Fiat-Chrysler, gli obiettivi dopo la fusione, la sfida di Alfa Romeo

Fiat-Chrysler, gli obiettivi dopo la fusione, la sfida di Alfa Romeo
Dove andranno i V6 e V8 sviluppati da Ferrari

di Francesco Forni

20.01.2014 ( Aggiornata il 20.01.2014 09:21 )

Marchionne al Salone di Detroit ha formalizzato ai media l’assetto definitivo di Fiat-Chrysler. La nascita del colosso ha fatto scalpore anche negli USA, soprattutto perché l’obiettivo è la fascia premium del mercato dominata dai marchi tedeschi: Audi, Bmw e Mercedes-Benz. Non solo per un fatto di prestigio, ma soprattutto di profitto: la terna germanica in Nord America nel 2013, ha venduto, oltre 800.000 unità. Con margini di guadagno molto alti. Due carte abbastanza sicure Marchionne ce le ha già. Ferrari, inattaccabile e ambitissima, che ha, secondo tradizione, un tetto massimo alla sua produzione, e Maserati, in crescita notevole con le nuove Quattroporte e Ghibli, puntando ad arrivare a 50.000 unità l’anno nel 2015 con l’arrivo del SUV Levante. Tra i marchi americani, Jeep è quello più esportabile nel mondo (Ram coi pick-up va forte negli USA) e il nuovo Cherokee tra poco arriverà in Europa. Ma soprattutto nel 2014 arriverà una Jeep più piccola, prodotta in Italia con la gemella Fiat 500 SUV, un 4x4, che dovrebbe avere un buon impatto alle nostre latitudini. La sfida decisiva, per il mercato e per il prestigio, sarà quella di Alfa Romeo. Per ora negli USA c’è la supercar compatta la 4C, nel 2015 arriverà la nuova Spider (per tutto il mondo) su base Mazda 5, ma col 1750 turbo della Giulietta (e della 4C). Alfa oltre a questi modelli puramente emozionali, dovrà scalare il mercato con auto capaci di appassionare, ma di generare anche numeri, e profitti, importanti. Due saranno i cavalli di battaglia. Il SUV medio-grande (“cugino” del Maserati Levante) e – finalmente – l’attesissima Alfa Giulia, il modello che dovrà “impattare” contro o cavalli di battaglia della concorrenza, l’Audi A4, la BMW Serie 3 e la Mercedes Classe C. A seguire anche la nuova grande berlina, o ammiraglia, anche questa in sinergia con Maserati. Sui modelli di punta dell’Alfa Giulia, del SUV del Biscione e dell’ammiraglia, arriveranno, per dare lustro, i motori V6 e V8 nati per le Maserati e sviluppati a Maranello da Ferrari, adattati su misura per le Alfa.

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