        Un lavoro incredibilmente accurato quello portato avanti da alcuni studenti del NATS College in Giappone Il Nihon Automotive Technology School (NATS) si &egrave; reso noto negli ultimi anni per le notevoli e avveniristiche trasformazioni di veicoli realizate dai suoi studenti. L'ultimo capolavoro presentato al Tokyo Auto Salon del 2024, Il NATS Jimny J1, &egrave; un ulteriore esempio di questa straordinaria abilit&agrave;. La sorprendente creazione mira a replicare - seppur in modo piuttosto &ldquo;barocco&rdquo; - l'iconico Hummer H1 (uscito di scena e poi ritornato in veste elettrica). Non si tratta, per&ograve;, di una semplice replica: l'imponente carrozzeria, infatti, &egrave; stata ottenuta dalla fusione di due Suzuki Jimny; le sospensioni pneumatiche, inoltre, portano la scocca a sfiorare &ndash; letteralmente &ndash; il terreno! Opera degna del miglior &ldquo;Art-Attack&rdquo;  Nonostante il Giappone vanti gi&agrave; la sua alternativa all'Hummer H1, il Toyota Mega Cruiser, gli studenti del NATS hanno scelto comunque di progettare una loro variante del celebre fuoristrada militare statunitense. Al posto di percorrere la via pi&ugrave; breve, modificando perci&ograve; un veicolo gi&agrave; preesistente, hanno optato per la creazione di esterni e interni completamente personalizzati, utilizzando come telaio una vecchia Suzuki Vitara (conosciuta come Escudo in Giappone) e &ldquo;sacrificando&rdquo; due esemplari di Suzuki Jimny. In fin dei conti, si tratta della mera fusione di tre veicoli del costruttore nipponico. Considerando la modesta larghezza di 1.395 mm della seconda generazione del Suzuki Jimny, ben lontana da quella dell'Hummer H1 (ben 2.197 mm), il team si &egrave; procurato due esemplari del compatto fuoristrada giapponese. Uno di essi &egrave; stato diviso longitudinalmente, mentre l'altro &egrave; stato impiegato per la sezione centrale. Il risultato di tale &ldquo;taglia e cuci&rdquo; si evince soprattutto nel frontale: la griglia a nove feritoie ospita due file di fari su ciascun lato, affiancati da indicatori di direzione, oltre al celebre parabrezza diviso in due parti. Altri mirati interventi sono stati eseguiti per adattare la larghezza dei due piccoli fuoristrada alla stazza del nuovo veicolo, che ora vanta quattro porte removibili e altrettanti finestrini squadrati in stile Hummer. Rivisto completamente anche lo schema posteriore del telaio: i due battenti del bagagliaio di Suzuki Jimny sono stati incernierati ai lati, cos&igrave; da creare un&rsquo;apertura ad armadio (con doppio portellone). All'interno del vano, gli studenti dell'istituto hanno optato per un sofisticato sistema audio hi-fi ad alta potenza, elemento radicato nella cultura del tuning giapponese. NATS Jimny J1, assetto variabile  Come tocco finale, gli studenti hanno anche aggiunto dei portabiciclette sul tetto, facilmente accessibili poich&eacute; l&rsquo;intera scocca del veicolo &egrave; stata pensata per sfiorare letteralmente il terreno. Il bizzarro Hummer &egrave; stato, infatti, equipaggiato con delle sospensioni pneumatiche, supportate da un nuovo set di ruote aftermarket praticamente incassate sotto i passaruota. La scelta del telaio a longheroni della Vitara &egrave; stata dettata dalle sue dimensioni pi&ugrave; generose rispetto a quelle del compatto Jimny. Al di sotto del grande cofano si trova poi il motore V6 aspirato da 2,5 litri del Vitara &ndash; motore ampiamente utilizzato in Giappone e mai arrivato in Europa, tantomeno in Italia - che lascia ampio spazio agli pneumatici decisamente larghi scelti per il modello. Indipendentemente dal gusto personale, il NATS Jimny J1 si presenta come una creazione senza precedenti. L'intero processo di sviluppo &egrave; stato meticolosamente documentato in una serie di video su YouTube, dimostrando come unire tre veicoli per realizzarne uno completamente differente non sia un compito da poco, anzi. Gli studenti sono stati giustamente ricompensati per il loro straordinario impegno, aggiudicandosi il prestigioso Premio Eccellenza nella categoria &ldquo;Suv&rdquo; al Tokyo International Custom Car Contest.&nbsp; Suzuki Jimny, DAMD la trasforma in Lancia Delta e R5 Turbo       

Esposto al Tokyo Auto Salon 2024, il bizzarro fuoristrada &egrave; stato realizzato dagli studenti del NATS: il risultato &egrave; incredibile

Hummer H1 (super)ribassato ottenuto fondendo due Suzuki Jimny

        Il tuner giapponese DAMD, gi&agrave; noto per i particolari lavori di conversione, ha presentato al recente Tokyo Auto Salon 2024 due interessanti versioni di Suzuki Jimny. Dopo le rivisitazioni tributo a Land Rover Defender e Mercedes Classe G, DAMD si rivolge ora all'epoca d'oro degli anni '80, trasformando il Jimny - solo esteticamente - in versioni crossover delle gloriose Lancia Delta Integrale e Renault 5 Turbo.&nbsp;  Suzuki Jimny, il kit Lancia Delta Integrale Le Jimny modificate da DAMD rendono omaggio alle iconiche hot hatch degli anni Ottanta. Il kit denominato &ldquo;Little &Delta;&rdquo;, tributo all&rsquo;iconica Lancia Delta da rally, presenta i classici stilemi Lancia: il frontale, con paraurti realizzato ad hoc, ospita i celebri quattro fari rotondi (in questo caso dotati di tecnologia LED), oltre a calandra cromata con griglia di protezione. Lateralmente spiccano parafanghi maggiorati e cerchi OZ Racing dedicati, disponibili in tinta bianca con scritte rosse o antracite con scritte bianche. Il posteriore, infine, &egrave; stato aggiornato con paraurti in tinta e, nella parte superiore, troneggia il caratteristico spoiler molto inclinato. R5 (non) Turbo Il kit di conversione &ldquo;Little 5&rdquo;, invece, rievoca la mitica Renault 5 Turbo. Oltre a fari e griglia ispirati alla hot hatch francese, paraurti neri, finte prese d'aria laterali e ampio spoiler sul tetto completano la trasformazione. Degne di nota le simpatiche decalcomanie "Non-Turbo" sulle fiancate, riferimento al motore aspirato del Jimny. A proposito, le modifiche di DAMD si limitano alla parte estetica: l&rsquo;intera parte meccanica (come il telaio a longheroni) resta quella del fuoristrada Suzuki, mantenendo le eccellenti doti offroad del modello. BMW M5, Manhart la spinge a quasi 930 cavalli!       

Il tuner DAMD ha presentato al Salone di Tokyo 2024 due particolari proposte: i kit trasformano il fuoristrada nelle due hot hatch degli anni '80

Suzuki Jimny, DAMD la trasforma in Lancia Delta e R5 Turbo

Il tuner giapponese DAMD, specializzato in Suzuki Jimny, ha realizzato due kit ispirati alle mitiche hot hatch degli anni Ottanta

Suzuki Jimny, le versioni Lancia Delta e Renault 5 Turbo

        Suzuki Jimny, fuoristrada divenuto vero best seller con il lancio della quarta generazione nel 2018, &egrave; spesso oggetto di fantasiose trasformazioni estetiche. Molti preparatori, infatti, "vestono" la vettura offroad con bodykit aftermarket progettati per farla sembrare molto pi&ugrave; costosa e appariscente. &egrave; il caso dell'esemplare in vendita da un rivenditore arabo: ispirato alla Mercedes Classe G in versione estrema Brabus G-63. Suzuki, 5 elettriche in arrivo: dal Jimny all'erede della Wagon R  Suzuki Jimny Brabus Classe G, cambiamento radicale In vendita da Al Ain Class Motors, noto rivenditore di auto di lusso e hypercar di Dubai, il fuoristrada giapponese &egrave; quasi irriconoscibile. Sembra davvero una piccola Classe G e le modifiche sono, a dir poco, impressionanti. Il frontale &egrave; stato trasformato con nuovi fari e cornici, griglia in stile Mercedes-Benz, indicatori di direzione sulla sommit&agrave; dei parafanghi anteriori e un cofano con enorme presa d'aria. Sono presenti, inoltre, barre luminose a Led sul tetto, cerchi in lega leggera Brabus e, addirittura, alettone posteriore in fibra di carbonio. L'abitacolo non &egrave; da meno: sedute, volante, parte inferiore della plancia, tunnel centrale e pannelli portiera sono rivestiti in pelle blu, che si abbina a inserti in Alcantara delo medesimo colore ed elementi in fibra di carbonio. Di grande impatto estetico, ma ben lontani dalla qualit&agrave; del modello Brabus originale, Nessun upgrade a livello propulsivo: il motore resta il 4 cilindri 1.5 aspirato a benzina da 102 CV, non certo un campione di prestazioni. Prezzo elevato per la mini Brabus Tutti questi aggiornamenti hanno, per&ograve;, un costo.&nbsp; L'unit&agrave; &egrave; proposta sul sito del rivenditore a 165.000 AED, circa 42.500 euro. Pi&ugrave; del doppio del prezzo di partenza di 73.000 AED (18.800 euro) del Jimny standard negli Emirati Arabi Uniti. Ne vale veramente la pena? Sicuramente il risultato estetico assicura il cosiddetto "effetto wow". Suzuki Jimy, scopri tutti i modelli sul mercato dell'usato       

In vendita presso un rivenditore di auto di lusso a Dubai, la Jimny modificata sembra proprio una piccola Mercedes Classe G-63 preparata Brabus

Suzuki Jimny, l'incredibile trasformazione in Brabus Classe G

Incredibile trasformazione per il fuoristrada giapponese: sembra davvero una Mercedes Classe G in miniatura

Suzuki Jimny, un bodykit la trasforma in Brabus Classe G

        Il primo modello a debuttare sul mercato, la prima Suzuki elettrica in Europa, sar&agrave; la eXV nella versione di serie. Appuntamento al 2024, per procedere poi con altre quattro novit&agrave;, tra cui il Suzuki Jimny elettrico. Inconfondibili le forme del piccolo fuoristrada, recentemente lanciato in India con carrozzeria 5 porte e, in Europa, commercializzato esclusivamente con omologazione N1. Il ritorno sulla scena europea avverr&agrave; nei prossimi anni, con una proposta elettrica. Se le forme esterne squadrate saranno ancora il tratto distintivo, il frontale evolver&agrave; la classica calandra in un elemento luminoso. Suzuki elettriche e ibride in Europa&nbsp; &Egrave; quanto emerge dalla presentazione dei programmi e degli investimenti Suzuki&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;in materia di auto elettriche, con l'obiettivo di arrivare, in Europa, a un equilibrio nelle vendite che veda per l'80% dei volumi protagonisti i modelli a zero emissioni. Nel 2030, tuttavia, rester&agrave; una fetta del 20% di Suzuki ibride, vendute nel Vecchio Continente. Dei 5 modelli elettrici che verranno lanciati in Europa tra 2024 e 2030, accanto al Jimny si intravedono tre soluzioni suv. Una sar&agrave; la eXV, sovrapponibile alla S-Cross termica. Quindi, un modello da 4,30 metri di lunghezza. Altri due suv andranno a posizionare Suzuki nel segmento C mentre una citycar in stile kei-car per forme e dimensioni riporta alla mente quella che fu la Suzuki Wagon R tra fine anni Novanta e primissimi Duemila.       

Una citycar, un fuoristrada puro e tre suv. Sono i modelli che Suzuki punta a lanciare in Europa tra il 2024 e il 2030

Suzuki, 5 elettriche in arrivo: dal Jimny all'erede della Wagon R

        India, Africa, mercati Latam, Australia. Sono queste le destinazioni che trover&agrave; Suzuki Jimny 5 porte nel percorso avviato dall'Auto Expo 2023. Presentazione a Nuova Delhi, dove per il mercato indiano la Jimny sar&agrave; una novit&agrave; assoluta. Prodotta nella quarta generazione dal 2020, lo &egrave; stata solo per l'esportazione.&nbsp;Con la variante 5 porte avr&agrave; un ruolo anche sul mercato interno. Motore 1.5 litri aspirato - unit&agrave; identica a quella che, in Europa, adotta Jimny Pro omologato N1 -, trasmissione manuale o automatica, dal Salone indiano non sono emerse indicazioni che portino a pensare a una commercializzazione nel Vecchio Continente del Jimny 5 porte.  Due porte in pi&ugrave; e dimensioni citycar L'incremento delle dimensioni vale 34 centimetri, ottenuti nel passo, che raggiunge un dato di 2,59 metri, e si riflettono nella lunghezza complessiva. Con 3,98 metri (1,72 metri in altezza), resta un fuoristrada molto compatto. Non hanno trovato riscontro le anticipazioni della vigilia, i rumours che davano una possibile opzione ibrida sotto al cofano del Jimny 5 porte&nbsp;(qui trovi i modelli Suzuki sul mercato dell'usato). Sarebbe stata la soluzione necessaria per confidare in una commercializzazione in Europa, cos&igrave; non &egrave; stato.       

Le anticipazioni dall'Auto Expo di Nuova Delhi, dove si &egrave; rivelato il Jimny 5 porte, non supportano i rumours di un ritorno del fuoristrada in Europa

Suzuki Jimny 5 porte, un affare tutto indiano e di altri mercati

        Si avvicina la presentazione di una versione inedita del Suzuki Jimny. Se possibile, il tasso di novit&agrave; sar&agrave; duplice, poich&eacute; non solo il piccolo fuoristrada arriver&agrave; con carrozzeria 5 porte ma, secondo i rumours, avr&agrave; anche una motorizzazione ibrida. Le sorti del Jimny in Europa sono note. Il successo del fuoristrada &egrave; stato bruscamente interrotto dalla necessit&agrave; di contenere le emissioni medie di Co2 del marchio&nbsp;(qui trovi i modelli Suzuki sul mercato dell'usato), con la conseguente decisione di interrompere la commercializzazione dopo meno di un anno dal debutto.  In Giappone su strada a fine anno&nbsp; Sar&agrave; il 13 gennaio prossimo, secondo le indiscrezioni che arrivano dal Giappone, che il Jimny 5 porte verr&agrave; presentato in India, all'Auto Expo. La commercializzazione sul mercato nipponico &egrave; attesa nel corso dell'ultimo trimestre, mentre le sorti su altri mercati, nello specifico quello europeo, sono tutte da verificare. Motore full hybrid per il ritorno in Europa? Potrebbe essere d'aiuto alla causa la presenza di una motorizzazione ibrida. Suzuki&nbsp;Jimny 5 porte avr&agrave; una carrozzeria allungata nel passo, ben 30 centimetri in pi&ugrave;, per un'abitabilit&agrave; interna e facilit&agrave; d'accesso inedite per il fuoristrada.&nbsp; Se un sistema ibrido arriver&agrave;, sar&agrave; lo schema gi&agrave; apprezzato su Vitara e S-Cross, ovvero, l'abbinata tra motore benzina 1.5 litri aspirato e un motore elettrico da 34 cavalli. Si tratta di una formula semplificata di full hybrid, da 115 cavalli di potenza, con tensione a 140 volt e una batteria destinata all'alimentazione del motore elettrico di trazione particolarmente compatta, al litio-titanato nella composizione chimica.       

Dall'Auto Expo in India scopriremo la versione passo lungo del fuoristrada. Attesa per le sorti in Europa e la possibilit&agrave; che tra le motorizzazioni di Suzuki Jimny 5 porte vi sia un full hybrid

Suzuki Jimny 5 porte debutta a inizio anno

        Un pezzo unico, destinato a un solo fortunato possessore. Suzuki Jimny, tra i pi&ugrave; apprezzati fuoristrada al mondo, &egrave; stato sottoposto a una serie di modifiche da parte dell'azienda italiana Z.Mode, con sede nella provincia di Reggio Emilia, trasformandolo in un pick-up turbo. O meglio, una versione one-off della generazione NEXT realizzata da Z.Mode.  La base &egrave; la gamma Jimny NEXT: caratteristiche L'ispirazione per il progetto &egrave; venuta dal Suzuki Samurai. A differenza della maggior parte dei pick-up, la gamma Jimny Next non ha uno sbalzo posteriore allungato, il che significa che &egrave; compatto come un Suv. Le connotazioni fuoristradali del modello sono ulteriormente migliorate grazie a una sospensione che aggiunge 75 mm di altezza da terra, con altri 25 mm aggiunti dai pneumatici pi&ugrave; grandi. Gli aggiornamenti incentrati sull'off-road includono protezioni per il differenziale, nuovi alberi e una barra antirollio removibile. Visivamente, il Jimny Next conserva la carrozzeria originale, a eccezione della parte posteriore del tetto, che &egrave; stata tagliata. Il pianale posteriore &egrave; realizzato con un composto plastico resistente agli urti e ai raggi UV. Per aumentare la rigidit&agrave;, Z.Mode ha aggiunto un roll bar strutturale interno dietro i sedili, collegandolo alla paratia posteriore, al pavimento e al telaio. Il pick-up pu&ograve; essere ulteriormente personalizzato con snorkel, verricello, parafanghi, barre a LED, adesivi, rete per il cofano e una selezione di cerchi da 15" in acciaio o in lega. "Golden Queen", pick-up dorato Soprannominato "Golden Queen", questo esemplare unico &egrave; stato creato in memoria di Giuseppe Quintavalli, fondatore di Z.Mode recentemente scomparso. &Egrave; dotata di un rivestimento personalizzato antigraffio, di adesivi mimetici sulla parte inferiore e sul tetto, strisce e cerchi in lega dorati. Nel frontale, il tuner ha optato per la griglia Suzuki opzionale senza fessure, motivo simile a quello della presa d'aria del paraurti. L'abitacolo &egrave; stato rivestito in pelle e Alcantara, con i disegni di una corona d'oro sui poggiatesta, una placca in alluminio e una piccola action figure della Regina montata sul cruscotto. La stessa Z.Mode la definisce "trasgressione integrale". Motore turbo da 170 cv e 270 Nm di coppia Sotto il cofano, il motore da 1,5 litri ha ricevuto un kit turbo che comprende una turbina Garrett T25, collettori, iniettori e intercooler. Il risultato &egrave; che ora eroga 170 cv e 270 Nm di coppia, trasmessi alle quattro ruote attraverso il cambio manuale a cinque rapporti. L'aumento di potenza rispetto al modello di serie &egrave; di 63 cv e 132 Nm. Inoltre, la coppia quasi raddoppiata &egrave; disponibile a regimi molto bassi, il che la rende ideale per l'utilizzo in fuoristrada. Suzuki Jimny 2023, torner&agrave; 5 porte e ibrido La "Golden Queen" &egrave; attualmente esposta al Salone vicentino Mondomotori. Z.Mode non accetta ordini per questa edizione speciale. Tuttavia, se volete diventare proprietari di un modello Jimny NEXT o aggiornare il vostro Jimny, potete visitare il sito ufficiale dell'azienda. Per chi si chiede il prezzo del pick-up, un esemplare completo di Suzuki Jimny Next costa 62.222 euro. Suzuki Jimny con assali a portale, il tuning delta4x4       

Il celebre fuoristrada della Casa di Hamamatsu &egrave; stato sottoposto alle cure dell'officina emiliana, che l'ha trasformato in un esclusivo pick-up one-off

Suzuki Jimny Golden Queen, "trasgressione integrale"

Il tuner emiliano Z.Mode presenta una versione one-off esclusiva della sua generazione NEXT. È dotata di un rivestimento personalizzato antigraffio, di adesivi mimetici, strisce e cerchi in lega dorati. L'abitacolo è stato rivestito in pelle e Alcantara, con i disegni di una corona dorata sui poggiatesta e una piccola action figure della Regina montata sul cruscotto. Sotto il cofano, il motore da 1,5 litri ha ricevuto un kit turbo che comprende una turbina Garrett T25, collettori, iniettori e intercooler. Il risultato è che ora eroga 170 cv e 270 Nm di coppia, trasmessi alle quattro ruote attraverso il cambio manuale a cinque rapporti

Suzuki Jimny Golden Queen, da fuoristrada a pick-up dorato

A suo modo rientra tra le &quot;rarit&agrave;&quot;, considerati i bassissimi volumi commercializzati da Suzuki in Europa prima che il nuovo Jimny &quot;cadesse&quot; sotto i colpi inferti da una strategia di media delle emissioni - discutibile - imposta dal legislatore continentale.  Ecco, Suzuki Jimny &egrave; tornato sulla scena nell&#39;omologazione N1 due posti ma &egrave; in prospettiva 2023 che si preparano le novit&agrave; pi&ugrave; interessanti per il pubblico europeo.    Jimny 5 porte, muletti in Europa  &Egrave; in fase di sviluppo, il Suzuki Jimny 5 porte. Un volto inedito per il fuoristrada duro e puro, che continuer&agrave; ad avere ingombri da citycar, visto l&#39;incremento del passo di 30 centimetri, per un valore di 2,55 metri. Sono le ultime indiscrezioni, che porterebbero a una lunghezza complessiva di 3,85 metri. La novit&agrave;, rispetto alle notizie circolate lo scorso autunno, sta negli avvistamenti dei muletti di sviluppo in Europa, a deporre in favore di una commercializzazione anche nel Vecchio Continente.  La sintesi perfetta, un Jimny con due porte in pi&ugrave;? Di certo la maggiore abitabilit&agrave; e versatilit&agrave; ne amplierebbero il campo di utilizzo, ben al di l&agrave; di un eccellente fuoristrada.  Motore turbo ibrido per basse emissioni  Le premesse tecniche restano invariate, quanto al telaio e alle capacit&agrave; di muoversi dove finisce il nastro d&#39;asfalto. Se possibile, anzi, migliorano con la proposta della motorizzazione ibrida turbo benzina.&nbsp;  La direzione &egrave; obbligata, per un Suzuki Jimny 2023 che contribuir&agrave; alle emissioni medie della gamma europea - peraltro su ottimi valori grazie a molti modelli dai consumi bassi e soluzioni mild e full hybrid -.&nbsp;  Quale motore attendersi, quindi, sul Jimny 5 porte 2023? Il turbo benzina 1.4 litri &egrave; il candidato ideale a sostituire l&#39;1.5 aspirato. Tanta coppia in pi&ugrave;, la giusta dose di cavalli, 129, e consumi che nelle applicazioni finora prodotte da Suzuki&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;- Swift Sport, Vitara, S-Cross - hanno restituito basse emissioni di Co2 e bassi consumi. Un&#39;unit&agrave; supportata dallo schema mild hybrid, con svariate soluzioni tecniche differenti - specialmente su turbo e wastegate - rispetto alla precedente unit&agrave; Boosterjet 1.4 non ibrida. 

Si prepara al ritorno in Europa il Jimny, avvistato nel Vecchio Continente nella variante di carrozzeria 5 porte e atteso con un motore mild hybrid benzina

Suzuki Jimny 2023, torner&agrave; 5 porte e ibrido

        Provate a fermarla, se ci riuscite. A 40 anni di distanza da una simile trasformazione, realizzata gi&agrave; allora da delta4x4, Suzuki Jimny &egrave; oggetto di un tuning tutta sostanza, che amplifica le doti in off-road del progetto (gi&agrave; con una sufficiente dote di arrampicatore) di serie.&nbsp; Delta4x4 e Avus Auto realizzeranno 12 trasformazioni, le prime sono&nbsp; gi&agrave; state vendute, a un prezzo che parte da 56 mila euro e, full optional, arriva a 65 mila euro. Il tutto, &egrave; bene ricordarlo, per un modello che in Europa ha trovato le porte sbarrate nella versione trasporto persone, causa politiche sulle emissioni medie in gamma imposte dal legislatore.  La magia degli assali a portale Cosa si porta a casa? Un Suzuki Jimny con assali a portale, specifica utilizzata per incrementare la luce libera da terra, modificando lo schema di trasmissione dai differenziali al mozzo ruota, sul quale la coppia &egrave; trasmessa mediante una sedie di ingranaggi a tradurre il moto del semiasse in rotazione della ruota, pur essendo posto il semiasse stesso ben al di sopra del centro-ruota. LEGGI ANCHE - Il test di Jimny Pro, la versione omologata autocarro Un intervento tecnico in grado di alzare il differenziale e portare a ben 40 centimetri la luce libera da terra in corrispondenza degli stessi differenziali. Ancora superiore &egrave; lo spazio ottenuto se misurato esternamente a questi ultimi. Una trasformazione che ha interessato l'adozione di cerchi da Klassik B da 18 pollici e canale da 8,5 pollici, per gomme Cooper Discoverer AT3 4S, nella misura 265/60.&nbsp; Assetto ad altezza variabile L'assetto &egrave; regolabile mediante un dispositivo di incremento dell'altezza da terra fino a 4 centimetri oltre il dato ordinario. Complessivamente, portapacchi al tetto incluso, l'altezza massima del Suzuki Jimny delta4x4 con assali a portale resta entro i 180 centimetri. A richiesta &egrave; possibile scegliere differenziali bloccabilial 100%, mentre il verricello da 3 tonnellate &egrave; un contenuto di serie. Tra le modifiche "stilistico-funzionali", spicca la fanaleria PIAA supplementare e il trattamento differente delle soglie sottoporta.&nbsp;       

La modifica esalta ulteriormente le capacit&agrave; in fuoristrada del gi&agrave; prestazionale Jimny. Solo 12 esemplari verranno trasformati dallo specialista elvetico

Suzuki Jimny con assali a portale, il tuning delta4x4

Il tuning sostituisce i semiassi di serie con la specifica a portale, grazie alla quale l'altezza libera da terra è parecchio superiore. Il merito va al semiasse posizionato al di sopra del centro ruota, al quale trasmette il moto mediante una cascata di ingranaggi

Suzuki Jimny delta4x4

Cosa si deve fare per&hellip; continuare a vivere&hellip; E pensare che negli ultimi anni era diventato come un&rsquo;auto da collezione: andava subito sold-out: c&rsquo;era addirittura chi lo comprava (non solo uno&hellip;) per poi rivenderlo a breve ma a un prezzo notevolmente superiore, &ldquo;vox populi&rdquo;&hellip; Ancor oggi praticamente introvabile, nuovo o usato. Un fuoristrada compatto e leggero, nessuno come lui, unico e affidabile, un compagno che non ti abbandona mai, in grado di arrivare ovunque con le sue ridotte e non solo: 50 anni di storia e successo, cuore e bandiera di Suzuki. Eppure Jimny stava per chiudere la sua luminosa carriera europea, segnata anche da una particolare e intensa storia d&rsquo;amore col mercato italiano.  Cos&igrave; per continuare la sua esistenza a fronte di sbilanciate normative sulle emissioni (come ha esaurientemente spiegato Massimo Nalli, presidente di Suzuki Italia) il Jimny si &egrave; lasciato&hellip; trasformare: per allungare la sua presenza ha tolto due posti per essere immatricolato come motocarro. Continuer&agrave; a essere compagno fedele di lavoratori e professionisti di vari settori ammiccando all&rsquo;utilizzo commerciale (categoria N1), ma anche confortevole per chi ha bisogno di due soli posti (larghi e comodi) e ama caricare di tutto sull&rsquo;ampio pianale posteriore mantenendo all&rsquo;interno quel sapore di avventura pionieristica del vero fuoristrada. A dividere i due posti dal pianale di carico piatto (ben 863 litri) c&rsquo;&egrave; una robusta rete divisoria, sotto una tecnologia sopraffina che non ha bisogno di esagerazioni elettroniche ma offre autentiche prestazioni da alta categoria per l&rsquo;offroad e per viaggiare su strada.  Suzuki Jimny Pro, i prezzi della versione autocarro    LE DOTI TECNICHE&nbsp;  Jimny PRO ha come doti principali le stesse caratteristiche del progetto originale (Jimny M1 a 4 posti): telaio a traliccio, motore longitudinale con benefici per pesi e sterzata, angoli caratteristici (attacco, dosso, uscita), sospensioni a ponte rigido a 3 bracci e trazione 4x4 ALLGRIP PRO dotata di marce ridotte. Per superare gli ostacoli pi&ugrave; impegnativi senza toccare il fondo della carrozzeria, ha valori significativi: l&rsquo;ampio angolo di attacco di 37&deg;, quello di dosso da 28&deg; e l&rsquo;angolo di uscita di 49&deg; in questo modo pu&ograve; superare i pi&ugrave; severi ostacoli o pendenze, &ldquo;tuffarsi&rdquo; nei guadi e offrire grandi emozioni.  IL TEST  Il livello di grip &egrave; altissimo e d&agrave; grandi risposte su terreni irregolari, viaggia e va ovunque come abbiamo potuto constatare nell&rsquo;impegnativa ascesa al Colle del Sommeiller, partendo Bardonecchia per arrivare al confine francese dopo una lunga ed estenuate ascesa (30 km circa) verso quota 3.000 quasi totalmente su sterrato, pietre piccole e grandi, con qualche passaggio sull&rsquo;acqua per arrivare al lago sotto l&rsquo;ex ghiacciaio immersi nella neve. Morale, per Jimny PRO non ci sono stati ostacoli difficili, a chi guida non resta che utilizzare prima, seconda, ridotte e &hellip; prestare molta attenzione all&rsquo;impegnativo percorso. Il tutto in comodit&agrave;, anche per chi siede come passeggero a fianco di chi guida. E alla fine Jimny PRO conferma l&rsquo;eccezionale affidabilit&agrave; e capacit&agrave;.  LE RIDOTTE  &quot;Jimny PRO &egrave; dotato di un sistema 4WD inseribile con marce ridotte, che pu&ograve; facilmente passare tra le modalit&agrave; 2H (marce alte e due ruote motrici), 4H (marce alte con 4x4 inserito) e 4L (4x4 con marce ridotte), agendo unicamente sulla leva dedicata, connessa direttamente alla trasmissione. Rispetto alla modalit&agrave; 4H la modalit&agrave; 4L &egrave; in grado di trasferire maggiore coppia alle ruote, per una trazione migliore su pendenze elevate e terreni pi&ugrave; difficili. Quando due ruote diagonalmente opposte perdono trazione, il sistema di controllo LSD frena automaticamente le ruote che stanno slittando per redistribuire la coppia alle altre due, permettendo al veicolo di riguadagnare trazione. Questo sistema permette a Jimny PRO di districarsi sulle superfici pi&ugrave; scivolose e su strade accidentate con condizioni differenti tra le diverse ruote&quot; spiegano i tecnici Suzuki.&nbsp;  MOTORE E LEGGEREZZA  Il propulsore da 1.5 &egrave; stato migliorato e fornisce una coppia maggiore a tutti i regimi, in particolare a bassi giri. E&rsquo; compatto (la leggerezza &egrave; una grande dote del Jimny) e pesa meno rispetto al precedente (che era da 1.3 litri). Trasmissione manuale a 5 marce, nuova la leva del cambio, preciso e diretto, con riduzione delle vibrazioni.  EMERGENZA E SICUREZZA  Sicurezza avanzata, al top di Suzuki che indica i sistemi sofisticati con parole italiane (&ldquo;attentofrena&rdquo;, &ldquo;occhioallimite&rdquo;, &ldquo;guidadritto&rdquo;, &ldquo;restasveglio&rdquo;, &ldquo;partifacile&rdquo;, &ldquo;scendisicuro&rdquo;). E seguendo le ultime normative &egrave; stato inserito il sistema di chiamata di emergenza E-Call.&nbsp;  Di serie fari &ldquo;nontiabbaglio&rdquo;, fendinebbia, sedili riscaldabili, climatizzatore, cruise control. Insomma come dice la filosofia Suzuki &ldquo;Tutto di serie senza sorprese&rdquo;.  PREZZO  Il costo di Jimny PRO &egrave; di 23.400 euro (18.700 senza IVA). Unico optional &egrave; il bicolore (400 euro). Disponibili le soluzioni con finanziamenti (36 mesi, rata 199 euro compresi 3 tagliandi), con noleggio (48 mesi, 40 mila km, 299+IVA con manutenzione e copertura assicurativa). E formula 3 Plus.   

Il piccolo fuoristrada di casa Suzuki, la Jimny, torna sul mercato con una nuova configurazione. Ecco come va, su strada e soprattutto fuori

Suzuki Jimny PRO, la prova del piccolo fuoristrada

Il piccolo e apprezzato fuoristrada di casa Suzuki, la Jumny, si mette alla prova sui terreni montani

Suzuki Jimny, il piccolo fuoristrada alla prova

        Rieccolo, omologato autocarro e con quasi tutte le caratteristiche del fuoristrada che in pochi mesi, al debutto sul mercato italiano, ha esaurito l'intera "scorta" di esemplari previsti. Suzuki Jimny Pro &egrave; la versione due posti e con omologazione autocarro del Jimny sacrificato dalle norme sulle emissioni di Co2, che hanno costretto Suzuki a non poter raccogliere ulteriori ordini oltre la quota di esemplari assegnati all'Italia, al debutto nel 2019, anzi tagliando a 2.000 esemplari quelli disponibili per il 2020, venduti tutti in pochi mesi, di fine 2019.  Jimny autocarro N1, prezzi e dotazione&nbsp; Va a listino con un prezzo da 18.700 euro pi&ugrave; iva, 23.400 euro chiavi in mano, con pressoch&eacute; tutto di serie, eccezion fatta per la colorazione bicolore, un extra da 400 euro. La grande novit&agrave; che differenzia Suzuki Jimny N1 dalla versione omologata trasporto persone &egrave; l'eliminazione dei sedili posteriori e l'installazione di una rete divisoria tra sedili anteriori e bagagliaio. Quest'ultimo sfoggia ben 863 litri di volume utile. Invariate le specifiche tecniche, dal motore 1.5 litri benzina aspirato da 102 cavalli (7,7 lt/100 km il consumo dichiarato WLTP) alla trazione integrale AllGrip, su ruote da 15 pollici e cerchi in lamiera.&nbsp; Di serie, Jimny autocarro, Pro, ha gli Adas della frenata d'emergenza con riconoscimento dei pedoni, l'alert al mantenimento di corsia, l'automatismo di conversione degli abbaglianti, il monitoraggio dei colpi di sonno del guidatore, la eCall&nbsp; e il cruise control. Non mancano i fendinebbia n&eacute; i sedili riscaldabili o il climatizzatore.&nbsp;        

Torna sul mercato italiano, Suzuki Jimny. Lo fa in versione Pro, omologato autocarro, dopo il successo di vendite del fuoristrada al lancio, frenato dai calcoli legati alla media di emissioni di Co2&nbsp;

Suzuki Jimny Pro, i prezzi della versione autocarro

        Costretto all&rsquo;uscita di scena, temporanea, adesso ritorna. Suzuki Jimny rivela l&rsquo;omologazione N1 con la quale andr&agrave; sul mercato europeo, dove un anno fa &egrave; stato costretto a &ldquo;uscire&rdquo;, vittima di una normativa sulle emissioni medie di Co2 che ha penalizzato pesantemente Suzuki. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto Di per s&eacute; il Jimny non avrebbe valori di Co2 esagerati, l&rsquo;1.5 benzina da 102 cavalli si posiziona al di sotto dei 150 g/km, tuttavia, in ragione di valori gi&agrave; piuttosto bassi nella media di emissioni prodotta dalla gamma Suzuki in passato, i nuovi target sono risultati tali da costringere la casa madre a ridurre la disponibilit&agrave; di esemplari del Jimny destinati all&rsquo;Europa.  Duemila Jimny per il 2020, tutti gi&agrave; assegnati a fine 2019, prenotati. Il taglio del 30% della produzione destinata all&rsquo;Italia ha dovuto fare i conti con una richiesta che solo nel 2019 era stata di 3.300 esemplari venduti. Jimny autocarro due posti  Passato, perch&eacute; adesso prepara il debutto&nbsp;Suzuki Jimny autocarro, omologazione N1 che riconfigura l&rsquo;abitacolo, diventa due posti e sfrutta l&rsquo;intero spazio posteriore a vantaggio del bagagliaio, un pavimento regolare e la rete divisoria del carico per un&rsquo;interpretazione diversa del piccolo fuoristrada. Sfoglia il listino Suzuki: tutti i modelli sul mercato Invariata la base tecnica, la trazione integrale AllGrip con ridotte, come l&rsquo;offerta di sistemi di assistenza alla guida, tra Hill Descent Controll, Hill Hold Control e la frenata automatica d&rsquo;emergenza, in pi&ugrave;, l&rsquo;eCall attivabile in caso di emergenza.       

Dopo il taglio alla produzione destinata all'Europa per ragioni di emissioni medie di Co2 da rispettare, Suzuki presenta la versione N1 del fuoristrada. Jimny invariato, eccezion fatta per la configurazione degli interni

Suzuki Jimny autocarro, rieccolo sul mercato europeo

        Decisamente rari oggi, i piccoli fuoristrada offrivano ancora una scelta relativamente varia sul finire degli anni '90, anche se iniziavano ad abbandonare la rudezza classica dei loro predecessori e ingentilirsi sia nell'aspetto sia nella sostanza. Suzuki Jimny, codice di progetto JB, ne &egrave; stato uno dei pi&ugrave; eloquenti esempi, visto che segnava un netto salto rispetto alla celebrata ma pi&ugrave; essenziale serie degli SJ/Samurai che l'aveva preceduto. Cerchi un'auto nuova? Consulta il listino completo di Auto! FUORISTRADA URBANO  Lungo 3,6 metri, con un design tondeggiante e piacevole, abbandonava un po' l'aspetto da macchina da maltrattare suggerendo che si sarebbe trovato a suo agio anche per le strade cittadine senza far sfigurare l'occupante, fosse anche una signora di qualunque et&agrave;. Sotto quest'abito trendy riproponeva una meccanica classica, con un telaio a longheroni e sospensioni a ponte rigido, aggiornate per&ograve; con molle elicoidali in luogo delle vecchie balestre, soluzione che Samurai aveva collaudato su una piccola serie a fine carriera. La trazione era inseribile sull&rsquo;anteriore, senza differenziale centrale con innesto a leva, riduttore non cortissimo (2:1) e nessun bloccaggio ulteriore. Gli interni, semplici ma gradevoli e comunque un po' pi&ugrave; curati che in precedenza, avevano quattro posti, pur essendo i posteriori modesti, e un bagagliaio altrettanto esiguo (a patto di non abbattere i corti schienali) a cui si accedeva da un portellone incernierato lateralmente e con la ruota di scorta appesa al centro. Le carrozzerie sarebbero due, anche se oggi sul mercato si trova soltanto quella chiusa, mentre &egrave; quasi introvabile la variante "cabriolet". Questa offriva una soluzione piuttosto in voga sui modelli orientali dell'epoca, con parte posteriore dell'abitacolo con copertura in tessuto e plastica di buona fattura e facile da smontare. Era per&ograve; caratterizzata da un allestimento particolarmente spartano, tanto che nei primi anni non poteva avere n&eacute; l'ABS n&eacute; il climatizzatore nemmeno a richiesta. Versione che &egrave; stata definitivamente eliminata dai listini italiani nel 2008. MOTORIZZAZIONI E GUIDA Per la variante chiusa, nota come "berlina", erano invece disponibili questi optional (poi riassunti insieme ai fendinebbia in un allestimento top chiamato Special, poi Mode e poi JLX+) e i cerchi in lega. Per tutte motore 1.3 16V a iniezione elettronica da 80 CV&nbsp;e cambio manuale a 5 marce. Privo di elettronica, il Jimny ha sempre avuto una guida semplice ma da maneggiare con cautela sul bagnato e sullo sdrucciolo, dove malgrado la potenza non esagerata del motore, il passo corto e la trazione posteriore, unite ad uno sterzo un po' lento, tendevano a renderlo potenzialmente nervosetto specie per chi proveniva da vetture pi&ugrave; basse. Caratteristiche che si trasformavano in pregi nel fuoristrada, dove leggerezza e passo corto combinati alla buona escursione dei ponti con molle gli avevano consentito di superare ostacoli anche impegnativi, sopperendo con le ridotte alla coppia modesta del piccolo benzina. Nel 2002 i prezzi partivano da circa 15.000 euro, poi erano lievitati leggermente nel 2004 spingendo la Casa a proporre un nuovo allestimento base JX un po' pi&ugrave; essenziale. Suzuki Jimny Gan, prove di off-road estremo al Parco del Valentino Nel 2005 arriv&ograve; un leggero restyling, concentrato sul disegno della parte bassa del frontale, ma pi&ugrave; importante all'interno, dove spar&igrave; la leva di innesto trazione e ridotte, sostituita da un sistema elettrocomandato con tre pulsatiin plancia. Inoltre, il motore 1.3 venne aggiornato con la fasatura variabile VVT e leggermente potenziato a 85 CV. Nel 2008 si rese finalmente disponibile un cambio automatico a 4 rapporti che per&ograve; suscit&ograve; scarso interesse, al punto che oggi gli esemplari A/T sul mercato son pochissimi e quotati meno di quelli con cambio manuale. HA PROVATO ANCHE IL DIESEL Nel momento di maggior successo per il Diesel, anche Jimny si concesse un'alternativa a gasolio, rappresentata dal valido 1.5 common rail Renault proposto, per&ograve;, esclusivamente con cambio manuale. La prima soluzione fu quella di base da 65 CV e 140 Nm di coppia, che nel 2006 lasci&ograve; il posto alla pi&ugrave; potente versione da 86 CV e 200 Nm, aggiornata ad Euro 4 rimasta in listino fino al 2011 e poi abbandonata definitivamente con l'arrivo dell'Euro 5. Tra il 2012 e il 2013 fu la volta di un secondo e pi&ugrave; sostanzioso restyling, evidente nel cofano risagomato e nelle modifiche ai fari e ai paraurti, accompagnato da qualche accessorio in pi&ugrave;. Tanto &egrave; bastato a prolungare la carriera di Jimny di altri 5 anni durante i quali &egrave; rimasto quasi del tutto invariato esteticamente, mentre la dotazione di sicurezza ha fatto in tempo ad arricchirsi del controllo di stabilit&agrave; ESP e del monitoraggio della pressione delle gomme TMPS, arrivati nel 2015 insieme all'aggiornamento a Euro 6 del motore benzina. La reperibilit&agrave; &egrave; buona, anche se con chilometraggi mai troppo ridotti, a riprova del fatto che &egrave; stato apprezzato e sfruttato, inoltre bisogna filtrare opportunamente gli esemplari preparati,magari in modo leggero, per il fuoristrada. Vetture che richiedono un occhio in pi&ugrave; per lo stato della meccanica. Nel listino dell'usato di Auto, tante occasioni da non perdere a portata di click! IL MODELLO ODIERNO  Nel 2018 ha finalmente debuttato l'erede, di cui esiste gi&agrave; una discreta disponibilit&agrave; sul mercato dell'usato. Tradizionalista nel look che reinterpreta le linee squadrate del passato, &egrave; molto simile al precedente nell'impostazione, nelle misure e nella struttura, con qualche rinforzo e accorgimenti come lo sterzo dotato di ammortizzatore che lo rendemeno brusco nel trasmettere le asperit&agrave; e un infotainment moderno. Il motore &egrave; uno degli ultimi piccoli aspirati sul mercato, con cilindrata ora di 1,5 litri e 102 CV e ancora cambio manuale a 5 marce o a richiesta automatico a 4, mentre per l'innesto di trazione e ridotte si &egrave; tornati alla classica leva.       

Tra i pochi veri fuoristrada sopravvissuti ai giorni nostri, con la serie del '98 ha unito un telaio classico ma accattivante. Fedele all'1.3 a benzina, ha offerto anche motori Diesel

Suzuki Jimny, arrampicatore da città

La versione attuale del fuoristrada nipponico debutta sul mercato nel 2018, con un look tradizionale che reinterpreta le linee squadrate del passato insieme a qualche accorgimento come lo sterzo dotato di ammortizzatore - che lo rende meno brusco nel trasmettere le asperità - e un infotainment moderno. Il motore è uno degli ultimi piccoli aspirati disponibili, con cilindrata ora di 1,5 litri e 102 CV

Suzuki Jimny FOTO

La serie di fine anni '90 del piccolo fuoristrada giapponese si rivelò una delle più fortunate per il modello. Presentava un telaio classico abbinato a un design alla moda e accattivante, per una vettura ideale sia per i percorsi off-road che per quelli cittadini. Oltre alla versione standard, c'era anche la cabriolet, oggi quasi introvabile

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