L'unica California Spider ad aver mai corso, protagonista alla Targa Florio del 1962, è proposta all'asta da RM Sotheby's per una cifra che si attesta sui 10 milioni di euro. Chassis numero 1883 GT, carrozzata Scaglietti, si tratta del secondo dei 56 esemplari a passo corto costruiti e uno dei 18 con i fari scoperti, oltre a essere uno dei due esemplari spinti dal motore Tipo 128 F e uno dei tre privi di prese d'aria laterali

Ferrari 250 GT SWB California Spider

        Si continua a parlare di elettrificazione e di auto a batterie ma, per fortuna, continuano a nascere sportive di impostazione tradizionale. Anche in Audi, dove pure hanno professato fede assoluta in un futuro tutto chilowattora con ricariche &agrave; gogo. La RS 3 &egrave; sicuramente un bel regalo a chi se la potr&agrave; permettere a partire da gennaio del 2022 investendo almeno 61.700 euro per la versione Sportback, certamente la pi&ugrave; richiesta e alternativa alla berlina pi&ugrave; tradizionale, in listino a partire da 64.800 euro. Audi RS e-tron GT, come va su strada la pi&ugrave; potente dei Quattro Anelli  Audi RS 3 Sportback, sportiva da 400 cavalli La si riconosce per finiture particolarmente aggressive, simili a quelle della gi&agrave; nota RS Q3 che &egrave; spinta anch&rsquo;essa dal 5 cilindri TFSI di 2,5 litri di eccellenza per l&rsquo;Audi. La presa d&rsquo;aria anteriore &ldquo;single frame&rdquo; &egrave; nera e ci sono feritoie aggiunte sotto i fari con la medesima griglia. Sono inoltre specifici per il modello l&rsquo;estrattore posteriore, gli scarichi e le minigonne. Scegliendo in opzione i fari a Led Matrix, le luci diurne riprendono il disegno di una bandiera a scacchi. Anche gli interni sono specifici, con inserti in carbonio nella plancia, sedili anatomici, strumentazione digitale variabile ed eventuale head-up display a richiesta. Il cuore pulsante di questo cavallo di razza &egrave;, come anticipato, il motore. Simile a quello della corrispondente Q3, ha 400 cavalli di potenza con una coppia massima salita per&ograve; da 480 a 500 Nm a partire da 2.250 giri. Le prestazioni sono entusiasmanti, con un tempo di 3&rdquo;8 per accelerare da 0 a 100 km/h e una velocit&agrave; massima di 250 km/h che pu&ograve; essere innalzata a 280 km/h e ancora a 290 all&rsquo;ora con il pacchetto RS Dynamcic plus che comprende freni carboceramici e sospensioni adattive. Audi A3 allroad, la cityhopper &egrave; in fase di sviluppo Sulle strade della Targa Florio Meccanicamente va segnalato l&rsquo;allargamento delle carreggiate ma, soprattutto, un avanzato sistema di ripartizione della coppia motrice tra avantreno e retrotreno e tra le ruote posteriori. Il comportamento &egrave; meno da tipica auto a quattro ruote motrici, con una decisa riduzione del sottosterzo caratteristico delle trazioni integrali. Oltre alle quattro modalit&agrave; tradizionali d&rsquo;impiego di un&rsquo;Audi, ci sono ancora la modalit&agrave; RS Performance, la RS Individual e quella RS Torque Rear che ripartisce tutta la coppia motrice al retrotreno trasformando la RS 3 in un&rsquo;auto a trazione posteriore. Abbiamo avuto la fortuna di provare la nuova Audi sul leggendario tracciato della Targa Florio in Sicilia. Su strade a volte malandate in mezzo alle Madonie, la RS 3 entusiasma per le prestazioni, con un motore migliorato nell&rsquo;erogazione di potenza e pi&ugrave; pronto dai bassi regimi rispetto a quello della RS Q3. Con grandi margini di sicurezza, il sottosterzo &egrave; ridotto davvero al minimo e si affronta qualunque tipo di percorso ad andature da capogiro. Pronta nei cambi di direzione, la RS 3 si proietta fuori dalle curve con accelerazioni brucianti. Pure se &egrave; raccomandato farlo solo in pista, si pu&ograve; poi passare alla modalit&agrave; RS Torque Splitter per ottenere dei coreografici sovrasterzi di potenza. E dimenticare che un&rsquo;Audi va solo dritta e stabile come un treno ad alta velocit&agrave;. Audi R8 V10 RWD, al via gli ordini della supercar a trazione posteriore       

Abbiamo guidato la nuova Audi RS 3 Sportback da 400 cavalli in Sicilia, sulle strade che ospitavano la mitica corsa: ecco come va la sportiva tedesca

Audi RS 3 Sportback, la prova della sportiva sulle strade della Targa Florio

Abbiamo messo alla prova la nuova Audi RS 3 Sportback sulle strade della Targa Florio, in Sicilia

Audi RS 3 Sportback, la prova in Sicilia

        Anche nel 2019 torna la Targa Florio, e TAG Heuer, Official Timekeeper della celebre &ldquo;Cursa&rdquo;, porta in gara TAG Heuer Monaco, il suo cronografo dal DNA racing. Trattasi infatti dell&rsquo;orologio indossato da Steve McQueen nello storico film del 1971 &ldquo;Le 24 Ore di Le Mans&rdquo;, pronto a sbarcare in Sicilia per il suo cinquantesimo anniversario. Le Mans '66: ciak, si gira il film "La Grande Sfida" CRONOGRAFO STORICO Venne infatti realizzato nel 1969, e gli venne dato il nome del famoso circuito automobilistico di Montecarlo. Dalla cassa quadrata e impermeabile, l&rsquo;orologio svizzero era progettato per contenere Calibre 11, il primo movimento cronografico automatico della storia. Due anni dopo, al polso del pilota Michael Delaney, divenne leggenda, cominciando a essere amato e utilizzato da tutti gli amanti del motor racing lungo 50 anni di storia. TAG HEUER E LE CORSE: RAPPORTO SPECIALE Del resto, quello tra TAG Heuer e gli sport automobilistici &egrave; un feeling datato. Negli anni &rsquo;70, ad esempio, l&rsquo;azienda, che si chiamava ancora Heuer, era cronometrista Ferrari e svilupp&ograve; per prima degli strumenti di rilevazione dei tempi dei vari team di Formula 1 in gara in maniera sempre pi&ugrave; precisa. La saga di TAG Heuer nel Motorsport al Salone di Ginevra Celebre l&rsquo;immagine dell&rsquo;epoca che vedeva il timekeeper Jean Campiche, soprannominato &ldquo;il pianista della Formula 1&rdquo;, posizionarsi a lato della pista per prendere i tempi delle monoposto di Maranello.  Un sodalizio, quello tra TAG Heuer e le corse, che si rinnova anche alla Targa Florio 2019. La mitica corsa siciliana dedicata alle auto d&rsquo;epoca costruite prima del 1977 continua a mietere successo: l&rsquo;edizione di quest&rsquo;anno infatti vedr&agrave; la partecipazione di ben 80 equipaggi provenienti da tutti e cinque i continenti. Per loro, l&rsquo;occasione non solo di gareggiare, ma di ammirare un pezzo di storia racing come il TAG Heuer Monaco.       

Il celebre cronografo indossato da Steve McQueen nel film &ldquo;Le 24 Ore di Le Mans&rdquo; festeggia i 50 anni alla mitica corsa storica siciliana

TAG Heuer Monaco alla Targa Florio 2019

        Ottant&rsquo;anni dalla vittoria della Targa Florio per Maserati. Un anniversario importante per la casa automobilistica di Modena, che celebra la vittoria di Luigi &ldquo;Gigi&rdquo; Villoresi sulla Tipo 6CM nel 1939. Il pilota milanese, alla guida della sua auto, correva il 14 maggio a Palermo sul Circuito Parco della Favorita classificandosi al primo posto dopo i 40 giri previsti dalla corsa, per un totale di 228 chilometri percorsi e un tempo di gara di 1h40&rsquo;15&rsquo;&rsquo;. Villoresi fu protagonista anche del giro pi&ugrave; veloce in gara, con il tempo di 2&rsquo;24&rsquo;&rsquo; completato a una media di 141 km/h.  Il podio di quell&rsquo;edizione veniva occupato da Villoresi sul gradino pi&ugrave; alto, da Piero Taruffi e Guido Franco Barbieri al secondo e terzo posto. Tutti e tre i piloti erano alla guida della Maserati Tipo 6CM, per un risultato storico da parte del Tridente. Non era una notizia sbalorditiva, quella della classifica finale del 1939: le due edizioni precedenti, nel 1937 e 1938, avevano visto entrambe le volte un podio fatto solo di Maserati. Un dominio assoluto, che dava lustro a un periodo di leadership assoluta nella competizione siciliana. E l&rsquo;edizione del 1940? Vinta da Villoresi, a bordo di una Maserati Tipo 4CL: auto nuova, stesso risultato. Maserati 100, grande successo! Maserati e Florio: da sempre vincenti La Targa Florio prende il nome da Vincenzo Florio, imprenditore palermitano noto all&rsquo;ambiente delle competizioni automobilistiche, che nel 1906 aveva ideato la corsa sostenendo economicamente la sua organizzazione. Dalla prima edizione la Targa Florio si &egrave; svolta fino al 1977, per un totale di 62 edizioni consecutive, eccezion fatta per gli anni delle due guerre mondiali. Ogni maggio, tra le strade della provincia palermitana, le auto da corsa sfrecciavano per aggiudicarsi l&rsquo;ambito premio. La Maserati Tipo 6CM nasceva da un progetto di Ernesto Maserati e si presentava come una monoposto da gara classica, ma dai contenuti avanzatissimi per l&rsquo;epoca. Il motore era un sei cilindri in linea: i cilindri fusi in blocco con la testa erano accoppiati a due a due sul basamento comune in elektron, con due assi a camme in testa azionati da una risalita di ingranaggi. Maserati 4CL e 4CLT: la storia Due valvole per ogni cilindro e alimentazione forzata con compressore Roots, per una potenza che arrivava a 175 cv. Il telaio era il fiore all&rsquo;occhiello della monoposto: sulla struttura base, ancora in linea con quelle del periodo, le sospensioni anteriori davano estremo vantaggio rispetto alle concorrenti straniere, con molle a barra di torsione che consentivano di regolare la tensione in base alle caratteristiche del circuito. La carrozzeria dalle forme tondeggianti, la carenatura delle fiancate e la forte inclinazione del frontale erano frutto di un grande studio aerodinamico, che negli anni permise alla Maserati di superare le E.R.A. inglesi e l&rsquo;appena nata Alfetta di Alfa Romeo. Con 27 esemplari prodotti, La Tipo 6CM vinse diverse competizioni sui pi&ugrave; importanti circuiti del continente, inoltre detiene il record di vittorie alla Targa Florio, le tre che abbiamo ricordato.        

Nel 1939 la casa del Tridente riempiva il podio della competizione siciliana con tre Tipo 6CM e il trionfo di Luigi Villoresi. Con quella vittoria fu stabilito il record di trionfi nella gara

Maserati, una storica Targa Florio di 80 anni fa

Ottant'anni fa la casa del Tridente riempiva il podio della Targa Florio con tre Tipo 6CM e il trionfo di Luigi Villoresi. Con quella vittoria fu stabilito il record di trionfi nella competizione dopo i trionfi del 1937 e 1938  

Maserati celebra la storica Tipo 6CM: le foto

E sono 102 candeline. Tra un passato competitivo, di altissimo livello, e la celebrazione di un rito di regolarit&agrave; che si ripete. Targa Florio &egrave; LA corsa. Lo &egrave; stata per le 61 edizioni disputate sui circuiti vari ricavati tra le Madonie, pi&ugrave; un passaggio strettamente palermitano, sul circuito de La Favorita. Per dirla correttamente e in modo comprensibile anche ai non-siciliani, la Targa &egrave; &lsquo;A Cursa. Piazza Verdi a Palermo &egrave; pronta ad accogliere i circa 150 equipaggi che dal 4 ottobre affronteranno un viaggio tra colori e storia della Sicilia occidentale, sapori e bellezze, artistiche e paesaggistiche.&nbsp;    Quattro giornate per toccare con le auto storiche della Targa Florio Classic e le Rosse del Ferrari Tribute, punti iconici dell&rsquo;isola. Monreale ed Erice e, ancora, Cefal&ugrave;, per dire di alcuni. Palermo cuore pulsante della Targa, che si concluder&agrave; ancora in Piazza Verdi e vedr&agrave; i vincitori delle varie categorie premiati al Teatro Massimo. Con una novit&agrave;: l&rsquo;istituzione del premio Coppa delle Dame, in onore della prima donna ad aver corso la Targa, quella Maria Antonietta Avanzo cantata nei versi di D&rsquo;Annunzio e protagonista nel 1920 sul circuito delle Madonie. Due partecipazioni, poi la Mille Miglia del 1928, fino a correre Indianapolis nel 1932. La classifica Prove di Media, invece, &egrave; titolata a Ugo Sivocci, vincitore della Targa Florio del 1923 e padre del simbolo del Quadrifoglio.  La storia della Targa &egrave; fatta di nomi monumentali, i grandi marchi a primeggiare, il testa a testa Porsche-Alfa Romeo, 32 a 30 nel computo di arrivi tra i primi tre. Undici vittorie contro 10. E Ferrari, poi Lancia e quella Bugatti che, la Targa, la vinse con Albert Divo, nome tornato in auge grazie alla specialissima hypercar dedicata al pilota transalpino.  Edizioni competitive disputate sui 148 chilometri del &ldquo;lungo&rdquo; delle Madonie, circuito poi ridotto negli anni ai 108 km, fino al Piccolo circuito delle Madonie, 72 km che furono teatro dell&rsquo;ultima edizione competitiva nel 1977. Storie di case automobilistiche e di piloti, le vittorie dei Maglioli, dei Vaccarella, dei Gendebien, e poi dei Villoresi, Varzi, Nuvolari, Taruffi: nel 1954 l&rsquo;affermazione con Lancia, oggi, il ricordo dei 30 anni dalla scomparsa.  All&rsquo;ombra del teatro Verdi &egrave; tutto pronto per celebrare ancora un rito senza tempo. 

La manifestazione di regolarit&agrave; riservata ad auto storiche &egrave; pronta a celebrare i 102 anni dalla prima edizione. Da Palermo si andr&agrave; alla scoperta della Sicilia, sulle tracce dei piloti che si misurarono sui tracciati impegnativi di quella che &egrave; &#39;A Cursa

Targa Florio 2018, il rito si rinnova

Dalla Sicilia al Down Under. Chiss&agrave; cosa ne avrebbe pensato Vincenzo Florio, il fondatore, della Targa Florio Australian Tribute. La gara di regolarit&agrave; si svolger&agrave; nello Stato del Victoria dal 30 novembre al 3 dicembre. Si tratta di&nbsp;omaggio a una delle pi&ugrave; antiche corse automobilistiche. E alla grande intuizione di Vincenzo, che a sua volta nel 1906 volle celebrare la sua Sicilia.  Il Targa Florio Australian Tribute, &egrave; un evento promosso dall&rsquo;Automobile Club di Palermo che ha concesso a CAMS (Confederation of Australian Motor Sport) l&rsquo;utilizzo del marchio. L&rsquo;organizzazione esecutiva &egrave; affidata a Meet Comunicazione, societ&agrave; leader negli eventi di auto storiche, e all&rsquo;australiana iSteem. In collaborazione con la FIA e con la partecipazione dello Stato del Victoria, teatro della gara di regolarit&agrave; a cui partecipano oltre 100 vetture.  C&#39;&egrave; un&#39;altra dedica speciale, sempre da parte di un siciliano. Ovvero il Ministro degli Affari Esteri Angelino Alfano che sar&agrave; in Australia in missione di governo proprio nel periodo della gara. &quot;Per la prima volta la Targa Florio esce dall&rsquo;Italia e da quella Sicilia in cui nacque oltre un secolo fa, nel 1906. &Egrave; la gara automobilistica pi&ugrave; antica del mondo, ma &egrave; anche un simbolo dell&rsquo;Italia, della passione per le auto, per l&rsquo;eccellenza, per le sfide. Ora per la prima volta questa leggenda italiana vivr&agrave; un tributo sulle strade di questo straordinario Paese che &egrave; l&#39;Australia. Lo fa grazie a un&rsquo;idea coraggiosa e all&rsquo;impegno di molti, a partire dalle istituzioni australiane che hanno sostenuto quest&rsquo;idea e alle quali deve andare il nostro grazie. Questo Tributo sar&agrave; un&rsquo;altra testimonianza, particolarmente emozionante, del rapporto tra i nostri due Paesi, un&rsquo;ulteriore occasione per arare il terreno della collaborazione, dello sviluppo, delle sinergie. Per essere ancora pi&ugrave; vicini&quot;.  Il 28 novembre Alfano consegner&agrave; la bandiera tricolore ad Arturo Merzario, che parteciper&agrave; alla corsa in qualit&agrave; di portabandiera italiano. Il Targa Florio Australian Tribute &egrave; aperto a vetture dal 1906 al 1976 che gareggeranno lungo i 1.175 km di percorso in circa 40 prove di regolarit&agrave; per quattro giorni di gara. Negli stessi giorni di gara, sullo stesso percorso, si terr&agrave; il Ferrari Trophy riservato alle vetture del Cavallino costruite tra il 1977 e oggi.  Il programma  Gioved&igrave; 30 novembre dopo le verifiche a Melbourne i partecipanti procederanno per Geelong, da dove partiranno alle 14, per farvi ritorno dopo 170 km. Venerd&igrave; 1 dicembre ci sar&agrave; la Geelong-Cape Schank, passando per Lorne e Queenscliff dove il traghetto porter&agrave; le auto a Sorrento. Sabato 2 dicembre la tappa attraverser&agrave; la regione vinicola di Mornington attraverso Red Hill fino a San Remo e a Healesville. Domenica 3 dicembre partenza da Healesville per tornare a Melbourne giungendo allo sponsor Village in Albert Park. Cerimonia di premiazione presso Harbour Esplanade, Docklands. 

Dal 30 novembre al 3 dicembre il primo Australian Tribute, con Arturo Merzario portabandiera dell&#39;Italia

Targa Florio il mito italiano sbarca in Australia&nbsp;

Mille Miglia e Targa Florio, corse nel Belpaese che hanno scritto pagine di storia dell&#39;automobilismo. Gare iconiche che hanno visto trionfare Alfa Romeo, ben 10 successi del Biscione in quella che per gli appassionati &egrave; &quot;a Cursa&quot;, 11 in 27 partecipazioni alla Mille Miglia. Rispolvera un passato glorioso, l&#39;esposizione Per l&#39;amore della corsa, presso il Motor Village FCA di Rond-Pont Champs Elys&eacute;e a Parigi. In mostra modelli rarissimi, direttamente dal Museo Storico Alfa Romeo di Arese, come la RL Super Sport MM del 1927 e la 33 TT 12 del 1975.&nbsp;  La prima, guidata da Arturo Mercanti e Carlo Sozzi, conquist&ograve; la Mille Miglia nel 1927. Un progetto firmato Giuseppe Merosi, quello dell&#39;Alfa Romeo RL, prodotta in diverse declinazioni tra il 1922 e il 1927, anche in configurazione Targa Florio. Motore 6 cilindri in linea posto longitudinalmente all&#39;anteriore, 3 litri di cubatura per 83 cavalli, cos&igrave; le corse negli anni Venti del secolo scorso. Una carriera sportiva che vedr&agrave; il progetto RL aggiudicarsi oltre 90 vittorie. Complessivamente si contano 393 esemplari nei 5 anni di produzione, i telai Super Sport sono 76.  Quasi 50 anni dopo, sulle strade della Targa Florio toccher&agrave; all&#39;Alfa Romeo 33 TT 12 dettar legge. E&#39; il 1975 e la vittoria arriva con Nino Vaccarella e Arturo Merzario, &egrave; la decima Targa per Alfa Romeo, in una stagione di dominio assoluto nel campionato del Mondo Sport Prototipi: sette vittorie in otto gare. Progettata dall&#39;ingegner Carlo Chiti, la 33 adottava un telaio tubolare (ecco la sigla TT, sostituita poi dalla SC, a individuare le versioni con telaio scatolato) e un motore V12 3 litri da 550 cavalli, per una massa di appena 670 kg. Era l&#39;epoca d&#39;oro dei prototipi.&nbsp;  Dal 28 settembre al 21 novembre si potranno ammirare a Parigi, insieme a foto storiche della Mille Miglia e della Targa Florio, firmate Giacomo Bretzel, nonch&eacute; altre due perle dell&#39;automobilismo nazionale, &quot;prestate&quot; da una collezione privata: la Maserati tipo 63 Birdcage, protagonista della Targa Florio nel 1961 e la Fiat Abarth 750 Coup&eacute; Zagato, vincitrice di classe alla Mille Miglia del 1957. 

La RL Super Sport MM del 1927 e la 33 TT 12 del 1975 saranno affiancate dalla gamma di serie del Biscione. L&#39;esposizione &quot;L&#39;amore per le corse&quot; ripercorre la presenza Alfa, Maserati e Fiat nelle due gare entrate nella leggenda

Alfa Romeo, in mostra a Parigi i gioielli della Mille Miglia e Targa Florio

Il Cavallino Rampante e due delle gare pi&ugrave; iconiche d'Italia. Sono aperte le iscrizioni ai Ferrari Tribute to Targa Florio e to Mille Miglia. Per i clienti delle Rosse maggio sar&agrave; un mese da non perdere, con le due manifestazioni che eccezionalmente si svolgeranno a pochi giorni di distanza fra loro.  In Sicilia per il centenario. La Targa Florio festeggia quest&rsquo;anno il suo secolo di vita e lo fa in grande stile con un evento organizzato dall&rsquo;Automobile Club d&rsquo;Italia (ACI) che ha riunito nel mese di maggio, il periodo in cui originariamente si disputava la corsa gran turismo, tutte le manifestazioni legate alla classica delle Madonie. Il rally di campionato italiano, il rally storico, la gara di regolarit&agrave;, la Historic Speed e il Tribute Ferrari si svolgeranno in concomitanza dal 5 all&rsquo;8 maggio: si tratta dunque di un&rsquo;occasione da non perdere per vivere appieno la passione per il Marchio. L&rsquo;invito &egrave; aperto ai clienti Ferrari con vetture di ogni tempo che saranno impegnati in una gara di regolarit&agrave; lungo lo stesso percorso che ha visto le gesta di grandi piloti del passato come Juan Manuel Fangio, Arturo Merzario e Nino Vaccarella. Il percorso &egrave; paesaggisticamente eccezionale con punti di arrivo e partenza tra i pi&ugrave; belli al mondo come il Teatro Massimo di Palermo, la Valle dei Templi di Agrigento e la straordinaria Cefal&ugrave;. L&rsquo;iscrizione &egrave; possibile fino al 31 marzo.  Da Brescia a Roma e ritorno. Dal 18 al 22 maggio, andr&agrave; invece in scena il Tribute to Mille Miglia, la corsa che Enzo Ferrari defin&igrave; &ldquo;un museo viaggiante unico al mondo&rdquo;. La storica gara, con partenza e arrivo a Brescia e giro di boa a Roma, &egrave; giunta alla 34esima edizione rievocativa. In gara ci saranno 22 Ferrari, tutte presenti ad almeno un&rsquo;edizione della Mille Miglia competitiva. Al loro fianco ci saranno i clienti del Tribute Ferrari, che potranno partecipare con vetture di ogni epoca a una gara di regolarit&agrave; e potranno godersi appieno la loro auto lungo strade panoramiche che hanno fatto la storia dell&rsquo;automobilismo mondiale, con piloti come Clemente Biondetti, Giannino Marzotto, Luigi Villoresi, Eugenio Castellotti e Piero Taruffi. Alcuni dei luoghi in cui passer&agrave; la gara sono autentiche meraviglie: &egrave; il caso di Valeggio sul Mincio, Ferrara e Rimini nella prima tappa; di Roma, che la carovana visiter&agrave; in un&rsquo;affascinante passerella notturna nella seconda giornata, e di Firenze, Parma e Cremona nell&rsquo;ultima tappa che culminer&agrave; con l&rsquo;arrivo a Brescia non prima di aver effettuato un passaggio all&rsquo;autodromo di Monza. L&rsquo;iscrizione &egrave; possibile fino all&rsquo;11 aprile.  Targa Florio 2016  Mille Miglia 2016  

Sono aperte le iscrizioni, per i clienti delle Rosse maggio sar&agrave; un mese da non perdere

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