Alfa Romeo fa paura ai colossi tedeschi, ma il futuro è fuori dall'Italia?

Alfa Romeo Alfetta Auto Zeitung

di Francesco Forni

12.07.2013 ( Aggiornata il 12.07.2013 17:07 )

Foto tratta da Auto Zeitung

Alfa Romeo e Maserati sono le armi, blasonate ma da affilare, di Sergio Marchionne per mettere i bastoni tra le ruote alle tedesche, ovvero Audi, BMW e Mercedes, nel settore premium dei modelli medi e grandi, Non è un segreto, il rilancio di Maserati è già partito, ma quello di Alfa, che dovrebbe avere numeri molto maggiori e coinvolgere parecchi appassionati in più, sarà chiave per il futuro dell’intero Gruppo Fiat. Torna il Biscione e in Germania, la tana di concorrenti che sembrano invincibili (almeno in Europa) qualcuno però ha già dato l’allarme. E’ stato l’influente magazine tedesco Auto Zeitung, che ha ipotizzato come primo ariete sul mercato la prossima ammiraglia Alfa Romeo (si chiamerà Alfetta?) modello che avrà molto in comune con la Maserati Ghibli e si prospetta come una minaccia reale, a BMW Serie 5, Audi A6, A7 e compagnia cantante. Auto Zeitung rincara l’effetto minaccia: “Alfa Romeo, è una marca cult italiana che regala più emozioni con la sola maniglia della portiera rispetto a quanto fanno altre Case con la loro intera gamma''. Un complimento non da poco, ma servirà anche il resto, oltre alla maniglia. C’è l’Alfa 4C per fa sognare gli sportivi puristi, ci sarà la Spider, pure lei leggerissima, realizzata con Mazda, arriverà una coupé 2+2, col mitico nome GTV. Ma la chiave per riportare il prestigio (e gli alti profitti) sarà la grande berlina, l’ammiraglia sportiva di Alfa, che dovrebbe essere presentata nell’autunno 2014. L’ossatura, come detto, sarà quella della Maserati Ghibli, con i V6 biturbo benzina da 330 e 410 cavalli, realizzati a Maranello negli stabilimenti Ferrari e il V6 turbodiesel di 3.0 litri da 250 e 275 cavalli. Non mancano i quarti di nobiltà, ma per raggiungere le 300.000 auto prodotte entro il 2016 ( poco più di 100.000 nel 2012) bisognerà sfondare all’estero, specialmente sul mercato americano, dove Alfa Romeo manca dal 1995. Sergio Marchionne non è stato sibillino sul futuro della Casa del Biscione. "Il rilancio di Alfa Romeo ci sarà sicuramente. Il problema è se lo faremo qui in Italia o altrove. Fiat-Chrysler ha la possibilità di fare tante cose, ma non per forza qui, se non ci permettono di farlo. Se non vogliono che non si faccia qui o non ci danno certezze necessarie, ce lo dicano". Bastone e carota, insomma. "Il vero potenziale è mettere assieme le forze del gruppo con Maserati e Alfa Romeo e trovare quelle fette di mercato che per pigrizia o per incapacità non siamo stati in grado di attaccare e abbiamo lasciato ai nostri amici tedeschi". E con sorrisi a denti stretti, Marchionne rilancia la sfida. "Vorrei disturbare quel mercato idilliaco che i tedeschi si sono creati". Francesco Forni

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