Alfa 4C, tecnologia da F1, in stile Lamborghini e McLaren

Alfa Romeo 4C: l\'eccellenza del made in Italy

di Redazione

11.06.2013 ( Aggiornata il 11.06.2013 16:12 )

Modena - Marco Visani È un nome furbo, 4C: fa il verso 8C Competizione ma quel C non sta per cilindri, pur avendone effettivamente quattro. Il significato della sigla della nuova Alfa Romeo a motore centrale con cui il marchio del biscione tenterà, tra l'altro, la riconquista dell'America sta per 4 chili per cavallo: più esattamente, sono 3,85. Un inno alla leggerezza per una macchina che fa del peso ridotto (ancor più che della potenza elevata: 240 cv) il suo fiore all'occhiello. Appena 895 kg, grazie all'uso di materiali leggeri a iniziare dalla fibra di carbonio con cui è realizzata la monoscocca in stile F.1: 65 kg appena. Roba fin qui vista su macchine di ben altro lignaggio, quali McLaren o Lamborghini. E poi c'è tanto alluminio, un po' fuso e un po' forgiato, il meno poroso possibile, che rappresenta complessivamente il 38% del peso della vettura. Senza dire che i pannelli di carrozzeria sono in Sheet Moulding Compound, che di suo pesa circa metà rispetto a una lega leggera. Parafanghi e paraurti li fanno in poliuretano a iniezione (pesa un quinto meno del ferro); persino i vetri sono più sottili e leggeri della media (rispettivamente, -10% e -15%). Come già la 8C, anche la 4C nasce a Modena, alla Maserati, sfruttando il know-how delle maestranze emiliane nelle produzioni in piccola serie: 3.500 pezzi all’anno, nel caso dell’Alfina (un turbobenzina di 1750 cm3 da oltre 250 orari e 4”5 per lo 0-100). Debutto a settembre a partire da 60mila euro per quella che in Alfa considerano come “la supercar possibile”.

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