Lvchi Venere, la supercar elettrica cinese dall'anima italiana

Lvchi Venere, la supercar elettrica cinese dall'anima italiana

Al Salone di Ginevra la berlina da 1000 cavalli e 500 km di autonomia: sviluppata dalla torinese I.DE.A Institute

di Francesco Forni

24.01.2018 20:32

Una supercar elettrica cinese made in Italy. Non è uno scherzo, come conferma anche il nome del modello. Il gruppo cinese Lvchi Auto farà esordire al Salone di Ginevra una berlina green da mille cavalli, chiamata Venere.

Venere è sviluppata, disegnata e ingegnerizzata dalla torinese, di Moncalieri, I.DE.A Institute. Che si è specializzata nelle piattaforme modulari per auto elettriche. Italiana l'origine e italiano colui che ha guidato la nascita e crescita di Venere: Giorgio Stirano, ingegnere noto nel motorsport, tra Le Mans Series e Formula Uno.

L'auto non è ancora stata mostrata, ma sarà la prima di una gamma. Che varierà dal SUV alla citycar, dalla multispazio alle sportive. Modelli piccoli, medi e grandi: infatti saranno costruite tre piattaforme.

Venere sarà una sorta di portabandiera. Cinque metri di lunghezza, oltre tre di passo. Quattro posti, quattro motori elettrici, due davanti e due dietro. Che, oltre a fornire la trazione integrale, erogano una potenza di 1006 cavalli i quali dovranno spingere 2.100 chili di peso.

La velocità massima è indicata in 250 km/h. L'accelerazione 0-100 km/h si completa in meno di 3 secondi. Il telaio in fibra di carbonio. La batteria agli ioni di litio, posta sotto ai passeggeri, ha la capacità di 100 kWh e permette un'autonomia annunciata di 500 km.

Lvchi Venere arriverà sul mercato nel 2019. Sarà commercializzata in tutto il mondo: dotata di sistemi di assistenza alla guida di livello 3. Personalizzabile, ma con un prezzo molto elevato, a partire da oltre 150.000 euro.

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