Solo a guardarla V60 Cross Country fa venire voglia di avventura: assetto rialzato di 75 millimetri rispetto alla versione classica, trazione integrale di serie e rivestimento della carrozzeria per affrontare percorsi pi&ugrave; impervi sono il biglietto da visita dell&rsquo;ultima nata della dinastia di station wagon Volvo. Il winter test organizzato a Lule&aring;, citt&agrave; nel cuore della Svezia artica, &egrave; l&rsquo;occasione perfetta per mettere alla prova la vettura nel suo habitat naturale per il quale &egrave; stata progettata.  Temperature rigide fino a -20 gradi e nevicate copiose sono l&rsquo;antipasto della nostra prova, ma appena saliti a bordo la prima sensazione &egrave; di grande sicurezza e comfort. Gli interni sono quelli che gi&agrave; conosciamo su V60, ben rifiniti e con tecnologia all&rsquo;avanguardia grazie al cruscotto digitale e al grande display centrale da cui controllare le impostazioni della vettura, l&rsquo;infotainment e la navigazione.  Le modalit&agrave; di guida sono quattro a partire da comfort per arrivare a dynamic e la differenza &egrave; tangibile in quanto viene modificata la risposta di sterzo, cambio, motore e sospensioni. I paesaggi innevati del nord e la guida sul mare (s&igrave; avete capito bene, per raggiungere le isole di fronte a Lule&aring; d&rsquo;inverno, si percorrono strade su ghiaccio spesso oltre un metro e mezzo) sono gli ingredienti di un&rsquo;esperienza unica che trova il suo culmine nel test finale su pista ghiacciata dove l&rsquo;auto ha dimostrato una dinamica di guida sempre piacevole anche in condizioni estreme e negli esercizi pi&ugrave; difficili. 

Alta e con la trazione integrale, la station wagon svedese non teme le condizioni estreme del Circolo Polare Artico

Volvo V60 Cross Country, a prova di Artico&nbsp;

Alta e a trazione integral, la Volvo V60 Cross  Country sembra dire: avventura non ti temo! Il test è avvenuto nel cuore della nel cuore della Svezia artica e la macchina ha messo in mostra sicurezza e comfort anche quando strapazzata su un lago ghiacciato!

Volvo V60 Cross Country, test sul ghiaccio: foto

        Quattro anni che resteranno impressi come una medaglia d&rsquo;oro vinta alle Olimpiadi. 1460 giorni che hanno cambiato il panorama di Volvo&nbsp;proiettandolo verso un futuro che sar&agrave; tutto all&rsquo;insegna della completa elettrificazione della gamma e della guida autonoma. Dal 2014 a oggi, la Casa svedese che opera in orbita Geely ha conservato interamente un&rsquo;autonomia progettuale unica e ha sfornato modelli nuovi in serie: il primo, quattro anni fa, il big-suv XC90. Poi S60 Cross Country, S90 e V90, XC40 e XC60. Sino all&rsquo;ultima nata: la V60 CC.&nbsp; Tutti modelli realizzati dal centro di design di Volvo che vede una triade di assoluto valore all&rsquo;opera: Thomas Ingenlath, tedesco, Chief Design Officer di Volvo Cars e del nuovo marchio sportivo Polestar; Maximilian Missoni, austriaco, il membro pi&ugrave; giovane del team di Volvo Cars che ha contribuito alla rinascita stilistica della Casa automobilistica; e Robin Page, inglese, designer dei lussuosi interni delle auto svedesi.&nbsp; La sigla CC sulle Volvo sta, come noto, per Cross Country dal 1997, anno in cui vide la luce la prima V70 a ruote alte. Una sigla che richiama l&rsquo;avventura e si ripropone nella station wagon V60 dedicata all&rsquo;off-road. Quest&rsquo;ultima, pi&ugrave; alta di 7 cm rispetto alla V60 &ldquo;borghese&rdquo; e con protezioni fuoristradistiche nella carrozzeria, ne &egrave; la conferma tecnologicamente pi&ugrave; riuscita e coinvolgente. Ad esempio, se siete alle prese con le strade e i sentieri dello &ldquo;skogen&rdquo;, la foresta alle latitudini nordiche a un passo dal Circolo Polare. Non solo per il sistema di trazione integrale che &egrave; da sempre un must per le Volvo ma anche per i dispositivi specifici per affrontare qualunque tipo di terreno.&nbsp;&nbsp; &Egrave; il caso del Corner Traction Control, dispositivo elettronico di ripartizione della coppia in curva sulle ruote con maggior presa, oppure dell&rsquo;Hill Descent Control, che aiuta a conservare la velocit&agrave; impostata nelle discese a bassa aderenza. Pilot Assist torna invece utile quando dagli skogen si passa alle autostrade: fino a 130 km/h anche V60 Cross Country gestisce in autonomia la marcia sotto la stretta supervisione del guidatore.&nbsp; Le motorizzazioni: turbobenzina 2.0 T5 da 250 cv e 350 Nm, in grado di sfrecciare fino ai 230 km/h e accelerare in 6&rdquo;8 da 0 a 100 km/h ma al momento c&rsquo;&egrave; solo il 2.0 D4 da 190 cv da 400 Nm (210 km/h e 8&rdquo;2 in accelerazione).&nbsp;La gamma si completer&agrave;, poi, con le versioni ibride plug-in Twin Engine e mild-hybrid con sistema a 48 volt. V60 CC &egrave; disponibile a un prezzo di partenza di 50.370 euro e con il servizio Care by Volvo che prevede un abbonamento mensile a rata fissa. &nbsp;       

La familiare Cross Country completa un quadriennio d'oro per il marchio svedese. Listino da 50.370 euro

Volvo V60 CC, regina d'inverno

Accanto a Volvo V60 arriva la versione Cross Country. A 21 anni dalla prima generazione, l'ultima  sintetizza il meglio dei sistemi di assistenza alla guida, tecnologici con le doti fuoristradistiche del suv XC60. Il tutto con carrozzeria station wagon. Turbo T5 e Diesel D4 per il debutto sul mercato, poi ibrido Twin Engine e mild-hybrid

Nuova Volvo V60 Cross Country: foto

Che dobbiate addentrarvi o meno nello skogen - che &egrave; foresta alle latitudini nordiche &quot;a un passo&quot; dal Circolo polare -, nuova Volvo V60 Cross Country non &egrave; un semplice rinnovare la tradizione ventennale delle wagon tutto-terreno del marchio. &Egrave;, piuttosto, un&rsquo;offerta interessante e alternativa al suv. Integrale di serie, con un&rsquo;altezza da terra davvero superiore rispetto a V60, va ben oltre le operazioni tutte scudi protettivi e look da off-roader senza sostanza.    Cross Country, in off-road, ci va e l&rsquo;esperienza Volvo assicura prestazioni adeguate. Non solo grazie alla modalit&agrave; di guida specifica, ma grazie alla presenza delle quattro ruote motrici, di un dispositivo elettronico di ripartizione della coppia in curva sulle ruote con maggior presa (Corner Traction Control) e di un&rsquo;altezza libera da terra di 21 centimetri. Sono 7,5 quelli in pi&ugrave; rispetto a una normale Volvo V60, valore che porta l&rsquo;altezza complessiva a 150 centimetri. Si solleva da terra grazie a sospensioni modificate e in grado di offrire tutto un altro isolamento della cassa dalle asperit&agrave; sugli sterrati.  Volvo annuncia le novit&agrave; con un po&rsquo; di mistero, senza dettagliare a fondo gli interventi sull&rsquo;assetto. Dall&rsquo;offerta suv, che nel segmento delle medie vuol dire Volvo XC60, arrivano dispositivi come l&rsquo;Hill Descent Control, che aiuta a conservare la velocit&agrave; impostata nelle discese pi&ugrave; ripide e a bassa aderenza. La suite di sistemi di assistenza &egrave; al top, mutuata dalla famiglia Volvo SPA, architettura modulare delle Volvo &quot;grandi&quot; (e medie). Il Pilot Assist torna utile quando dagli skogen, dalle foreste, si torna sulle autostrade (scopri come va il sistema su strada): fino a 130 km/h anche V60 Cross Country sar&agrave; in grado di gestire in autonomia la marcia, sotto la stretta supervisione del guidatore.  Nuova Volvo V60, la prova: ambizioni paterne  Sicurezza, ancora, per dire del pacchetto City Safety. Anche qui, non una novit&agrave;. Statisticamente sar&agrave; pi&ugrave; probabile che torni utile la funzione di frenata automatica nel caso in cui si rischi l&rsquo;incidente con animali di grande taglia. A richiesta, invece, si potr&agrave; integrare la dotazione con il Cross Traffic Alert.  Le motorizzazioni inizialmente disponibili su nuova Volvo V60 Cross Country saranno il turbo benzina 2 litri T5 - 250 cavalli e 350 Nm, in grado di correre fino ai 230 km/h e accelerare in 6&rdquo;8 da 0 a 100 km/h - con cambio automatico 8 marce di serie e il Diesel 2.0 D4, un 190 cavalli da 400 Nm, adeguato nelle prestazioni che sapr&agrave; offrire nel muovere i 1.865 kg di massa della all-road: 210 km/h e 8&rdquo;2 in accelerazione.  La gamma si completer&agrave; con le versioni ibride plug-in Twin Engine e delle attese motorizzazioni mild-hybrid con sistema a 48 volt.  Volvo XC60, primo contatto: sempre pi&ugrave; automatismi 

21 anni dopo la prima station wagon media Cross Country, Volvo rilancia con la nuova generazione. Un turbo benzina e un Diesel aspettando l&#39;ibrido plug-in e il mild-hybrid. Con 4x4 e altezza da terra superiore a V60 promette di essere una valida alternativa al suv

Nuova Volvo V60 Cross Country, doti da suv formato wagon

Prezzi da 38.410 euro per la nuova familiare svedese, disponibile con motori diesel D3 da 150 cavalli, seguito dal D4 da 190. Sul versante a benzina sar&agrave; solo il T6 a tenere alta la bandiera degli ottani, capace di ben 310 cavalli. Tutte le versioni sono in grado di coniugare stile, comfort di guida e un buon equipaggiamento di serie, rendendo la V60 una delle station pi&ugrave; interessanti degli ultimi anni.&nbsp;

Volvo V60, bentornata station: foto

Non si discute il fatto che si tratti di una station wagon, ma la nuova Volvo V60 non &egrave; la classica giardinetta del bauscia de Milan. In realt&agrave; palesa nuovamente il potenziale delle vetture svedesi anche in formato familiare. Tanto che un design cos&igrave; teso e slanciato, fa ben sperare in un ritorno di questa categoria di vetture, soppiantate da tempo dagli Sport Utility Vehicle quando di mezzo ci sono pargoli e bagagli.&nbsp;  Una Volvo V60 che vanta l&rsquo;esperienza e la competenza che chi l&rsquo;ha preceduta ha messo in atto. Il riferimento non va al modello precedente, trattandosi di una versione completamente nuova, bens&igrave; a tutta la famiglia di vetture che la Casa svedese ha lanciato in questi ultimi anni, XC90 in primis. Nessuna relazione, almeno per quanto riguarda il pianale di appartenenza, con la recente XC40, dato che la V60 &egrave; costruita sul pianale SPA. Piattaforma modulare tanto cara agli svedesi.&nbsp;  Una modularit&agrave; che ritroviamo anche sul fronte delle motorizzazioni. In fase di lancio sul mercato italiano saranno disponibili unit&agrave; ovviamente diesel e benzina. Il primo fronte &egrave; capitanato dal quattro cilindri D3 da 150 cavalli, seguito dal D4 da 190.  Sul versante a benzina sar&agrave; solo il T6 a tenere alta la bandiera degli ottani, capace di ben 310 cavalli di potenza massima. Per chi se lo fosse dimenticato l&rsquo;architettura a quattro cilindri rappresenta un fondamento della &ldquo;filosofia&rdquo; ingegneristica Volvo. Di fatto i tempi moderni annoverano anche l&rsquo;esperienza ibrida plug-in, che per&ograve; non vedremo prima del 2019. In questo caso il T6 Twin Engine avr&agrave; una potenza di 253 cavalli, e la motorizzazione elettrica sistemata nella zona dell&rsquo;asse posteriore. All&rsquo;appello sul listino della gamma italiana manca pure la T8 da 303 cavalli.  Tutte e tre i &ldquo;T&rdquo; impiegano la trazione integrale, mentre tra i &ldquo;D&rdquo; &egrave; disponibile anche la sola trazione anteriore, cos&igrave; come il cambio manuale a sei rapporti. Altrimenti spetta al Geartronic a 8 marce regolare coppia e cavalli tra propulsore e ruote. Un ultimo appunto in materia di tecnologia meccanica, tanto per non dimenticare quale sia la derivazione di V60, il fatto che tutti i motori (benzina e diesel) siano interamente in alluminio e che abbiano la medesima cilindrata (1969 cc).  Per quanto gli elementi distintivi di V60 siano evidenti rispetto al resto della gamma, lo stesso non si pu&ograve; dire per gli interni. Va bene il minimalismo svedese, ma una volta a bordo di una Volvo non &egrave; facile distinguere il modello. Ci&ograve; detto il quadro strumenti &egrave; nelle mani di un display da 12,3&rdquo;, mentre la sezione infotainment &egrave; demandata allo schermo touch da 9&rdquo; al centro della plancia. &Egrave; fondamentale la pratica per entrare nel mood del tablet di bordo.&nbsp;  Disponibile gi&agrave; sull&rsquo;allestimento base, il Business, andrebbe coniugato con il sistema smartphone integration (370 euro) per innescare un minimo di dialogo con Apple CarPlay e Android Auto. Sistema che invece troviamo di serie sugli allestimenti successivi come il Business Plus, Momentum e l&rsquo;Inscription. Discorso analogo sul fronte sicurezza, perch&eacute; la suite completa di dispositivi &egrave; in realt&agrave; a pagamento. Da sottolineare per&ograve; che in questo caso la dotazione standard si pu&ograve; considerare completa. Tant&rsquo;&egrave; che di serie troviamo l&rsquo;Oncoming Lane Mitigation. Sistema che aiuta il conducente ad evitare collisioni quando si effettua un sorpasso, in presenza di veicoli provenienti dalla direzione opposta (attivo fra i 65 e i 140 Km/h).  Su strada, complice anche una gommatura generosa opzionale e le sospensioni a controllo elettronico, dimostra di saper appagare i pater familias pi&ugrave; intransigenti a livello prestazionale. Precisa in inserimento, non accenna al sottosterzo a meno che abbiate sbagliato qualcosa nella valutazione della curva. Il motore T6 sembra sottopotenziato rispetto ai valori in campo, probabilmente perch&eacute; coppia e cavalli si disperdono tra le quattro ruote motrici. Mentre il cambio automatico non &egrave; all&rsquo;altezza della guida davvero sportiva. Condizione per&ograve; che non dovrebbe toccare le corde di chi in auto ci porta la famiglia. Di fatto la V60 consente un passo al trotto davvero piacevole e gratificante. E l&rsquo;impossibilit&agrave; di avere a disposizione le sospensioni pneumatiche come sulla V90, non &egrave; assolutamente un limite per la wagon pi&ugrave; compatta. Che gioca le sue carte migliori quando si argomentano spazio e abitabilit&agrave;. In dietro tre persone non sembrano una vera e propria utopia, soprattutto perch&eacute; possono contare su centimetri longitudinali in abbondanza. E poi ci sono sempre 529 litri di volume che attendono le vostre valige una volta scelta la meta per la vacanza.  I prezzi partono dai 38.410 euro della versione D3 in allestimento Business. Ma volendo si pu&ograve; optare per la formula Care by Volvo. Una sorta di noleggio a lungo termine all-inclusive, elaborato dalla Casa svedese. Disponibile solo con motorizzazione benzina T6, il prezzo della rata che comprende 15.000 km l&rsquo;anno, &egrave; di 1149 euro al mese per l&rsquo;allestimento Inscription.&nbsp;  &nbsp; 

Familiare s&igrave;, ma con stile e anche sportivit&agrave;: di sicuro &egrave; una delle station wagon pi&ugrave; interessanti degli ultimi anni &nbsp;

Volvo V60, prestazioni paterne: prova su strada

Al Salone di Ginevra, prima uscita per la rinnovata Volvo V60. La nuova generazione &egrave; sviluppata sul pianale SPA della pi&ugrave; grande V90 e del suv XC60. Ben due opzioni ibride plug-in, differenziate nella cavalleria del motore 2 litri turbo benzina Drive-E: T6 o T8. Non mancano le alternative turbodiesel D3 e D4

Volvo V60, seconda generazione

E&#39; una proporzione senza incognite quella proposta da Volvo. V60 sta a V90 come XC60 sta a XC90. Tutto noto, pianale modulare SPA, destinato ai segmenti superiori, infotainment Sensus, sistemi avanzati di assistenza alla guida che hanno nel Pilot Assist l&#39;automazione della marcia in autostrada a velocit&agrave; entro i 130 km/h, in condizioni ideali della segnaletica orizzontale, stilemi esemplari firmati Thomas Ingenlath sintetizzati nei fari a martello di Thor, anche se ci sarebbe tanto altro da narrare. Noto &egrave;, anche, lo schema ibrido Twin Engine.&nbsp;  Ecco, prima peculiarit&agrave; di nuova Volvo V60, la declinazione in due differenti versioni, accomunate dall&#39;autonomia di marcia in modalit&agrave; elettrica pari a 45 km, dalla batteria da 10,4 kWh, differenti per sigla e motore termico abbinato. T6 Twin Engine quattro ruote motrici sviluppa 340 cavalli dal sistema, il 2 litri turbo benzina con volumetrico assicura, invece, in versione T8 Twin Engine 390 cavalli complessivi. Prestazioni dichiarate in fotocopia, come i consumi. Zero-cento orari da 4&rdquo;8, 250 km/h di velocit&agrave; massima. Numeri che avvicina Volvo V60 T6, turbo benzina pi&ugrave; volumetrico, 310 cavalli e 400 Nm di coppia, per 5&rdquo;8 sullo scatto e 250 orari di punta massima. Arriver&agrave; anche V60 T5, terza proposta turbo benzina, accanto alle proposte Diesel 2 litri Volvo V60 D3 da 150 cavalli e 320 Nm e D4 da 190 cavalli e 400 Nm, entrambe con la possibilit&agrave; del cambio automatico 8 marce. I consumi rilevati nel ciclo WLTP sui due Diesel oscillano tra i 5,2 e i 6,1 litri/100 km in media.  Restava, tra le proposte di fascia alta Volvo, il modello pi&ugrave; bisognoso di un rinnovamento, tanto era ampio il gap creatosi con il debutto di V90/S90, XC90 e XC60. La station wagon sar&agrave; al Salone di Ginevra, debutto in prima mondiale, dove si presenter&agrave; con dimensioni incrementate: 4 metri e 76 centimetri in lunghezza (+9 cm), passo da 2 metri e 87 centimetri (+9 cm), altezza a 142 centimetri (-5 cm) e larghezza a 185 centimetri (-2 cm). Valori che segnano proporzioni pi&ugrave; sportive.  Volvo XC60, la prova: sempre pi&ugrave; automatismi  Se l&#39;occhio &egrave; appagato senza riserve, le necessit&agrave; di carico fanno parte imprescindibile delle doti di una station wagon di taglia media. L&#39;incremento delle dimensioni si riversa sul volume utile nel bagagliaio, 529 litri (dato comprensivo di doppiofondo) non sono troppo distanti dai valori di V90. Come non lo sono i sistemi di assistenza alla guida, l&#39;evoluzione del Pilot Assist ha migliorato le doti di guida in curva, mentre il City Brake &ldquo;vede&rdquo; altrettanto bene come la sorella superiore e il suv di pari grado XC60: riconosce pedoni, ciclisti e grossi animali, attivando di conseguenza la frenata d&#39;emergenza. A richiesta, Volvo V60 potr&agrave; ampliare il ricco corredo di sistemi di sicurezza con il Cross Traffic Alert completo di frenata automatica. Alla voce infotainment, il Sensus &egrave; connesso su ogni fronte: Apple CarPlay, Android Auto e rete a bordo 4G.  Volvo V90, l&#39;ammiraglia wagon che guida anche da sola: prova  Confermata, infine, la formula d&#39;acquisto lanciata con il suv XC40, il Care by Volvo con tariffa mensile comprensiva di vari servizi, alternativa alla classica soluzione dell&#39;auto di propriet&agrave;.&nbsp;   

La piattaforma modulare d&agrave; vita al quinto modello nella fascia alta dell&#39;offerta. Nuova Volvo V60 si presenta con ben 2 opzioni ibride plug-in: T6 e T8 Twin Endine. Dimensioni superiori per un volume di carico quasi da V90

Nuova Volvo V60, a Ginevra una SPA di lusso

Il futuro riserva l&#39;impegno ibrido ed elettrico per Polestar. Saranno ancora le Volvo prestazionali a essere identificate dal quadrato blu della divisione sportiva. In attesa che si concretizzi un piano ambizioso, inserito in quello pi&ugrave; ampio di una Volvo esclusivamente con motori elettrificati (ergo, auto ibride o puramente elettriche), Volvo S60 Polestar e Volvo V60 Polestar ricevono un aggiornamento lieve. Model year 2018 significa perfezionare l&#39;aerodinamica, con un pacchetto in fibra di carbonio composto da splitter e spoiler. Un contributo estetico lo regalano anche le minigonne in fibra a vista e le calotte degli specchietti.&nbsp;  Pi&ugrave; 30%, tanto, secondo i tecnici Polestar, vale il miglioramento del carico aerodinamico sulla specifica precedente. Novit&agrave; che fa il paio con cerchi in lega diversi, 20&quot; pollici di diametro, finitura diamantata e canale nero lucido. La personalizzazione Polestar coinvolge 250 componenti, ottimizzati. Come i freni, Brembo, pinze a 6 pistoncini e dischi maggiorati (317 mm davanti, 302 mm dietro); gli ammortizzatori Ohlins regolabili e le molle dell&#39;80% pi&ugrave; dure (60 N/mm le anteriori, 67 e 72 N/mm le posteriori, rispettivamente su S60 e V60 Polestar).&nbsp;  Verranno realizzati solo 1.500 esemplari, che si potranno scegliere con la novit&agrave; della tinta blu Bursting metallizzato, tutti invece con nuovi rivestimenti interni e il motore 2 litri quattro cilindri Drive-E da 367 cavalli e 470 Nm, accoppiato al cambio automatico Geartronic 8 rapporti e trazione quattro ruote motrici con sistema BorgWarner. Le prestazioni valgono i 4&quot;7 (+0&quot;1 V60) sullo zero-cento, i 17&quot;2 (+0&quot;1 V60) sullo 0-200 orari e una punta massima di 250 km/h.  La prova di Volvo S60 e V60 Polestar  Numeri da rendere godibili anche nella dinamica di marcia, area che mette in evidenza i punti d&#39;attacco superiori delle sospensioni anteriori irrigiditi e una struttura supplementare - sempre all&#39;avantreno - realizzata con rinforzi in carbonio. Alla bilancia sono 1.753 i kg dichiarati per la berlina, 1.800 la wagon.  LA GAMMA VOLVO E IL LISTINO PREZZI 

Un pacchetto realizzato in fibra di carbonio migliora i valori di berlina e station wagon. Dal turbo benzina la solidit&agrave; dei 367 cavalli. Tiratura limitata a 1.500 esemplari&nbsp;

Volvo S60 e V60 Polestar, evoluzione aerodinamica

Dalla divisione Polestar arriva un aggiornamento aerodinamico su berlina e station wagon. Il pacchetto in fibra di carbonio incrementa la deportanza. Oltre 250 parti modificate su Volvo S60 e V60 Polestar rispetto alla gamma standard

Volvo S60 e V60 Polestar 2018, le foto

LE CASTELLET -&nbsp;La rincorsa ai picchi alti, in termini di potenza, non ha termine. E&rsquo; il caso delle Volvo Polestar, e in particolare dei nuovi modelli S e V60 spinti da un nuovo 2.0 litri 4 cilindri, battezzato &ldquo;Drive E&rdquo;, che ha cavalli da vendere, 367 per l&rsquo;esattezza, tanto quanto basta per pensionare il &ldquo;vecchio&rdquo; 6 cilindri di 3.0 litri da 350 CV. Questa nuova unit&agrave; &egrave; in grado di regalare sensazioni fuori dal comune, grazie anche a una coppia di 470 Nm da 3100 a 5100 giri/min. L&rsquo;operazione &ldquo;potenza&rdquo;, in casa Volvo, ha una sua storia, nel senso che la divisione Polestar esiste dal 1996, per poi essere ceduta alla casa madre nell&rsquo;estate del 2015, dunque da pochissimo.  Se vogliamo &egrave; quanto &egrave; successo, a suo tempo, tra AMG&nbsp;e Mercedes, con i risultati, tangibili, che si sono visti. Per erudirci su quanto &egrave; possibile ottenere sullo chassis della S e V60, la Volvo ci ha convocato sulla pista di Le Castellet, nel sud della Francia, in occasione della gara del WTCC nel quale erano schierate le versioni corsa al debutto, peraltro logicamente travagliato, anche se la squadra corse rester&agrave; sotto la direzione di Christian Dahl, ex-proprietario della stessa Polestar. Altra cosa &egrave; stata, come primo approccio, la strada, dove &egrave; stato possibile scatenare solo parte della cavalleria, per poi sfogarsi appunto sul circuito, adottando la funzione &ldquo;Sport Mode&rdquo;, che velocizza i tempi di cambiata e la prontezza alla minima pressione sull&rsquo;acceleratore. Tanto ben di Dio si conter&agrave; sulle dita di un mano o poco pi&ugrave;: 10-20 esemplari all&rsquo;anno e solo da ottobre, un centinaio includendo sotto il marchio Polestar anche le imminenti S e V40, oltre alla XC60.&nbsp;  Il listino &egrave; per ora ignoto, anche se in Svezia sfiora il corrispondente di circa 60.000 euro. Non poco, anche se i contenuti sono tanti. Come il Launch Control, disattivando l&rsquo;ESC per partenze da fermo brucianti, tanto da accelerare da 0 a 200 km/h in 17&rdquo;2. Insomma anche rinunciando ad un litro di cilindrata e a due cilindri, la nuova Volvo non solo ha incrementato la potenza da 350 a 367 CV, ma ha migliorato la dinamica complessiva di guida, anche grazie a un 2 litri con turbo supercharged e 2. 0 bar come pressione di sovralimentazione. &nbsp;  Volvo S60 e V60, il listino prezzi  Il risultato, per chi ama ancora la guida adrenalinica, &egrave; peraltro tangibile. Sia con la V60, sia con la pi&ugrave; maneggevole e leggera S60, l&rsquo;ingresso in curva &egrave; deciso e immediato, con una tendenza al sottosterzo iniziale, che poi si trasforma in un sovrasterzo di potenza non trascurabile, anche se le gomme Michelin Pilot Super Sport &nbsp;245/35 ZR20 in dotazione, fanno il loro lavoro. Ottimo il cambio Geatronic a&nbsp;8 rapporti con paddle, efficace la trazione integrale BorgWarner a controllo elettronico (di tipo Haldex) che ripartisce la trazione secondo le condizioni di aderenza. A velocit&agrave; pistaiole &egrave; anche possibile credere a una delle promesse fatte dai progettisti Polestar, con 22 chili di carico aerodinamico all&rsquo;anteriore (grazie a particolari spoiler) che diventano ben 33 sull&rsquo;ala posteriore a una velocit&agrave; di 250 km/h. In quanto ai freni sono anteriormente dei Brembo, a dischi auto ventilati (371x32mm) con pinze a 6 pistoncini, posteriormente auto ventilati (302x22mm) con un pistoncino. Gli ammortizzatori vengono invece forniti dalla Ohlins.  Volvo S90, com&#39;&egrave; nato il design dell&#39;ammiraglia  Il peso delle S e V60 non &egrave; contenutissimo, ma la dose di cavalli sopperisce al problema. Sono 1751 kg (1796 kg la V60). La &nbsp;velocit&agrave; max &egrave; appunto di 250 km/h autolimitata, con una accelerazione da 0 a 100 km/h in 4&rdquo;7 (4&rdquo;8 la V60). Il consumo medio dichiarato, ma ottimistico, parla di 12,8 km/litro per la S60 e 12,3 per la V60, con emissioni Co2 di 179 g/km (186 g/km la V60). La capacit&agrave; serbatoio &egrave; di 67,5 litri. In quanto all&rsquo;arredo interno &egrave; tutto all&rsquo;insegna del carbonio, con una strumentazione digitale sempre piacevole ed efficace, senza stancare la vista. Completo, come ormai &egrave; d&rsquo;obbligo, il sistema infotainement di bordo, all&rsquo;altezza di qualsiasi esigenza.&nbsp; 

Tanti cavalli e altrettanta coppia per la berlina e la station svedesi in versione adrenalinica: le abbiamo provate sul circuito Paul Ricard: ecco le nostre impressioni.&nbsp;

Volvo S60 e V60 Polestar, sensazioni fuori dal comune

Da sperimentazione per alcuni, selezionati, mercati, a vera e propria articolazione ad alte prestazioni del marchio. Volvo ha rilevato interamente Polestar e i primi due modelli ad arrivare sul mercato sono V60 e S60. Una commercializzazione che coinvolger&agrave; molte pi&ugrave; aree, si &egrave; passati da 13 a 47 mercati e il volume di esemplari prodotti &egrave; raddoppiato. Volvo S60 sar&agrave; protagonista quest&#39;anno del mondiale WTCC, con il team Cyan Racing, su strada, i clienti del marchio avranno una possibilit&agrave; di scelta in pi&ugrave;, oltre alla berlina ci sar&agrave; la variante station wagon. Indipendentemente dalla carrozzeria, medesima scheda tecnica.  Varia il peso, dai 1.751 kg della tre volumi si sale ai 1.796 della wagon, tuttavia, per entrambe, si &egrave; ottenuto un alleggerimento di 24 kg sull&#39;asse anteriore con il model year 2016. Scaricheranno i 367 cavalli del motore a doppia sovralimentazione, 2 litri Drive-E, sulle quattro ruote, grazie a uno schema di trasmissione firmato Borg Warner e un cambio automatico Geatronic 8 rapporti. Un rapporto cavalli-litro tra i pi&ugrave; elevati nell&#39;offerta dei quattro cilindri 2 litri, quello dell&#39;unit&agrave; Drive-E, che sfoggia un nuovo turbocompressore a 2 bar di pressione, abbinato a un volumetrico. Bielle, alberi a camme, presa d&#39;aria maggiorata, pompa del carburante dalla portata superiore sono altri interventi che definiscono l&#39;unit&agrave; motrice di Volvo V60 Polestar e della S60.&nbsp;  &nbsp;  Tradotto in numeri, da leggere sul cronometro, lo sforzo tecnico si traduce in un&#39;accelerazione da zero a cento in 4&quot;7 - potendo contare anche sulla funzione Launch Control -, da zero a 200 orari in 17&quot;2 (i tempi di V60 sono rispettivamente di 1 e 2 decimi pi&ugrave; &quot;lenti&quot;), con una velocit&agrave; massima autolimitata a 250 km/h. I consumi dichiarati si attestano sui 7.8 litri/100 km nel ciclo misto. &nbsp;Generosissima la coppia motrice, ben 470 Nm, disponibili in un arco compreso tra i 3.100 e 5.100 giri/min.&nbsp;  Non si esaurisce qui il trattamento Polestar, che oltre a una veste aerodinamica e stilistica dedicata introduce corpose novit&agrave; sul fronte dell&#39;assetto. Ammortizzatori Ohline con molle dell&#39;80% pi&ugrave; rigide (60 N/mm all&#39;anteriore, 67 N/mm al posteriore per S60, 72 N/mm V60) che non sull&#39;allestimento R-Design, attacchi superiori dei montanti anch&#39;essi irrigiditi, barra di collegamento dei duomi in carbonio e freni dal diametro maggiorato, con dischi da 371 millimetri all&#39;avantreno e pinze a sei pistoncini, 302 millimetri sull&#39;asse posteriore. L&#39;intero corpo vettura poggia, poi, su cerchi ultraleggeri da 20 pollici.&nbsp;  A bordo, largo a un ambiente altrettanto caratterizzato. Il &quot;colore sociale&quot; blu di Polestar lo ritroviamo nelle cuciture a contrasto con la pelle e il nabuk presenti sul volante e i sedili sportivi, materiali accompagnati dall&#39;utilizzo della fibra di carbonio nella porzione centrale della plancia.&nbsp;  Saranno 475 le Volvo Polestar V60 e S60 disponibili per l&#39;area EMEA (Europa, Medio Oriente, Africa), 245 quelle per l&#39;America e 239 per Asia-Pacifico.  &nbsp;  Volvo V60, la produzione si sposta in Belgio  Volvo V90, la station di Thor 

Marcata la caratterizzazione sportiva: dall&#39;aerodinamica alla tecnica. Motore 2 litri, trazione integrale e prestazioni di livello&nbsp;

Volvo V60 e S60 Polestar, il WTCC in strada

Berlina e wagon ricevono il trattamento Polestar e i cavalli schizzano in alto. Motore 2 litri, soluzioni tecniche estreme, evocano il mondo del mondiale turismo WTCC

Volvo V60 e S60 Polestar

Quattro modelli, per cominciare. Poi altri arriveranno. Volvo Polestar Performance Parts &egrave; il programma di personalizzazione dedicato a Volvo S60, Volvo V60, Volvo V40 e Volvo XC60, per aggiungere particolari stilistici che regalino maggior sportivit&agrave;, senza necessariamente doversi orientare ai modelli pi&ugrave; prestazionali per avere una caratterizzazione estetica marcata. Accanto agli interventi sulla carrozzeria (e all&#39;interno), a seconda del modello sar&agrave; possibile sostituire anche alcuni elementi meccanici, buoni per ritoccare l&#39;assetto e regalarsi un comportamento un po&#39; diverso al volante. Sar&agrave; possibile optare per il pacchetto completo di Volvo Polestar Performance Parts, oppure, decidere quali accessori installare singolarmente sulla propria auto, anche in aftermarket, garantiti dal marchio svedese. Comune a tutti i quattro modelli al momento inclusi nella personalizzazione sono lo scarico in acciaio, il filtro dell&#39;aria sportivo, le soglie battitacco dedicate, calotte degli specchietti nere, il finto diffusore, la pedaliera sportiva, la leva del cambio personalizzata, lo spoiler e il gruppo molla-ammortizzatore con taratura pi&ugrave; rigida. I clienti di Volvo V60 e Volvo S60 potranno installare anche una barra duomi all&#39;avantreno, insieme a cerchi in lega da 19 pollici, proposti anche per Volvo V40.&nbsp;Il suv Volvo XC60, invece, avr&agrave; a disposizione un set da 21 pollici, dal medesimo disegno. f.p.  Volvo V40 restyling 2016 

Un pacchetto di accessori, installabili anche singolarmente, per variare la dinamica di marcia e il look di V40, V60, S60 e XC60

Volvo Polestar Performance Parts, personalizzazione sportiva

Riorganizza la produzione nei propri impianti, Volvo. E lo fa trasferendo la station wagon V60 dalla Svezia, dalla fabbrica di Torslanda, a quella belga di Gent. Verr&agrave; assemblata l&agrave; dove gi&agrave; oggi nascono Volvo V40 (e la variante Cross Country), Volvo S60 e il suv XC60, modello pi&ugrave; venduto per il marchio svedese nel 2015. Non sar&agrave; un trasferimento totale, per&ograve;, vista la permanenza del reparto carrozzeria in Svezia. Da Torslanda saranno potenziati i collegamenti marittimi per spedire i pannelli della carrozzeria a Gent, dove saranno poi assemblati.  Anche la declinazione ibrida della wagon nordica trover&agrave; posto in Belgio. Gli orizzonti futuri prevedono due grandi famiglie di prodotto, quelli sviluppati sul pianale SPA - Volvo S90, Volvo V90 e Volvo XC90, che copriranno la capacit&agrave; produttiva in Svezia - e quelli nati sull'architettura CMA, Compact Modular Architecture, attesa sul finire del 2017 sotto forma di Volvo XC40, crossover compatto che andr&agrave; a inserirsi nel segmento al di sotto di XC60. Sulla medesima piattaforma sar&agrave; realizzata&nbsp;la futura generazione di V40 e la fabbrica di Gent sar&agrave; l'unica insieme a quella indiana di Chendu a operare sulla CMA. Sulla SPA, invece, saranno specializzati, oltre a Torslanda, gli impianti in Cina (Daquing) e negli Stati Uniti (in Sud Carolina).  Fabiano Polimeni

La casa svedese sposta la produzione da Goteborg a Gent, dove nascer&agrave; la futura gamma 40 su pianale CMA

Volvo: V60 va in Belgio, insieme al crossover XC40

Volvo V60 Cross Country

Fateci casi. Tutte le macchine con un frontale un po’ particolare uscite negli ultimi quattro, cinque anni, quand’è stato il momento del restyling le hanno normalizzate. è successo alla Classe E, alla Yeti, alle Volvo della serie 60.Che da un annetto a questa parte hanno perso lo spicchio di faro che stava tra il proiettore principale e la calandra: adesso è tutto più “normale”, più pulito, più coerente coi modelli più recenti, tipo la V40, ma — senza voler attribuire allo stile precedente più meriti sul piano dell’originalità di quelli che in effetti non avesse — anche meno personale.Per le “sessanta” le novità non si limitano tuttavia a questi inevitabili aggiustamenti stilistici di metà carriera: alla fine dell’anno scorso si sono aggiunti i nuovi motori Drive-E. La denominazione ne ricicla una quasi identica (DrivE) utilizzata negli anni scorsi per indicare alcune versioni a basso consumo: fa un po’ di confusione e non aiuta a capire che sotto il cofano è successo qualcosa di molto, molto importante.Confusione per confusione: Drive-E è la dicitura interna, mentre quella sul portellone della nostra V60 è D4. Codice dietro cui, fino a Natale, si celava un 5 cilindri diesel di 2.4 litri da 181 cavalli. Seguiteci. Anche il nuovo “D4 Drive-E” di cavalli ne ha 181. Però ha un cilindro e quasi mezzo litro di cilindrata in meno, fermandosi a quota 1969 cm3. E un turbo in più. Cos’è successo? Che in Volvo, seguendo una strategia chiamata VEA (aiuto, un’altra sigla: questa sta per Volvo Engine Architecture) hanno deciso di razionalizzare la gamma motori: in futuro ci sarà in pratica un’unico blocco duemila a 4 cilindri, benzina o diesel, e per ottenere le variazioni di potenza che prima si realizzavano a suon di frazionamenti e capacità, basterà aggiungere motori elettrici più o meno performanti con funzione di boost.O anche nessuno, come nel caso della nostra D4, che non è una ibrida — quella è la D6, che però è ancora basata, come unità termica, sui vecchi cinque cilindri — e che dimostra la sua superiore efficienza coi dati di assoluto rilevo riscontrati dal nostro centro prove. Rispetto alla D5 AWD con 24 cavalli e mezzo litro in più che testammo tre anni or sono, il vantaggio in termini di guidabilità, consumi e persino prestazioni assolute è enorme. è tutta un’altra macchina: più pastosa, fluida, moderna da guidare. E un bel merito, oltre al riuscitissimo motore, se lo prende l’altrettanto nuovo cambio automatico a otto marce, di quelli che il convertitore trascina talmente poco che ti viene da chiederti se per caso non sia un doppia frizione.

Il nuovo biturbodiesel duemila a 4 cilindri rimpiazza il classico 5 cilindri: &egrave; pi&ugrave; brillante e fluido e consuma meno. Bella tenuta, grande qualit&agrave;

Volvo V60 D4, 4 cilindri che valgono 5, prova su strada

L'ibrido plug-in muove passi in avanti in Volvo. Il forte incremento della domanda, soprattutto in Olanda, Belgio e Italia, ha convinto la Casa svedese ad aumentare la&nbsp;produzione di ibride plugin presso lo stabilimento di Torslanda, in Svezia. Sar&agrave;&nbsp;infatti portata a tempo indeterminato passando da 150 a 282 unit&agrave; alla settimana. Volvo produrr&agrave; 7.600 ibride plugin nel 2013, mentre l'obiettivo per il 2014 &egrave; di 10.000 vetture. "Siamo estremamente soddisfatti della fantastica accoglienza riservata dai consumatori alla V60 Diesel PlugIn Hybrid. Ma tutto ci&ograve; non &egrave; una sorpresa, visto che la nostra ibrida plugin &egrave; un'auto unica, superiore a tutte le altre ibride presenti sul mercato," ha commentato Peter Mertens, Senior Vice President Ricerca &amp; Sviluppo di Volvo. "Da quando la V60 ibrida plugin &egrave; stata inserita nella linea produttiva insieme ad altri modelli, abbiamo la possibilit&agrave; di essere flessibili e di adeguarci rapidamente agli aumenti della domanda." La&nbsp;Volvo V60 Diesel PlugIn Hybrid ofrre la scelta tra le modalit&agrave; di guida tramite tre pulsanti sul cruscotto: Pure, Hybrid o Power. Nella modalit&agrave; ibrida impostata per default, le emissioni di CO2 sono pari a 48g/km. Ci&ograve; corrisponde a un consumo di carburante di soli 1,8l/100 km (ciclo NEDC per le auto ibride) ovvero oltre 50 km/litro. Azionando un tasto, il conducente pu&ograve; scegliere se percorrere fino a 50 km in modalit&agrave; esclusivamente elettrica oppure sfruttare la capacit&agrave; combinata del propulsore diesel e del motore elettrico per godere delle prestazioni di una vettura in grado di erogare una potenza di 215+70 CV e una coppia pari a 440+200 Nm. La Volvo V60 Diesel PlugIn Hybrid &egrave; il risultato della stretta collaborazione fra Volvo Car Group e l'azienda energetica svedese Vattenfall. Francesco Forni Segui @auto// <![CDATA[ !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src="//platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); // ]]>

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Volvo V60 Cross Country, a prova di Artico