Alfa Romeo tornerà alla
trazione posteriore in larga scala (e a quella
integrale 4x4) non solo quindi per la
4C. Lo ha detto
Sergio Marchionne e sarà uno dei passi fondamentali assieme al ritorno dei
motori V6, della famiglia che
Ferrari realizza anche per
Maserati.
La nuova piattaforma, riporta
Automotive News, dovrebbe chiamarsi
Giorgio, un nome tipicamente italiano, e dovrebbe coinvolge
l’alto di gamma di Alfa, quindi la berlina
Giulia, la
station wagon sportiva (deriverà dalla
Maserati Ghibli?) e ovviamente l‘
ammiraglia (169,
Alfetta?) che dovranno affrontare la fascia premium dominata dalle storiche antagoniste. Tutti modelli che si prestano alla “nobile”
trazione posteriore e all’efficiente
integrale, come del resto accade per
Audi,
BMW e
Mercedes.
Born in Emilia. Proprio così, come l’Alfa 4C, il nuovo pianale sarà concepito a
Modena, realizzato presso la Maserati da un gruppo di
ingegneri (“
In capannoni-fantasma, mimetizzati in giro per l’Italia, squadre di uomini nostri stanno preparando i nuovi modelli Alfa Romeo” disse Marchionne a
Repubblica) capitanata da
Philippe Kreif e supervisionata da
Harald Wester,
Chief Technology Officer e
Head di Alfa Romeo e Maserati.
Giorgio nascerà espressamente per il
Biscione, ma è logico che poi sarà utilizzata anche su altre versioni del colosso
Fiat-Chrysler.
Una sfida totale per la piattaforma (che
Automotive News riconduce a fonti legate direttamente al progetto) la cui motivazione del nome non è però chiara, almeno per il riferimento storico.
Marchionne ad aprile annuncerà il nuovo piano strategico di Alfa Romeo, e allora sarà tutto più chiaro.