Sempre pi&ugrave; spesso si sente parlare di clamorosi ritrovamenti di auto &ndash; o, addirittura, intere collezioni &ndash; abbandonate in fienili o capannoni industriali e poi dimenticate per decenni: i cossiddetti &quot;barn find&quot;. A tal proposito, vale la pena riesumare una delle storie pi&ugrave; interessanti legate al ritrovamento di vetture abbandonate. Non si tratta di un&rsquo;auto qualunque: parliamo di una tra le pi&ugrave; rilevanti 1.337 Ferrari F40 prodotte, quella appartenuta a Uday Hussein, figlio del noto ex presidente dell&rsquo;Iraq Saddam Hussein, letteralmente &ldquo;riesumata&rdquo; nel 2020.  Ferrari F40 di Uday Hussein, il primo ritrovamento  Rintracciare la Ferrari F40 non &egrave; stata un&rsquo;impresa facile. La ricerca della supercar inizi&ograve; nel 2015, quando Mazan Amin, appassionato collezionista, fece visita alla famiglia nella citt&agrave; di Erbil. Avendo visto sul web una foto della vettura italiana, a quanto pare scampata al rogo voluto da Hussein per la propria rimessa di Baghdad, ne parl&ograve; con il padre. L&rsquo;uomo, incredibilmente, ne conosceva l&rsquo;ubicazione: l&rsquo;auto era finita a Erbil dopo essere stata spedita in Turchia per questioni di manutenzione da Hussein (nel frattempo morto a Mosul per mano delle forze militari americane). I due si precipitarono alla presunta rimessa contenente la F40, scoprendo per&ograve;, che l&rsquo;auto era stata spostata nuovamente.    Dato il fortissimo interesse, Amin riusc&igrave;, dopo numerose ricerche, a scoprire il luogo esatto, raggiungendo la vettura in un magazzino di Erbil sorvegliato da uomini armati. La supercar si trovava abbandonata in mezzo ad altre macchine, coperta di polvere e con un treno di gomme appoggiate alla carrozzeria: il contachilometri segnava solo 3.700 km, il prezzo richiesto di 300.000 dollari in contanti. Purtroppo, per&ograve;, Mazan Amin non pot&eacute; entrarne in possesso a causa di problemi legati all&rsquo;esportazione, essendo residente in Svezia.  La valutazione della Ferrari  Dopo Mazan Amin, Scott Ratarossa, noto personaggio di YouTube (qui sotto il video), diede nuovamente il via alle ricerche mettendo una &quot;taglia&quot; per ottenere informazioni sulla F40 abbandonata. Non ci volle molto per far emergere foto e posizione esatta della vettura: per valutarne le condizioni, Chris &quot;Big Chris&quot; Smith del celebre Gas Monkey Garage intraprese un viaggio nel 2016, analizzando l&rsquo;auto e giungendo alla conclusione che si trattasse di un&rsquo;impresa troppo impegnativa e poco redditizia, a causa dei numerosi componenti mancanti (tra cui l&rsquo;intercooler) o danneggiati e alle enormi difficolt&agrave; logistiche per il trasporto dall&rsquo;Iraq.    F40 abbandonata, il restauro  Ma la storia della Ferrari F40 non finisce qui: Ratarossa, infatti, ha recentemente rivelato che, grazie all&#39;impegno di uno specialista belga della Ferrari, la vettura &egrave; stata sottoposta a un restauro significativo, soprattutto per quanto riguarda il vano motore e l&#39;elettronica. Ma la strada verso il ripristino completo rimane lunga e tortuosa. Uno dei potenziali problemi, ad esempio, potrebbe nascere dall&rsquo;invecchiamento della coppia di serbatoi del carburante: questi, realizzati in resina plastica, prevedono la sostituzione ogni 10 anni, per oltre 20.000 euro di spesa, in modo da evitare pericolose perdite di benzina e conseguente incendio della vettura (situazione, purtroppo, capitata a pi&ugrave; di una F40). In ogni caso, dopo il lavoro di restauro, la sportiva V8 biturbo da quasi 480 cv &egrave; pronta per essere ceduta a un nuovo proprietario. Stando a quanto riferito nel 2020 si trova ancora a Erbil, e la cifra richiesta &egrave; di poco superiore al milione di euro. Fateci un pensierino.   

La supercar, appartenuta al figlio di Saddam Hussein, Uday, &egrave; rimasta per anni sepolta dalla polvere in un capannone di Erbil, in Iraq

L&#39;incredibile storia della Ferrari F40 abbandonata

La F-Racer Junior è una Ferrari F40 in miniatura con motore 270 cc. L'esemplare unico sarà messo all'asta da Sotheby's il 17 agosto. Prezzo stimato circa 36.500 euro.

Ferrari F40 go-kart, le foto della F-Racer Junior

Ferrari F40, un sogno irrealizzabile per molti. Le quotazioni attuali dell&rsquo;iconica supercar di Maranello hanno raggiunto, infatti, cifre superiori ai 2 milioni di euro. C&rsquo;&egrave;, per&ograve;, la possibilit&agrave; di averne una &ndash; molto particolare &ndash; al prezzo di un normale crossover (meno di 40.000 euro). Stiamo parlando della F-Racer Junior, go-kart esclusivo all&rsquo;asta da RM Sotheby&rsquo;s.  Ferrari F40 go-kart: ecco la F-Racer Junior    La F-Racer Junior, &nbsp;cos&igrave; denominata per evitare qualsiasi conflitto legale con la Casa del Cavallino Rampante, &egrave; una riproduzione sorprendentemente accurata della Ferrari F40 del 1987. Realizzata in un unico esemplare, il kart misura 2,6 metri di lunghezza e 1,6 metri di larghezza, per un peso di soli 250 kg grazie anche all&#39;adozione di fibra di carbonio. Niente propulsore V8 turbo da 2,9 litri e 478 cv: la F-Racer Junior ospita sotto la copertura in lexan posteriore (fedele all&rsquo;originale) un modesto motore benzina da 270 cc, che consente di raggiungere circa 56 km/h di velocit&agrave; massima. Ricordiamo che la F40 era in grado di toccare i 324 km/h: ci&ograve; la rendeva la vettura pi&ugrave; veloce al mondo al momento del lancio. Sofisticata la meccanica, con quadrilateri indipendenti e coilover ammortizzati a olio, differenziale posteriore e freni a disco con impianto idraulico.  Due posti e tetto removibile    La configurazione biposto, con sedili simili al modello da cui prende spunto, consente di ospitare in abitacolo fino a due passeggeri (due bambini oppure un adulto). Il pannello del tetto removibile, poi, rende all&#39;occorrenza la &quot;mini F40&quot; una vettura di tipo targa.&nbsp;Come anticipato, l&#39;esclusivo kart sar&agrave; messo all&#39;asta da RM Sotheby&#39;s - senza riserva - a Monterey, California, dal 17 al 19 agosto. Il prezzo stimato va dai 27.500 ai 36.500 euro.   

Il go-kart F-Racer Junior, esteticamente fedele alla Ferrari F40, sar&agrave; messo all&#39;asta da Sotheby&#39;s il 17 agosto. Prezzo stimato 36.500 euro.

F-Racer Junior, la Ferrari F40 kart da 40mila euro

Al GP di Montecarlo, lusso, VIP e sfarzo esagerato sono la normalit&agrave;, ma qui si &egrave; andati oltre. Per una campagna pubblicitaria, un rivenditore di orologi di lusso, assieme a una concessionaria di supercar, ha deciso di piazzare una F40 sul ponte di uno yacht ormeggiato al porto di Montecarlo. Credit:&nbsp;@tomclaeren

GP Monaco pazzesco, c'è una Ferrari F40 su uno yacht

Nel 1990 la Ferrari aveva deciso di puntare sul  tre volte campione del mondo, Alain Prost, per tornare al vertice della F1. La Scuderia gli aveva regalato anche la vettura aziendale perfetta, una F40, che però l'asso francese vendette poco dopo la consegna. Incredibile vero? Questo gioiello, con meno di 6000 km percorsi, è in vendita con una quotazione che può sfondare i 3 milioni di euro! 

Ferrari F40, in vendita quella rifiutata da Prost

        Avere la fortuna di possedere una delle supercar pi&ugrave; apprezzate di tutti i tempi e vedersela portare via perch&eacute;... si &egrave; privi di assicurazione. &Egrave; l'incredibile vicenda che ha visto protagonista il proprietario di una Ferrari F40, una delle 1.337 esistenti oggi al mondo. Che adesso rischia di essere demolita.  Ferrari F40 senza assicurazione Ci troviamo a Lowestoft, in Inghilterra. La F40 in questione ha un valore che supera il milione di euro, ed &egrave; stata sequestrata dalla polizia della contea di Suffolk perch&eacute; priva dell'assicurazione obbligatoria (per un'auto del genere si pagano circa 4mila euro all'anno). Le forze dell'ordine se ne sono accorti dopo aver fermato la Ferrari a un posto di blocco, notando come fosse stata acquistata di recente dall'attuale proprietario. E neppure gli agenti si aspettavano di dover sequestrare la vettura poich&eacute; non assicurata. E cos&igrave;, la F40 &egrave; stata caricata su un carro attrezzi, mentre il conducente e proprietario ha ricevuto una denuncia per guida senza assicurazione. Se il proprietario non paga, lo Stato la demolisce E non &egrave; finita qui. Perch&eacute; la legge britannica, nello specifico l'articolo 165A del Road Traffic Act del 1988, prevede che i proprietari di auto sequestrate abbiano solo 14 giorni di tempo per dimostrare di aver acquistato una polizza assicurativa e pagare le spese di recupero (che ammontano a circa 171 euro) e una tassa per ogni giorno in cui la vettura &egrave; stata in custodia. Allo scadere del 14&deg; giorno, se il proprietario non ha saldato i costi, l'auto sequestrata diventer&agrave; di propriet&agrave; dello Stato che potrebbe anche decidere di demolirla o di metterla in vendita. Insomma, per il ferrarista potrebbe arrivare la pi&ugrave; clamorosa delle beffe: vedere distrutta un'auto da un milione di euro solo per non aver pagato ulteriori 4mila euro. Ferrari F40, &egrave; in vendita quella di Toto Wolff e con pochissimi chilometri       

Il proprietario della Rossa che vale quasi un milione di euro, rischia di perderla per sempre per pochi "spicci": ecco perch&eacute;

Una Ferrari F40 rischia la demolizione: il motivo è clamoroso!

        E' conservata in eccellenti condizioni, la Ferrari F40 proposta dallo specialista in auto classiche inglesi, Tom Hartley Jnr.&nbsp; Qual &egrave; la particolarit&agrave; dell'esemplare in vendita, con numero di telaio 087007? Fa parte della collezione di auto di Toto Wolff, ovvero, il gran capo del team Mercedes di Formula 1.&nbsp;  La storia dell'esemplare&nbsp; Il valore dell'esemplare in questione non &egrave; stato diffuso dal venditore, tuttavia &egrave; scontato immaginare una quotazione da diversi milioni di euro, tanto pi&ugrave; nelle condizioni dichiarate. Si tratta di una delle 27 Ferrari F40 vendute, nuove, in Spagna, un esemplare del 1990 e con appena 5.536 km all'attivo. Non siamo nel campo del "nuovo" d'epoca ma pu&ograve; considerarsi un usato di gran valore. L'ultimo passaggio in officina, a dicembre 2022, &egrave; stato curato dalla struttura di Carlo Bonini a Reggio Emilia, con interventi ordinari di manutenzione. Tra le curiosit&agrave; dei vari cambi olio e filtri, la gradazione dell'olio motore: un 10W-60.&nbsp; L'auto &egrave; accompagnata dalla documentazione originale, il libretto della manutenzione, compreso lo storico relativo all'esemplare, il portadocumenti in pelle e la certificazione Ferrari&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;Classiche. &Egrave; un controllo che assicura l'originalit&agrave; del telaio, del motore, del cambio e della carrozzeria, nella sua tinta Rosso Corsa.&nbsp;       

Versa in condizioni perfette la supercar di Maranello entrata nella collezione del team principal Mercedes F1. Pochi chilometri e i certificati di originalit&agrave; ad accompagnare l'auto

Ferrari F40, è in vendita quella di Toto Wolff e con pochissimi chilometri

        Per chi non conoscesse Fast N &lsquo;Loud, si tratta di uno dei programmi televisivi automobilistici pi&ugrave; popolari in America per diversi anni, in cui il team del Gas Monkey Garage si &egrave; cimentato in costruzioni e restauri davvero spettacolari.&nbsp;Tra questi, anche una Ferrari F40, che non veniva da una situazione affatto semplice: distrutta dopo un incidente, la vettura del Cavallino ha dato parecchie grane alla squadra di lavoro nell&rsquo;ormai lontano 2013. Riportata a nuova vita, &egrave; stata venduta all&rsquo;asta e acquistata dalla star del baseball Reggie Jackson. E poi? Ecco cosa &egrave; successo. Ferrari F40, tutta la potenza del V8 VIDEO Una frode da 12 milioni di euro Facciamo un passo indietro. La F40 viene distrutta e poi acquistata dalla show per ricostruirla. Un lavoro lungo, dicevamo, che &egrave; costato la bellezza di oltre 650mila euro (tra acquisto e interventi). Soldi che sono stati recuperati, perch&eacute; una volta all&rsquo;asta, la vettura &egrave; stata venduta per quasi 700mila euro al sopracitato Reggie Jackson. Dopo il campione di baseball, per&ograve;, l&rsquo;auto cade nelle mani sbagliate. La F40, acquistata da un operatore di parcheggio di Santa Monica, &egrave; poi finita in un magazzino del governo degli Stati Uniti dopo che il nuovo proprietario si dichiara colpevole di cospirazione e accuse di frode telematica nel 2018. L&rsquo;F40, quindi, diventa un bene sequestrato insieme a molti altri beni dell&rsquo;uomo (che poi si scopre aver truffato il Dipartimento per gli affari dei veterani degli Stati Uniti per ben 13 milioni di dollari, pi&ugrave; di 12,2 milioni di euro). Una cifra record Il rischio che la vettura fosse demolita era alto, ma le autorit&agrave;, riconosciutole il valore, lo hanno evitato. La Ferrari F40 viene nuovamente messa all&rsquo;asta, quella dei marescialli Usa della Apple Towing Company. Ad acquistarla, per la cifra pi&ugrave; alta mai vista per questo modello (circa 716mila euro) &egrave; ancora la squadra di Gas Monkey Garage: la F40 entra cos&igrave; a far parte della collezione di Richard Rawlings (uno dei direttori della serie Fast N &lsquo;Loud). Di certo, una vita molto interessante e ora forse si gode il meritato riposo. Vieni a provare le finaliste del Car of The Year 2023       

Si tratta di una delle vetture protagoniste dello show Usa Fast N &lsquo;Loud: ecco la sua travagliata esistenza (a lieto fine)

Ferrari F40 coinvolta in una frode milionaria e con valore da record

        La Ferrari F40 &egrave; davvero una leggenda del Marchio di Maranello e del mondo automobilistico in generale. Un&rsquo;icona senza tempo che nel 2022 ha compiuto 35 anni, ma li porta benissimo (a sua volta, era stata realizzata per celebrare i 40 anni della Casa). Lo si pu&ograve; intuire dal video che sta girando sui social e che arriva dal profilo Instagram @drivenslide: nel filmato in questione, la supercar viene mostrata da un&rsquo;inquadratura insolita, quasi fossimo in un videogioco, e si sente tutto il sound del suo V8. Ferrari F2003, venduta la monoposto di Schumacher: oltre 13 milioni di euro Un&rsquo;inquadratura insolita Dicevamo di un&rsquo;inquadratura poco comune. &Egrave; vero. Perch&eacute; sembra esserci una telecamera a inquadrare il posteriore della Ferrari F40 che sfreccia di notte all&rsquo;interno di una galleria. A guidarla &egrave; il collezionista di auto Drive N Slide, che ha un debole per le vetture della Casa di Maranello e si vede. &Egrave; evidente, infatti, che l&rsquo;atipica ripresa sia stata appositamente studiata per mostrare la potenza del motore (e che eroga 478 CV), e il suo inconfondibile rombo che fuoriesce dagli scarichi: pi&ugrave; difficile a dirsi che a farsi, perch&eacute; &egrave; bastato posizionare un supporto, a cui &egrave; stata legata una action cam, sull&rsquo;alettone della rossa. Ed ecco l&rsquo;inquadratura degna delle migliori corse di videogiochi. Cerchi un'auto usata? Guarda qui       

In un filmato sui social, la rossa di Maranello viene mostrata in una corsa in notturna e da un&rsquo;angolazione suggestiva

Ferrari F40, tutta la potenza del V8 VIDEO

Sui social sta girando un video che arriva dal profilo Instagram @drivenslide: nel filmato in questione, l'iconica supercar di Maranello viene mostrata da un’inquadratura insolita, quasi fossimo in un videogioco, e si sente tutto il sound del suo V8

Una Ferrari F40 sfreccia nella notte

Un esemplare della sportiva Mazda è stata trasformata in Giappone per somigliare alla supercar di Maranello

Mazda RX-7, look da Ferrari F40

        Da un piccolo comune arroccato su una collina in Cilento fino all'Olimpo dell'automobilismo, tra vittorie nei rally e supercar stradali entrate nella leggenda: se n'&egrave; andato oggi, all'et&agrave; di 83 anni, l'ingegnere Nicola Materazzi, progettista di alcune delle vetture italiane pi&ugrave; iconiche di sempre. Noto principalmente come il &ldquo;padre&rdquo; della Ferrari F40, Materazzi ha contribuito allo sviluppo di alcune delle Lancia da rally pi&ugrave; vincenti di sempre, ma ha lavorato anche a prototipi da pista, vetture formula, supercar stradali e perfino motori motociclistici.  Dal Cilento alla Lancia Stratos Una vita passata tra i motori, quella di Nicola Materazzi, che lo ha portato a firmare i progetti di alcune delle vetture pi&ugrave; famose della seconda met&agrave; del '900, e a collaborare con grandi nomi dell'automobilismo italiano: da Aldo Brovarone a Leonardo Fioravanti, fino a quell'Enzo Ferrari che personalmente lo volle a lavorare per lui a Maranello. Ma la storia del poliedrico ingegnere ha inizio molto lontano, nel 1939, a Caselle in Pittari, piccolo comune di neppure 2mila abitanti in provincia di Salerno. Cresciuto con la passione per i go-kart e per i motori, Nicola Materazzi si iscrisse alla facolt&agrave; di ingegneria dell'universit&agrave; Federico II di Napoli (&ldquo;Unico a fare questa scelta in una famiglia in cui tutti erano medici&rdquo;). Dopo la laurea, Materazzi nel 1968 venne assunto dalla Lancia, spostandosi cos&igrave; a Torino, dove sarebbe rimasto per numerosi anni e avrebbe lavorato a progetti ambiziosi e unici. Entrato nel team tecnico che si occupava di sviluppare le vetture Lancia da Rally, Il giovane ingegnere ebbe la possibilit&agrave; di lavorare in diversi settori, come telaio, sospensioni e sterzo, fino al turbo, che poi diventer&agrave; il suo campo di specializzazione. Uno dei primi progetti a cui Materazzi contribu&igrave; fu la Stratos da Rally per il Gruppo 4, e poi a seguire la Silhouette Gruppo 5, che lo lanci&ograve; definitivamente verso ruoli sempre pi&ugrave; importanti. Degli anni trascorsi nel Reparto Corse della Casa torinese, Materazzi dir&agrave; poi: &ldquo;Dalle mie esperienze in campo sportivo, devo ammettere che gli Ingegneri e i Meccanici del Reparto Corse Lancia, sono stati quelli pi&ugrave; versatili ed esperti con cui abbia lavorato&rdquo;. Abarth, la F1 Osella e la chiamata in Ferrari Gli anni '70 segnarono grandi cambiamenti per Lancia, entrata nel frattempo a far parte della galassia Fiat. Fu cos&igrave; che Materazzi venne chiamato a lavorare per Abarth, dove si occup&ograve; del progetto della monoposto di Formula Fiat Abarth. Poco dopo ancora un cambiamento per l'ingegnere campano, con il passaggio in Osella: l&igrave; Materazzi lavor&ograve; a progetti di crescente importanza: la monoposto di Formula 2 FA2 e soprattutto la FA1, vettura di Formula 1 che avrebbe corso nel Mondiale 1980 con il pilota americano Eddie Cheever. Tuttavia, Materazzi non rest&ograve; in Osella abbastanza a lungo da vedere la FA1 scendere in pista, perch&eacute; gi&agrave; alla fine del 1979 pass&ograve; nell'azienda che sarebbe stata il teatro dei suoi pi&ugrave; grandi successi: la Ferrari. Voluto direttamente dal Drake Enzo, Materazzi si trov&ograve; a lavorare insieme a tecnici del calibro di Mauro Forghieri, Angiolino Marchetti e Gianfranco Poncini. Il suo compito era quello di lavorare ai nuovi motori turbo appena introdotti sulle monoposto di F1 del Cavallino Rampante, che erano s&igrave; potenti ma ancora grezzi e poco affidabili sulle distanze di un gran premio. Non a caso, nel 1980, fu lo stesso Materazzi a dissuadere il Drake da usare in gara la nuova Ferrari turbo nel GP d'Italia, in modo da avere il tempo di finire di sviluppare al meglio il nuovo motore. Ferrari F40, la sua storia &nbsp; L'avventura in Ferrari: dalla 280 GTO alla F40 Ma anche questo impegno non dur&ograve; a lungo, perch&eacute; il giovane ingegnere cambi&ograve; ancora una volta ambiente di lavoro, pur rimanendo in Ferrari, spostandosi nell'area di progettazione delle vetture stradali. Anche in questo caso, fu determinante l'esperienza che aveva maturato negli ultimi anni nel campo della sovralimentazione. Dopo averlo trasferito al reparto produzione, il Drake mostr&ograve; a Materazzi il progetto di un nuovo motore turbo V8 da 3 litri da 330 cavalli. Materazzi fece notare che un motore del genere avrebbe potuto sviluppare una potenza molto maggiore, di almeno 400 cavalli, e cos&igrave; Ferrari gli affid&ograve; il progetto. Che, nel 1984, si concretizz&ograve; con la Ferrari 288 GTO, supercar a motore posteriore-centrale che erogava, appunto, 400 cv. Nel frattempo, Materazzi lavor&ograve; anche al motore della Lancia LC2, prototipo per il Gruppo C e autrice di 3 vittorie nel Mondiale Sportprototipi, e alla Ferrari GTO Evoluzione, che invece avrebbe dovuto prendere parte al Gruppo B. La categoria per&ograve; venne cancellata prima che la vettura fosse pronta, e la GTO divent&ograve; cos&igrave; una sorta di laboratorio per sperimentare nuove soluzioni, in particolare quelle legate al turbo. Il risultato fu una vettura con carrozzeria, aerodinamica e motore rivisti, capace di erogare ben 650 cavalli di potenza e raggiungere i 360 km/h.  Il progetto che segu&igrave; fu anche uno dei pi&ugrave; grandi successi non solo di Materazzi, ma della Ferrari stessa: la F40. Lanciata per celebrare i 40 anni di vita della Casa di Maranello, la nuova supercar riprendeva lo schema della 288 GTO (motore posteriore-centrale, motore sovralimentato) con una carrozzeria ispirata alle forme della F1 dell'epoca. Presentata nel 1987, soli tre anni dopo rispetto alla GTO, sprigionava ben 478 cavalli di potenza massima e 577 Nm di coppia. La vettura fu immediatamente un grande successo, tanto che il Drake offr&igrave; a Materazzi il ruolo di Direttore Tecnico del reparto vetture stradali. Nomina su cui per&ograve; fu messo il veto della Fiat, che nel frattempo aveva rilevato la Casa di Maranello. A quel punto, Materazzi decise di lasciare la Ferrari, nonostante gli inviti dello stesso Enzo a rimanere. Bugatti, le moto e la Edonis Anche dopo l'addio alla Ferrari, Materazzi non rimase con le mani in mano, e anzi intraprese nuove sfide in ambienti a lui del tutto nuovi, come quello del motociclismo. Nel 1990 entr&ograve; infatti alla Cagiva, dove lavor&ograve; a progetti di motore e telaio per le GP500 dell'epoca. Ma gi&agrave; l'anno successivo torn&ograve; a occuparsi di automobili, con la partenza verso una Casa dal grande passato che stava cercando un clamoroso rilancio: la Bugatti di Romano Artioli. Chiamato a sostituire Paolo Stanzani, che aveva abbandonato il progetto, Materazzi complet&ograve; la supercar EB110 facendo realizzare un nuovo telaio in carbonio e mettendo a punto la progettazione del motore. Anche in questo caso, il risultato fu una vettura iconica e dalle prestazioni strabilianti. Tanto che, con i suoi 342 km/h, si aggiudic&ograve; il record di auto pi&ugrave; veloce del mondo dell'epoca. Terminata anche l'esperienza in Bugatti, Materazzi lavor&ograve; per I.MO.LA. (Industria Motociclistica Laverda) e infine per B.Engineering, azienda italiana che rivel&ograve; parte del progetto EB110 e della fabbrica di Campogalliano. Cos&igrave; nacque l'ultima supercar di Nicola Materazzi, la Edonis, basata sul telaio in carbonio della Bugatti ma completamente rivista sotto ogni altro aspetto. Con un obiettivo, quello di realizzare un'auto capace di percorrere 100 metri al secondo. Alla fine, la Edonis da 715 cavalli ci and&ograve; vicina, raggiungendo nel 2022 &ldquo;soli&rdquo; 359,2 km/h sulla pista di Nard&ograve;. Cos&igrave; si concluse la lunga e variegata carriera dell'ingegner Nicola Materazzi, un uomo capace di destreggiarsi al meglio tra vetture da competizione e stradali, propulsori di Formula 1 o motociclistici, progettando turbo, telai e carrozzerie. Sempre con la stella polare della passione le auto e per i motori, segnando un'intera epoca con le auto che portano la sua firma. Dalle ceneri Bugatti EB 110 la Edonis Fenice: si vive solo due volte        

L'ingegnere originario del Cilento si &egrave; spento all'et&agrave; di 83 anni. Tra le sue creature, supercar uniche come la Ferrari F40, la 288 GTO e la Bugatti EB110

Materazzi, addio al papà della Ferrari F40

La Ferrari F40 &egrave; una leggenda. L&rsquo;ultima Rossa voluta e vista da Enzo Ferrari &egrave; una di quelle bestie rare che animano i sogni dei collezionisti e questa in foto, probabilmente &egrave; la pi&ugrave; rara rara tra tutte per storia e potenza.  Ferrari F40, la&nbsp;sua storia  &Egrave; &ldquo;nata&rdquo; a Maranello nel 1989 e spedita a Kroymans BV, l&rsquo;importatore Olandese del Cavallino e tre anni dopo il suo arrivo nei Paesi Bassi, Cavallino Tuning, la divisione sportiva di Kroymans, la convert&igrave; da stradale alla specifica da pista, trasformandola nella versione Competizione.  Durante la sua carriera pistaiola, durata per tutti gli anni &rsquo;90 fino al 2006, la F40 oltre a essere ridipinta di giallo, ha visto numerose modifiche che hanno toccato: le sospensioni, i freni, un nuovo sistema di strumentazione, l&rsquo;installazione del roll-cage e l&rsquo;aumento di potenza del motore portato a 700 cavalli.  Restauro a tutta potenza  A carriera da corsa finita, la vettura &egrave; andata sotto le cure di Zanasi Group, restauratore ufficiale Ferrari, che si &egrave; occupato di riportare agli antichi splendori ogni singolo dettagli della vettura. Dopo essere stata smontata e revisionata pezzo per pezzo e con lavori di ripristino costati 123.000 euro, la F40 &egrave; rinata con l&rsquo;attuale colorazione Grigio Nardo, ma non solo. Visto che 700 cavalli non bastavano, &egrave; stato pompato anche il V8, accreditato tra i 700 e i 1000 cavalli a seconda della mappa utilizzata.  Non c&rsquo;&egrave; un&rsquo;altra Ferrari F40 cos&igrave;, quindi non c&rsquo;&egrave; da stupirsi che sar&agrave; venduta in via privata all&rsquo;asta di Monterey del 18-20 agosto organizzata da RM Sotheby&rsquo;s   

Nata in versione stradale, &egrave; stata modificata per correre, per poi essere restaurata facendole toccare la potenza esorbitante di 1000 cavalli

Ferrari F40, la pi&ugrave; potente e rara di tutte all&#39;asta

Probabilmente è la Ferrari F40 più potente in circolazione ed è all'asta da RM Sotheby's. Prezzo? Solo su richiesta

Questa Ferrari F40 ha 1000 cavalli

        Ricevere una Ferrari come regalo di compleanno &egrave; il sogno di molti, forse anche di coloro che una gran passione per le quattro ruote non ce l&rsquo;hanno. Ma a quanto pare c&rsquo;&egrave; chi ha i gusti davvero difficili, come Lacie, la figlia adolescente di un certo Daren Bullows. Il pap&agrave;, convinto di fare una sorpresa alla ragazza, le ha fatto avere per il suo compleanno una Ferrari F40. Avete capito bene. Tutto questo dopo una serie di favori che hanno coinvolto l&rsquo;ex capo, proprietario di una concessionaria di supercar, che ha personalizzato la vettura col colore grigio. La cosa pi&ugrave; sconvolgente &egrave; che la figlia non &egrave; rimasta affatto soddisfatta del regalo, anzi, lo ha quasi rifiutato. Ferrari F40, distrutta durante un evento: lo schianto in curva Un regalo non gradito Ebbene s&igrave;. La giovanissima Lacie non ha gradito il modello del Cavallino, in particolare a non essere apprezzato &egrave; stato il fatto che la vettura sia a due posti e quindi non sia spazio per i passeggeri. Proprio per questo motivo, l&rsquo;adolescente si &egrave; rifiutata di guidarla per raggiungere la festa organizzata per lei e ha preferito aggregarsi ai compagni di classe, salendo a bordo di una Limousine. A testimoniare il rifiuto milionario (la Ferrari F40 oggi &egrave; valutata proprio intorno a 1 milione di euro, ma &egrave; possibile che qualche collezionista sia disposto anche a sborsare di pi&ugrave;), arrivano le foto postate sui social dalla concessionaria che ha consegnato la vettura, e si nota bene come in una di queste la faccia di Lacie racchiuda tutta la vicenda. Cerchi un'auto usata? Guarda qui       

Per il compleanno di un&rsquo;adolescente, il padre si &egrave; presentato con la superar di Maranello, senza ottenere per&ograve; l&rsquo;effetto desiderato

Regala una Ferrari F40 alla figlia: “No grazie, meglio una Limousine”

        Guidare una Ferrari F40 (avete letto della fedelissima replica che arriva dal Brasile?) non &egrave; proprio da tutti, diciamocelo. Col suo 8 cilindri a V di 90 gradi da 2.936 cc, sono in pochi quelli che riescono a gestirla: ci vuole esperienza e abilit&agrave;. E infatti il rischio di non fare bella figura (e causare notevoli danni) quando non si &egrave; abbastanza esperti pu&ograve; essere piuttosto alto, come quello che &egrave; successo durante l&rsquo;edizione 2022 della hillclimb svizzera di Kerenzerbergrennen, organizzata proprio per celebrare il 75&deg; anniversario del Marchio Ferrari. All&rsquo;evento, uno dei conducenti non si &egrave; dimostrato all&rsquo;altezza del compito e tra le F40 presenti una &egrave; andata completamente distrutta. Ecco come.  Ferrari a fuoco: cerca di spegnerla con la canna dell&rsquo;acqua La dinamica dell&rsquo;incidente Durante l&rsquo;evento, i diversi modelli Ferrari hanno sfrecciato lungo le strade svizzere, il tutto ripreso dalle telecamere. Di fronte a rombi di motori e velocit&agrave; altissime, come si pu&ograve; non emozionarsi? Evidentemente deve averlo fatto un po&rsquo; troppo il conducente di una sfortunata F40, che ha dato troppo gas durante una curva e non ha saputo gestirlo, andando a schiantarsi contro il guard rail&nbsp;dietro al quale si trovava il pubblico e riducendo la vettura in condizioni disastrose. Per fortuna, nessuno si &egrave; fatto male, e questa &egrave; di certo la cosa pi&ugrave; importante, ma le immagini della Ferrari F40 ridotta in quello stato, beh, sono un duro colpo da digerire. E chiss&agrave; se potr&agrave; essere rimessa a nuovo. Cerchi un'auto usata? Guarda qui       

Alla hillclimb svizzera di Kerenzerbergrennen 2022, il conducente a bordo della vettura non ha gestito la velocit&agrave;, urtando contro le barriere

Ferrari F40, distrutta durante un evento: lo schianto in curva

Durante l’edizione 2022 della hillclimb svizzera di Kerenzerbergrennen, organizzata proprio per celebrare il 75° anniversario del Marchio, una Ferrari F40 è andata completamente distrutta. Il conducente non ha saputo gestire la velocità e, in curva, è andato a schiantarsi sul guard rail, riducendo il frontale della vettura in pezzi

Incidente per una Ferrari F40: distrutta sul guard rail

        La Ferrari F40 &egrave; una delle auto pi&ugrave; iconiche, ricercate e preziose mai prodotte dal Cavallino Rampante: a oggi, le sue quotazioni superano i 2 milioni di euro, ed &egrave; ricercatissima dai collezionisti. Ma c'&egrave; anche chi, con cifre molto pi&ugrave; contenute, &egrave; comunque riuscito a mettersi in garage una F40, pur se non originale. &Egrave; il caso di un uomo che in Brasile ha dedicato 10 anni di lavoro nel creare una replica pressoch&eacute; perfetta dell'iconica supercar italiana, spendendo l'equivalente di alcune decine di migliaia di euro. Ferrari F40 a fuoco: cerca di spegnerla dal balcone con la canna dell&rsquo;acqua  Ferrari F40, la replica a partire dal modellino &Egrave; possibile realizzare una Ferrari F40 &ldquo;fai da te&rdquo;, con costi relativi contenuti e una qualit&agrave; abbastanza elevata da renderla difficilmente distinguibile dall'originale? La riposta sembrerebbe essere affermativa, come dimostra la storia di Renato Castilho, imprenditore brasiliano con la passione per le sportive del Cavallino. L'uomo 10 anni fa ha cominciato a lavorare sul progetto di una replica della supercar di Maranello, utilizzando come riferimento un modellino da esposizione in scala 1:12. Il risultato &egrave; sorprendente: la replica della F40 di Castilho &egrave; fedele all'originale sotto ogni punto di vista, nonostante sia frutto di un lavoro artigianale eseguito da un non professionista. L'auto &egrave; basata su un telaio in acciaio, su cui l'imprenditore brasiliano ha montato una carrozzeria in fibra di vetro composita. Nel vano motore non trova posto un V8 2.9 biturbo, come sulla Ferrari originale, bens&igrave; un V6 da 4,2 litri, anch'esso biturbo, da 400 cavalli e 510 Nm, preso in prestito da un pick-up Ford F-250. Il costo totale di questa operazione? Intorno ai 300mila real, ossia poco meno di 60mila euro. Una cifra consistente, ma ben poca cosa rispetto al prezzo del modello originale, le cui quotazioni superano facilmente i 2 milioni di euro. In ogni caso, il lavoro sulla F40 brasiliana non &egrave; ancora terminato: mancano ancora alcuni interventi meccanici, che Castilho punta a concludere entro la fine del 2022. Ferrari Purosangue, le ultime novit&agrave; dai muletti       

A realizzarla un imprenditore che ha utilizzato come riferimento un modellino in scala 1:12

Ferrari F40, la replica fedele arriva dal Brasile

Un incendio ha distrutto la storica Rossa, a due passi dal tracciato di Formula 1, dal valore di quasi 2 milioni di euro

Ferrari F40 va a fuoco in strada a Montecarlo

        In genere quando si chiede a un appassionato quale Ferrari vorrebbe possedere, la scelta si riduce a tre modelli: 250 GTO, Testarossa e F40. Coloro che sono propensi all'ultimo dei tre (e hanno ampia, ampissima disponibilit&agrave; economica...), potrebbero essere interessati all'esemplare all'asta da oggi sull'isola di Amelia, in Florida, tramite Gooding &amp; Company. Una Ferrari F40 bellissima, potentissima e con soli 6.000 km percorsi.  Due revisioni per mantenersi perfetta Si tratta di uno dei soli 213 esemplari di F40 realizzati per il mercato statunitense. Vanta un accesissimo colore Rosso Corsa, e venne consegnata nel settembre 1991 a Harold W. Sherrill a Hickory, North Carolina. Quest'ultimo tenne la supercar&nbsp;fino all'agosto 2013, vendendola a Michael Gondahl nel New Hampshire con appena 5.843 km percorsi. Gondahl fece effettuare una profonda revisione, facendo sostituire tutti i fluidi, le cinghie di distribuzione, i coperchi delle camme e le sospensioni, ottenendo la certificazione "Ferrari Classiche". Nel 2018 la F40&nbsp;pass&ograve; all'attuale proprietario, che effettu&ograve; un'ulteriore revisione. E oggi, ecco l'asta, con l'auto che ha soltanto 6.000 km. Esterni, interni, motore e prezzo L'auto &egrave; stata quindi mantenuta in maniera perfetta, e lo si nota non soltanto dagli esterni senza neppure un graffio, ma soprattutto dall'abitacolo, dove la fibra di carbonio dei sedili si abbina alle finiture in Stoffa Vigogna, conferendo eleganza e lusso. Ma quello che pi&ugrave; interessa a un Ferrarista &egrave; il motore. Che nel caso di questa F40 &egrave; ancora integro e funzionante. Parliamo di un V8 biturbo 2.9 litri a iniezion elettronica Weber-Marelli da 478 cv a 7.000 giri/min abbinato a un cambio manuale a cinque velocit&agrave;, con accelerazione da 0 a 100 km/h in 4 secondi e 324 km/h di velocit&agrave; massima. Il prezzo? Per pochi fortunati. La cifra &egrave; infatti compresa tra i 2 e i 2,5 milioni di euro.&nbsp; Ferrari F40: la sua storia       

&Egrave; uno dei soli 213 modelli destinati al mercato americano: nel corso degli anni ha ricevuto un paio di profonde revisioni ed &egrave; arrivata a oggi in condizioni ottimali

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L'incredibile storia della Ferrari F40 abbandonata