        Vi ricordate quando, nel 2012, la Fiat 500 debutt&ograve; in scena con Jennifer Lopez nel video musicale Papi? Sono passati dodici anni da quell'incontro-collaborazione fra la pop star americana e il marchio italiano e quest'anno Fiat, per lanciare la sua prossima 500e negli States, ha deciso di farlo esattamente allo stesso modo: incorporandola nel nuovo videoclip musicale di Lopez, Can't Get Enough, estratto dal nono album in studio della cantante chiamato This Is Me&hellip; Now, disponibile per il preordine. Il teaser L'elettrica in questione &egrave; la seconda edizione della collezione Fiat 500e 2024 negli Stati Uniti, e potr&agrave; essere ordinata dal 12 marzo 2024. Oliver Francois, responsabile marketing globale di Stellantis, ci ha tenuto a sottolineare quanto l'arrivo di quest'auto, legato alla figura iconica di Jennifer Lopez, sia un capitolo molto importante nel percorso con lei cominciato tempo addietro. La nuova 500e la si pu&ograve; vedere nel breve teaser di 30 secondi pubblicato sui canali social di Fiat, mentre passa accanto alla pop star senza passare inosservata, tanto che questa si gira ad ammirarla. Non resta perci&ograve; che aspettare il video completo!              Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Fiat (@fiat)      Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella              

L'auto elettrica compare nel nuovo video musicale della pop star, Can't Get Enough, di cui &egrave; stato rilasciato un teaser sui canali social del marchio

Fiat, la nuova 500e lanciata negli Stati Uniti accanto a Jennifer Lopez!

        Estrarre il litio per le batterie che alimentano le auto elettriche direttamente dal sottosuolo. &Egrave; l'ambizioso progetto a cui hanno dato il via negli Stati Uniti d'America, basato sull'energia geotermica che si ottiene dal calore che si trova sotto terra. Auto elettriche, in futuro le batterie litio-aria: vantaggi e svantaggi Batterie al litio, gli USA indicano la strada Il Governo USA ha deciso di finanziare dieci progetti di questo tipo, che si svilupperanno in 9 Stati per un totale di 10,9 milioni di dollari di investimento, dopo l'approvazione da parte del Dipartimento dell'Energia (DOE) americano. Si prevede di estrarre litio dal calore; litio che verr&agrave; poi utilizzato per alimentare veicoli elettrici. Ma non solo: i 10 progetti saranno sfruttati anche per studiare il nuovo ecosistema di produzione e di stoccaggio del litio che il DOE vorrebbe creare in futuro. Le aziende che riceveranno gli investimenti governativi infatti parteciperanno al Lithium RD&amp;D Virtual Center, il nuovo Centro statunitense che gestir&agrave; le attivit&agrave; del settore. Ecco dove sorger&agrave; la pi&ugrave; grande fabbrica di batterie al mondo       

L'elemento chimico presente nella maggior parte delle batterie per auto elettriche pu&ograve; essere ottenuto dall'energia geotermica: il Governo statunitense d&agrave; il via all'investimento

La sfida degli USA: estrarre litio dal calore del sottosuolo

        Secondo alcuni studi, nel corso della stagione degli uragani negli Stati Uniti si verificano di media 11 cicloni tropicali, di cui 6 diventano veri e propri uragani e almeno 2 si trasformano in uragani maggiori, cio&egrave; superiori alla categoria 3. A fronte di questi numeri, fa discutere la recente proposta del senatore repubblicano della Florida, Jonathan Martin: durante gli uragani le auto elettriche devono essere vietate.&nbsp; Usa il muletto per spostare una Mercedes in divieto di sosta VIDEO Tutto smentisce la teoria Ma quale ragionamento ha spinto il politico a elaborare la proposta? Martin sostiene che le auto a batteria non abbiano abbastanza autonomia per sostenere un'evacuazione e, perci&ograve;, potrebbero intralciare la fuga dei veicoli a combustione. Sulla questione ci sarebbero per&ograve; diverse motivazioni che smentirebbero il tutto: le auto elettriche, a differenza di quelle a combustione, possono essere ricaricate anche a casa e in caso di blackout, il rifornimento di benzina sarebbe impossibile proprio come quello di energia. Inoltre, le auto elettriche possono essere ricaricate anche con un generatore a combustione o, meglio ancora, con un powerbank da conservare nel portabagagli come una tanica di carburante. Le auto elettriche sono anche pi&ugrave; resistenti alle inondazioni e consumano molto meno quando stanno ferme a lungo. Per tutte queste ragioni, il dipartimento dei Trasporti ha rifiutato la strana richiesta del senatore Martin. Rivoluzione elettrica in Europa: Norvegia e Islanda trainano il mercato green        

Secondo senatore repubblicano della Florida, Jonathan Martin, le vetture green non avrebbero abbastanza autonomia per l'evacuazione&nbsp;

La proposta folle del senatore USA: niente auto elettriche durante gli uragani

Capelli biondi, sguardo accattivante, passione per le Chevrolet: un mix perfetto in grado di strappare l'attenzione a chiunque le passi accanto o si imbatta nelle sue immagini. Laura, modella americana, ha una vera e propria passione per due modelli del marchio: la Camaro "Oliva" e la C10, auto con cui si diverte a scattare foto provocanti che hanno spesso come sfondo il panorama suggestivo del Grand Canyon. Ecco le sue foto

Lauretta "Chevrolet", la modella che non resiste alle americane!

        L'Alfa Romeo Tonale si sta rivelando un notevole successo commerciale per il brand del Biscione. In occasione della presentazione della variante ibrida plug-in, il CEO di Alfa, Jean-Pjilippe Imparato, ha dichiarato che le vendite del Suv sono andate oltre le aspettative, e numerosissime sono le prenotazioni dei clienti che vogliono mettersi in garage una Tonale. In attesa dello sbarco negli Stati Uniti, dove per&ograve; il Suv del Biscione sar&agrave; proposto unicamente con la motorizzazione plug-in hybrid da 280 cv e con trazione Q4. Ecco le ragioni della scelta. Alfa Romeo sorprende in USA e ribalta la classifica  Alfa Romeo Tonale, record di ordini "Ci aspettiamo 35 mila ordini solo per la Tonale entro la fine dell&rsquo;anno. Al momento, il portafoglio ordini &egrave; di sei mesi" ha detto Jean-Philippe Imparato, numero uno di Alfa Romeo, in occasione della presentazione della variante ibrida plug-in. Si tratta di una quantit&agrave; di ordini pari a &ldquo;dieci volte quelli registrati nel 2021", ha spiegato il CEO del Biscione. Numeri destinati ad aumentare con l'introduzione dell'ibrida ricaricabile e, nel 2023, con lo sbarco negli USA. In merito alla versione che verr&agrave; venduta oltreoceano, Imparato ha affermato che l'unica versione proposta sar&agrave; proprio l'ibrida plug-in Q4. Non ci sar&agrave; quindi il 2 litri turbo a benzina da 260 cavalli, che era stata inizialmente prevista proprio per il mercato statunitense. Ma quali sono le ragioni di questo cambio di strategia? Secondo la Casa, la decisione &egrave; stata motivata dalla necessit&agrave; di ridurre le emissioni medie del brand, in particolare guardando alle severe norme imposte da alcuni stati che seguono gli obiettivi della California. Tonale-Hornet, convivenza forzata Ma c'&egrave; anche un'altra questione, quella legata alla sovrapposizione con la &ldquo;gemella&rdquo; Dodge Hornet. Ricavata direttamente dal modello Alfa e prodotta anch'essa in Italia, a Pomigliano d'Arco, la Hornet si presenta di fatto come una Tonale dal prezzo pi&ugrave; accessibile, che dunque finirebbe per fare concorrenza al Suv del Biscione. Per questo, Alfa punter&agrave; maggiormente sull'aspetto premium, offrendo la sola raffinata versione plug-in Q4. La Hornet, del resto, sta ottenendo anch'essa risultati lusinghieri, con migliaia di ordini accumulati gi&agrave; nelle prime 24 ore dopo la presentazione del modello. Il successo dei due modelli comunque non porter&agrave; a un aumento incontrollato della produzione. Come ha dichiarato lo stesso Imparato, l'obiettivo principale &egrave; quello di garantire la migliore qualit&agrave; possibile sulle vetture prodotte: &ldquo;A Pomigliano si lavora su un solo turno, che significa 4.000 Tonale al mese, perch&eacute; vogliamo tutelare i livelli raggiunti&rdquo; ha spiegato il manager.        

Il nuovo Suv del Biscione si prepara a sbarcare oltreoceano, dove condivider&agrave; il mercato con la gemella Dodge Hornet

Alfa Romeo Tonale, negli USA sarà solo ibrida plug-in: ecco perché

        I fantasmi esistono e a quanto pare rubano anche gli pneumatici delle automobili. Questo &egrave; quello che sostiene un cittadino statunitense che &egrave; stato beccato viaggiare di notte a bordo di un Suv a cui mancavano due gomme. L'assurda giustificazione ha fatto sorridere le Forze dell'Ordine che dopo aver chiesto all'automobilista di sottoporsi all'alcol test sono anche stati aggrediti con dei calci. Distrugge la Ferrari SF90 e scappa: incidente avvolto nel mistero La macabra scelta Le immagini diventate virali sul web sono state girate dall'ufficio dello sceriffo di Marion County. Un ragazzo &egrave; stato fermato durante la notte di domenica 23 ottobre alla guida di un Suv lungo l'Insterstate 75 della Florida. All'inizio gli agenti erano rimasti incuriositi dal fatto che gli pneumatici della vettura erano particolarmente sgonfi, ma dopo aver fermato l'uomo si sono resi conto, con enorme stupore, che erano addirittura mancanti. Come si pu&ograve; vedere dalle immagini del video, un poliziotto si rivolge all'uomo chiedendo spiegazioni. Tra le tante assurde risposte che potevano sentirsi &egrave; arrivata sicuramente la pi&ugrave; originale: "Qualcuno mi ha lanciato una maledizone che mi ha fatto sbattere al marciapiede. Dovevo scegliere se tornare a casa senza pneumatici o dare fuoco al Suv. Questa &egrave; attivit&agrave; fantasma,&nbsp; paranormale".&nbsp; Sconcertati, gli agenti hanno immaginato che l'uomo fosse sotto effetto di alcol o qualche altra sostanza e per questo gli hanno chiesto di sottoporsi al test dell'etilometro. Inizialmente il folle ha mostrato collaborazione, poi ha cominciato ad aggredirli, colpendoli con dei calci e cercando di rubare il taser ad uno di loro. Immediatamente &egrave; scattato il fermo con l'accusa di aggressoone alle Forze dell'Ordine, tentativo di privare un agente di mezzi di protezione e comunicazione, corruzione con minaccia e guida in stato di ebbrezza.        

Il video registrato dagli agenti di polizia mostra inizialmente le esilaranti immagini dell'uomo che inventa assurde giustificazioni. Successivamente per&ograve; la situazione &egrave; degenerata

In auto ma senza due ruote, la scusa è folle: "Mi hanno lanciato una maledizione"

        Sono circa 13mila le Wrangler 4xe che sono state richiamate dalla Jeep per un problema al pacco batteria. Gli esemplari sono stati venduti negli Stati Uniti, anche se Stellantis afferma che solo il 35% di questi veicoli sia soggetto a questo errore. Ecco quale sarebbe nel dettaglio la causa del richiamo: Di cosa si tratta La versione plug-in &egrave; oggetto di richiamo da parte del Gruppo statunitense. Il problema sarebbe un cattivo fissaggio dei pacchi batteria presente su alcuni esemplari venduti tra il 2022 e il 2023. Questo sbaglio porterebbe ad un pericoloso surriscaldamento in circa 13.722 veicoli i quali farebbero improvvisamente perdere potenza alla vettura senza alcun preavviso. Nonostante ci siano comunque alcuni segnali che avviserebbero del guasto, dal rumore dal paco batteria ad una guidabilit&agrave; peggiore, Jeep consiglia di recarsi presso un'officina autorizzata per un'ispezione approfondita. Se il problema venisse confermato, il pacco batteria verrebbe sostituito gratuitamente, o meglio attraverso un rimborso dei costi di riparazione.       

Il guasto riguarderebbe veicoli venduti tra il 2022 e il 2023: il surriscaldamento del pacco batteria porterebbe ad un surriscaldamento e alla perdita di potenza

Jeep richiama oltre 13mila Wrangler 4xe negli Usa: ecco il motivo

        Se pensiamo a un inseguimento made in USA tra la polizia e i malviventi, pensiamo ad auto che, anche se non sono supercar, siano in grado di garantire un livello di prestazioni sufficiente per sfrecciare (o almeno, tentare di farlo) lungo le Highway a stelle e strisce. Quindi tutto ci aspetteremmo, tranne che la protagonista di un inseguimento alla 'Real TV' sia una Smart ForTwo. Nel nostro listino auto usate, tante occasioni da non perdere a portata di click! La ricostruzione della vicenda La ricostruzione non &egrave; chiarissima, e comunque non si tratta di un malvivente. A quanto pare, nella cittadina di Gilbert, in Arizona, &egrave; stato segnalato alle autorit&agrave; un uomo che si era messo ad urlare in un parcheggio di un Walmart, la famosa catena di negozi al dettaglio americani. Una volta che le forze dell'ordine sono giunte sul posto, l'uomo &egrave; salito a bordo della sua Smart ed &egrave; fuggito, andando a tutto gas sull'autostrada Interstate 10. Il problema &egrave; che la macchina su cui &egrave; salito &egrave; la classica Smart che vediamo tutti i giorni tra le strade delle nostre citt&agrave;, nella sua configurazione classica a due posti ForTwo: una microcar adatta pi&ugrave; al traffico e ai parcheggi di una metropoli che a un inseguimento braccati dalla polizia. La Smart ForTwo infatti, nella sua generazione pi&ugrave; aggiornata, la terza datata 2014, non arriva che a 90 cavalli massimi di potenza.  La scena, a met&agrave; tra la cronaca e il grottesco, &egrave; stata ripresa dalle telecamere di Fox, per un'inseguimento durato ben 40 minuti. Solo che la macchina della polizia locale, una Ford Explorer, si vede solamente all'inizio della fuga. Ovviamente Explorer &egrave; un SUV capace di raggiungere e superare una Smart in pochissimi secondi: tutto lascia quindi intendere che la polizia abbia deciso di non sprecare carburante e di fermare il guidatore in altro modo.  Dai social poi sono arrivati gli aggiornamenti. Dalle foto si vede come il folle sia stato bloccato, per fortuna senza che nessuno si sia fatto male. Anzi, la maggior parte delle persone probabilmente si &egrave; fatta quattro risate.  UPDATE: DPS pit-maneuvered the Smart car that fled Gilbert PD. 1 male in custody. No injuries. pic.twitter.com/YXBdciJPHP &mdash; jonathan roy (@JRFox10) April 22, 2020          

Negli Stati Uniti un uomo &egrave; scappato dalla polizia a bordo della sua microcar, generando un inseguimento ai limiti del grottesco: il guidatore &egrave; stato poi intercettato senza che ci siano stati feriti

In fuga su una Smart: lo strano inseguimento VIDEO

La tecnologia a guida autonoma non riguarda solo le automobili ma viene applicata anche in altri settori, dove spesso ci sono anche meno problemi, perch&eacute; i mezzi su muovono su aree private e non sono soggetti all&rsquo;imprevedibilit&agrave; del traffico. Uno di questi &egrave; quello che segue la Daimler Truck negli Stati Uniti, in particolare sulle highways del Nevada e dell&rsquo;Oregon, dove partir&agrave; una sperimentazione con protagonisti dei TIR connessi digitalmente tra di loro.  Lo scenario sono i lunghi tragitti che presentano condizioni ideali per la guida in convoglio di veicoli industriali, quella che in gergo si chiama &ldquo;truck platooning&rdquo; e che riesce a ridurre lo stress al volante e i consumi facendo viaggiare i mezzi incolonnati. I test inizieranno nel 2018 e avranno come protagoniste delle flotte in condizioni d&rsquo;uso reali.  &ldquo;Lo scopo del platooning non &egrave; sostituire l&rsquo;autista, bens&igrave; alleggerirne l&rsquo;impegno alla guida durante i viaggi pi&ugrave; lunghi &ndash; ha spiegato Roger Nielsen, Presidente e CEO di Daimler Trucks North America - quando le condizioni di base lo consentiranno, saremo in grado di offrire una soluzione collaudata. I nostri Freightliner viaggiano fin d&rsquo;ora quotidianamente come platoon&rdquo;.  Dopo avere completato con successo una serie di test sul circuito di prova di Daimler Trucks North America a Madras in Oregon, l&rsquo;azienda &egrave; stata autorizzata dall&rsquo;Ente normativo regionale Oregon Department of Transportation a proseguire la sperimentazione sulle strade aperte al traffico. Nella prima fase della sperimentazione Daimler Trucks tester&agrave; la propria tecnologia platooning su due Freightliner New Cascadia abbinati in configurazione semirimorchio. 

Lo scenario sono i lunghi tragitti che presentano condizioni ideali per la guida in convoglio di veicoli industriali, quella che in gergo si chiama &ldquo;truck platooning&rdquo;

Daimler, negli USA arrivano i convogli di TIR autonomi

Gli Stati Uniti guardano avanti, dritti nel futuro dell&rsquo;industria automobilistica, delineando un protocollo federale riguardo la ricerca e lo sviluppo della guida autonoma - giudicata come una tecnologia dal grande potenziale &ndash; per migliorare la mobilit&agrave; e la sicurezza degli americani. &laquo;I veicoli a guida autonoma hanno il potenziale per salvare migliaia di vite, facendo compiere alla sicurezza stradale il balzo in avanti pi&ugrave; grande che questa nazione abbia mai fatto &ndash; ha commentato Anthony Foxx, Segretario del Dipartimento dei Trasporti USA &ndash; questo protocollo non ha precedenti nel governo federale per sfruttare al massimo i benefici di una tecnologia rivoluzionaria, creando una struttura all&rsquo;interno della quale svilupparla in sicurezza&raquo;.  APPROCCIO PROATTIVO - Il protocollo imposta un approccio proattivo per garantire la massima sicurezza e favorire l&rsquo;innovazione in quattro punti chiave. Il primo riguarda le prestazioni dei veicoli e stabilisce 15 punti per chiarire quello che ci si aspetta dalle Case automobilistiche; il secondo parla dei ruoli e delle responsabilit&agrave; federali e dei singoli stati nel definire le regole comuni per la circolazione dei mezzi automatizzati; il terzo si riferisce allo sforzo per costruire una rete nazionale di leggi per governare le auto a guida autonoma; il quarto concerne le opzioni per un uso pi&ugrave; esteso dell&rsquo;autorit&agrave; federale sia per velocizzare l&rsquo;introduzione di queste tecnologie, che per discutere dei nuovi strumenti legislativi atti a supportarle.  L&rsquo;ERRORE UMANO - &laquo;Il 94% degli incidenti che avvengono sulle strade americane sono causate da una scelta o da un errore umano &ndash; ha spiegato Mark Rosekind, numero uno della NHTSA &ndash; stiamo procedendo sulla strada della sicurezza attraverso lo sviluppo di tecnologie autonome, perch&eacute; hanno un enorme potenziale nell&rsquo;evitare la maggior parte degli incidenti e salvare vite umane&raquo;. Il protocollo, che consta di 116 pagine, &egrave; il risultato di un confronto con le parti interessate ed &egrave; comunque pensato per essere aggiornato o modificato ogni 12 mesi. Uno degli argomenti principali &egrave;, ovviamente, quello del controllo totale o parziale che viene demandato all&rsquo;elettronica, ma vengono anche definiti i livelli di automazione delle auto, visto che molti sistemi sono gi&agrave; in commercio, insieme ai casi in cui i veicoli difettosi o problematici verranno richiamati.  I SEI LIVELLI - Insomma, una vera e propria &ldquo;opera omnia&rdquo; sulla guida autonoma, che riguarda ogni aspetto da quelli etici fino a quelli meramente tecnici. A questo proposito, sono stati definiti sei livelli di automazione &ndash; da 0 a 5 &ndash; all&rsquo;interno dei quali inquadrare le auto dotate di tecnologie di assistenza alla guida. Dal livello 0 al 2 il guidatore deve sempre mantenere il pieno controllo dell&rsquo;auto, mentre dal 3 in poi pu&ograve; demandargli alcune operazioni. Il livello 4 &egrave; quello della guida semi-autonoma, attivabile cio&egrave; solo in alcuni contesti e situazione come l&rsquo;autostrada, mentre il livello 5 &egrave; quello senza alcuna limitazione. 

Il Dipartimento dei Trasporti e la NHTSA hanno creato un protocollo di 116 pagine che stabilisce le regole federali che tutte le Case auto dovranno rispettare

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