Peugeot Instinct Concept, autonoma e predittiva

Propone soluzioni di mobilità nuove con l'Internet delle cose e le adegua in funzione delle esigenze del guidatore senza necessità di intervento

27.02.2017 15:05

L'interrogativo non è "se" diverranno soluzioni concretamente disponibili per un'ampia platea di automobilisti, piuttosto ma "quando". Peugeot Instinct Concept debutta al Mobile World Congress di Barcellona, palcoscenico solitamente riservato all'hi-tech mobile in tutte le sue forme, per suggerire una visione sul futuro carrozzata da affascinante shooting brake quattro posti. Un'ibrida plug-in da 300 cavalli, ma soprattutto un concept integrato non solo con i dispositivi elettronici personali quali smartphone e smartwatch, ma anche la propria abitazione.

L'Internet delle cose consentirà, grazie allo scambio continuo di dati tra differenti ambienti, l'automazione di procedure mirate a facilitare la quotidianità. Salire in auto e al tempo stesso non doversi preoccupare di chiudere casa, perché l'input arriverà autonomamente dal veicolo, ad esempio. Come anche la possibilità di una rielaborazione del percorso in funzione dell'orario di partenza effettivo, oppure, la rilevazione dello stato fisico tramite smartwatch e la conseguente previsione di un parcheggio a destinazione che lasci un tratto di strada da affrontare a piedi per curare la propria forma fisica. 

Peugeot Instinct Concept, le foto

Peugeot Instinct Concept, le foto

Una shooting brake a guida autonoma, ibrida e collegata alla piattaforma cloud Samsung Artik per adattare modalità di guida, percorsi e scelte in funzione delle esigenze del guidatore. Dopo l’uscita al Mobile World Congress di Barcellona si presenta al Salone di Ginevra

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Samsung Artik Cloud è l'ambiente virtuale sul quale Peugeot Instinct Concept scambia le informazioni con i dispositivi utilizzati dall'automobilista. E' un concept con due diverse modalità di guida autonoma, una più rilassata e specificamente ottimizzata per il comfort (Autonomous Soft), la seconda (Autonomous Sharp) pensata per affrontare sempre il percorso meno trafficato.

La conversione da guida autonoma all'impegno personale avverrà su richieta o in base alle preferenze di guida dell'automobilista, lasciando intatto il divertimento di pennellare una curva dietro l'altra. Il concept integra nei proiettori le lenti delle telecamere necessarie al funzionamento del sistema di automazione della guida. A bordo l'ambiente è progettato per accogliere quattro passeggeri e la modularità segue la duplice esperienza di guida possibile: in Autonomous Soft o Sharp gli organi classici della guida si ritraggono per offrire più spazio; la guida attiva, invece, in Drive Boost o Drive Relax si differenzia per rimettere totalmente nelle mani del conducente l'auto con la prima modalità, proporre sistemi come il cruise control adattivo e l'adeguamento automatico della luminosità dei gruppi ottici la seconda. La strumentazione olografica, nelle modalità di guida "attive", replica le informazioni classiche, mentre uno schermo da 9.7 pollici affianca la "centrale di comando" che è l'i-Device.

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Altre chicche hi-tech a bordo, la presenza di chat-bot nelle vesti di assistente personale per ciascun passeggero. Si tratta dell'implementazione di soluzioni robotizzate, in grado di interpretare le richieste vocali e interagire come se si stesse parlando con un essere umano. Sul fronte dello stile, le proporzioni sono piacevoli e si sposano con un'aerodinamica attiva, aperture sul frontale gestiscono i flussi d'aria oltre i 90 km/h per migliorare l'efficienza e incrementare la deportanza sull'asse anteriore.

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