Alfa Romeo, la piattaforma per la trazione posteriore e integrale si chiamerà Giorgio

Alfa Romeo, la piattaforma per la trazione posteriore e integrale si chiamerà Giorgio
La stanno realizzando a Modena, presso Maserati

di Francesco Forni

28.01.2014 ( Aggiornata il 28.01.2014 08:50 )

Alfa Romeo tornerà alla trazione posteriore in larga scala (e a quella integrale 4x4) non solo quindi per la 4C. Lo ha detto Sergio Marchionne e sarà uno dei passi fondamentali assieme al ritorno dei motori V6, della famiglia che Ferrari realizza anche per Maserati. La nuova piattaforma, riporta Automotive News, dovrebbe chiamarsi Giorgio, un nome tipicamente italiano, e dovrebbe coinvolge l’alto di gamma di Alfa, quindi la berlina Giulia, la station wagon sportiva (deriverà dalla Maserati Ghibli?) e ovviamente l‘ammiraglia (169, Alfetta?) che dovranno affrontare la fascia premium dominata dalle storiche antagoniste. Tutti modelli che si prestano alla “nobile” trazione posteriore e all’efficiente integrale, come del resto accade per Audi, BMW e Mercedes. Born in Emilia. Proprio così, come l’Alfa 4C, il nuovo pianale sarà concepito a Modena, realizzato presso la Maserati da un gruppo di ingegneri (“In capannoni-fantasma, mimetizzati in giro per l’Italia, squadre di uomini nostri stanno preparando i nuovi modelli Alfa Romeo” disse Marchionne a Repubblica) capitanata da Philippe Kreif e supervisionata da Harald Wester, Chief Technology Officer e Head di Alfa Romeo e Maserati. Giorgio nascerà espressamente per il Biscione, ma è logico che poi sarà utilizzata anche su altre versioni del colosso Fiat-Chrysler. Una sfida totale per la piattaforma (che Automotive News riconduce a fonti legate direttamente al progetto) la cui motivazione del nome non è però chiara, almeno per il riferimento storico. Marchionne ad aprile annuncerà il nuovo piano strategico di Alfa Romeo, e allora sarà tutto più chiaro.

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