        Cambiano le cose per l&rsquo;immatricolazione dei nuovi veicoli. Dal primo settembre non saranno pi&ugrave; immatricolabili le automobili con omologazione anteriore a Euro 6d-Temp, evoluzione del livello Euro 6 che era entrato in vigore nel 2015. Scatta dunque l&rsquo;obbligo per le nuove vetture di rispettare i limiti di emissioni dettati dal nuovo livello, fatta eccezione per un breve periodo di transizione nel quale coesisteranno i vecchi test WLTP e quelli RDE (Real Drive Emissions). EMISSIONI REALI E NON SIMULATE Ci&ograve; vuol dire che per la prima volta l&rsquo;obbligo riguarda le emissioni reali della guida su strada calcolate dai nuovi test, e non pi&ugrave; quelle simulate in laboratorio. La temporaneit&agrave; delle nuove regole durer&agrave; fino al gennaio 2020/2021, quando poi si definiranno i nuovi parametri determinati dal livello Euro 6d Standard: dal 110% di 6d-Temp al 50% del definitivo. Per quanto riguarda gli ossidi di Azoto (NOx), da settembre si potr&agrave; arrivare a 126 mg/km &nbsp;per i benzina e 168 per i motori diesel, numeri pi&ugrave; alti del passato ma pi&ugrave; veritieri. Con il 6d Standard, la soglia scender&agrave; ai 90 e ai 120 mg/km rispettivamente per benzina e diesel.       

<p>Fino a gennaio 2020/21 periodo di transizione, poi i limiti scenderanno al 50%</p>

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Emissioni, dal 1° settembre Euro 6d diventa obbligatorio