        Il team Onda Solare continua a stupire e tenta il bis al World Solar Challenge, dopo il successo nell&rsquo;edizione dello scorso anno. Per il 2019, quindi, &egrave; prevista la partenza per l&rsquo;Australia da campioni in carica. Non ci sar&agrave; pi&ugrave; Emilia 4, al suo posto &egrave; stata presentata proprio ieri, al museo Ferrari di Maranello, Emilia 4 Lt.  Il progetto Long Tail L&rsquo;ultima arrivata &egrave; il nuovo prototipo di auto alimentata a pannelli fotovoltaici, avr&agrave; la &ldquo;coda pi&ugrave; lunga&rdquo; come dice il nome (Lt sta per "Long Tail") e si sta preparando per l&rsquo;impresa al World Solar Challenge. Dal 13 al 20 ottobre 2019 dovr&agrave; percorrere il deserto australiano per ben 3mila chilometri, da Darwin ad Adelaide, a una velocit&agrave; media ideale di 75 km/h. Lightyear One, auto elettrica a energia solare Per fare questo, il team ha lavorato senza sosta. Dal 2013 la squadra propone ogni anno un prototipo di auto solare per partecipare alla competizione mondiale. L&rsquo;anno scorso &egrave; riuscita ad aggiudicarsi la vittoria tagliando il traguardo per prima senza utilizzare combustibili tradizionali, specialmente il sole. Studenti, insegnanti e tecnici specializzati (tutti nel mondo dell&rsquo;ingegneria) dell&rsquo;Universit&agrave; di Bologna che compongono il team, quest&rsquo;anno, hanno dovuto fare uno sforzo in pi&ugrave;. Hyundai-Kia, arriva il tetto solare: nel 2019 debutta sulle ibride La nuova versione di Emilia Il deserto australiano, infatti, sar&agrave; un nemico molto pi&ugrave; infido degli Stati Uniti. Un upgrade di Emilia 4 si &egrave; reso allora necessario. &ldquo;&Egrave; indispensabile prestare la massima attenzione a tutti i dettagli, perch&eacute; a questo livello di estremizzazione ogni grammo, ogni mezzo punto percentuale di efficienza veramente pu&ograve; fare la differenza nel risultato di una gara&rdquo;, ha raccontato Davide Pontara, ricercatore dell&rsquo;ateneo bolognese Alma Mater che all&rsquo;interno di Onda Solare si occupa dello sviluppo del sistema elettrico. L'auto solare che tutti sognano: con 25 euro percorre 4.100 km Nei materiali di Emilia 4 Lt predomina la fibra di carbonio, mentre la parte meccanica si arricchisce di dettagli: i due motori elettrici (uno su ogni ruota con l&rsquo;elettronica di controllo), il pannello solare di 5 mq, la pesante batteria. A bordo di Emilia 4 Lt saliranno quattro persone (tra i requisiti della manifestazione c&rsquo;&egrave; appunto quello di proporre un veicolo che trasporti pi&ugrave; individui) e sfrecceranno nel deserto australiano a una velocit&agrave; massima di 120 km/h. Il consumo? Appena 1,2 kilowatt.         

<p>Presentata al Museo Ferrari, la vettura alimentata a pannelli fotovoltaici e costruita dal team Onda Solare parteciper&agrave;, dal 13 al 20 ottobre 2019, alla nuova edizione del World solar challenge nel deserto australiano</p>

Emilia 4 Lt, il nuovo prototipo di auto solare

Onda Solare, con il team&nbsp;Emilia 3 lancia sfida nella gara pi&ugrave; importante tra&nbsp;vetture elettriche ad alimentazione fotovoltaica, realizzate da team provenienti da tutto il mondo. Il World Solar Challenge&nbsp;(nato nel 1982, al via nel 1987), che si svolge su un percorso di oltre 3.000 km in Australia, da Darwin ad Adelaide, tagliando in due la nazione da Nord a Sud, per lunghi tratti attraverso il deserto.  La gara &egrave; cominciata ieri, doveroso un in bocca al lupo all'equipaggio, che mette in corsa la pi&ugrave; recente evoluzione, Emilia 3 appunto che risponde al nuovo&nbsp;Regolamento Tecnico, che impone quattro ruote invece delle tre dell&rsquo;edizione 2011 e un cono di visibilit&agrave; per il pilota all&rsquo;interno del quale non ci devono essere parti di carrozzeria.  Le sono auto iscritte ad una delle tre classi di: Challenger, Michelin Cruiser e GoPro Adventure. La vettura emiliana partecipa alla&nbsp;Challenger Class, rispettando questi canoni: 4 ruote, un pilota, lunghezza massima di 4,5 metri, larghezza massima di 1,8 m e non pi&ugrave; di 6 m&sup2; di pannelli solari.  In totale ci sono&nbsp;44 team provenienti da 25 nazioni. Onda Solare &egrave; squadra formata da docenti, studenti e ricercatori dell&rsquo;Universit&agrave; di Bologna e del CNR che si occupano della progettazione, ma anche da artigiani, operai e imprese emiliane, tra cui anche Ferrari.  Emilia 3 riprende il progetto di Emilia 2, che ha corso nel 2011, adeguato al nuovo regolamento tecnico, riprendendo scocca e telaio: la prima &egrave; in fibra di carbonio e il secondo in nomex, con particolari in kevlar. Invece, ruote, cerchi, sistema sterzante, forcellone posteriore, scatola guida (il cui concept &egrave; derivato dalle tecnologie usate in Formula 1) sono stati riprogettati.  Il materiale per la sospensione anteriore &egrave; stato sviluppato in collaborazione con i ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell&rsquo;Universit&agrave; di Bologna: le molle sono a balestra a sviluppo lineare in sandwich, che collega tra loro le ruote anteriori. La balestra &egrave; in legno di acacia stagionato e prepreg in fibra di carbonio.  La propulsione&nbsp;&egrave; a motoruota (integrazione dei motori elettrici all&rsquo;interno delle ruote posteriori): una soluzione che permette di eliminare la trasmissione, aumentando il rendimento del veicolo e riducendone il peso. La motoruota &egrave; composta da un motore sincrono a magneti permanenti a rotore esterno.&nbsp;I 6 m&sup2; di celle fotovoltaiche al silicio monocristallino forniscono poco pi&ugrave; di 1,3 kW grazie all&rsquo;eccellente rendimento, superiore al 22%. La laminazione del pannello fotovoltaico &egrave; stata curata da Solbian Energie Alternative.  In bocca al lupo Emilia 3!  

World Solar Challenge, 3000 km nel deserto da Darwin ad Adelaide

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Emilia 4 Lt, il nuovo prototipo di auto solare

Onda Solare, Emilia 3 lancia la sfida in Australia, nel team c'è anche Ferrari