        La quarantunesima edizione della celebre gara automobilistica Mille Miglia 2023 si &egrave; conclusa con il trionfo dell'Alfa Romeo a Brescia. La vittoria &egrave; andata alla coppia formata da Andrea Vesco e Fabio Salvinelli, che hanno portato al successo la 6C 1750 SS Zagato del 1929, replicando cos&igrave; i successi delle edizioni 2021 e 2022.  Torna la 1000 Miglia Charity per la Ricerca: sei speciali pink driver Il podio Con questa vittoria, Andrea Vesco ha stabilito il recordo di primo pilota al mondo a vincere quattro volte consecutive la Mille Miglia e accumulando un totale di sei vittorie. Per Salvinelli invece, tre vittorie consecutive. Il podio &egrave; stato completato da due Lancia Lambda Spider Tipo 221, con le coppie Gianmario Fontanella e Annamaria Covelli al secondo posto e Andrea Belometti e Gianluca Bergomi al terzo posto. Gli altri premiati e le novit&agrave; La miglior coppia femminile coposta da Silvia Marini e Irene Dei Tos si &egrave; piazzata ventisettesima con la Bugatti T 40 del 1929. La Mille Miglia Green ha visto il trionfo invece di Paolo Piva e Matteo Ferraglio a bordo di una Tesla Model Y.  Il Ferrari Tribute Mille Miglia &egrave; stato conquistato da Andrea Milesi e Giordano Mozzi con una F8 Spider, seguiti da Fabrizio Macario e Giovanna Di Costanzo con una 488 Pista e Terzi Celestino e Antonio Sangiovanni con una Ferrari Roma.  L'Alfa Romeo ha sfruttato l'occasione per presentare la nuova Giulia Quadrifoglio, guidata da Andrea Farina nel percorso da Brescia a Roma e ritorno.         

Il modello &egrave; stato guidato dalla coppia formata da Andrea Vesco e Fabio Salvinelli. Premiati anche i vincitori della Mille Miglia Green e della Ferrari Tribute Mille Miglia

Alfa Romeo, la 6C 1750 SS Zagato del 1929 vince la Mille Miglia 2023

La 1000 Miglia 2023 si è conclusa con la vittoria dell'Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929, condotta da Andrea Vesco e Fabio Salvinelli. Il podio è stato completato da due Lancia Lambda Spider Tipo 221. Il Ferrari Tribute 1000 Miglia ha premiato i vincitori con una F8 Spider

Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929, vincitrice della Mille Miglia

        Alfa Romeo ha lanciato la Quadrifoglio 100&deg; Anniversario, un'edizione limitata di 100 Giulia e 100 Stelvio per celebrare il centenario del Quadrifoglio Verde. Questa esclusivit&agrave;, le rende auto da collezione gi&agrave; introvabili, e il fatto che siano andate sold out cos&igrave; velocemente &egrave; una conferma dell'ottima reputazione di cui gode il brand, non solo in Italia, ma anche all'estero. Sul nuovo numero di Auto: Alfa Romeo, il futuro del Biscione: nuova 33, B-Suv e... La storia del Quadrifoglio Verde Era il 15 aprile 1923, infatti, quando il pilota Ugo Sivocci port&ograve; alla vittoria la versione &ldquo;Corsa&rdquo; della RL, la prima Alfa Romeo della storia impreziosita dal Quadrifoglio Verde, simbolo di buon augurio, nella Targa Florio. Da allora il Quadrifoglio &egrave; diventato simbolo del DNA di Alfa Romeo e identifica le pi&ugrave; performanti vetture del Marchio, non solo quelle impegnate nei circuiti di gara ma anche le pi&ugrave; potenti ed esclusive vetture stradali. Le differenze tra la Quadrifoglio 100&deg; Anniversario e la "standard" La serie esclusiva di Giulia e Stelvio sia stata apprezzata a tal punto da andare sold out dopo poche settimane: caratterizzata da un tocco cromatico contemporaneo, che rievoca gloriose vetture e celebri vittorie sportive del Marchio. Ha un motore 2.9 V6 potenziato a 520 cv con il differenziale autobloccante meccanico che ottimizza il trasferimento di coppia. L'effetto &egrave; l'aumentando di stabilit&agrave;, agilit&agrave; e velocit&agrave; in curva. In pi&ugrave;, a rendere speciale questa edizione ci pensano le nuove pinze freno e gli interni con&nbsp;cuciture&nbsp;a vista in color oro. Infine danno l'ultimo colpo di classe la calandra e calotte specchio in carbonio a vista e il volante rivestito in pelle. In poche parole questa serie esclusiva &egrave; stata venduta in tempi record perch&eacute; ha saputo conquistare il cuore degli appassionati, non solo del Marchio Alfa Romeo. &Egrave; possibile ammirare un esemplare di Giulia Q 100&deg; Anniversario alla Mille Miglia 2023.        

Quadrifoglio 100&deg; Anniversario, &egrave; una serie esclusiva che celebra il centenario del simbolo storico. Ecco cosa cambia rispetto all'edizione "standard"

Alfa Romeo, Giulia e Stelvio versione limitata già sold out

        Mancano poche ore alla 41esima edizione della 1000 Miglia, rievocazione storica della competizione di regolarit&agrave; riservata ad automobili d&rsquo;epoca prodotte non oltre il 1957, che si sfideranno sul percorso di oltre 2000 km Brescia-Roma-Brescia. Tra le ben 420 vetture, 47 sono Alfa Romeo. Di queste, si distinguono tre unit&agrave; della preziosa collezione Heritage Stellantis (ente che preserva e valorizza le auto storiche Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Abarth) del museo di Arese: si tratta di 1900 Sport Spider e 2000 Sportiva, entrambe datate 1954, e della 1900 Super Sprint del 1956. Passato e futuro: c'&egrave; anche la Giulia Quadrifoglio&nbsp; Il 2023 &egrave; gi&agrave; un anno piuttosto importante per il Biscione, con tre anniversari legati alla storia del marchio italiano: i dieci anni della 4C, i sessanta dell&rsquo;Autodelta e, forse il pi&ugrave; rilevante, i cento del celebre Quadrifoglio Verde. Quest'ultimo debutt&ograve; il 15 aprile 1923 sulla versione &ldquo;Corsa&rdquo; della RL guidata da Ugo Sivocci, che vinse la XIV Edizione della Targa Florio. Per celebrare lo storico emblema, Alfa Romeo sar&agrave; presente lungo il percorso con il modello pi&ugrave; attuale, la berlina Giulia Quadrifoglio 100&deg; Anniversario. Si tratta, assieme alla Stelvio, di un&rsquo;edizione limitata prodotta in soli 100 esemplari dalle caratteristiche uniche: il motore 2.9 V6 &egrave; stato potenziato a 520 CV e sono presenti differenziale autobloccante meccanico, nuovi badge celebrativi,pinze freno color oro, oltre a numerosi elementi in fibra di carbonio. Ma passiamo alle vere protagoniste della gara.  Alfa Romeo 1900 Sport Spider e 2000 Sportiva (1954) Si tratta di due vetture incredibilmente rare: entrambe disegnate da Franco Scaglione per la carrozzeria Bertone, sono state prodotte in soli quattro esemplari totali (due per modello). L&rsquo;alimentazione proviene da un propulsore 4 cilindri bialbero da 138 CV accoppiato a trasmissione manuale a cinque rapporti. Tale valore, che potrebbe sembrare poco rilevante, consente di raggiungere 220 km/h di velocit&agrave; massima: nel caso della 1900 Sport Spider, il merito &egrave; dell&rsquo;aerodinamica particolarmente curata unita a una massa complessiva di soli 880 kg. Grazie a soluzioni come il famoso ponte posteriore De Dion (raffinato schema che, tra i vari benefici, riduce le masse non sospese per via del differenziale collegato direttamente alla scocca, ndr), le due auto offrono dinamica di guida superiore ed elevata aderenza anche al limite. Alla Mille Miglia 2023, le auto gareggeranno con i numeri 289 (1900 Sport Spider) e 296 (2000 Sportiva). La prima sar&agrave; condotta da Marius Pop, fondatore della community &ldquo;Alfattitude&rdquo; e Virgiliu Andone, mentre la seconda dai tedeschi Tom Wlaschiha (attore protagonista de &ldquo;Il trono di spade&rdquo; e &ldquo;Stranger Things&rdquo;, appassionato alfista) e l&rsquo;influencer Nina Maria Weizenecker (NinaCarMaria).  1900 Super Sprint (1956) Elegante coup&eacute;, &egrave; una declinazione GT della 1900, definita "vettura da famiglia che vince le corse" nei claim pubblicitari dell&rsquo;epoca. Realizzata dalla Carrozzeria Touring di Milano (nota anche come Touring Superleggera) tra il 1955 e il 1958 in 858 esemplari, &egrave; equipaggiata con un quattro cilindri da 2,0 litri, sempre con doppio albero a camme, in grado di erogare 115 CV. La splendida coup&eacute; sar&agrave; affidata all&rsquo;equipaggio composto da Lorenzo Quaglia, volto social del Marchio di moda italiano Velasca, e il tiktoker Giovanni Giuseppe Savini.       

Tra le 47 vetture Alfa Romeo le rare 1900 Sport Spider e 2000 Sportiva del 1954, 1900 Super Sprint del 1956 e Giulia Quadrifoglio 100&deg; Anniversario

Alfa Romeo alla Mille Miglia 2023 con tre vetture d'eccezione

        La 1000 Miglia sta per tornare. La storica gara di regolarit&agrave;, che vede come protagoniste le auto storiche, si terr&agrave; quest'anno dal 13 al 17 giugno 2023. Sia la partenza che l'arrivo, proprio come da tradizione, saranno a Brescia, e il percorso tracciato porter&agrave; i partecipanti, insieme alle loro compagne d'epoca, fino a Roma, facendo tappa nei posti pi&ugrave; suggestivi e rigogliosi del Bel Paese. Domenica 11 giugno, dalle 10.00 alle 19.00, saranno effettuate le verifiche tecniche e saranno consegnati i numeri di gara e dei road book. Alle 16.30 sar&agrave; inaugurato il Villaggio 1000 Miglia in Piazza della Vittoria e dalle 18.30 alle 19.30 si svolger&agrave; la 6a edizione della Gara di regolarit&agrave; Roberto Gaburri, con partenza dal Villaggio 1000 Miglia e arrivo in Piazza Paolo VI. Altre verifiche saranno effettuate luned&igrave; 12 giugno, sempre dalle 10.00 alle 19.00. Il programma Marted&igrave; 13 giugno dalle 7.30 alle 11.00 ci saranno le ultime verifiche e punzonature. L'inizio ufficiale &egrave; previsto per le 12.30 con la partenza della prima auto e la sfilata per le vie di Brescia. La fine della prima tappa &egrave; in programma per le 21.30 a Cervia. La seconda tappa inizier&agrave; mercoled&igrave; 14 giugno alle 6.50, con l'arrivo di un primo veicolo a Roma, in via Veneto, alle 20.15. La terza tappa vedr&agrave; l'arrivo a Parma, mentre la quarta e la quinta rispettivamente a Milano e Brescia. Il percorso sar&agrave; cos&igrave; suddiviso: Marted&igrave; 13 giugno:  Desenzano del Garda Sirmione Verona Bovolone Ferrara Lugo Imola Forl&igrave; Cervia-Milano Marittima  Mercoled&igrave; 14 giugno:  San Marino Pesaro Senigallia Macerata Fermo Ascoli Piceno Rieti Roma  Gioved&igrave; 15 giugno:  Viterbo Capodimonte Val d'Orcia Siena San Miniato Vinci Pistoia Passo dell'Abetone Formigine Modena Reggio Emilia Parma  Venerd&igrave; 16 giugno:  Stradella Alessandria Asti Vercelli Novara Milano  Sabato 17 giugno:  Treviglio Stezzano Bergamo Ospitaletto Gussago Brescia  1000 Miglia, un calendario ricco di appuntamenti negli Usa       

La gara di regolarit&agrave; delle auto storiche inizier&agrave; marted&igrave; 13 giugno e si concluder&agrave; il 17 giugno 2023 &nbsp; &nbsp;

Mille Miglia 2023, tappe, orari e programma

        Nonostante il maltempo stia flagellando il nostro bel Paese, torna dal 13 al 17 giugno una delle gare pi&ugrave; affascinanti del mondo delle automobili: la 1000 Miglia. Ai nastri di partenza dell&rsquo;edizione 2023 ci saranno 405 vetture, suddivise in diverse categorie. Il marchio pi&ugrave; rappresentato &ndash; nonostante siano presenti anche tanti altri brand di prestigio, come Ferrari, Mercedes, Bugatti, Maserati &ndash; &egrave; quello dell&rsquo;Alfa Romeo, con la presenza di ben 47 esemplari. Cos&igrave; come nutrita &egrave; la compagine di equipaggi italiani sebbene non manchino gli stranieri: 121 dai Paesi Bassi, 65 dagli Stati Uniti, 59 tedeschi, 55 i belgi e 51 quelli provenienti dal Regno Unito. Oltre 2.000 chilometri per l&rsquo;Italia: le tappe Cinque le tappe, tante quante le giornate di gara. La prima, di marted&igrave; 13 giugno vede la partenza da Brescia, da Viale Venezia. Si passa sulle sponde del Lago di Garda per poi attraversare Verona, Ferrara, Lugo e Imola, per poi concludere all&rsquo;arrivo di Cervia-Milano Marittima. Mercoled&igrave; 14 giugno le vetture dal passeranno da San Marino, Senigallia, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno per giungere alla sfilata finale in via Veneto a Roma. La terza tappa dalla Capitale risalir&agrave; verso Siena, proseguir&agrave; poi per Pistoia, il Passo dell&rsquo;Abetone, Modena e Reggio Emilia e vedr&agrave; il finale di giornata a Parma. Venerd&igrave;, 16 giugno &egrave; la volta della quarta tappa della 1000 Miglia. Da Parma il convoglio di auto passer&agrave; per Stradella e Pavia per giungere in Piemonte. Pranzo ad Alessandria e via poi per Asti, Vercelli, Novara per arrivare a Milano, che vedr&agrave; l&rsquo;ultima notte di gara. La quinta tappa, sabato 17 giugno, vede il passaggio per Bergamo, Franciacorta, Ospitaletto e Gussago per concludersi nuovamente a Brescia da dove era iniziata. In tutto 2.186 chilometri di corsa per il Nord e Centro Italia. &nbsp; &nbsp; Una gara storica La 1000 Miglia storica, quella attuale &egrave; una riedizione, &egrave; una gara di granfondo che si &egrave; disputata per 24 edizioni fra il 1927 e il 1957. Anche allora partenza e arrivo erano fissate a Brescia, precisamente in viale Venezia come oggi. Sebbene nel corso degli anni il percorso sia stato pi&ugrave; volte modificato, ma sempre con Roma come punto di arrivo prima di tornare verso nord, la lunghezza &egrave; sempre rimasta di circa 1.600 chilometri, equivalenti a circa 1.000 miglia imperiali. Ed &egrave; ecco quindi anche il motivo del nome della gara. Curiosit&agrave;: l&rsquo;edizione del novantesimo anniversario della gara, nel 2007, &egrave; stata quella con il maggior numero di iscritti: 705. &nbsp; &nbsp; Uno sguardo al futuro Per la prima volta parteciper&agrave; anche un&rsquo;auto a guida autonoma. Si chiama &ldquo;1000-MAD&rdquo; (1000 Miglia Autonomous Drive) ed &egrave; un progetto del Politecnico di Milano in collaborazione con 1000 Miglia Srl e con il patrocinio del Centro nazionale per la mobilit&agrave; sostenibile: la prima sperimentazione al mondo di una vettura senza conducente su strade pubbliche, per oltre 1.500 chilometri in pi&ugrave; tappe. Il veicolo scelto &egrave; la nuova Maserati MC20 Cielo, supersportiva che unisce il meglio delle tecnologie moderne al fascino della storia: il Politecnico ha installato tutti gli elementi cos&igrave; da &ldquo;mettere al volante&rdquo; una vera e propria Intelligenza Artificiale. Affronter&agrave; in autonomia alcuni tratti del percorso in base alle autorizzazioni ministeriali concesse nei territori di Bergamo, Brescia, Milano, Ferrara, Modena e Parma. Il copilota sar&agrave; l&rsquo;umano Matteo Marzotto, pilota e componente del cda di 1000 Miglia Srl.        

Riedizione della storica competizione, vede 405 auto al via. Si parte da Brescia, si arriva a Roma e si torna indietro per 2.000 chilometri di gara e ci sar&agrave; persino una vettura a guida autonoma

Al via la 1000 Miglia 2023

        Anni Venti, gli albori dell'automobilismo sportivo. Un'epoca in cui le strade italiane non erano asfaltate, le coppe e le manifestazioni da competizioni fioccavano da ogni parte della penisola, e le auto vincevano le corse a velocit&agrave; che oggi, cento anni dopo, servono per marciare nei centri urbani. Nello specifico, quando il 27 marzo 1927 un modello torpedo della Officine Meccaniche vince la prima edizione della Mille Miglia, il tachimetro si ferma a 77,238 km/h. &Egrave; appena nato il mito della corsa bresciana, e la O.M. 665 "Superba" si &egrave; seduta al tavolo delle auto storiche.  OFFICINE MECCANICHE L'ultima volta di cui si &egrave; sentito parlare delle Officine Meccaniche risale al 1975. Il marchio metalmeccanico nasce a Brescia nel 1899, produce perlopi&ugrave; autocarri e mezzi ferroviari ma non disdegna le automobili. La pi&ugrave; famosa &egrave; senza dubbio la 665: 6 come il numero dei cilindri del motore progettato dall'ingegner Fuscaldo, 65 come i millimetri di misura dell'alesaggio. Avr&agrave; un tale successo che pubblico e addetti ai lavori la ribattezzeranno "Superba", e sar&agrave; ricordata anche dopo il 1934, l'anno in cui l'azienda viene inglobata dalla Fiat. TORPEDO DA 120 KM/H La O.M. 665 &egrave; nettamente una macchina destinata a correre. Classica carrozzeria torpedo come da tradizione dell'epoca, viene presentata nel 1923. &Egrave; l'aggiornamento della "sorella" pi&ugrave; piccola 469, da cui prendere il telaio - con schema a longheroni e traverse, all'epoca quasi rivoluzionario - e il motore da 40 cavalli. In quest'ultimo, le valvole sono laterali e non in testa come in uso nelle auto di quegli anni. Vengono sviluppate due versioni: S, destinata alle corse, a passo corto (2.800 mm) e spinta da u motore alimentato da due carburatori Zenith, ed N, a passo lungo (3.100 mm), specifica per le berline. La velocit&agrave; massima della vettura raggiungeva i 120 km/h, che negli anni '20 non erano assolutamente pochi. 1000 Miglia 2021, tra Fiat e Ferrari ci sar&agrave; anche Elkann al volante dell'Alfa Romeo Insomma, la macchina va fatta sfogare. E gi&agrave; nel 1924 arriva il primo successo in una competizione, alla Coppa Montenero. Pilota &egrave; Renato Balestrero, appassionato lucchese che si portava la moglie ai Gran Premi come meccanico e che divenne uno dei primi rappresentanti in Italia della General Motors. 1927: LA VITTORIA DELLA PRIMA MILLE MIGLIA Nel 1927 si tenta la grande avventura della neonata Mille Miglia: 1.628 km da Brescia a Brescia con giro di boa a Roma, 6 categorie in gara, dalle 750 alle 8 litri, tra i partecipanti il fiore all'occhiello dell'automobilismo mondiale dell'epoca, da Lancia ad Alfa Romeo, passando per Fiat e Peugeot. In molti, piloti compresi, non credono che 1.628 km si possano percorrere in meno di due-tre giorni, e quindi molti di essi in auto si portano appresso le valigie con i vestiti di ricambio. Bagagli che si riempiranno di polvere, perch&eacute; tutte le strade pubbliche italiane all'epoca sono ancora sterrate. Oltre a quello, ci si mette anche il clima settentrionale, con nebbia e pioggia a complicare la faccenda ai piloti. Grande favorita &egrave; l'Alfa RLSS del corridore Gastone Brilli Peri, che per&ograve; &egrave; costretto a ritirarsi a Perugia. Officine Meccaniche tiene particolarmente alla gara, poich&eacute; considerata "casalinga". Il ritiro dell'Alfa Romeo d&agrave; una marcia in pi&ugrave; alle vetture O.M. Alle 6 del mattino del 27 marzo 1927 tre 665 arrivano per prime al traguardo, per un trionfo in parata in stile Ford GT40 a Le Mans nel 1966. La corsa viene vinta dalla coppia Ferdinando Minoia-Giuseppe Morandi, al secondo posto Tino Danieli e Renato Balestrero e al terzo Mario Danieli in compagnia di Archimede Rosa. Le Lancia Lambda e le Isotta-Fraschini sono attardate con tempi da 15 e 20 minuti. &Egrave; appena nata la leggenda della Mille Miglia, mentre Officine Meccaniche ha consegnato la "Superba" alla storia.        

La torpedo sportiva dell'antica azienda bresciana Officine Meccaniche, prestazionale e sicura, vinse la prima edizione della mitica corsa: ecco la sua storia

O.M. 665, la "Superba" che vinse la prima Mille Miglia

Prestazionale (120 km/h di velocità massima) e sicura, la vettura della Officine Meccaniche era spinta da un 6 cilindri da 40 cv. Nel 1927 trionfò nella prima edizione della mitica corsa alla velocità media di 77,238 km/h, percorrendo 1.628 km

O.M. 665 "Superba", la torpedo che vinse la prima Mille Miglia

        La 38&deg; edizione della 1000 Miglia avrebbe dovuto tenersi il 13 maggio, con oltre 400 auto storiche pronte a sfilare e a gareggiare nella corsa di veicoli d'epoca pi&ugrave; famosa d'Italia. Ma l'emergenza Coronavirus ha costretto gli organizzatori a posticipare la competizione, che &egrave; stata ufficialmente rinviata al 25 ottobre 2020. Coronavirus, Ferrari vuole produrre ventilatori e respiratori Una decisione presa dal consiglio d'amministrazione della kermesse insieme all'Automobile Club di Brescia, al fine di garantire la massima sicurezza a piloti e pubblico partecipante. 1000 Miglia Green, vince una Tesla Model 3 LE DICHIARAZIONI "Come le nostre istituzioni hanno costantemente comunicato in questi giorni - hanno dichiarato Franco Gussalli Beretta, presidente di 1000 Miglia srl e Aldo Bonomi, presidente dell'Automobile Club di Brescia - la salute delle persone viene prima di tutto e, nella speranza della migliore e pi&ugrave; rapida risoluzione di questa situazione senza precedenti, tutti indistintamente abbiamo la responsabilit&agrave; di partecipare allo sforzo collettivo in corso".   RINVIATA LA 1000 MIGLIA 2020:22-25 OTTOBRE LE NUOVE DATEInfo: https://t.co/hTKzw9mGAJ 1000 MIGLIA 2020 IS POSTPONED:THE NEW DATES ARE OCTOBER 22ND-25THInfo: https://t.co/BBehB8p1P8 pic.twitter.com/b9wjG8DAho &mdash; 1000 Miglia Official (@millemiglialive) March 19, 2020    Auto, prove di ripartenza       

Doveva svolgersi il 13 maggio, ma per l'emergenza sanitaria legata alla pandemia Coronavirus &egrave; stata rinviata: ecco quando si correr&agrave; uno degli appuntamenti pi&ugrave; amati dagli italiani

Coronavirus, posticipata la 1000 Miglia: c'è la nuova data

        Una Tesla Model 3 Performance ha vinto la 1000 Miglia Green, la prima gara di regolarit&agrave; in puro stile 1000 Miglia dedicata a vetture al 100% a batteria o ibride. A trionfare &egrave; stato&nbsp;l&rsquo;equipaggio numero 25 composto dalla coppia di Moncalieri GianMaria Aghem e Rossella Conti. Seconda classificata la Renault ZOE dell&rsquo;equipaggio viterbese di Orte Ermanno De Angelis e Annunziata Del Gaudio. Sul terzo gradino del podio la Mercedes Benz EQC condotta dalla giornalista padovana Savina Confaloni insieme al co-driver romano Francesco Meneghini. I 35 equipaggi provenienti da 5 diversi Paesi europei (Italia, Germania, Francia, Olanda e Svezia) erano partiti venerd&igrave; 27 settembre nel centro di Brescia per arrivare oggi all&rsquo;autodromo di Lainate dopo aver attraversato la Franciacorta, Bergamo e il villaggio di Crespi D&rsquo;Adda, dove le auto hanno sostato per la ricarica. Il percorso, ovviamente, &egrave; stato molto pi&ugrave; corto rispetto alle "signore" della rievocazione storica. Le auto &ldquo;green&rdquo; sono arrivate sabato sera a piazza Gae Aulenti e sono ripartite domenica attraversando i luoghi simbolo di Milano. Presente anche una elettrica storica, la Detroit Electric Model 95 del 1924 &ndash; la vettura pi&ugrave; antica &ndash; insieme a esla, Porsche Panamera E 4 Hybrid, Mercedes EQC, Smart, Mini, Hyundai, Nissan, Polestar e altre. Si rifar&agrave;. Alberto Piantoni, amministratore delegato 1000 Miglia ha&nbsp;annunciato che la 1000 Miglia Green sar&agrave; ripetuta il prossimo anno e che l&rsquo;obiettivo a lungo termine &egrave; quello di far confluire questa competizione con la storica 1000 Miglia quando la capacit&agrave; di ricarica delle auto elettriche e le infrastrutture consentiranno percorrenze pi&ugrave; lunghe.       

L'edizione eco della gare ha visto trionfare la coppia Aghem-Conti

1000 Miglia Green, vince una Tesla Model 3

Si &egrave; conclusa l&rsquo;edizione 2019 della Mille Miglia, la corsa pi&ugrave; bella del mondo (come veniva definita da Enzo Ferrari) disputata dal 1927 al 1957 in 24 edizioni e che dal 1977 rivive come gara di regolarit&agrave; per auto storiche. Fra la fatica fisica degli equipaggi e quella meccanica di automobili si leggendarie, ma decisamente figlie di un&rsquo;epoca ormai poco compatibile con i ritmi odierni, sono stati percorsi circa 1600 km equivalenti appunto a 1000 miglia.  Poco conta se dopo quel maledetto 1957, anno in cui persero la vita il pilota spagnolo Alfonso de Portago, il navigatore Edmund Gurner Nelson e nove spettatori in un incidente causato dallo scoppio di un pneumatico, la gara non &egrave; pi&ugrave; stata di velocit&agrave; (un percorso senza tappe con partenza e arrivo a Brescia e giro di boa a Roma che vide nel 1955 il record assoluto di Stirling Moss al volante della Mercedes 300 SLR numero 722 in 10 ore e 8 minuti) poich&eacute; la leggenda della &ldquo;Freccia Rossa&rdquo; &egrave; rimasta intatta nel tempo e ancora oggi unisce persone di tutte le et&agrave;, pronte a festeggiare il passaggio dei concorrenti creando un&rsquo;atmosfera unica sulle pi&ugrave; belle strade e borghi dello Stivale.  Poco sonno e tante emozioni sono stati gli ingredienti della mia prima partecipazione alla guida di una Mercedes AMG GT 4 Coup&eacute;, ma questa &egrave; un&rsquo;altra storia, che leggerete sul prossimo numero di Auto, in edicola il 15 giugno.   

Questo &egrave; solo un antipasto di quello che leggerete sul prossimo numero di Auto, un racconto molto speciale della &quot;Corsa pi&ugrave; bella del Mondo&quot;

Mille Miglia, emozioni leggendarie

Un viaggio lungo 1.801 chilometri per un emozione che ha attraversato tutta l'Italia. Ecco il teaser che annuncia la Mille Miglia come grande protagonista del prossimo numero di Auto di giugno.

Mille Miglia: il nostro viaggio VIDEO

Un brutto episodio, che ha rovinato la festa colorata degli storici bolidi. La Mille Miglia 2019 attraversava le strade della provincia di Ancona quando due Ferrari si sono scontrate violentemente, uscendo di strada e finendo dunque nei prati dell campagna del luogo.&nbsp;  Le due supercar sono andate quasi completamente distrutte, come documentano le foto postate su Instagram dagli appassionati presenti alla corsa e la momento dello schianto, avvenuto lungo la&nbsp; Strada Provinciale 14 nel tratto tra Corinaldo e Castelleone di Suasa.    La ricostruzione dello schianto tra le Ferrari  Il motivo dell&#39;incidente, secondo la ricostruzione dei testimoni e successivamente delle forze dell&#39;ordine, sembra essere stato un tentativo di sorpasso azzardato, compiuto quando le due Ferrari stavano procedendo a velocit&agrave; molto sostenuta. Ma le cause sono ancora da accertare.  C&#39;&egrave; da dire che in quel tratto di strada l&#39;asfalto non &egrave; dei migliori, essendo dissestato anche per la presenza delle redici dei molti alberi presenti a lato della carreggiata. La Ferrari in testa, speronata dall&#39;altra Rossa inseguitrice, &egrave; quella che &egrave; uscita in condizioni peggiori dallo scontro, finendo la corsa proprio contro un albero.&nbsp;  E proprio nel violento incidente &egrave; rimasta ferita una donna dell&#39;equipaggio di una delle Ferrari, che si trovava dal lato del passeggero, il pi&ugrave; colpito. I soccorsi immediati hanno consentito subito il trasporto al Pronto Soccorso di Senigallia per gli accertamenti, anche se la donna fortunatamente non sarebbe in gravi condizioni.  Dopo l&#39;ambulanza della Croce Rossa e i soccorsi dello staff della Mille Miglia, sul posto &egrave; poi intervenuta poi la Polizia stradale e i Vigili del Fuoco, che ha messo in sicurezza le vetture coinvolte nell&#39;incidente e ha ripristinato la viabilit&agrave;.  Lancia Aurelia B20 GT, restauro per la Mille Miglia  &nbsp; 

Un brutto incidente ha rovinato la tappa ad Ancona della storica corsa: distrutte le due Ferrari coinvolte, che sono poi uscite di strada e finite tra i campi. Ferita una donna dell&#39;equipaggio, subito trasportata in ospedale

Mille Miglia: incidente tra due Ferrari, donna ferita FOTO

Partenza da Brescia, ieri 15 maggio, primo giorno della Mille Miglia 2019. Poi le altre tappe della giornata: Desenzano, Sirmione, Valeggio sul Mincio, Mantova, Ferrara, Comacchio e Ravenna e, infine, Cervia Milano Marittima. Ecco una gallery dei più bei momenti al via della storica manifestazione, partita come da tradizione da Viale Venezia 

Mille Miglia 2019, la partenza da Brescia: le foto

Continua il forte legame tra la Casa della stella a tre punte e l'iconica manifestazione. Non solo per il ruolo che Mercedes-Benz ha avuto nel corso della storia dell'automobile, ma anche per i ricordi impressi nella memoria di chi ha visto le vittorie alla Mille Miglia di Rudolph Caracciola nel 1931 e di Stirling Moss nel 1955     

Mercedes alla Mille Miglia 2019: le foto

Brescia-Roma-Brescia. Il solito, storico percorso. Un appuntamento cerchiato in rosso sul calendario, un rito, una tradizione che nessuno sogna di tralasciare. Una &ldquo;corsa pazza, estenuante, senza soste, per campagne e citt&agrave;, sui monti e in riva al mare, di giorno e di notte&rdquo;, come lo definiva il giornalista Giuseppe Tonelli il 27 marzo 1927 su La Stampa.  Mille Miglia 2019, a Firenze e Vinci un omaggio al Rinascimento  Riparte la Mille Miglia. Per i primi trent&rsquo;anni competizione agonistica, poi, dopo una pausa lunga due decadi, dal &rsquo;77 gara aperta esclusivamente alle auto d&rsquo;epoca: 1600 km di passione, sin da quando nel 1927 i conti Maggi e Mazzotti, insieme al pilota Renzo Castagneto e il giornalista Giovanni Canestrini idearono la gara in risposta alla mancata assegnazione a Brescia del Gran Premio d&rsquo;Italia.  Nel corso degli anni, la Mille Miglia ha rappresentato la vetrina per grandi piloti e lo scenario di episodi epici. Come il record assoluto della corsa, realizzato il 1 maggio 1955. Protagonista, una macchina destinata alla leggenda: la Mercedes 300 SLR. Una storia, quella della vettura e dei suoi piloti, in diverse storie. Da rivivere insieme.    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  La Mercedes, dominatrice delle corse negli anni Trenta, rinasce nel secondo dopoguerra. Prima nel 1951, con una serie di gare in Argentina con un vecchio modello di 3000 cc sovralimentata. Un fuoco di paglia. Poi, arriva la W196, e la Storia prende una direzione diversa.  Sotto la direzione del direttore tecnico Alfred Neubauer, la Casa di Stoccarda domina due mondiali consecutivi di Formula 1, 1954 e &rsquo;55. Sulla mitica W196, Juan Manuel Fangio vince il titolo piloti, supportato da altri campioni come Hermann Lang, Karl Kling e il giovane talento Stirling Moss.    &Egrave; il 1 maggio si corre la Mille Miglia, all&rsquo;epoca tappa del campionato mondiale sportprototipi. Sulla base della coup&eacute; 300 SL (la famosa &ldquo;ali di gabbiano&rdquo;), gli ingegneri tedeschi danno alla luce la 300 SLR.  &nbsp;  &nbsp;  Il nome pu&ograve; trarre in inganno. Non c&rsquo;&egrave; infatti alcuna affinit&agrave; tecnica con la 300 SL, a parte l&rsquo;estetica. La base infatti &egrave; la W196 campionessa in F1.    Il motore, il pi&ugrave; potente mai prodotto dalla Mercedes fino a quel momento, &egrave; un otto cilindri in linea con distribuzione desmodromica di 2982 centimetri cubici. Le quattro unit&agrave; cilindriche sono separate da spazi formati da una lega di alluminio leggera e pi&ugrave; resistente rispetto ai motori precedenti. Pesante circa 235 kg, riesce a erogare una potenza di 310 cavalli, e conferisce alla macchina una velocit&agrave; di punta di 300 km/h.    Il telaio ultraleggero, inoltre, permette di ottenere un peso inferiore alla tonnellata.    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  La 300 SRL debutta cos&igrave; alla Mille Miglia. Mercedes punta alla vittoria, e lo si intuisce quando schiera i quattro piloti migliori in scuderia. C&rsquo;&egrave; Fangio, c&rsquo;&egrave; la coppia teutonica Herrmann e Kling, e anche Moss. Stirling esordisce in F1 nel 1951, ma esplode definitivamente solo tre anni dopo. Nel 1955 vince due Gran Premi e si piazza anche secondo in classifica piloti alle spalle di re Fangio.  La Mille Miglia &egrave; la sua occasione per ottenere un&rsquo;altra vittoria da consegnare alla storia. Insieme a lui, come navigatore, Denis Jenkinson. Curiosa, la storia di &ldquo;Jenks&rdquo;. Inglese come Moss, &egrave; il corrispondente per il magazine Motor Sport, ma ha il vizietto di salire direttamente sui mezzi e partecipare alle corse. Nel &rsquo;49 vince addirittura il mondiale di sidecar. Altri tempi, altri rapporti umani, altro automobilismo.    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &ldquo;DSJ&rdquo; ci riprova, e il 1 maggio del &rsquo;55 sale insieme a Moss sulla 300 SLR. Herrmann e Kling si ritirano per incidenti, l&rsquo;esperienza di Fangio conduce l&rsquo;argentino alla medaglia d&rsquo;argento. Il primo posto per&ograve; &egrave; tutto della coppia britannica.  Moss &egrave; in una di quelle giornate strepitose, una di quelle in cui non ce n&rsquo;&egrave; per nessuno. Cos&igrave; fa spiccare il volo alla 300 SLR. Vince e registra il record assoluto della pista: 10 ore, 7 minuti e 48 secondi, a una velocit&agrave; media di 157 km/h.    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  Sembra l&rsquo;inizio di una nuova Et&agrave; dell&rsquo;Oro per la Mercedes. Poi, tra l&rsquo;11 e il 12 giugno, si consuma la pi&ugrave; grande tragedia del motorsport.  A Le Mans, il futuro campione del mondo con la Ferrari Mike Hawthorn, per l&rsquo;occasione alla guida di una Jaguar, tenta di rientrare ai box. Lance Macklin, su Austin-Healey, sorpreso dalla manovra, si sposta per non impattare l&rsquo;auto. Dietro di lui, &egrave; in arrivo una delle tre 300 SLR schierate da Marcedes. Il francese Pierre Levegh non riesce a evitare il pauroso incidente.  I pezzi dell&rsquo;auto volano sul pubblico. Muoiono 84 persone, compreso lo stesso Levegh, mentre il numero dei feriti supera il centinaio. &Egrave; un dramma che scuote il mondo delle corse. Che continuano, ma con il cuore in gola. E il danno d&rsquo;immagine, per Mercedes, &egrave; gravissimo.    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  Il campionato sportprototipi tuttavia continua, e Mercedes trionfa. Moss e compagni vincono al Tourist Trophy e anche in Italia, alla Targa Florio. Si laureano campioni.  Ma l&rsquo;eco della tragedia di Le Mans &egrave; ancora forte, troppo pesante per poterlo ignorare. E a fine 1955 Mercedes annuncia l&rsquo;addio alle corse. Con essa, dice addio anche la 300 SLR.  Anche se il mito della macchina dei record di Moss e Jenkinson rivive ancora oggi, in quella imperdibile &ldquo;corsa pazza&rdquo; che &egrave; la Mille Miglia.   

Al via la nuova edizione della Mille Miglia, la corsa dedicata alle auto d&rsquo;epoca che un tempo valeva per il campionato prototipi. Il record della gara per&ograve;, stabilito nel 1955, appartiene alla vettura del Marchio tedesco guidata da Stirling Moss

Mercedes 300 SLR: la sua storia

Il lavoro e gli interventi della Thornley Kelham Ltd hanno dato una nuova prospettiva di vita a questa vecchia signora, una B20 GT Series 3. Adesso è pronta per partecipare alla Mille Miglia, il più prestigioso rally di auto d'epoca

Lancia Aurelia 1953: le foto dopo il restauro

Sessantasei anni e non sentirli. Una Lancia Aurelia B20 GT del 1953 ha davvero questa fortuna. Ritrovata negli Stati Uniti in condizioni disastrose (la ruggine aveva logorato la macchina a causa dell&#39;esposizione, per tanto tempo, alle intemperie), sembrava non ci fossero molte speranze per lei.  Nonostante questo, la &quot;vecchia signora&quot; &egrave; riuscita ad avere una nuova prospettiva di vita, grazie all&#39;intervento (su richiesta di un cliente) della Thornley Kelham Ltd, azienda specializzata nel restauro, nella manutenzione, nell&#39;assistenza e nella preparazione di iconiche auto d&#39;epoca.  La macchina, un raro modello, poteva tranquillamente definirsi un rottame. Il corpo stanco e distrutto &egrave; stato restaurato dalla Thornley Kelham, vista anche la passata esperienza con tante altre Aurelia. Un modello complesso che &egrave; stato portato a nuova vita solo grazie a un grande lavoro di team, durato due anni e mezzo. Pannelli nuovi, completamente ricostruiti, oltre alla parte inferiore dell&#39;auto che, per&ograve;, doveva mantenere le stesse linee e curvature dell&#39;originale. Ancora tante altre opere di manutenzione, fino ad arrivare alla fase di verniciatura, sempre con il colore beige originale.  Un restauro a tutti gli effetti, non solo nell&#39;aspetto. Si &egrave; richiesto, quindi, un viaggio di battesimo: un weekend di 500 miglia (circa 805 km) che non ha deluso le aspettative. E dopo un debutto su strada cos&igrave; promettente, il proprietario della &ldquo;nuova&rdquo; Lancia Aurelia B20 GT Series 3 ha un&#39;altra sfida ad attenderlo. L&#39;auto parteciper&agrave; alla Mille Miglia, il pi&ugrave; prestigioso rally di auto d&#39;epoca. In questa avventura, ci sar&agrave; ancora la Thornley Kelham che fornir&agrave; un supporto con due meccanici per la durata di tutto l&#39;evento. Pensando alla manifestazione, l&#39;azienda ha anche restaurato gli interni fabbricando sedili stile Rally De Corsa, un aggiornamento della leva del cambio Nardi, cos&igrave; come il cofano e i carburatori gemelli, oltre alle ruote &quot;bi-metalliche&quot; Borrani. 

La Thornley Kelham Ltd, azienda specializzata nel restauro e nella manutenzione di iconiche auto d&#39;epoca, ha dato una nuova vita alla B20 GT terza serie, che adesso parteciper&agrave; alla storica manifestazione

Lancia Aurelia B20 GT, restauro per la Mille Miglia

         &Egrave; tempo di grandi novit&agrave; per la 37esima edizione della Mille Miglia, che venerd&igrave; 17 maggio, nella terza giornata di gara, attraverser&agrave; Firenze e Vinci, due delle culle del Rinascimento italiano. La rievocazione storica della &ldquo;Corsa pi&ugrave; bella del mondo&rdquo; passer&agrave; per il cuore della citt&agrave; gigliata, che era stata la casa di Lorenzo il Magnifico e che l&rsquo;Unesco ha dichiarato &ldquo;simbolo del Rinascimento&rdquo;.&nbsp; Le auto arriveranno da via Pistoiese e, attraverso molteplici siti artistici e culturali di notevole spessore come Piazzale Porta Romana, Piazzale Galileo, Piazzale Michelangelo, Piazza Ferrucci, lungarno Cellini, Piazza Poggi, lungarno Serristori, Ponte alle Grazie, Piazza Cavalleggeri, Corso Tintori e via Magliabecchi, raggiungeranno Piazza S. Croce, dove avr&agrave; luogo il controllo a timbro. Sfileranno poi per via Verdi e via Ghibellina, lasciando il centro cittadino per dirigersi verso Bologna per la conclusione della giornata di gara.&nbsp; La corsa si trasforma quindi in una irripetibile occasione per unire sport e bellezza, e in questo senso &egrave; da non perdere la tappa a Vinci. S&igrave;, perch&eacute; la Mille Miglia &ndash; in calendario dal 15 al 18 maggio, che come da tradizione parte da Brescia &ndash; prima di arrivare a Firenze, passer&agrave; per il borgo che ha dato i natali e che ha visto crescere il genio di Leonardo: un omaggio che la leggendaria corsa ha deciso di fare proprio nel 500&deg; anniversario della scomparsa del grande artista rinascimentale.       

Venerd&igrave; 17 maggio la leggendaria corsa automobilistica attraverser&agrave; la citt&agrave; gigliata e il borgo che ha visto crescere il genio di Leonardo nell'anno del 500&deg; anniversario della scomparsa

Mille Miglia 2019, a Firenze e Vinci un omaggio al Rinascimento

L'edizione 2018 ha riservato ai 450 equipaggi un appuntamento con il Museo Storico Alfa Romeo di Arese e con l'Autodromo Nazionale di Monza

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