Michele Crisci, presidente di Volvo Car Italia, spiega l'impegno nella sostenibilità della Casa svedese al BAM Talk 2020 di Milano

Volvo a BAM Talk 2020 FOTO

Due pacchetti, due offerte per rinnovare la coppia vincente Volvo ed Enel X. Il Marchio svedese e la business line di Enel dedicata allo sviluppo di prodotti innovativi e soluzioni digitali hanno rinnovato un accordo che consentir&agrave; ai clienti Volvo di accedere a soluzioni efficaci per la ricarica della propria auto elettrificata. Tramite le offerte JuicePack Home e JuicePack Full i clienti che hanno acquistato o acquisteranno i modelli Volvo Recharge Plug-in Hybrid e la gi&agrave; ordinabile XC40 Recharge P8 Pure Electric, la prima full electric di Volvo, usufruiranno del &quot;Rimborso dell&rsquo;Elettricit&agrave;&quot; fino al 30 settembre.  L&#39;obiettivo &egrave; quello di avvicinare i clienti al mondo della mobilit&agrave; elettrificata incentivando le auto ibride plug-in o elettriche, vista l&#39;intenzione di Volvo di portare le varianti plug-in hybrid a rappresentare il 15% delle vendite totali della Casa nel mercato nazionale. Non a caso l&rsquo;intera gamma Volvo &egrave; disponibile con varianti plug-in hybrid visto il proprio impegno entro il 2040 nel diventare &ndash; anche attraverso l&rsquo;elettrificazione della gamma &ndash; un&rsquo;azienda a impatto neutro sul clima (climate neutral).  E forse non tutti gli automobilisti sanno che il Decreto Rilancio n.34 del 19 maggio 2020 prevede la possibilit&agrave; di ottenere il rimborso del 110% per le spese di installazione se eseguita insieme a interventi di efficientamento energetico.&nbsp;    AutomotiveLab, iscriviti gratis al primo convegno sul rilancio del settore automotive  Fino al 30 settembre  La validit&agrave; dell&rsquo;offerta Rimborso dell&rsquo;Elettricit&agrave; consumata nella guida di una Volvo plug-in hybrid &ndash; lanciata lo scorso ottobre da Volvo in occasione del reveal della XC40 Recharge &ndash; viene prorogata dal 30 giugno al 30 settembre e prevede il rimborso del costo dell&rsquo;energia elettrica ricaricata per un anno e vale per le vetture plug-in hybrid ordinate dal 16 ottobre 2019 al 30 settembre 2020.&nbsp;  Il rimborso viene calcolato sulla base del costo medio dell&rsquo;energia elettrica (fonte Eurostat - Prezzi dell&#39;elettricit&agrave; per i consumatori domestici) utilizzata nel corso dei dodici mesi presi in considerazione; i consumi e il relativo rimborso potranno essere visualizzati all&rsquo;interno dell&rsquo;app Volvo On Call, requisito necessario per poter accedere all&rsquo;offerta.  Scopri la gamma Volvo  I due pacchetti disponibili e le modalit&agrave; del Bonus  L&rsquo;offerta Volvo JuicePack Home comprende:  -&nbsp; servizio di sopralluogo &ldquo;Home Check&rdquo;;  -&nbsp; fornitura di una JuiceBox da 3,7 kW, 7,4 kW o 22 kW con cavo Tipo 2 Integrato;  -&nbsp; installazione standard presso il cliente;  -&nbsp; assistenza dedicata.  Mentre il pi&ugrave; completo JuicePack Full aggiunge ai contenuti del JuicePack Home un &quot;Bonus di ricarica da 500 kWh&quot; (conteggiati al momento della ricarica) utilizzabile sulla rete di ricarica Enel X. Incluso c&#39;&egrave; anche il servizio di prenotazione delle stazioni di ricarica mediante app Enel X JuicePass, che monitora da remoto e in qualsiasi momento lo stato di ricarica della batteria della propria auto.  La JuiceBox Enel X da 3,7 kW consente di ricaricare in totale sicurezza le auto della gamma Volvo Recharge Plug-in hybrid in tre ore (riducendo di un&rsquo;ora i tempi rispetto all&rsquo;utilizzo di una presa di tipo Schuko).  Nel caso invece di un&rsquo;auto full electric come la nuova Volvo XC40 Recharge P8 Pure Electric, le pi&ugrave; performanti JuiceBox Enel X da 7,4 kW (32A monofase) o da 22 kW (32A trifase) consentono di ricaricare il grande pacco batterie nell&rsquo;arco di una notte da 0 al 100% (per un&rsquo;autonomia di oltre 400 km), rispettivamente in 11,5 e 7,5 ore. Per un&rsquo;auto full electric assai significativo &egrave; anche il tempo di ricarica della batteria da 20% a 80%. In questo caso la ricarica avviene rispettivamente in 6 ore da una JuiceBox Enel X da 7,4 kW (32A monofase) e in 4 ore da una JuiceBox Enel X da 22 kW (32A trifase).    Vantaggi anche per le flotte aziendali  &ldquo;Ritengo che l&rsquo;accordo con Enel X costituisca un passo nella giusta direzione - afferma Michele Crisci, Presidente Volvo Car Italia -. I nostri prodotti elettrificati sono ormai punto di riferimento del mercato in termini qualitativi e godono degli eco-incentivi in quanto particolarmente virtuosi sul piano delle emissioni; ma anche aspetti pratici come la possibilit&agrave; di ricaricare la propria vettura in modo vantaggioso sono di fondamentale importanza. Fornire ai clienti buone soluzioni su questo fronte significa aumentare la loro propensione all&rsquo;acquisto di vetture elettrificate. Il ritardo che il nostro Paese accusa in termini di infrastrutture di ricarica lascia presagire che le motorizzazioni ibride giocheranno per lungo tempo un ruolo importante nella transazione verso l&rsquo;elettrico puro&quot;.&nbsp;  Non manca infine l&rsquo;aspetto legato ai clienti Flotte. In questo caso il rimborso dei consumi va infatti al conducente utilizzatore principale del veicolo (sempre se in possesso di app Volvo On Call associata al veicolo) e non all&rsquo;Azienda alla quale &egrave; intestata l&rsquo;auto. Questo perch&eacute;, come detto, l&rsquo;iniziativa intende promuovere il comportamento virtuoso di chi guida in termini di consumi e quindi emissioni. Il vantaggio per l&rsquo;Azienda &egrave;, di riflesso, la riduzione dei costi legati al consumo di carburante, generalmente una delle voci pi&ugrave; onerose nella gestione di una flotta aziendale.  Enel X porta a 30mila i punti di ricarica per veicoli elettrici 

L&#39;accordo consentir&agrave; ai clienti Volvo di accedere a soluzioni efficaci per la ricarica della propria auto elettrificata. Porta bandiera dell&rsquo;iniziativa i modelli Recharge Plug-in Hybrid e la gi&agrave; prenotabile XC40 Recharge P8 Pure Electric, la prima full electric di Volvo

Volvo ed Enel X rinnovano l&#39;offerta &#39;Rimborso dell&rsquo;Elettricit&agrave;&#39;

        A lungo nell&rsquo;immaginario collettivo di un pubblico di appassionati puri, il mito della velocit&agrave; deve lasciare spazio ad altri temi sociali. L'importanza della sicurezza stradale, anzitutto. L&rsquo;obiettivo di sviluppare automobili &ndash; con il necessario contributo delle infrastrutture &ndash; che siano sempre pi&ugrave; sicure, dalle quali azzerare in futuro la mortalit&agrave; e i feriti gravi da eventuali incidenti. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto Volvo ha scelto una posizione chiara, annunciando nel 2019 l&rsquo;intenzione di limitare la velocit&agrave; dei propri modelli a 180 km/h. Beninteso, &egrave; pur sempre una velocit&agrave; al di fuori di quanto non consenta il Codice della strada, salvo le eccezioni ammesse sui tratti di Autobahn tedesche. L&rsquo;annuncio si traduce oggi in un&rsquo;offerta che va su strada con quelle limitazioni. Dalle Volvo &ldquo;60&rdquo;, &ldquo;90&rdquo; e la compatta XC40, alla voce velocit&agrave; massima un dato comune: 180 orari.  La responsabilit&agrave; sociale Volvo &ldquo;Crediamo che un costruttore di auto abbia la responsabilit&agrave; di aiutare a migliorare la sicurezza stradale. La nostra tecnologia di limitazione della velocit&agrave; e le discussioni che ha avviato rientrano in questo pensiero. Il tetto alla velocit&agrave; e la Care Key aiutano le persone a riflettere e capire che l&rsquo;eccesso di velocit&agrave; &egrave; pericoloso, al contempo forniscono una serenit&agrave; supplementare e supportano un migliore comportamento del guidatore&rdquo;, commenta Malin Ekholm, responsabile del Volvo Safety Centre. Incidenti auto: le strade pi&ugrave; pericolose in Italia Le principali cause di incidenti stradali sono nella velocit&agrave; eccessiva, nella guida sotto l&rsquo;effetto di alcol o sostanze stupefacenti, nella distrazione al volante. E dove i limiti di velocit&agrave; non sono un deterrente sufficiente a suggerire condotte rispettose del Codice (meriterebbe un focus ulteriore anche la coerenza e il realismo delle indicazioni, soprattutto sulle strade nostrane), allora interviene un marchio automobilistico, assumendo su di s&eacute; una responsabilit&agrave; che si pu&ograve; discutere quanto competa o meno. Certo far&agrave; strano raccontare tra amici, sempre in quella visione d'altri tempi, della propria nuova auto ipertecnologica, da oltre 250 cavalli, eppure &ldquo;solo&rdquo; in grado di raggiungere i 180 orari.  Contenere la velocit&agrave; massima ha una diretta ripercussione anche sull&rsquo;efficacia di alcuni sistemi Adas, in particolare nella capacit&agrave; di mitigare gli effetti di un incidente. Sfoglia il listino Volvo: tutti i modelli sul mercato Per un limite di velocit&agrave; sulle Volvo che viene posto a 180 km/h, attraverso la Care Key viene offerto al cliente un ulteriore strumento di controllo. Sar&agrave; possibile impostare limiti di velocit&agrave; inferiori, utili ad esempio nel caso in cui al volante dovesse esserci un giovane automobilista o un neopatentato. I fattori distrazione e alcol L&rsquo;intervento su uno dei tre principali fattori di rischio e causa di incidenti stradali meriterebbe d&rsquo;essere completato da passaggi ulteriori, ad esempio normando i sistemi di controllo del tasso alcolemico&nbsp;prima di mettersi al volante, come nel ridurre le distrazioni alla guida, che siano dall&rsquo;utilizzo dello smartphone o le distrazioni dall&rsquo;impiego dell&rsquo;infotainment senza comandi vocali. Un novero di possibilit&agrave; tecnicamente realizzabili, basti ricordare le sperimentazioni su un vano porta smartphone in grado di schermare la ricezione del cellulare. Prestito FCA: ecco perch&eacute; &egrave; uno strumento giusto       

Dal suv XC40 fino alle S, V e XC90, Volvo implementa il limitatore di velocit&agrave;, parte dell'obiettivo di zero morti e feriti gravi in incidenti stradali al volante di un modello della casa svedese

Volvo, è realtà il limite di velocità a 180 orari

Il licenziamento di un dipendente da parte del titolare di un&rsquo;azienda &egrave; sempre un momento delicato, che pu&ograve; portare a conseguenze disastrose. Anche se il lavoratore era stato assunto neppure 24 ore prima. &Egrave; il caso di un camionista americano che a Chicago, per vendicarsi di essere stato appiedato dopo un solo giorno di lavoro, ha distrutto la Ferrari GTC4 Lusso del suo ormai ex titolare scaraventandosi addosso alla supercar con un camion.  Ferrari, bene primo trimestre 2020: +4,9%  Gesto estremo, verit&agrave; assurda&nbsp;  Le immagini della Ferrari bianca semidistrutta hanno fatto il giro del mondo in poche ore. Ma le indagini che hanno ricostruito l&rsquo;accaduto hanno richiesto pi&ugrave; tempo, smentendo poi in parte quello che era stato comunicato dai media americani. Le testate locali parlavano infatti di un dipendente che era giunto a un gesto cos&igrave; estremo dopo aver atteso fino all&rsquo;esasperazione il pagamento dello stipendio. Le indagini delle autorit&agrave; hanno fatto venire a galla una verit&agrave; ben pi&ugrave; assurda.    Il lavoratore in questione non era un dipendente in attesa di pagamenti in ritardo, bens&igrave; un freelance che aveva lavorato per l&rsquo;azienda un solo giorno. Nello specifico luned&igrave; 4 maggio, quando aveva guidato un camion dell&rsquo;azienda da una localit&agrave; non precisata fino a Chicago. Giunto a destinazione, il camionista era stato liquidato in quanto non aveva soddisfatto i suoi superiori per via delle sue prestazioni e del suo comportamento. In particolare, l&rsquo;uomo si sarebbe lamentato anche di aver viaggiato con un mezzo non di ultima generazione.  Ferrari, SF90 Stradale Spider tra le novit&agrave; 2020  Scherzi con me?&nbsp;  L&rsquo;azienda aveva deciso di non pagare l&rsquo;ormai ex dipendente, ma di rifonderlo delle spese di viaggio e pagargli il biglietto aereo per tornare a casa. Un trattamento giudicato irrispettoso dall&rsquo;uomo. &ldquo;Ora vedrai cosa succede quando scherzi con me&rdquo; avrebbe detto prima di concretizzare la sua vendetta.    Cos&igrave;, dopo essersi assicurato che la Ferrari bianca fosse effettivamente quella del suo ex capo, l&rsquo;uomo si &egrave; messo al volante di un truck Volvo VNL di ultima generazione appartenente all&rsquo;azienda e l&rsquo;ha scaraventato contro la shooting brake del Cavallino Rampante. Senza lasciare alcuno scampo all&rsquo;auto, completamente distrutta nella parte anteriore, e procurando danni anche al camion. La polizia &egrave; immediatamente accorsa arrestando l&#39;uomo. Difficile quantificare l&#39;entit&agrave; dei danni, ma considerando anche che si tratta di una vettura a motore anteriore i tecnici specializzati della Ferrari avranno molto da lavorare.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Unloading Anger on a Prancing Horse. This is a Ferrari GTC4 Lusso from Chicago, which was mercilessly crushed a day ago. &bull; The reason for this incident is quite hilarious. &bull; The Owner of this GTC4 Lusso runs a Trucking Business for a living and this was done to him by one of his truckers. &bull; A newly appointed Trucker was deemed to be unfit after just one assignment and the Boss immediately decided to fire him from the Job. &bull; The poor employee tried everything under the sky to convince his boss and keep the job, but none of them worked out. &bull; The infuriated trucker politely asked his boss if the White Ferrari was owned by him. The Owner said &ldquo;yes&rdquo; and this was the trucker&rsquo;s response to it &ldquo;Now you&rsquo;ll see what will happen if you f@/# with me&rdquo;. &bull; Then he quickly ran towards one of the heavy load trucks, fired it up and rammed it onto his boss&rsquo;s Ferrari. &bull; The Police were called immediately to the site and the poor employee was arrested for his unruly behaviour. &bull; Hope the owner has insured his $300k Prancing Horse and all the papers are up to date. &bull; Since The Lusso is a Front Engined Model, it will need a completely new engine and gearbox along with other components like the Front Bumper, Headlights, Fenders, Suspension, Wheels, Hood and a new Windshield as well. &mdash;&mdash;&mdash;&mdash;&mdash;&mdash;&mdash;&mdash;&mdash;&mdash;&mdash; What do you guys have to say about this incident ? Let me know in the Comments below. - - - Ferrari GTC4 Lusso - - - #ferrari #ferrarigtc4lusso #gtc4lusso #ferraricavalcade #ferrarif40 #ferrariportofino #crash #carcrash #chicago #ferrari458 #carsofinstagram #trending #italy #grandtourer #ferrarienzo #carlifestyle #caroftheday #amazingcars247 . Thanks to @carscoops .  Un post condiviso da  KRN Speed | Automotive News (@krn_speed) in data: 9 Mag 2020 alle ore 7:22 PDT     

A Chicago un camionista licenziato dopo appena un giorno di lavoro ha distrutto la Ferrari GTC4 Lusso del&#39;ex titolare

Licenziato, distrugge la Ferrari GTC4 Lusso del capo col camion FOTO

        La corsa verso il Livello 3 della guida assistita vede sfidarsi tre protagonisti: BMW, Mercedes e Volvo. In casa Audi, con la A8 di per s&eacute; in grado quanto a tecnologia di guidare da sola in determinati frangenti e scenari, senza richiedere la supervisione del guidatore, hanno segnalato tutti gli ostacoli presenti sul piano normativo affinch&eacute; possa considerarsi "conveniente" omologare il Livello 3 di guida autonoma in una fase ormai avanzata del ciclo vitale dell'ammiraglia. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto Chi porter&agrave; per primo, concretamente, su strada, il Livello 3 &egrave; una questione che attiene strettamente ai vincoli normativi, pi&ugrave; che tecnologici. Mercedes Classe S verr&agrave; presentata sul mercato per prima, poi sar&agrave; la volta di Volvo e di BMW Serie 7. Volvo e Luminar, il plus del Lidar  Ecco, gli scandinavi annunciano una carta fondamentale nel modo di realizzare la guida autonoma condizionata: i modelli sviluppati sulla futura architettura SPA2 &ndash; riservata ai segmenti medio alti, da S60 a XC90 per intenderci &ndash; avranno la predisposizione per l&rsquo;hardware fornito da Luminar: il Lidar (in foto d'apertura). &Egrave; annunciata come la prima proposta di serie dotata di un sistema di scansione e misurazione delle distanze del tipo Lidar, preziosissima (e costosa) tecnologia grazie alla quale &egrave; possibile ricostruire (mappare) l&rsquo;ambiente intorno al veicolo con precisione: milioni di raggi laser pulsati vengono emessi dal Lidar &ndash; Light Detection and Ranging e, in funzione del tempo necessario perch&eacute; il raggio laser venga riflesso dalle superfici, il software &egrave; in grado di misurare le distanze e rappresentare in 3D l&rsquo;ambiente. &Egrave; chiaro come la precisione sia infinitamente superiore ai sistemi di rilevamento mediante radar e camere, peraltro con i rischi collegati ad &ldquo;accecamenti&rdquo; che possono ingannare la rilevazione degli oggetti. Highway Pilot per la guida senza mani sul volante In Luminar, realt&agrave; della Silicon Valley, Volvo detiene gi&agrave; una quota di minoranza e l&rsquo;accordo siglato per industrializzare il Lidar e introdurlo sui modelli dal 2022 in avanti, su architettura modulare SPA 2, &egrave; accompagnato dalla possibilit&agrave; di un incremento della partecipazione azionario di Volvo. Fin qui lo scenario. Sfoglia il listino Volvo: tutti i modelli sul mercato Nelle intenzioni di Volvo, l&rsquo;Highway Pilot sar&agrave; utilizzabile dal guidatore solo su determinati tratti autostradali, individuati geograficamente e per condizioni di guida. Un&rsquo;ulteriore condizione, quindi, perch&eacute; si possa operare in sicurezza la guida autonoma di Livello 3, slegata dalla necessit&agrave; di tenere le mani sul volante e sorvegliare su quanto accade intorno al veicolo. Quali saranno i requisiti che dovranno avere i segmenti di autostrada non &egrave; stato ancora reso noto e sembra di tornare al punto cruciale dell&rsquo;omologazione dei sistemi e delle strade in funzione delle differenti normative. Lidar anche per potenziare gli Adas di Livello 2 Se il Lidar &egrave; l&rsquo;hardware, un dispositivo installato tra parabrezza e tetto, piuttosto ridotto nelle dimensioni rispetto alle strutture spesso avvistate negli ultimi anni sui veicoli di test nello sviluppo della tecnologia, il software sar&agrave; aggiornabile con nuove funzionalit&agrave; over-the-air. Allo studio di Volvo e Luminar c&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; di un&rsquo;integrazione del Lidar anche per un migliore funzionamento di altri Adas, attualmente attivati da radar, ultrasuoni e camere. Per l&rsquo;Highway Pilot, i modelli che dovessero essere dotati del Livello 3 avrebbero sistemi di back-up su organi cruciali per la sicurezza, come sterzo, freni e batteria, in grado di garantire il corretto funzionamento e la sicurezza in marcia anche in caso di malfunzionamento di un componente.  &Egrave; prevedibile che sia la futura generazione di Volvo S90 o del suv XC90 a introdurre per prima il Livello 3 di assistenza, presentato da Volvo con un video dal quale si intravede un inedito abitacolo, per il design del volante due razze, della strumentazione e degli interni: un prototipo che potrebbe introdurci verso la futura offerta luxury del marchio. Volvo, valori del marchio punti di riferimento durante la crisi       

La tecnologia Luminar verr&agrave; introdotta sulla produzione in serie, l'architettura SPA 2 sar&agrave; predisposta per l'Highway Pilot, la guida autonoma in determinati tratti autostradali.&nbsp;

Volvo, Lidar e Livello 3 della guida autonoma su strada dal 2022

&quot;A livello globale Volvo ha reagito a questa crisi come mi aspettavo - esordisce Michele Crisci ad di Volvo Italia - manenendo i suoi valori anche in momenti di crisi. Volvo ha sempre dichiarato di mettere le persone al centro di tutto ed &egrave; stato fatto anche in questa situazione. Nessun licenziamento, niente cassa integrazione: scelte con cui l&rsquo;azienda ha dimostrato a tutti noi di essere in grande salute e di avere un atteggiamento responsabile verso le forze di lavoro. Bisogna esserne orgogliosi e grati. La prima reazione &egrave; stata quella di chiudere gli impianti produttivi per 30 giorni: fortunatamente ne abbiamo in tutto il mondo e questo ci ha permesso di proseguire la produzione, anche se, in termini di fatturato, si sono perse cifre enormi&quot;.   Cerchi un&#39;auto usata? Sfoglia il listino di Auto  &quot;Inoltre, tutti i paesi hanno reagito all&rsquo;unisono: in base a quanto successo in Cina e alle prime avvisaglie di quello che stava succedendo in Italia, abbiamo attivato un dipartimento di sede a Goteborg che si occupa della sicurezza dei dipendenti che ha varato dei protocolli adottati da tutti. Prima autoisolamento, poi smart working e sono anche felice di dire che nella filiale che gestisco non c&rsquo;&egrave; stato nessun caso di COVID-19. Un protocollo che nemmeno a livello politico qualcuno &egrave; riuscito a realizzare. Due giorni alla settimana ho una call con il responsabile del protocollo di sicurezza, con relazioni su situazione, salute dipendenti e concessionari pe sentirsi vicini e uniti e questo mentre in Svezia fosse assolutamente tutto aperto, ristoranti e bar compresi...&raquo;.    Come vi siete comportati, economicamente, con i vostri concessionari?   &quot;Li abbiamo messi in sicurezza dal punto di vista della liquidit&agrave;, quello che ci saremmo aspettati dal Governo. Abbiamo eliminato tutte le scadenze posticipandole come minimo di 90 giorni, prolungate le franchigie delle auto in stock e quindi nessuno dei concessionari ha dovuto pagare nulla a Volvo. Abbiamo anche cercato di liquidare tutto quello che dovevamo ai concessionari come bonus e incentivi. In questo modo hanno avuto uno stop delle uscite finanziarie ma non delle entrate. &Egrave; fondamentale uscire dalla crisi senza perdere le aziende del retail&quot;.   Come vi siete organizzati in questi mesi?   &quot;E&rsquo; cominciata una seconda fase per preparare la ripartenza, con incontri tra i vertici a livello mondiale di marketing, vendite e logistica. Siamo in grado di ripartire tranquillamente e riaccendere completamente i motori, abbiamo gi&agrave; operato tutti i protocolli previsti dal governo, sanificato gli ambienti, organizzato le procedure per il controllo della temperatura, il distanziamento dei dipendenti, nelle sale riunioni non saremo pi&ugrave; di 4 persone - altrimenti continueremo a farle via web - sanificato le vetture e lo stesso lo abbiamo imposto ai concessionari&quot;.    Sfoglia il listino Volvo: tutti i modelli sul mercato  E il rapporto con i clienti?   &quot;Abbiamo gi&agrave; informato tutti che appena possibile avremmo ripreso le operazioni di assistenza, partendo dalla rimessa in stato d&rsquo;uso delle vetture. Per coloro che avevano le garanzie in scadenza le abbiamo prolungate a data da destinarsi&quot;. 

Michele Crisci ad di Volvo Italia, ha fatto il punto con noi sullo stato di salute del marchio svedese. Il coronavirus ha colpito, ma Volvo ha dimostrafo forza e responsabilit&agrave; verso dipendenti e clientela

Volvo, valori del marchio punti di riferimento durante la crisi

        Quale soluzione per abbattere le emissioni di Co2 dal trasporto su gomma dei mezzi pesanti? Le formule di motori bifuel a metano sono realt&agrave;, in prospettiva &egrave; la frontiera tecnologica dell&rsquo;elettrico a fuel cell di idrogeno alla quale guardano i costruttori. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto La divisione Trucks di Daimler e Volvo Group hanno sottoscritto un accordo non vincolante per la nascita di una joint venture a partecipazione 50:50, che dovr&agrave; portare allo sviluppo, produzione e commercializzazione di fuel cell per mezzi pesanti elettrici a idrogeno. L&rsquo;obiettivo &egrave; ambizioso, pu&ograve; divenire realt&agrave; nella seconda met&agrave; del decennio e viene considerato un passaggio cruciale per realizzare i piani di un&rsquo;Europa 2050 &ldquo;carbon neutral&rdquo;, con un trasporto su gomma a impatto neutrale per Co2 prodotta. Idrogeno, non solo prodotto il nodo L&rsquo;esame dello scenario richiede, in realt&agrave;, altri due fattori da prendere in considerazione. La creazione di una rete capillare di rifornimento e, ancor pi&ugrave;, lo sviluppo di una produzione di idrogeno che sia essa stessa green (dal fotovoltaico, ad esempio), che non debba fare ricorso ad altri combustibili. Daimler Trucks far&agrave; convergere nella joint venture le risorse di Mercedes-Benz Fuel Cell, realt&agrave; da 20 anni al lavoro sull&rsquo;idrogeno, apporter&agrave; le strutture di Nabern in Germania, sede delle operazioni, mentre la produzione verr&agrave; localizzata in Germania e in Canada. Volvo Group rilever&agrave; il 50% della nuova entit&agrave;, del tutto indipendente dai rispettivi gruppi, per 600 milioni di euro conferiti cash. Sfoglia il listino delle auto nuove: tutti i modelli sul mercato L&rsquo;impegno dei costruttori sull&rsquo;idrogeno procede da anni, per affinamenti tecnologici che interessano soprattutto l&rsquo;efficienza delle celle che compongono la pila a combustibile, dove il vettore energetico idrogeno consente la creazione di energia elettrica destinata ad alimentare i motori. Fuel cell l'unica via? Nel settore dei mezzi pesanti impiegati su lunghe distanze, la via dell&rsquo;elettrico a idrogeno &egrave; l&rsquo;unica possibile per immaginare una logistica e un trasporto merci a emissioni zero di Co2; il vantaggio lampante &egrave; nella possibilit&agrave; di rifornirsi di idrogeno in pochi minuti (per un&rsquo;auto elettrica a fuel cell sono sufficienti meno di 5 minuti), con i conseguenti benefici sull'autonomia di marcia e le percorrenze. L'accordo definitivo tra i due gruppi verr&agrave; stilato nel corso del terzo trimestre per giungere a un closing entro fine anno. BMW presenta le caratteristiche dell'elettrico a idrogeno       

L'elettrico alimentato da fuel cell &egrave; la frontiera alla quale puntare per mezzi pesanti, camion e autobus, a zero emissioni di Co2. Entro fine anno verr&agrave; definito l'accordo tra Daimler Truck e Volvo Group

Daimler Truck e Volvo uniscono le forze sull'idrogeno

Il restyling della serie 90 di Volvo, dalla berlina S90 alla wagon V90 e Cross Country V90, introduce un audio premium superiore, il filtro di inquinanti PM2,5 e, soprattutto, i motori tutti mild-hybrid a 48 volt. I consumi diminuiscono fino al 15% e in frenata viene recuperata l'energia cinetica

Volvo S90 e V90: foto

Volvo&nbsp;da decenni&nbsp;ha fatto della tutela della sicurezza la propria bandiera. Oggi si rivolge direttamente all&#39;ONU per chiedere provvedimenti a livello globale per ridurre gli 1,35 milioni di morti&nbsp;sulle strade ogni anno nel mondo. Alla Conferenza Globale per la sicurezza stradale&nbsp;di Stoccolma&nbsp;la Casa svedese chiede l&#39;obbligo delle cinture di sicurezza in tutti i Paesi&nbsp;e fondi per gli utenti deboli della strada.  Tutto quello che c&#39;&egrave; da sapere sul Nuovo Codice della Strada    Cinture, pedoni e ciclisti  Al momento solo in 102 Paesi del mondo vige l&#39;obbligo di indossare le cinture di sicurezza quando si viaggia in automobile. &ldquo;I dati globali &ndash; spiega Malin Ekholm, responsabile del centro&nbsp;sicurezza di Volvo - evidenziano un&rsquo;importante disparit&agrave; nell&rsquo;ambito della sicurezza stradale. I divari esistenti devono essere colmati attraverso l&rsquo;impiego della tecnologia, ma anche creando e favorendo una cultura della sicurezza a livello mondiale. &Egrave; importante che si comprendano e affrontino le differenze di utilizzo delle cinture di sicurezza nei vari Paesi&rdquo;.  Ma la Casa svedese, oltre alla sicurezza degli automobilisti, punta a quella degli utenti deboli della strada, ovvero pedoni e ciclisti. Che rappresentano, insieme ai motociclisti, oltre il 50% delle vittime della circolazione. Volvo propone, per ridurre questi numeri, fondi per mettere in sicurezza e creare marciapiedi e piste ciclabili protetti e segnalati. Soprattutto nelle regioni pi&ugrave; povere del mondo: secondo l&#39;OMS nei Paesi in via di sviluppo il rischio di morire sulla strada &egrave; tre volte maggiore rispetto a quello delle nazioni sviluppate.  Nuovo Codice della Strada: divieto fumo, limite 150 km e pi&ugrave; multe  L&#39;impegno di Volvo  L&#39;invenzione delle cinture di sicurezza con lo schema attuale&nbsp;&egrave;&nbsp;stato inventato dalla stessa Volvo, che le introdusse sulle proprie auto gi&agrave; nel 1959. Le cinture a tre punti sono, ad oggi, il sistema che ha salvato pi&ugrave; vite sulle strade. Anche considerando che gli altri dispositivi di sicurezza, a partire dagli airbag, sono inefficaci se non si &egrave; saldati al sedile.    Ma le innovazioni introdotte da Volvo nel campo della sicurezza sono state numerose. Nel 1944 la PV444 fu dotata di una&nbsp;gabbia intorno alla vettura e di un vetro laminato, mentre negli anni &#39;60 proprio Volvo introdusse il seggiolino rivolto all&#39;indietro.  Le regole italiane  In Italia le cinture di sicurezza sono obbligatorie dal 1988 sui sedili anteriori. Nel corso degli anni l&#39;obbligo &egrave; stato esteso&nbsp;anche per i passeggeri che viaggiano sui sedili posteriori e&nbsp;a tutti i mezzi che ne siano dotati, dalle microcar agli autobus extraurbani fino ai mezzi di lavoro. Le uniche eccezioni ammesse riguardano forze dell&#39;ordine, personale medico e istruttori di guida nell&#39;esercizio delle loro funzioni, oppure persone con patologie particolari. Oltre, naturalmente, a chi guida vetture storiche che sin dall&#39;immatricolazione siano prive delle cinture.  Nel nostro Paese guidare senza cintura comporta, oltre alla sanzione amministrativa, anche la perdita di cinque punti sulla patente, e nel caso in cui l&#39;infrazione venga ripetuta nel biennio pu&ograve; scattare la sospensione della patente. Il guidatore, inoltre, deve assicurarsi che tutti i passeggeri siano legati ed &egrave; da questo punto di vista responsabile dei minori.  Volvo XC40 recharge, la prima elettrica svedese 

La casa svedese chiede che&nbsp;le cinture di sicurezza diventino obbligatorie in tutto il mondo. Ogni anno sono 1,35 milioni le vitime che perdono la vita sulle strade

Volvo lancia l&#39;appello all&#39;ONU: cinture obbligatorie ovunque

        Tempo di restyling per Volvo S90 e Volvo V90, anche se proprio sul fronte &ldquo;styling&rdquo; le modifiche appaiono minime. Un rinnovamento del paraurti anteriore, del disegno dei fendinebbia, proseguendo con lo spoiler posteriore e, soprattutto, la grafica dei fari: le linee al posteriore riescono a snellire quello che era un insieme forse troppo imponente. Arrivano anche le frecce ad accensione dinamica.  Novit&agrave;, anteprime e assenze illustri al Geneva International Motor Show Motori mild-hybrid Il cambiamento pi&ugrave; interessante, tuttavia, la gamma 90 di Volvo lo produce con l&rsquo;introduzione del mild-hybrid su tutti i motori termici, affiancando l'offerta Twin Engine ibrida plug-in; il mild-hybrid consente consumi di carburante ridotti fino al 15%. Una soluzione alimentata a 48 volt e contraddistinta dalla particolarit&agrave; di un recupero di energia cinetica in frenata, attuato mediante il brake-by-wire, componente di controllo elettronico della frenata solitamente adottato sui sistemi ibridi veri e propri, avanzati.  Interni tra misto lana e filtro PM2,5 Altri interventi di aggiornamento, prodotti su Volvo S90 restyling 2020 e le proposte V90 e V90 Cross Country, interessano gli interni, dove l&rsquo;impianto audio Bowers &amp; Wilkins offre una qualit&agrave; superiore del suono e integra un sistema automatico di cancellazione del rumore, oltre alla possibilit&agrave; di riprodurre il sound del proprio club di jazz preferito. Alla qualit&agrave; dell&rsquo;aria all&rsquo;interno provvede il sistema Advanced Air Cleaner, con sensore sulle particelle di PM2,5: sviluppato e offerto inizialmente sul mercato cinese, con Volvo S90 2020 sar&agrave; disponibile su tutti i mercati. Rileva i valori di inquinamento dentro l'abitacolo e, se necessario, pulisce l'aria in pochi minuti. Dall'offerta su XC90, invece, arrivano i rivestimenti dei sedili in misto lana; rivista la proposta di porte: al posto delle prese da 12 volt spazio alle prese USB-C, inoltre sar&agrave; presente la ricarica wireless dello smartphone. Volvo, guida autonoma avanzata sulle SPA2 del prossimo decennio       

Ammiraglia e wagon rinnovano parte del design, soprattutto sono le motorizzazioni ora tutte mild-hybrid, oltre che ibride plug-in, a segnare un miglioramento: consumi ridotti fino al 15%

Volvo S90 e V90, il restyling introduce il mild-hybrid

Volvo ha preso in maniera netta la strada dell&#39;elettrificazione. Il marchio svedese ha previsto, per ogni modello, una versione elettrificata e la XC60 non fa eccezione. La versione oggetto della nostra prova, la B4, &egrave; caratterizzata da un modulo mild hybrid abbinato al propulsore Diesel 2.0 litri da 197 cavalli. In questo modo, il SUV fa registrare emissioni pari a 142 grammi di Co2 per km. Guardate la qui&nbsp;la prova

Volvo XC60 B4, la prova VIDEO

        Dall&rsquo;investimento nella propriet&agrave; Volvo Cars avvenuto nel 2010 a prospettive di fusione. Geely e Volvo lavorano a un&rsquo;operazione finanziaria che riunirebbe il controllo di marchi, ai quali verrebbe comunque assicurata l&rsquo;indipendenza d&rsquo;identit&agrave; attuale. Volvo, Geely, Lynk&amp;Co, Polestar, riassunti in un CdA e con l&rsquo;obiettivo di sfruttare al meglio le sinergie possibili, finanziarie e industriali. Risparmi non solo su investimenti Gi&agrave; con l&rsquo;attuale struttura societaria non mancano gli scambi tecnologici strettissimi, tra Volvo e Lynk&amp;Co, ad esempio, come con Lotus. Dalla fusione si punta a migliorare ulteriormente la gestione delle risorse e le spese richieste dal percorso di elettrificazione, sul quale procede a grandi passi Volvo. Aree come la ricerca e sviluppo, la produzione, gli acquisti soprattutto, beneficerebbero dalla creazione di un soggetto unico. &ldquo;La combinazione delle due societ&agrave; porterebbe a un forte gruppo globale. Ci prepariamo a lavorare con Hakan Samuelsson, presidente e a.d. di Volvo Cars, per investigare ulteriormente quest&rsquo;opportunit&agrave; con l&rsquo;obiettivo di rafforzare le sinergie interne al gruppo, sebbene mantenendo il vantaggio competitivo e l&rsquo;integrit&agrave; di ciascun singolo brand&rdquo;, ha commentato il presidente di Geely Holding Group, Li Shufu. I volumi produttivi Dalla fusione risulterebbe un soggetto da circa 2 milioni di veicoli venduti globalmente, somma delle singole performance realizzate da Volvo Cars e Geely nel 2019. Se la proposta di fusione trover&agrave; l&rsquo;ok dei Consigli di amministrazione Geely e Volvo, si proceder&agrave; verso il closing e la successiva quotazione della nuova societ&agrave; alla Borsa di Hong Kong, successivamente alla quale &egrave; prevista la quotazione anche a Stoccolma. Volvo XC40 Recharge, la prima elettrica svedese       

L'investimento compiuto da Geely in Volvo ha risollevato il marchio. La fusione per ottimizzare economie di scala e investimenti

Volvo e Geely lavorano alla fusione

        Riconoscimento di livello, quello appena conseguito da Volvo XC40. Il modello della Casa svedese si conferma nome di successo nel settore delle auto aziendali, vincendo il Mission Fleet Award 2019 come migliore auto aziendale per il middle management.  VOLVO XC40 LA BEST PRACTICE La cerimonia di premiazione &egrave; andata in scena a Milano, eravamo alla quarta edizione. In giuria fleet manager con esperienza in aziende multinazionali: il punteggio pi&ugrave; alto &egrave; andato a XC40, confermando il successo in Italia di Volvo. Il modello &egrave; il pi&ugrave; venduto del Marchio nel nostro paese, come dimostrano i numeri: nel 2019 saranno pi&ugrave; di 2.500 le unit&agrave; immatricolate attraverso il Noleggio Lungo Termine, con una percentuale altissima: +428% rispetto all&rsquo;anno precedente.&nbsp;  Leggi anche: Volvo XC40 Recharge, la prima elettrica svedese ELEMENTI PER LA GIURIA I fattori che rendono XC40 la pi&ugrave; apprezzata dai clienti business sono la qualit&agrave; generale dell&rsquo;auto, la connettivit&agrave; e la sicurezza, elementi fondamentali per chi utilizza il veicolo per lavoro. Le motorizzazioni fanno la loro parte, in special modo la variante ibrida a ricarica T5 Twin Engine. Sono queste le opinioni della giuria, che ha premiato Volvo XC40 &ldquo;per i dispositivi di sicurezza sempre all&rsquo;avanguardia e il comfort che contraddistingue la Casa svedese&rdquo;. I Mission Fleet Award premiano la &ldquo;best practice&rdquo; del settore individuando chi d&agrave; risalto ai principali temi del mondo dei clienti business per quanto riguarda l&rsquo;automotive, larga fetta del mercato con il 40% delle nuove immatricolazioni in Italia. Questo avvalora maggiormente il riconoscimento di Volvo XC40.       

Migliore auto aziendale per il middle management: il riconoscimento della giuria arriva grazie all'ottima qualit&agrave; costruttiva del modello, alla connettivit&agrave; e ai sistemi di sicurezza all'avanguardia

Volvo XC40 premiata al Mission Fleet Award

XC40 Recharge &egrave; il passo iniziale di Volvo in una grande sfida. La prima auto elettrica del Marchio, presentata a Los Angeles, rappresenta la testa di ponte di un progetto ardito.    Volvo ha annunciato che entro il 2025 vuole vendere il 50% dei suoi modelli nella configurazione full electric. Nei prossimi cinque anni lancer&agrave; sul mercato altrettanti modelli EV e predisporr&agrave; un piano di incentivi e promozioni. Sar&agrave; sufficiente per la rivoluzione a batterie?  Intanto c&#39;&egrave; XC40 P8 AWD Recharge&nbsp;che apre la strada alla famiglia. Tutte le elettriche e le plug-in hybrid del Marchio saranno sotto al nome di Recharge.  Esteticamente l&#39;esterno si differenzia per la calandra, il logo Recharge e la presa di ricarica nella stessa posizione del bocchettone. Difficile da distinguere, anche perch&eacute; la base &egrave; la stessa delle versioni benzina e Diesel, ovvero la piattaforma modulare CMA (Compact Modular Architecture).    La trazione integrale &egrave; elettrica, grazie ai due motori, uno per ciascun asse, che&nbsp;he erogano una potenza di sistema di 408 cavalli e una coppia di 660 Nm. Prestazioni:&nbsp;accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi,&nbsp;velocit&agrave; massima &nbsp;180 km/h. Il peso va da 2.150 a 2.250 kg.  L&#39;autonmomia dichiarata da Volvo &egrave; di oltre 400 km nel ciclo WLTP, grazie alla&nbsp;&nbsp;batteria agli ioni di litio, posta sul fondo, che ha una capacit&agrave; di 78 kWh. &nbsp;I tempi di ricarica sono stati comunicati per le &quot;super colonnine&quot;: da 11 kW servono 7,5 ore, da 150 kW in 40 minuti si riottiene l&#39;80% dell&#39;autonomia. Per aumetare l&#39;efficienza c&#39;&egrave; il sistema di recupero di energia del sistema Brake-by-Wire.  Pi&ugrave; spazio davanti. L&#39;assenza del motore termico ha portato la nascita del&nbsp;frunk che nel cofano anteriore regala 31 litri di capacit&agrave;: un borsone. Il bagagliaio posteriore ne perde a causa delle batterie: scende a 413 litri (460 sulle versioni a carburante) fino a un massimo di 1.342.  Comanda Google.&nbsp;Android Automotive OS &egrave; il fulcro dell&#39;infotainment di Volvo XC40 Recharge. Che anche in questo funge da apripista per la gamma.&nbsp;Intrattenimento, aggiornamento Over-the-air e altre funzioni saranno gestitte al modo &nbsp;degli smartphone Android. Oltre a Volvo On Call, ci saranno i noti i&nbsp;Play Store, Google Assistant e Gogle Maps con tutti i servizi e streaming del caso.  &nbsp;  &nbsp;   .drivek-widget-container iframe[src] {                         max-width: 100% !important;                     }     &nbsp; 

Primo passo dell&#39;ambizioso piano Volvo, che entro il 2025 vuole vendere il a batteria il 50% suoi modelli

Volvo XC40 Recharge, la prima elettrica svedese

        Di drag race improbabili ne abbiamo viste a bizzeffe, ma probabilmente non c&rsquo;&egrave; limite alla fantasia degli appassionati della velocit&agrave;. Lo youtuber Gumbal, che nel suo canale da oltre un milione di iscritti posta video di supercar, ha ripreso infatti una sfida tra un esemplare di McLaren 600LT e una Volvo V50. Niente di pi&ugrave; opposto. DUE AUTO AGLI ANTIPODI Da un lato una supercar di ultima generazione, spinta da un V8 biturbo 3.9 litri da 592 CV: 328 km/h di velocit&agrave; massima e meno di tre secondi per raggiungere lo 0-100. Insomma, una macchina nata per correre. McLaren 600LT in pista Dall&rsquo;altro, una familiare vecchia di 15 anni, che nella sua versione pi&ugrave; potente non &egrave; andata oltre i 180 CV distribuiti su una cilindrata da quasi 2 litri e mezzo. In teoria, non c&rsquo;&egrave; competizione. VOLVO MODIFICATA Ci sono per&ograve; da sottolineare due aspetti. Il primo, fondamentale, &egrave; che la Volvo in questione &egrave; stata opportunamente modificata, portata fino a 550 CV e dotata di pneumatici pi&ugrave; grossi, oltre che &ldquo;abbellita&rdquo; da alcuni sticker. Va da s&eacute; che la McLaren, qualunque essa sia, rimane una macchina pi&ugrave; potente e soprattutto pi&ugrave; leggera. Ma a volte conta anche il pilota. Cliccate play.  Come avrete potuto vedere, in entrambe le due gare in cui le vetture sono state protagoniste, la McLaren &egrave; partita ampiamente in ritardo rispetto alla V50, salvo poi recuperare ampiamente. Nella prima corsa, la supercar di Woking ha superato il traguardo due secondi prima della rivale, nella seconda invece solo tre centesimi di disavanzo. In entrambe le sfide, i chilometri orari si sono mantenuti uguali: 240 la Volvo, 265 la 600LT. Insomma, morale della favola: la McLaren ha vinto, come pronosticabile. Ma Volvo V50 ne &egrave; uscita fuori a testa alta. Un altro episodio dall&rsquo;incredibile mondo delle drag race.       

Da un lato una supercar da quasi 600 CV e 328 km/h di velocit&agrave; massima, dall&rsquo;altro una classica familiare vecchia di 15 anni: ecco l&rsquo;incredibile sfida di velocit&agrave;

McLaren 600LT vs Volvo V50: la drag race improbabile VIDEO

        Android a bordo, con la possibilit&agrave; di aggiornamento dell&rsquo;intero sistema operativo attraverso la rete dati. Volvo XC40 elettrica rivela altri contenuti di quella che sar&agrave; pi&ugrave; di una trasformazione del powertrain. Degli interni, aspettando la prima mondiale in programma il 16 ottobre, Volvo XC40 a batterie anticipa un infotainment tutto nuovo, perch&eacute; &ldquo;gira&rdquo; su Android in una specifica ritagliata su misura, che vuol dire anche applicazioni ottimizzate nei comandi.  Si far&agrave; tutto, o quasi, attraverso istruzioni vocali. Il Google Assistant non solo permette il controllo di dispositivi casalinghi connessi mentre si &egrave; in auto, ma gestisce funzioni dei veicolo e modifica parametri come la temperatura del climatizzatore, l&rsquo;impostazione di una destinazione sul navigatore satellitare, la riproduzione musicale, l&rsquo;utilizzo di Spotify, l&rsquo;invio di messaggi. MAPS IN TEMPO REALE UN AIUTO PER GLI ADAS La &ldquo;triade&rdquo; Google centrale in Android Automotive OS &egrave; composta dal Play Store &ndash; market dal quale scaricare le app dedicate e ottimizzate -, l&rsquo;Assistant e Google Maps. Quest&rsquo;ultimo va oltre le indicazioni da tradizionale navigatore. Legg anche: XC40 elettrica, emissioni 0 bagagli +30 Volvo XC40 elettrica vedr&agrave; gli Adas utilizzare informazioni di Maps, il traffico in tempo reale, la conformazione del percorso, la presenza di limiti di velocit&agrave;, cos&igrave; da migliorare il funzionamento dei sistemi di assistenza alla guida, sempre gestiti dai sensori installati dietro la calandra. Maps e i dati sul traffico in tempo reale serviranno al sistema operativo per offrire attivamente un&rsquo;alternativa di percorso e l&rsquo;indicazione dei punti di ricarica pi&ugrave; vicini. Dell&rsquo;aggiornamento over-the-air, va detto che XC40 a batterie sar&agrave; la prima volto a offrire l&rsquo;upgrade del sistema operativo, che permetter&agrave; di avere a bordo sempre un Android Automotive OS al passo con gli sviluppi prodotti. VOLVO ON CALL E GESTISCI DA REMOTO In un ecosistema interamente firmato Android, i servizi Volvo On Call restano parte integrante delle possibilit&agrave; di controllo dell&rsquo;auto a distanza. Si potr&agrave; continuare a gestire la climatizzazione da remoto, l&rsquo;apertura/chiusura del veicolo, individuare l&rsquo;auto dallo smartphone, condividere XC40 mediante chiave digitale.       

L'infotainment di XC40 a batterie avr&agrave; un sistema operativo Android, specifico per l'impiego auto e con un Maps evoluto. Android Automotive OS sar&agrave; aggiornabile over-the-air

Volvo XC40 elettrica, Android Automotive all'esordio

        Annunciate caratteristiche di riferimento sulla sicurezza che sapr&agrave; garantire Volvo XC40 elettrica, emergono i dettagli relativi alle novit&agrave; stilistiche, che saranno anche funzionali. Debutto il prossimo 16 ottobre, per il suv a batterie, opera prima nell&rsquo;elettrificazione completa da parte del marchio svedese. L&rsquo;adeguamento delle strutture di sicurezza, con una progettazione specifica degli elementi di assorbimento degli urti anteriori e al posteriore, ha aperto nuove possibilit&agrave; quanto al volume di carico. BAGAGLIAIO ANCHE DAVANTI Il posizionamento del motore elettrico anteriore pi&ugrave; in basso e gli ingombri inferiori,&nbsp;infatti, liberano spazio che i progettisti hanno convertito in un piccolo vano di carico, 30 litri da sommare al volume posteriore.   Dovrebbe restare invariata la capacit&agrave; del bagagliaio principale, vista la modularit&agrave; dell&rsquo;architettura CMA e la previsione di batterie installate internamente al passo. CALANDRA MASCHERA DEGLI ADAS Visivamente sar&agrave; una Volvo XC40 immediatamente diversa, i designer hanno scelto la trasformazione della calandra con griglia parzialmente aperta in un elemento completamente chiuso, in tinta con la carrozzeria, sempre completo di cornice. Leggi anche: Volvo XC40 elettrica, primatista in sicurezza Nasconde parte dei sensori dei sistemi di assistenza alla guida, una nuova generazione che Volvo introdurr&agrave; con l&rsquo;elettrica, sensori sviluppati da Zenulty.  Di serie, XC40 elettrica, offrir&agrave; l&rsquo;abbinamento bicolore con tetto nero e 8 diverse colorazioni di carrozzeria, scelta di cerchi in lega da 19 o 20 pollici e interni con rivestimenti ottenuti da materiali riciclati.       

Il vano anteriore offrir&agrave; 30 litri aggiuntivi, ottenuti grazie al posizionamento del motore elettrico pi&ugrave; in basso rispetto al termico. Design di XC40 a batterie caratterizzato dalla calandra chiusa e in tinta

Volvo XC40 elettrica: emissioni zero, bagagli +30

Il processo che porta verso la riduzione delle emissioni di CO2 era stato già annunciato nel 2018. Due livelli di ibridizzazione, uno moderato che si ricarica autonomamente e l'altro capace di viaggiare in full-electric con un'autonomia tra i 30 e i 50 km

Volvo, l'elettrificazione è mild-hybrid e plug-in

        Sostituire il motore termico con l&rsquo;elettrico, trovare lo spazio necessario per installare le batterie ed ecco fatta&nbsp;Volvo XC40 elettrica. A ottobre, il 16, la presentazione. La realt&agrave; &egrave; un po&rsquo; pi&ugrave; complessa di quanto non lasci immaginare la modularit&agrave; dell&rsquo;architettura CMA, ossatura delle Volvo di segmento C portata al debutto da XC40 nelle varianti con motore termico e ibrido plug-in. Il marchio svedese fa della sicurezza attiva e passiva un imperativo, com&rsquo;&egrave; naturale. Cos&igrave;, gli interventi per arrivare alla versione elettrica di Volvo XC40 vanno ben oltre la sostituzione del motore. STRUTTURE DI CRASH RIPENSATE&nbsp; I tecnici hanno riprogettato l&rsquo;intero frontale, sotto la carrozzeria, per assicurare l&rsquo;ottimale protezione dei passeggeri. Una necessit&agrave;, vista l&rsquo;assenza del motore termico e il diverso dissipamento dell&rsquo;energia in caso di incidente. &Egrave; stato rinforzato il frontale e sviluppato un telaio in alluminio intorno al pacco batterie, cos&igrave; da creare un&rsquo;area integrata con la scocca di deformazione progressiva.  Modifiche che hanno interessato anche il retrotreno, dove il motore elettrico &ndash; una seconda unit&agrave; si intravede anche sull&rsquo;asse anteriore &ndash; &egrave; strutturale, con l&rsquo;obiettivo di migliorare la distribuzione dell&rsquo;energia e alleggerire le ripercussioni direttamente sull&rsquo;abitacolo e i passeggeri. ADAS, NUOVI SENSORI AL DEBUTTO La prima Volvo elettrica &ndash; ricordando come Polestar sia un&rsquo;entit&agrave; indipendente &ndash; reclama la palma di una delle auto pi&ugrave; sicure mai costruite. Per gli interventi sul telaio e per l&rsquo;evoluzione che lancer&agrave; sui sistemi di assistenza alla guida, nel dettaglio utilizzer&agrave; una nuova gamma di sensori, tra radar, telecamere e ultrasuoni, sviluppati da Zenulty, joint venture a firma Volvo e Veoneer. La suite di sensori andr&agrave; anche sui modelli futuri Volvo e si caratterizza per la scalabilit&agrave; verso sviluppi tecnologici futuri.       

La tradizione Volvo in materia di protezione dei passeggeri trover&agrave; nel progetto XC40 elettrico un modello di riferimento assoluto, promette il marchio

Volvo XC40 elettrica, primatista in sicurezza

Presentato nel 2018, Volvo Vera, l&rsquo;autotrasportatore elettrico a guida autonoma debutta su strada. Lo far&agrave; in casa, in Svezia, con funzioni di spostamento merci e container da un centro logistico della compagnia di navigazione DFDS a un terminale APM nel porto di Goteborg. Si tratta di un primo, importante, passo verso un&rsquo;ulteriore implementazione del mezzo in termini di tecnologia e operativit&agrave; con possibilit&agrave; di utilizzo in altre aree industriali o strade pubbliche per trasporti a brevi distanze.  Volvo Vera, caratteristiche e funzioni&nbsp;  Volvo Vera ha un design esterno che somiglia molto a quello di un&rsquo;auto sportiva. Privo di cabina, il mezzo si caratterizza per un sistema di guida senza pilota in quanto l&rsquo;infrastruttura tecnologica di cui &egrave; dotato gli consente di geolocalizzare la propria posizione con precisione millimetrica su un percorso predefinito, adattando il proprio movimento alla presenza di ostacoli e altri utenti della strada. Nei suoi spostamenti, l&rsquo;autotrasportatore&nbsp; &egrave; controllato e monitorato da un addetto responsabile delle operazioni di trasporto tramite un sistema cloud based in grado di supportare la guida autonoma qualora dovessero rendersi necessarie modifiche al percorso impostato o altre operazioni di assistenza. &nbsp;  Volvo, guida autonoma avanzata sulle SPA2 del prossimo decennio  Volvo Vera funziona a bassa velocit&agrave; con limite di 40km/h, per garantire la massima sicurezza imprescindibile per un veicolo a guida autonoma, caratterizzato, peraltro, da un basso livello di rumorosit&agrave; &nbsp;e zero emissioni, aspetti quest&rsquo;ultimi che depongono a favore di un suo utilizzo in contesti industriali (porti o &nbsp;centri logistici) nei quali l&rsquo;impatto ambientale da inquinamento &egrave; molto elevato.&nbsp;  Le dichiarazioni di Mikael Karlsson&nbsp;  Mikael Karlsson, vicepresidente &nbsp;soluzioni autonome di Volvo Trucks, ha presentato cos&igrave; il debutto di Volvo Vera con il partner DFDS: &quot;I trasporti autonomi con bassi livelli di rumore e zero emissioni di scarico hanno un ruolo importante nel futuro della logistica e andranno a vantaggio sia delle imprese sia della societ&agrave;. L&rsquo;obiettivo &egrave; quello di realizzare un sistema collegato composto da diversi veicoli Vera monitorati da una torre di controllo in modo da &nbsp;consentire un flusso continuo e costante che risponda alle esigenze di maggiore efficienza, flessibilit&agrave; e sostenibilit&agrave;. Consideriamo la &nbsp;collaborazione con DFDS un inizio importante e vogliamo guidare i progressi in questo settore.&quot;   

Presentato nel 2018, l&#39;autotrasportatore elettrico del marchio svedese rappresenta una soluzione innovativa per il trasporto merci e la logistica su brevi distanze

332 risultati per 'volvo;'