        Vi presentiamo Sam Albert, militare e pilota di rally "padre" dell'incredibile Subaru Impreza WRX STI spinta da un motore Ferrari. Nello specifico, si tratta di un V8 4,3 litri aspirato da 490 CV e 485 Nm di una Ferrari California. La folle vettura non solo &egrave; conforme alle regole dell'American Rally Association (ARA) per la classe Open 4WD, ma &egrave; anche omologata per la circolazione stradale. Scopriamo com'&egrave; nato il progetto e, soprattutto, come suona il propulsore aspirato made in Italy. Subaru STI con motore V8 Ferrari California, com&rsquo;&egrave; nato il progetto L&rsquo; ufficiale delle Forze Speciali americane ha concepito l'idea del folle &ldquo;swap&rdquo; durante una missione all&rsquo;estero nel 2019. Non soddisfatto delle prestazioni limitate del motore Subaru turbo della serie EJ equipaggiato dalla sua Impreza WRX STI del 2004, ha iniziato a studiare a fondo il regolamento ARA (American Rally Association), guardando numerosi video di rally e hillclimb per trarre ispirazione. Facendo un&rsquo;incredibile scoperta: i propulsori aspirati di cilindrata inferiore a 4,5 litri non avevano praticamente alcuna restrizione. Albert ha colto subito la palla al balzo, iniziando a cercare un V8 da 4,5 litri della Ferrari 458 Italia, capace di erogare ben 570 CV a 9.000 giri/min. Un motore perfetto. Tuttavia, il prezzo medio del blocco, quasi 30.000 euro, non rientrava nel budget dell&rsquo;ufficiale/pilota. Ma Albert non si &egrave; dato per vinto: dopo numerose ricerche, &egrave; riuscito ad acquistare, a circa un terzo del prezzo, un V8 proveniente da una Ferrari California (sigla F136IB). Un altro capolavoro di Maranello, con cilindrata di 4,3 litri e 490 CV di potenza massima. Il sogno si stava per realizzare.  L&rsquo;operazione di swap Per effettuare la complicata operazione, Albert si &egrave; avvalso dell'aiuto di Primitive Racing, azienda dell'Oregon specializzata in Subaru da rally. Il processo di conversione ha richiesto parecchio lavoro, soprattutto per cablaggi e le regolazioni del sistema di raffreddamento. Il proprietario ha progettato, inoltre, un sistema di raffreddamento posteriore e addirittura pezzi ad hoc stampati in 3D (tecnica imparata durante il periodo di pandemia da COVID-19). Questi ultimi, una piastra di montaggio e un volano dedicati, hanno consentito il collegamento con il cambio sequenziale della Subaru. Nonostante la posizione anteriore del massiccio V8, la distribuzione dei pesi si &egrave; attestata su un 57:43 anteriore/posteriore. La &ldquo;belva&rdquo; era pronta per scendere in strada. L&rsquo;urlo del V8 Ferrari-STI: il video Finalmente, il momento della verit&agrave;: nel centro rally Dirtfish, vicino Seattle, l&rsquo;americano ha potuto testare l&rsquo;impressionante ibrido Subaru-Ferrari.    Nel video possiamo vedere il V8, con l&rsquo;iconico coperchio aspirazione rosso che spunta dal cofano, spingere brutalmente la Subaru STI sul tracciato, in un tripudio di terra, ghiaia e il sound inconfondibile del propulsore ad aspirazione naturale. Ora, la Ferrari-STI si sta preparando per il debutto agonistico all'Olympus Rally nello stato di Washington, previsto per i prossimi 22 e 23 aprile: i prossimi passi sono l&rsquo;adattamento del sistema di raffreddamento alle linee guida ARA e la taratura specifica delle sospensioni. L'obiettivo principale di Albert (oltre quello di divertirsi, naturalmente) &egrave; quello di dimostrare l'affidabilit&agrave; della vettura e di attirare maggiore attenzione sulla scena dei rally. Con una vettura del genere, siamo certi ci riuscir&agrave;.       

La follia di un rallyista americano, Subaru STI con propulsore V8 aspirato da 490 CV di una Ferrari California: il sound &egrave; da brividi

Subaru STI con motore V8 Ferrari, auto da rally estrema: il video

        Modello Subaru tra i pi&ugrave; iconici di sempre, l'Impreza 22B STi e la sua vernice blu riescono a affascinare gli appassionati a distanza di trent'anni. E il prossimo 27 agosto, un esemplare del 1998 in perfette condizioni verr&agrave; battuto all'asta.  Il prezzo sar&agrave; altissimo Questa particolare Impreza 22B STi verr&agrave; proposta da Silverstone Auctions, e si prevede possa essere venduta a un prezzo compreso tra i 115.000 e i 140.000 euro. Probabilmente una cifra eccessiva per una Impreza, ma non per una 22B STi, realizzata da Subaru nel '98 per celebrare il suo 40&deg; anniversario e il terzo titolo costruttori consecutivo nel Campionato del Mondo Rally. Vennero costruiti solo 425 esemplari, di cui 400 destinati al mercato giapponese. Questa &egrave; la numero 318. Subaru Impreza 22B STi: esterni, interni e motore Nell'annuncio di Silverstone Auctions non sono stati forniti dettagli completi, se non il fatto che &egrave; stata guidata per poco pi&ugrave; di 58.000 km ed &egrave; stata di propriet&agrave; della stessa persona negli ultimi 18 anni. Il colore &egrave; il tradizionale, splendido, blu, con cofano in alluminio ventilato, parafanghi allargati, bilancieri estesi e un alettone posteriore regolabile. &Egrave; inoltre equipaggiata con cerchi BBS da 17" rifiniti in oro che contrastano armoniosamente con la verniciatura principale.Gli interni si distinguono per la combinazione di tessuto blu e nero sui sedili e per le finiture blu sui pannelli delle portiere. Presenti anche un volante STi a tre razze, un pomello del cambio con cuciture rosse a contrasto e i tappetini STi completi di profili blu.La potenza &egrave; garantita da un 4 cilindri turbo da 2,2 litri che eroga 280 cavalli a 6.000 giri/min e 363 Nm di coppia a 3.200 giri/min, abbinato a un cambio manuale a cinque rapporti. Prodrive P25 e rivive il mito Subaru Impreza WRC       

Un esemplare datato 1998 della berlina sportiva verr&agrave; venduta il prossimo agosto. Creata per omaggiare i successi nei rally, ha caratteristiche in grado di affascinare gli amanti della velocit&agrave;

Subaru Impreza 22B STi, all'asta 280 cv in meraviglioso abito blu

Condizioni perfette, esterni in un meraviglioso blu abbinato ai cerchi dorati, interni rifiniti, solo 58mila km percorsi, motore 4 cilindri turbo 2.2 da 280 cavalli: la casa d'aste Silverstone Auctions ad agosto venderà la berlina sportiva giapponese per una cifra elevatissima, dai 115mila ai 140mila euro

Subaru Impreza 22B STi, all'asta un esemplare del 1998

        Subaru al Salone di Tokyo ha presentato due modelli elettrici, prototipi di auto sportiva a batteria, STI E-Ra e Solterra STI. Torna l&rsquo;acronimo di Subaru Tecnica International, ma applicata alle EV. Il cambio epocale coinvolge anche il Marchio delle Pleiadi.  Quattro motori Yamaha STI E-Ra Concept &egrave; una sportiva da corsa, riconoscibile per alcuni stilemi del Marchio, ma totalmente nuova come concezione. Uno studio di vettura estrema, che propone la trazione integrale, qualit&agrave; storica della Casa, alimentata da quattro motori Yamaha per una potenza di sistema di 1.088 cavalli e uno speciale torque vectoring realizzato da Subaru. La batteria da 60 kWh &egrave; stata scelta per la sintesi tra peso, quindi efficienze alle massime prestazioni e autonomia. Per schema tecnico STI E-Ra Concept rispetta i regolamenti di FIA E-GT e l&rsquo;aerodinamica, votata alla deportanza, pare votata a un futuro utilizzo nel motorsport.  L&rsquo;accento estetico &egrave; per la Solterra STI Concept. Il prototipo del nuovo Suv elettrico esibisce dettagli esterni quali spoiler sul tetto, minigonne color rosso ciliegia e altre modifiche speciali. &nbsp; Leggi anche: Subaru Forester 2022       

Al Salone di Tokyo La Casa delle Pleiadi presenta un concept da corsa a 1.088 cavalli e la versione sportiva del suo Suv elettrico

Doppietta elettrica Subaru con STI E-Ra e Solterra STI Concept

        Dite la verit&agrave;, quante volte avreste voluto essere a bordo di una delle potenti auto di Ken Block tra traversi, accelerazioni mozzafiato e salti incredibili? Di sicuro, se siete appassionati di velocit&agrave; tanto quanto lo siamo noi, non si riuscirebbero a contare. Ebbene, sappiate che per ovviare a questo problema lo stesso pilota ha annunciato su Twitter che una delle sue auto &ndash; precisamente la Subaru Impreza WRX STI del 2002 &ndash; &egrave; stata da poco messa in vendita presso Wall Street Motorsport.  Gymkhana, la saga di Ken Block raccontata video per video L&rsquo;AUTO DEL RECORD STABILITO NEL 2006 L&rsquo;esemplare in questione, lo stesso con cui Block ottenne la sua prima vittoria nelle competizioni rallystiche, risulta essere anche la stessa con cui lo spericolato pilota conquist&ograve; nel lontano 2006 il record mondiale per aver saltato a bordo di un&rsquo;auto per oltre 50 metri. La Subaru, preparata accuratamente da Vermont SportsCar, pu&ograve; contare su un motore turbo competizione N-spec da 2.0 litri con intercooler in grado di produrre 304 cv, una trasmissione dogbox a 6 velocit&agrave;, sospensioni da rally, cerchi Speedline da 15&rdquo; e sedili Recaro da competizione. Inoltre, l&rsquo;intera vettura &egrave; stata da poco sottoposta ad un controllo accurato e presenta sotto la sua livrea nera tutta una serie di aggiornamenti meccanici, una nuova cinghia di distribuzione e nuovo serbatoio.  IL PREZZO Al momento, secondo quanto riportato sulla pagina ufficiale dedicata all&rsquo;asta, sono dieci le offerte fatte registrare da Wall Street Motorsport per il bolide di Ken Block, con un prezzo che attualmente ha raggiunto i 53mila dollari (poco pi&ugrave; di 40mila euro al cambio). Tuttavia, l&rsquo;asta per la Subaru Impreza WRX STI si concluder&agrave; il prossimo 3 marzo quindi, con tutta probabilit&agrave;, il suo prezzo avr&agrave; modo di salire ancora. Ken Block e Ford, le strade si separano        

La vettura pu&ograve; contare su un motore turbo da competizione N-spec da 2.0 litri con intercooler in grado di produrre 304 cv ed &egrave; la stessa con cui il pilota stabil&igrave; un record mondiale nel 2006

Subaru Impreza WRX STI: all’asta uno dei bolidi di Ken Block

La vettura può contare su un motore turbo da competizione N-spec da 2.0 litri con intercooler in grado di produrre 304 cv ed è la stessa con cui il pilota stabilì un record mondiale nel 2006. Eccola in queste foto

Subaru Impreza WRX STI, in vendita quella appartenuta a Ken Block

Subaru Tecnica International sviluppa la S209 e la propone, in via esclusiva, al mercato USA. E' la prima, dai tempi di S201, a essere commercializzata fuori dal Giappone. Motore da 341 cavalli, assetto rivisto con le specifiche riprese dalla WRX STi da corsa: una vera sportiva per cultori della guida

Subaru WRX STi S209: foto

Un bisturi da portare a Laguna Seca, affilato come una katana e riservato agli USA. Subaru WRX STi S209 &egrave; il &ldquo;regalo&rdquo; della divisione sportiva agli appassionati statunitensi, 200 esemplari per celebrare la WRX, la prima STi S a essere offerta in Nord America. E per l&rsquo;occasione non poteva che presentarsi con la scheda tecnica migliore, il motore boxer 2.5 litri da 341 cavalli e pressione di sovralimentazione portata a 1,24 bar rispetto al valore di 1,13 della WRX &ldquo;normale&rdquo;, come un&rsquo;altra differenza tra le due unit&agrave; motrici &egrave; nella presenza di pistoni forgiati su WRX STi S209.&nbsp;  Esteriormente spicca la nuova aerodinamica, ispirata alla WRX STi da corsa, impegnata (e vincente di Classe) alla 24 Ore del Nurburgring 2018, i cerchi BBS forgiati da 19 pollici, l&rsquo;ala posteriore fissa e le carreggiate ampliate, su una larghezza complessiva ben 43 mm superiore.  Quanto si cela alla vista &egrave; la sostanza in grado di offrire prestazioni da vera sportiva. Accorgimenti come gli ammortizzatori Bilstein irrigiditi, la barra antirollio posteriore da 20 mm di diametro, le strutture di irrigidimento applicate al sottoscocca in corrispondenza degli assi, la barra duomi flessibile, accorgimento voluto per abbinare un&rsquo;elevata rigidit&agrave; trasversale a una relativa, maggiore, flessibilit&agrave; longitudinale.  Fanno la loro parte anche le gomme, nell&rsquo;incrementare le prestazioni. Le Dunlop SP Sport Maxx contribuiscono a raggiungere il valore di 1G di accelerazione laterale, supportato dalla trazione integrale simmetrica.  Parla italiano, come spessissimo accade, il comparto freni: Brembo firma le pinze anteriori a 6 pistoncini e i dischi forati, morsi da pastiglie con migliore resistenza al fading nell&rsquo;impegno pi&ugrave; gravoso e ripetuto.  Nel corso del 2019 arriver&agrave; la commercializzazione dei 200 esemplari destinati esclusivamente agli USA, tutti prodotti in Giappone. 

La sigla storica, avviata dalla S201, &egrave; al debutto negli USA. WRX sviluppa la tecnica con soluzioni del progetto schierato nella 24 Ore del Nurburgring. Freni Brembo e assetto affilato come una lama tra gli interventi centrali

Subaru WRX STi S209, a Detroit la prima USA di una S

        Si chiama S209 la versione speciale per il Salone di Detroit che Subaru ha preparato per WRX STI. Il primo teaser, con la griglia che &egrave; tutta un programma, anticipa forme che si prospettano piuttosto aggressive. Il primo filmato mostrato qualche giorno fa evidenziava il grade alettone posteriore e dettagli dinamici piuttosto interessanti. S209 nasce per mantenere alto il prestigio del modello, probabilmente sar&agrave; realizzato in alcune centinaia di esemplari espressamente per il mercato USA. Segue altre prestigiose S del modello, dedicate invece al mercato nazionale, sempre opera della Subaru Tecnica International, la fucina del motorsport del Marchio. Un gradino pi&ugrave; in alto rispetto al passato prossimo, S209, anche se non ancora &egrave; stato annunciato nulla di ufficiale, di upgrade tecnici ed estetici rispetto alle precedenti serie. Pi&ugrave; leggera, probabilmente con il 2.5 litri boxer ancora potenziate. Certamente un downforce pi&ugrave; accentuato, grazie agli alettoni, per migliorare il rendimento in pista. Il reveal sar&agrave; tra una decina di giorni.       

Allestimento speciale per il Salone americano, votato alle massime prestazioni

Subaru WRX STI S209, versione estrema al Salone di Detroit

Il boxer giapponese morde sempre. Al Salone di Detroit Subaru presenter&agrave; una serie speciale di WRX STI, la sua scatenata tre volumi, virtuale&nbsp; erede delle mitologiche auto che tra fine anni Novanta e inizio Duemila hanno vinto tre mondiali rally piloti e tre costruttori.  L&rsquo;ha anticipato con un video &ldquo;From Japan with Love&rdquo;. Il 14 gennaio il modello sar&agrave; svelato: si tratta di una edizione limitata. Concetto simile a quello gi&agrave; proposto per il mercato giapponese nel 2015 e nel 2017.    WRX STI in questa versione spicca per il grande alettone posteriore, gli scarichi modificati e alcuni dettagli aerodinamici pi&ugrave; curati.  Restano ovviamente i punti fermi. La trazione integrale Symmetrical AWD e il&nbsp;boxer 4 cilindri benzina sovralimentato. Che per l&rsquo;occasione potrebbe andare oltre la soglia dei 350 cavalli. 

In Michigan sar&agrave; presentata una versione a tiratura limitata della scatenata tre volumi

WRX STI, boxer al top: Subaru prepara una serie speciale

        Quando si parla di Youngtimer si corre spesso il rischio di tirare in ballo macchine che consumano un sacco. Io stesso sono passato recentemente da una vecchia Ibiza TDI (3 cilindri, 55 kW, sempre sui 25 km/l) ad una pi&ugrave; anziana Mazda MX-5 della serie nb. E ora passo pi&ugrave; tempo dal benzinaio che seduto in macchina. Ma, parlando di consumi spropositati, sono abbastanza sicuro di aver trovato la regina: la Subaru Forester STi.&nbsp; Regina dello sterrato, dell&rsquo;asfalto, della ghiaia, del bagnato, del tragitto casa Ikea con due mobili nel baule, paga la meccanica sopraffina - che vedremo bene - con dei consumi da pelle d&rsquo;oca. Il Concorde a confronto era economico (no dai scherzo, la meraviglia volante anglo-francese bruciava 2 tonnellate di carburante solo per il rullaggio a terra). Forse &egrave; meglio andare con ordine, altrimenti rischiamo di fare confusione.&nbsp; La Subaru da anni ha abituato gli appassionati ad auto incredibili, sia per prestazioni che per handling: una su tutte, la famigerata Impreza che, in ogni sua declinazione, &egrave; da sempre un punto di riferimento per tutti gli amanti delle auto sportive. Grazie alla linea da &ldquo;tranquilla&rdquo; berlina abbinata ad una meccanica da prima della classe, la Impreza (dalla quale &egrave; poi relativamente facile tirare fuori parecchi cavalli supplementari) &egrave; un vero gioiello su ruote. Una delle macchine pi&ugrave; incredibili che abbia mai guidato (e di cui parleremo). Ma non siamo qui, oggi, per parlare della Impreza bens&igrave; della sua cugina &ldquo;strana&rdquo;, la cugina che la vostra fidanzata non vi presenterebbe mai sapendo bene come finirebbe. Tutti infatti conosciamo la Subaru Forester, la crossover/suv/giardinetta made in Subaru: ottima vettura, funzionale, meccanicamente affidabile ed adatta ad ogni tipo di terreno. Tuttavia alla Subaru forse non bastava: allora, in un impeto di follia, hanno ben pensato di unire il &ldquo;sopra&rdquo; di un&rsquo;auto con il &ldquo;sotto&rdquo; di un&rsquo;altra. Con un incrocio al limite del possibile, la Forester STI del 2004 (prodotta poi - solo in Giappone - fino al 2008) &egrave; una delle auto pi&ugrave; inutilmente potenti e senza senso di sempre.&nbsp; Con oltre 260 cv disponibili per un peso piuttosto limitato, &egrave; capace di prestazioni che fanno sorridere: sotto la pi&ugrave; anonima delle vesti si cela un&rsquo;animale capace di mettersi dietro praticamente di tutto, su tutti i terreni, in qualsiasi condizione meteorologica. La Forester STi che vedete nella foto, l&rsquo;unica in Italia delle nemmeno 50 importate in Europa fra le 1400 prodotte in Giappone, cela sotto una leggera carrozzeria in alluminio un motore 4 cilindri Boxer turbo EJ25 da 2,5 litri capace di 265 cv unito attraverso un cambio manuale a 6 marce alla superba trazione integrale permanente con tre differenziali, tipica delle migliori Impreza. Sebbene in Giappone la Forester STI, a seguito del &ldquo;gentleman agreement&rdquo; degli anni &rsquo;90 sia limitata ai 180 km/h, basta pochissimo per liberarla dalle sue stesse catene e permetterle di raggiungere velocit&agrave; da fuori di testa. Velocit&agrave; che purtroppo non siamo in grado di dirvi perch&eacute; il tachimetro ha il fondoscala limitato proprio ai 180. Sappiamo solo che la lancetta, come sul migliore degli scooter elaborati, prosegue il giro andando molto oltre il massimo indicato. Ma &egrave; guidando questa macchina che viene fuori il capolavoro che &egrave;, specialmente se lo si fa su un terreno con scarso grip come la ghiaia di una cava (dove noi l&rsquo;abbiamo provata) o sull&rsquo;asfalto bagnato. Anche questa Forester, come tutte le Impreza, si guida con il pensiero. Tra il pilota e la macchina si crea un&rsquo;unione meccanica, non filtrata da decine di sensori e fastidiosa elettronica, capace di trasformare la macchina in una sorta di esoscheletro di chi &egrave; al volante. Le reazioni diventano istintive, la comunicazione &egrave; totale, se la macchina parte in sovrasterzo basta una pelata al gas o una minima correzione ed ecco che la trazione integrale interviene rimettendo tutto a posto.  Se l&rsquo;auto sbanda, un po&rsquo; come su uno snowboard, basta guardare dalla parte in cui si vuole andare per andarci. La magia e la perfezione di un prodotto ingegneristicamente perfetto e sopraffino, sono palpabili in ogni singola vibrazione e comunicazione che dal telaio vengono mandati al pilota. Inoltre, queste prestazioni esagerate sono unite ad un corpo vettura veramente spazioso. Con questa Forester &egrave; possibile far divertire/vomitare 4 adulti e, grazie all&rsquo;ampio bagagliaio, anche un paio di cani, a patto di legarli per bene, molto bene. &Egrave; un prodotto di marketing (discutibile) questa Forester? Faccio fatica a capire a che tipo di cliente abbia pensato la Subaru nel costruirla. Forse il tipo di cliente a cui vorremo le case automobilistiche pensassero pi&ugrave; spesso, magari...&nbsp; Nella sua totale follia, &egrave; un prodotto che &egrave; entrato di diritto nella lista delle Youngtimer pi&ugrave; cult di sempre, fosse anche solo per, come anticipato all&rsquo;inizio, i consumi esagerati stimati in - se guidata come &egrave; giusto che venga guidata (ovvero con la faccia di Nicholson in Shining) - circa 2 Km/l. S&igrave;, avete letto bene, 2 chilometri per ogni litro di benzina. Alla faccia del moderno downsizing.       

"Con oltre 260 cv disponibili per un peso piuttosto limitato, &egrave; capace di prestazioni che fanno sorridere".

Subaru Forester STi: elogio della follia

E&rsquo; un arrivederci, ma di quelli che toccano al cuore gli appassionati. Serie finale per uno dei modelli pi&ugrave; inconfondibili sul mercato, Subaru WRX STI Legendary Edition. La generazione, da quattro anni sul mercato, esce di scena con un&rsquo;edizione limitata di 55 esemplari&nbsp;e una serie di richiami estetici ai bolidi che hanno dominato la scena rally&nbsp;due decenni orsono. Dall&rsquo;inizio degli anni Novanta fino ai primi del Duemila, da McRae a Solberg il blu Subaru &egrave; stato dominante ed esaltante. E anche nella tremenda 24 ore del Nurburgring&nbsp;si &egrave; sempre difesa (vittoria&nbsp;anche nel 2018 nella classe SP3T2).    La fine delle vendite in Europa dicevamo &egrave; solo un arrivederci, l&rsquo;antipasto del futuro &egrave; gi&agrave; arrivato con il concept Viziv STI Performance, che ripropone il tema della berlina &ldquo;cattivissima&rdquo;.  WRX STI&nbsp;resta in ogni modo l&rsquo;icona sportiva del Marchio delle Pleiadi. Le ultime speciali Legendary Edition sono disponibili a un prezzo di 53.990 euro. Spinte dal 2.5 boxer benzina da 300 cavalli,&nbsp;dotate della trazione integrale&nbsp;(Symmetrical Awd )marchio di fabbrica della Casa e del differenziale centrale regolabile&nbsp;(DCCD) aggiornato.  Il colore richiama quello dei bolidi dei rally: l&rsquo;unica tinta &egrave; il mitico WR Blue Pearl. Non passano inosservati i cerchi da 19 pollici dorati e le pinze Brembo color argento. Completano il quadro spoiler anteriori, laterali e posteriori. Nell&rsquo;abitacolo troneggiano i sedili sportivi Recaro, uno speciale pulsante di accensione, inserti in Alcantara, cambio manuale a sei marce e ovviamente la targhetta col numero della serie limitata. 

Serie finale di 55 esemplari per l&#39;Italia, in attesa (non breve) delle nuova generazione

WRX STI Legendary Edition, l&#39;arrivederci della Subaru pi&ugrave; tosta

Berlina da corsa, molto prestigio da questa tipologia conquist&ograve; Subaru negli anni Novanta con Impreza STI. Auto estreme, simbolo di vittorie nel mondiale rally, di prestazioni e tecnologie speciali. Al Tokio Auto Show &egrave; stata presentata la potenziale erede,&nbsp;Viziv Performance STI Concept. Una tre volumi molto muscolosa ed aggressiva, che potrebbe essere uscita da un promo di Fast and Furious, dotata di grande alettone posteriore, a doppia ala, e presa d&#39;aria sul cofano.  Il phisique du role c&#39;&egrave; tutto. Viziv Performance STI Concept&nbsp;deriva alla Viziv presentata al precedente Salone di Tokio. Il prototipo evidenzia forme molto pi&ugrave; aggressive: &quot;parlano&quot; da soli i quattro scarichi, o l&#39;estrattore in fibra di carbonio. Gli indizi portano a una conclusione. La WRX STI &egrave; andata fuori produzione, per l&#39;Europa, da pochi mesi. Ma questo&nbsp;pare proprio un antipasto della nuova generazione,&nbsp;che si presenterebbe pi&ugrave; aggressiva che mai.&nbsp;  Il motore sar&agrave; un boxert turbo, la trazione integrale permanente: evoluzione della&nbsp;Symmetrical AWD &egrave; un sistema brevettato da Subaru. Un classico, insomma, anche se per i mercati globali potrebbe essere annunciata in futuro una versione pi&ugrave; educata, con powertrain ibrido-plug-in. 

Concept che anticipa un clamoroso ritorno della WRX STI

Berlina con gli artigli: Subaru presenta Viziv Performance STI

Un'edizione speciale per chiudere la storia WRX STI. Dedicata al mercato britannico, la Final Edition verrà realizzata in 150 esemplari, caratterizzati dal differenziale centrale a controllo elettronico, cerchi da 19, freni Brembo maggiorati e una dotazione di serie completa. Dopo WRX STI toccherà al progetto sviluppato su base Viziv Concept raccogliere il testimone

Subaru WRX STI Final Edition: foto

E&rsquo; un addio convincente, quello che d&agrave; al suo pubblico. Il prossimo capitolo della sportivit&agrave; integrale in casa Subaru &egrave; atteso dalla concept Viziv Performance, visione evoluta fresca di presentazione, al Salone di Tokyo. Raccoglier&agrave; il testimone da&nbsp;Subaru WRX STI e lo far&agrave; ricorrendo a una nuova architettura, motori e contenuti tecnologici. La WRX STI&nbsp;Final Edition &egrave; destinata al mercato britannico, 150 esemplari, numerati, che si distinguono per una dotazione di serie votata al perfezionamento delle prestazioni dinamiche, senza intervenire sul cuore boxer 2,5 litri da 300 cavalli, architettura che &egrave; emblema del marchio, al pari della trazione integrale simmetrica.&nbsp;  Proprio sul funzionamento del differenziale centrale, arriva la prima novit&agrave; di WRX STI Final Edition, con l&rsquo;introduzione di un dispositivo interamente a controllo elettronico nella ripartizione della coppia tra i due assi. Secondo intervento legato all&rsquo;impianto frenante. I dischi Brembo hanno un diametro maggiorato e sono abbinati a pinze e materiale d&rsquo;attrito specifico per la riduzione del fading. Il tocco estetico &egrave; nella colorazione gialla delle pinze.  Di serie, i cerchi in lega da 19 pollici, un paraurti anteriore rivisitato nella griglia centrale e l&rsquo;immancabile presenza dei badge distintivi sulle portiere. La scelta di Subaru di una Final Edition WRX STI suggerisce l&rsquo;utilizzo di altri nomi per il prodotto di serie che deriver&agrave; dal concept Viziv Performance.  La personalizzazione degli interni inizia dagli inserti color nero lucido sparsi sulla plancia, prosegue con l&rsquo;offerta di serie di uno schermo da 5,9 pollici nella parte superiore della plancia, l&rsquo;infotainment con radio DAB e la telecamera posteriore per facilitare le manovre di parcheggio. Una seconda camera, posta dietro al parabrezza, monitora le condizioni di traffico e gestisce la transizione da abbaglianti ad anabbaglianti dei fari anteriori a led, anch&rsquo;essi standard. Proiettori che, High Beam Assist a parte, sono di tipo adattivo. A bordo di Subaru WRX STI Final Edition si sta seduti su sedili riscaldabili (quelli anteriori), circondati da cuciture a contrasto, rosse come le cinture di sicurezza e gli inserti sui fianchetti dei sedili.  I 150 esemplari destinati al Regno Unito sono in vendita con un listino appena superiore ai 38 mila euro.  LA GAMMA SUBARU E IL LISTINO PREZZI 

150 esemplari riservati al mercato britannico, in attesa della prossima berlina sportiva di Subaru. A raccogliere il testimone sar&agrave; il progetto sviluppato sul concept Viziv Performance

Subaru WRX STI, l&#39;ultimo capitolo con la Final Edition

Ha nella sigla la missione da raggiungere: RA, Record Attempt. Il tentativo di miglior tempo, al Nurburgring nello specifico, arriver&agrave; in estate per Subaru WRX STI Type RA, specializzazione della STI destinata ad arrivare su strada, sul mercato nord americano, a inizio 2018, in 500 esemplari appena. Tanti quanti se ne conteranno di Subaru BRZ tS, rifinita da Subaru Tecnica International, con un&#39;attenzione particolare all&#39;assetto. Due proposte sulle quali il marchio delle Pleiadi rivela i primi contenuti, in attesa di svelare la scheda tecnica completa e, soprattutto, quale tempo varr&agrave; sulla Nordschleife.&nbsp;  WRX STI Type RA guadagna una nuova aerodinamica, dallo splitter in fibra di carbonio al posteriore con ala modificata nel profilo e nei supporti. Le aree sulle quali sono intervenuti in STI comprendono la riduzione delle masse, miglior&igrave;e al motore e alle sospensioni. Per trovare le origini della sigla Type RA si deve risalire al 1989 e alla Subaru Legacy del tentativo di record FIA World Speed Endurance Record, battuto con oltre 99.200 km percorsi in 18 giorni e una velocit&agrave; massima di 220,8 km/h.  Type RA trarr&agrave; beneficio dal tetto in fibra di carbonio, dalla rimozione della ruota di scorta, dai cerchi forgiati BBS da 19 pollici, gommati Yokohama Advan Sports. Vantaggi sul peso ai quali sommare i 10 cavalli in pi&ugrave; &nbsp;espressi dal boxer 2.5 litri turbo: 310 cavalli grazie all&#39;aspirazione modificata, una diversa mappatura e uno scarico sportivo. L&#39;assetto vedr&agrave; tarature del gruppo molla-ammortizzatore (Bilstein questi ultimi) specifiche oltre a barre antirollio modificate e un&#39;elettronica a controllo della dinamica del veicolo rivista. Cambia anche la rapportatura del cambio, in particolare lo sviluppo metrico della terza, il tutto completato da una leva dalla corsa ridotta.&nbsp;  La prova di Subaru WRX STI  Brembo firma l&#39;impianto frenante con pinze anteriori monoblocco a sei pistoncini, due per le posteriori. A bordo, i sedili Recaro richiamano l&#39;accostamento bicolore con inserti rossi presente all&#39;esterno, il volante &egrave; rivestito in Ultrasuede per maggior grip, l&#39;accesso e avviamento Keyless proposto di serie.&nbsp;  Cura meno estrema per BRZ  Interventi di affinamento sono quelli proposti da STi per Subaru BRZ tS. &quot;Tuned by STI&quot;, il tS che accompagna la coup&eacute; con motore boxer 2 litri aspirato. Oltre alla fascia paraurti posteriore modificata, al pacchetto aerodinamico con minigonne e splitter profilati per una migliore gestione dei flussi d&#39;aria, gli accorgimenti vedono un&#39;attenzione speciale riservata al set-up delle sospensioni. Ammortizzatori Sachs con molle elicoidali, telaio irrigidito nella zona anteriore, per incrementare la reattivit&agrave; ai comandi del volante, per la prima volta su BRZ, cerchi da 18 pollici con gomme Michelin Pilot Sport 4 nella misura 215/40 R18.&nbsp;  Modifiche nascoste, che cedono il posto a un&#39;ala in fibra di carbonio visibilissima. Sar&agrave; possibile regolare l&#39;incidenza manualmente, per ottenere diversi livelli di carico aerodinamico. Gli inserti in Cherry Blossom Red caratterizzano il frontale e il paraurti posteriore, &nbsp;richiami estesi all&#39;interno, sui sedili in Alcantara, sotto forma di profili in pelle.&nbsp;  LA GAMMA SUBARU E IL LISTINO PREZZI 

Due proposte firmate Subaru Tecnica International, 500 esemplari la tiratura della WRX specializzata e della BRZ tS ottimizzata nell&#39;assetto

Subaru WRX STI Type RA, assalto al Nurbugring

Punterà dritta al giro veloce al Nurburgring, Subaru WRX STi Type RA, versione specializzata e curata da Subaru Tecnica International, proposta in 500 esemplari sul mercato nord americano, da inizio 2018. Accanto alla WRX una versione "perfezionata" della coupé BRZ, che diventa tS. Tiratura in 500 esemplari e assetto modificato

Subaru WRX STi Type RA e BRZ tS, le foto

E' tornato sull'Isola di Man per battere il record che già deteneva, del 2014. Mark Higgins ha polverizzato i 60 km del giro, chiusi in poco più di 17 minuti, a una media orari superiore ai 203. Per farlo, motore, assetto e aerodinamica ad hoc per la WRX STi

Subaru WRX STI da record a Man: foto

Si &egrave; presentato al primo dei tre tentativi in programma per abbattere il record sul giro, in auto, sull&#39;Isola di Man, con un prototipo assoluto. Una Subaru WRX STi, che condivide solo il nome con quella impiegata nel 2014, per volare in poco pi&ugrave; di 19 minuti sui 60 chilometri e passa sulle&nbsp;strade pi&ugrave; emozionali, pericolose e affascinanti del motorsport: quelle dell&#39;Isola di Man.&nbsp;Mark Higgins ha domato gli oltre 600 cavalli tirati fuori dai tecnici Subaru USA e Prodrive dal motore boxer 4 cilindri 2 litri, rivisitato con turbocompressore maggiorato, nuova gestione elettronica e limitatore 2.000 giri pi&ugrave; in alto, a quota 8.500.&nbsp;  Il risultato, di quest&#39;intervento insieme a tanti altri, &egrave; in un tempo e una media oraria: 17&#39;49&quot;75; 203,15 km/h. Il 19&#39;26&quot; del 2014 &egrave; stato polverizzato. Cavalli a parte, gli interventi per ritagliare l&#39;auto perfetta alle strade dell&#39;Isola di Man - affrontate per il 75% a gas aperto - hanno riguardato l&#39;assetto, con sospensioni Exe-TC regolate su valori che userebbe una WRC in un rally su asfalto, poi il cambio, con rapporti allungati dalla quarta alla sesta, per consentire una velocit&agrave; massima prossima ai 290 orari, proseguendo con la massa complessiva ridotta al di sotto dei 1.200 kg e una veste aerodinamica specifica: splitter anteriore e ala al retrotreno sono due dettagli, forse i pi&ugrave; visibili, non certo gli unici. Niente fondo totalmente piatto, perch&eacute; non avrebbe lavorato al meglio sulle sconnessioni stradali, novit&agrave; ala mobile, invece, per bilanciare le necessit&agrave; di massimo carico in curva con una velocit&agrave; di punta elevata: il DRS &egrave; mutuato dalla F1.&nbsp;  Subaru Levorg si veste da STI Sport  &laquo;Credevo che 125 miglia orarie (200 km/h) fossero un sogno, prima della partenza. Avevo fatto solo una sessione di prove e sono sulla luna per esserci riuscito al secondo giro; c&#39;&egrave; ancora un po&#39; che pu&ograve; tirarsi fuori, essenzialmente da parte mia, perch&eacute; imparo ogni volta che giro in pista, e c&#39;&egrave; dell&#39;altro che pu&ograve; dare anche la macchina. Le condizioni erano fantastiche, l&#39;unico problema avuto &egrave; stato nelle ultime 5 o 6 miglia, con la visuale disurbata dalle mosche sul parabrezza: ha reso le cose pi&ugrave; complicate nell&#39;ultimo settore, ma non posso davvero lamentarmi, perch&eacute; i motociclisti le hanno per tutto il giro sulle visiere&raquo;, il commento di Higgins dopo il giro record.&nbsp;Non &egrave; finita per&ograve; qui e potrebbero arrivare ulteriori ritocchi al tempo ufficiale, previsti il 6, 8 e 10 giugno.  Tourist Trophy 2016, il diario di Motosprint 

Al primo tentativo straccia il precedente record e chiude i 60 km a una media di oltre 203 orari all&#39;Isola di Man.La Subaru WRX STi realizzata su misura da Prodrive e Subaru USA

Higgins da record con la Subaru al TT 2016

        Cinquantanove chilometri e 500 metri polverizzati in 19'26". E' il tempo che pone Mark Higgins nella storia dell'Isola di Man, lo ha ottenuto 2 anni fa al volante di una Subaru WRX STi praticamente di serie, ottimizzata con uno scarico libero, gomme Pirelli Trofeo, sedili specifici e un roll-bar di sicurezza. Nient'altro. Non pago, il rallysta britannico, vincitore di tre titoli nazionali e con diverse stagioni di WRC alle spalle, ci riprova, per fare ancora meglio, per andare oltre i 187,44 km/h di media oraria staccati nel 2014. Tra una moto e l'altra, la prossima edizione del Tourist Trophy vivr&agrave; anche l'attesa per una nuova barriera da abbattere. Stavolta, la Subaru WRX STi, strumento chirurgico per affrontare uno dei pochi nastri d'asfalto ancora in grado di trasmettere emozioni e storia, &egrave; stata sviluppata con l'ausilio della Prodrive e i primi accorgimenti al corpo vettura della sportiva nipponica sono evidenti. In attesa di scoprire gli interventi meccanici, si nota l'anteriore con paraurti sagomato alla ricerca di maggior carico aerodinamico, prese di ventilazione sul cofano motore, gomme slick, un'ala in posizione alta per funzionare al meglio e assicurare il maggior carico deportante possibile. Chiaramente interni con roll-bar di protezione e un assetto prevedibilmente rivisto, a seguito dell'esperienza 2014.&nbsp; Il programma del Tourist Trophy 2016 inizier&agrave; il prossimo 28 maggio con le verifiche tecniche e si concluder&agrave; il 10 giugno.&nbsp; Nuova Subaru Impreza, debutta il pianale modulare Subaru Story, dalla Impreza alla WRX       

Mark Higgins prover&agrave; a battere il record che gi&agrave; detiene, firmato nel 2014 con una WRX STi praticamente di serie e una media oraria superiore ai 187 km/h

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