AM-RB 001: la Hypercar di Aston Martin e Red Bull si presenta ai potenziali clienti

AM-RB 001: la Hypercar di Aston Martin e Red Bull si presenta ai potenziali clienti

Il target a cui mira la vettura “anglo-austriaca” non è nemmeno contemplato nei testi di economia della Bocconi. Perché l'esclusività è un tratto distintivo assoluto

di Redazione

17.06.2016 12:23

Dopo i rumors e il consueto via vai di possibili dettagli tecnici, il progetto AM-RB 001 prosegue la sua corsa. Termine forse inflazionato quando si tratta di auto, ma fondamentale per raccontare “l'idea” di un'auto che vorrebbe non avere eguali nel storia dell'automotive. Parlare di tecnologia è ancora troppo presto, essendo per il momento tutto (o quasi) top secret. Di fatto la vettura firmata congiuntamente da Aston Martin e Red Bull dovrebbe essere equipaggiata con un complesso ibrido, con il motore endotermico in posizione centrale posteriore.

Nulla che rappresenti la “ribalta” nel panorama delle quattro ruote, perché senza conoscerne i dettagli, bisognerebbe puntare tutto su delle supposizioni, con il rischio di cadere nel tranello di chi la spara più grossa. Le poche conferme ufficiali affermano che l'auto dovrebbe essere leggermente più pesante di una macchina da corsa di classe LMP1 (i prototipi di Le Mans per intenderci), che pesa 900 kg e sviluppa circa 1000 cavalli di potenza.

Allo scorso Gran Premio di Formula Uno del Principato di Monaco è stato mostrato un modello a grandezza naturale (che però non porta in dote il design definitivo). Una presentazione destinata ai papabili futuri acquirenti, in vista del lancio nella prossima estate 2018. Il modello presentato era semplicemente un manichino, utile per una prima presa di contatto con la vettura, mentre i primi prototipi funzionanti dovrebbero mettere letteralmente le ruote su strada a partire dalla primavera dell'anno venturo.

Della AM-RB 001 ne saranno prodotte solo 99 esemplari. E saranno vendute solo su alcuni mercati. Anche perché, con un volume così basso di produzione, è difficile omologare la vettura su tutti i mercati del mondo. Nonostante non si parli (ovviamente) di prezzo, perché chiedere in questi casi vorrebbe dire non potersela permettere, la cifra potrebbe (tranquillamente) superare i 2.000.000 di euro.

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