Ha lo sguardo di Talisman ma ben altre proporzioni, nuova Renault Megane GT, scelta come portabandiera per anticipare i contenuti di stile della quarta serie alla vigilia del Salone di Francoforte 2015. Lo fa annunciandosi in veste sportiva il top di gamma firmato Renault Sport; facile immaginare come sotto al cofano possa starci il quattro cilindri turbo benzina 1.6 litri da 200 cavalli, impressione avvalorata dai due terminali di scarico cromati ai lati dell'elemento sul paraurti, a ricordare un diffusore. Ancora una settimana e la scheda tecnica non avr&agrave; segreti.  Intanto, &egrave; Franck Le Gall, designer degli esterni di nuova Megane, a tracciare i contorni dentro ai quali si sono mossi in Renault per dar vita alla quarta serie della compatta lanciata 20 anni fa e con 6,5 milioni di esemplari venduti complessivamente: &laquo;In un mercato altamente competitivo come quello delle berline compatte, era vitale per la nuova Megane distinguersi a prima vista&raquo;. Obiettivo centrato. L'anteriore accompagna gruppi ottici con luci diurne sagomate a C ai proiettori principali e alla calandra, che insegue gli stilemi lanciati con nuova Espace. Paraurti sportivo sulla versione di punta, inserti in Dark Metal alle estremit&agrave;, frecce posizionate appena sopra e una griglia centrale a trapezio. Il muso &egrave; pi&ugrave; basso di 25 millimetri se messo a confronto con quello della Megane oggi in vendita, a tutto vantaggio di un profilo pi&ugrave; filante e dinamico, cos&igrave; come danno l'idea di movimento le nervature sul cofano. Le foto di nuova Renault Megane GT   Quel che di Talisman si trova all'anteriore &egrave; anche in coda. La firma luminosa quasi a tutta larghezza sar&agrave; il tratto distintivo della nuova Megane, dettaglio che quasi distoglie l'attenzione dal trattamento scavato dei fari e dalle "spalle" marcate alla base del montante C. Lunotto alto, come si conviene ai modelli che strizzano l'occhio a un design accattivante, elemento da verificare sul campo alla voce visibilit&agrave;. La fiancata colpisce per due particolari pi&ugrave; di altri: lo sbalzo anteriore visivamente molto corto e la linea di cintura relativamente alta, insieme alla scalfatura alla base delle portiere, di scuola-Clio. Bello il trattamento per la portiera posteriore, verso il montante: si alza quanto basta per "spezzare" la monotonia e dare un senso di movimento.  Il passo cresce di 28 millimetri con il pianale CMF, pertanto si colloca a quota 2 metri e 67 centimetri, a fronte di carreggiate notevolmente allargate, ben 47 millimetri davanti e 39 dietro. La presenza su strada di nuova Renault Megane GT sar&agrave; importante. Un contributo essenziale lo daranno anche i cerchi in lega da 18 pollici, riservati all'allestimento, cos&igrave; come la tinta carrozzeria Iron Blue.  A bordo possiamo gi&agrave; anticipare come la plancia si sviluppi in senso verticale al centro, un display allineato alle soluzioni Espace e Talisman, quindi con orientamento "portrait" e dal quale gestire il Multisense e l'infotainment. I motori previsti sotto al cofano saranno confermati solo a Francoforte, tuttavia, si va verso una gamma composta dai turbodiesel dCi 1.5 e 1.6 nelle varianti pi&ugrave; recenti e aggiornate, insieme al turbo benzina 1.6 litri, con un punto di domanda sull'1.2 Tce. Il video di nuova Renault Megane   Fabiano Polimeni

Al Salone di Francoforte il debutto della gamma completa. Lo stile &egrave; marcatamente sportivo. Pi&ugrave; spazio grazie al passo aumentato

Nuova Renault Megane, foto ufficiali

E' tempo di cambio della guardia per Nissan Juke. Il crossover urbano ceder&agrave; il passo alla seconda generazione di quello che, a tutti gli effetti, pu&ograve; considerarsi come il precursore in un segmento. Cinque anni dal lancio, un restyling in mezzo e adesso si guarda al futuro, che vedr&agrave; l'impianto di Sunderland in Gran Bretagna - dove viene prodotta l'attuale Juke -, protagonista di investimenti per ulteriori 100 milioni di sterline. L'annuncio &egrave; stato dato nello stabilimento da Paul Willcox, presidente di Nissan Europa, che ha commentato: &laquo;L'unicit&agrave; del design di Juke &egrave; uno dei motivi della leadership indiscussa tra i crossover&raquo;. Quel design che si dovr&agrave; evolvere, conservandone per&ograve; i tratti di assoluta originalit&agrave; premianti nelle vendite.  &laquo;Con la futura generazione di Juke i clienti possono star certi che Nissan rester&agrave; il riferimento nel segmento per molti anni. L'annuncio d&agrave; anche garanzie all'impianto di Sunderland oltre il 2020&raquo;, ha proseguito Willcox. Le foto di Nissan Juke-R Nismo 2.0   Oggi escono modelli come Nissan Note, la Leaf, a breve toccher&agrave; alla Infiniti Q30 e ben l'80% della produzione viene esportato in pi&ugrave; di 130 mercati da Sunderland. Dati di produzione a parte, l'elemento di primario interesse sul fronte tecnico riguarda l'impiego del pianale CMF-B, componente della famiglia Common Module Family utilizzata dall'Alleanza Renault-Nissan finora sui segmenti superiori e destinata a sbarcare a Francoforte con la nuova Renault Megane.  Sar&agrave; la prima applicazione della variante "B" destinata ai modelli pi&ugrave; piccoli.  Fabiano Polimeni

Verr&agrave; realizzata nell'impianto di Sunderland e nascer&agrave; sul pianale CMF-B dell'Alleanza Nissan-Renault

Nissan Juke, annunciata la seconda generazione

Cos'&egrave; una sinergia? E' insieme riduzione dei costi, eliminazione di spese, incremento dei ricavi. Quanto valgono? Ben 3,8 miliardi di euro nel 2014 per l'alleanza Renault-Nissan, che nel 2014 ha beneficiato particolarmente della versatilit&agrave; del pianale modulare CMF, quello che ha dato vita a Nissan Qashqai e Renault Kadjar, ma anche Renault Espace e la prossima Renault Talisman, tutte create sulla versione C/D della piattaforma. Le sinergie future alle quali puntare valgono 4,3 miliardi nei 12 mesi successivi, un valore che si misura contro il miliardo e 900 milioni che si registrava nel 2009.  Le sinergie pi&ugrave; forti si sono registrate nel settore degli acquisti, dell'ingegneria e della produzione; non c'&egrave; solo una piattaforma da sfruttare per molteplici modelli, tra cui la Renault Kwid da lanciare nel 2016 sul mercato indiano e sviluppata sul CMF-A, ma anche dei processi produttivi trasversali sempre pi&ugrave; intensi. L'esempio Nissan Rogue (la X-Trail sul mercato europeo) prodotta nell'impianto coreano di Renault a Busan per sostenere la domanda nel continente americano &egrave; un primo tassello di quella che, nel corso del 2015, porter&agrave; al sistema di produzione unificato APW (Alliance Production Way) in tutti i siti mondiali dell'Alleanza, ovvero la possibilit&agrave; di produrre veicoli diversi su una stessa linea di assemblaggio.  Non &egrave; mancato, inoltre, il contributo delle divisione vendita e di quella marketing, nel generare un risultato che, per l'alleanza Nissan-Renault, segna un deciso passo in avanti rispetto ai 2,72 miliardi del 2013. Sinergie effettive, calcolate annualmente e senza considerare il risultato pregresso. &laquo;La nostra architettura modulare (CMF &ndash; Common Module Family) resta il volano delle sinergie in tutti i principali settori della nostra attivit&agrave;, che si tratti degli acquisti, dell&rsquo;ingegneria o della meccanica&raquo;, ha dichiarato Carlos Ghosn, presidente direttore generale dell&rsquo;Alleanza Renault-Nissan. &laquo;La recente convergenza delle quattro principali direzioni di Renault e Nissan &ndash; Ingegneria, Produzione e Logistica, Acquisti e Risorse Umane &ndash; rafforza il dinamismo dell&rsquo;Alleanza&raquo;. Da qui al 2020 si calcola che il 70% dei prodotti di Renault-Nissan saranno prodotti sulla piattaforma CMF.  Fabiano Polimeni

Sinergie per 3,8 miliardi di euro nel 2014, frutto di riduzione costi, incremento ricavi e taglio delle spese

Renault-Nissan, insieme conviene

Sar&agrave; un netto passo in avanti in termini stilistici, quello annunciato dalla nuova Renault Laguna, attesa sul palcoscenico del Salone di Francoforte 2015. Pianale Cmf a parte, con la Espace condivider&agrave; anche le motorizzazioni, a cominciare dal bi-turbodiesel 1.6 litri e il prestazionale benzina da 200 cavalli. Un taglio netto con il passato si registra sul design, alla ricerca di una personalit&agrave; propria, che la possa far competere con le rivali d'elezione: Volkswagen Passat, Mazda 6, Ford Mondeo, giusto per citarne alcune.   Le foto spia di nuova Renault Laguna    Le foto spia trapelate recentemente danno diversi spunti interessanti per delineare lo stile. Il frontale sfoggia un'ampia calandra orizzontale, sempre caratterizzata da una V molto aperta, collegata a gruppi ottici assottigliati. Interessanti le forme del cofano motore, quasi poggiato come un "coperchio" e a filo di fari e calandra. Lungo la fiancata si intravede una linea di cintura alta, non perfettamente regolare, con un accenno di movimento in corrispondenza del montante C, per collegarsi con il volume del bagagliaio. In coda, spazio a fari anche qui sottili e orizzontali, evocativi in qualche modo delle scelte fatte sulla Clio.  La novit&agrave; degli interni sulla nuova Renault Laguna &egrave; legata all'infotainment, con un ampio display al centro della plancia, orientato verticalmente, come su Espace.  Fabiano Polimeni  &nbsp;  Fonte foto | WS

Nascer&agrave; sul pianale Cmf e condivider&agrave; i motori con Espace. Lo stile cambia radicalmente

Nuova Renault Laguna 2016, le foto spia

Nuova Renault Laguna 

Poco pi&ugrave; lunga di una Twingo e con l'assetto da crossover (18 centimetri di altezza da terra) per non temere le strade tutt'altro che vellutate sulle quali &egrave; destinata a mettere le ruote. Renault Kwid debutter&agrave; sul mercato indiano nella seconda met&agrave; del 2015 ed &egrave; un progetto nato e pensato per uno dei mercati emergenti con le potenzialit&agrave; di crescita maggiori. In Renault puntano ad accrescere la quota di mercato fino al 5% (oggi &egrave; al 2%) e consolidare la presenza nel continente che &egrave; destinato a passare dai 2,5 milioni di auto vendute nel 2014 a 5 milioni nel triennio 2018-2020. Per farlo, arriva la Kwid, interessante modello progettato localmente e con il 98% dei componenti forniti da aziende presenti sul territorio.  Per noi sarebbe un crossover urbano, grossomodo l'equivalente di una Panda Trekking, perch&eacute; i 3 metri e 68 centimetri di lunghezza lo inseriscono di diritto nel segmento A. La novit&agrave; &egrave; rappresentata dall'impiego della piattaforma CMF-A di Renault-Nissan per la prima volta, segno dell'attenzione che viene rivolta al mercato indiano, senza riproporre modelli a fine ciclo vita su altri mercati, bens&igrave; un progetto nuovo e funzionale ai gusti e aspettative della clientela. &laquo;CMF-A ci apre nuovi orizzonti in termini di soddisfazione, e anche di superamento delle fortissime aspettative dei consumatori mondiali, in particolare di coloro che acquistano per la prima volta un&rsquo;automobile. Tali consumatori non vogliono un&rsquo;automobile inizialmente progettata per i mercati gi&agrave; maturi, e poi passata di moda. Essi aspirano &ndash; com&rsquo;&egrave; loro diritto &ndash; a un&rsquo;automobile moderna, solida ed elegante, ad un prezzo che rappresenta una piccola rivoluzione per un veicolo cos&igrave; generoso&raquo;, dice Arnaud Deboeuf &ndash; direttore RNBV &amp; direzione delegata alla presidenza alleanza Renault-Nissan. La fotogallery di Renault Kwid   Stilisticamente &egrave; un crossover piacevole, contraddistinto da un frontale alto e a sviluppo orizzontale, con calandra e fari a rappresentare idealmente un tutt'uno, senza dimenticare l'andamento vagamente a V, caro a modelli come Captur, Kadjar o la nuova Espace. Il posteriore suggerisce tocchi di Renault Clio in alcune linee del portellone del bagagliaio, cos&igrave; come le bombature sui passaruota.  All'interno si concede un look hi-tech con la strumentazione digitale e un sistema di multimedialit&agrave; che raggruppa anche navigatore e radio, oltre a offrire la connettivit&agrave; bluetooth, tutto gestibile da uno schermo touch da 7 pollici di diagonale. Non sono stati resi noti i motori che verranno installati sotto al cofano di Renault Kwid, cos&igrave; come un punto interrogativo va posto sulle future chance che possa arrivare anche sul mercato europeo, magari brandizzato Dacia. In fondo, al marchio romeno manca un prodotto da inserire nel segmento delle citycar, al di sotto di Dacia Sandero.  Fabiano Polimeni

Dimensioni da citycar e assetto rialzato. Lo stile non dispiace, arriver&agrave; nella seconda met&agrave; dell'anno

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