsquo;ammiraglia delle monovolume Ford, la sportiveggiante S-Max: non solo un restyling, bens&igrave; una riprogettazione in profondit&agrave;. Che parte dalla base tecnica dell&rsquo;ultima Mondeo, condivisa in questo caso per quanto riguarda piattaforma di base, sospensioni, motori e tecnologie di bordo. Esteticamente restano diverse somiglianze col modello precedente, nonostante la lunghezza incrementata di circa 30 mm (per un totale di 4,81 m); il parabrezza per&ograve; &egrave; pi&ugrave; arretrato ed il frontale assume di conseguenza un po&rsquo; pi&ugrave; di volume, cui concorre la vistosa calandra trapezoidale comune ormai a tutti i modelli della Casa. La stessa &ldquo;freschezza&rdquo; si respira internamente, dove l&rsquo;arredo offre una bella qualit&agrave; complessiva (plancia e fianchi portiere con superficie gommata, tra gli altri) ed un aspetto moderno e piacevole, seppur sempre &ndash; anche qui &ndash; volutamente molto simile per stile agli ambienti di bordo degli altri modelli.  Il cruscotto &egrave; ora totalmente digitale, costituito da un unico schermo da 10&rdquo;, mentre al centro spicca il monitor con comandi touch del sistema multimediale Sync2. Pi&ugrave; in basso, sempre ordinati, i comandi della climatizzazione, tuttavia un po&rsquo; piccoli (oltre che in posizione ribassata) e meno intuitivi da azionare, rispetto ad altre Ford. C&rsquo;&egrave; parecchio spazio e ne beneficiano pure le sedute anteriori, per le quali sono disponibili sedili sportivi, riscaldati, rinfrescati e persino dotati di massaggio dinamico (Multi-Contour) tramite cuscini pneumatici. Buona la posizione di guida, rialzata il giusto e ben personalizzabile, pur con un volante che resta sempre lievemente inclinato. Dietro, le bocchette di aerazione specifiche sono state spostate in alto (rivestimento tetto), mentre la versatilit&agrave; resta uno dei punti di forza: sette posti complessivi di serie, con seconda e terza fila ripiegabili semplicemente alla pressione di un tasto (nel vano di carico, lato sinistro), 32 configurazioni di seduta, vano di carico enorme raggiungendo la cubatura massima di 2200 litri (285 litri in sette, 700 litri in cinque). Sul piano dinamico, la fanno da padrone gli ausili elettronici di ultima generazione, con la novit&agrave; dello sterzo a demoltiplicazione variabile che permette di pilotare l&rsquo;auto in&hellip; punta di dita nello stretto a bassa velocit&agrave; (manovra, tornanti, volte strette) conservando precisione e sensibilit&agrave; sul veloce. Disponibili, inoltre, frenata automatica con assistenza alla pre-collisione (da 8 km/h), parcheggio assistito in entrambe le direzioni, avvisi superamento corsia e veicolo sopraggiungente, oltre al regolatore di velocit&agrave; attivo. Con questo, debutta il limitatore di velocit&agrave; attivo che riconosce la segnaletica stradale ed adatta da s&eacute; l&rsquo;andatura, prevenendo spiacevoli infrazioni. Sul piano dinamico, nonostante la mole la S-Max si conferma fluida, reattiva e piacevole da condurre tra le curve, dove offre tenuta, stabilit&agrave; e mordente, mentre in velocit&agrave; il confort &egrave; di ottima qualit&agrave; (insonorizzazione migliorata) seppur velatamente perturbato dai fruscii aerodinamici provenienti da specchi esterni e parabrezza. Tra i motori, la fanno da padrone i diesel 2.0 con tre potenze (120, 150, 180 cv), gli ultimi due disponibili pure con trazione integrale AWD; al vertice si colloca invece la 2.0 TDCi col biturbo da 210 cv. La S-Max sar&agrave; commercializzata al pubblico in settembre con prezzi da 29.500 a 40.000 euro.  &nbsp; Nuova Ford S-Max, primo contatto - la foto gallery   &nbsp;

Riprogettata in profondit&agrave;, parte dalla base tecnica dell&rsquo;ultima Mondeo, anche a trazione integrale

4 risultati per 'Primo contatto'

Kia Picanto, sempre più in alto. Primo contatto

Ford Fiesta ST200, piccole belve crescono

Nuova Ford S-Max, primo contatto

Nuova Ford S-Max, primo contatto