Alfa Romeo Giulia, motori da urlo

Alfa Romeo Giulia, motori da urlo
il 24 giugno l'esordio della berlina: un 2.2 diesel da 240 cv e un 3 V6 biturbo molto oltre oltre la soglia dei 450 cv.

di Francesco Forni

15.06.2015 ( Aggiornata il 15.06.2015 00:00 )

Mancano nove giorni al battesimo della nuova Alfa Romeo Giulia (progetto numero 952) la berlina media sportiveggiante che nel progetto di Sergio Marchionne è uno dei modelli chiave per il rilancio del Marchio del Biscione e per il prestigio delle auto italiane, in scia a Ferrari e Maserati e forte del fantastico retaggio di Alfa nel motorsport e dei modelli da strada più ammirati nel passato. Il 24 giugno vedremo la nuova macchina, che arriverà sul mercato a inizio 2016. Una delle attese più lunghe di sempre, per un modello di grande produzione. I rumors sono sempre più insistenti e anche le voci sul nome del modello (sarà Giulia, come si aspettano molti nostalgici, o no?) continuano a susseguirsi. Il design rimane top secret, di multi che hanno girato negli ultimi mesi, "mascherati" da Maserati Ghibli, appare probabile che le forme non riservino sorprese enormi, mantenendosi su proporzioni classiche da berlina medio-grande, ovviamente votata al dinamismo e alla sportività. L'arcano, molto atteso (e decisivo per un impatto immediato sul mercato) sarà rivelato all'ultimo. Della piattaforma, chiamata, Giorgio, si sa che sarà disponibile a trazione posteriore e integrale (4X4) e che la nuova Alfa Giulia avrebbe soddisfatto i tester dei fornitori di pneumatici della Casa proprio per le sue doti notevoli. Ma di più non è dato sapere. Motori, la "bomba" del Kers. Cuore Sportivo, è noto, da decenni è uno dei claim di Alfa Romeo. E anche sulla conta dei cavalli, soprattutto delle emozioni che sapranno regalare i propulsori, si giocheranno le fortune del prossimo modello e dell'intero alto di gamma Alfa che ne deriverà. I motori a benzina avranno potenze tra 180 e oltre 450 cavalli, grazie al 4 cilindri turbo Multiair di 2.0 litri (da 180 a 330 cv) e al V6 sovralimentato di 2.9 litri (fino sulla soglia dei 500 cv per la Giulia Quadrifoglio Verde) industrializzato da Ferrari, adatto per ammaliare i mercati più ricchi, come USA e Germania. Ma è sul diesel che si giocheranno molte delle le fortune in Italia della Giulia. Il 2.2 multijet potrebbe arrivare a potenze intorno ai 240 cavalli Il 2.2 dell'Alfa Giulia quindi dovrebbe avere circa 270 cavalli, una potenza di vertice nella categoria, grazie al sistema che recupera energia. Su LaFerrari sono due i motori elettrici che spingono: il primo motore dà trazione e recupera energia cinetica in frenata, immagazzinandola nelle batterie al litio e garantendo ver-boost di potenza. Il secondo genera corrente elettrica per mantenere la  carica delle batterie al litio e produce energia per le utenze. Da vedere cosa ci sarà sulla Giulia.  
 

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