A290_β, visione francese della sportività elettrica

A290_β, visione francese della sportività elettrica

La prima elettrica del Marchio sportivo di Renault prende le forme della R5 Turbo. Ecco i dettagli

di Roberto Gurian

10.05.2023 09:15

Gli hangar della Brabazon a Bristol hanno visto nascere aerei storici come i Concorde destinati alla compagnia di bandiera britannica. Tornano ora d’attualità perché hanno accolto la prima Alpine elettrica della storia, la A290_ β. A tenerla a battesimo due padrini d’eccezione come Pierre Gasly ed Esteban Ocon, piloti ufficiali della squadra di proprietà francese in F.1. Che si sono divertiti ad usare la leva del freno a mano per mettere di traverso un’elettrica che vuole essere sportivamente molto attraente e per niente uguale a tante vetture della categoria.

Alpine A290 beta

Alpine A290 beta

L'Alpine A290 Beta è un prototipo che anticipa le le linee della prima elettrica del Marchio sportivo del gruppo Renault

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Alpine A290_ β, l'erede della Renault R Turbo

Lo fa cominciando da un aspetto grintoso e moderno, che pur ricorda le Renault 5 turbo che volavano nei rally degli anni ’80. Le cifre di identificazione non sono state scelte a caso, dato che il 2 simboleggia il segmento B, il secondo in ordine di salita per la classificazione delle auto, e il 90 la specifica futura gamma del marchio. La beta indica che si tratta di un prototipo in fase di sviluppo prima della produzione in serie di quella che sarà di fatto una sportiva urbana. Urbana soprattutto perché compatta, dato che il prototipo è lungo 405 cm, largo 185 cm e con un’altezza contenuta in 148 cm. In veste definitiva, la A290 sarà la prima di tre vetture del prossimo futuro Dream Team del Marchio sportivo della Renault.

Come la McLaren F1

Come la coupé McLaren F1 degli anni ‘90, la prima Alpine elettrica ha tre posti, con quello di guida centrale e i due laterali per i passeggeri leggermente arretrati. I sedili sono in fibra di carbonio, con un abitacolo di tipica impostazione da corsa. La plancia è volutamente minimalista ma con una strumentazione digitale sotto gli occhi del guidatore. Ampio l’utilizzo di materiali riciclabili e anche riflettenti come l’”ultralumen” nella zona superiore della stessa plancia.

La scheda tecnica

Le forme del corpo vettura sono state studiate in funzione dell’efficienza aerodinamica e del raffreddamento. Ci sono passaggi d’aria anche sotto i fari principali, caratterizzati dalla presenza, come le luci aggiunte anteriori, di una vistosa X. Il prototipo è colorato di bianco per ricordare le montagne e anche il nome del Marchio di Dieppe. Significativo che al posto degli scarichi ci siano due ventole per raffreddare le batterie, come su un computer ultrapotente. Silenzio per ora su potenza dei motori elettrici e sull’autonomia del mezzo, ma possiamo pensare che saranno all’altezza delle attese. La A290_ β ha un pulsante OV (overtake) che dà potenza supplementare per 10” sull’asfalto asciutto. È inoltre certa la presenza di un sistema “torque vectoring” per distribuire potenza e coppia motrice in maniera indipendente sulle quattro ruote. La gestione dell’ABS può essere regolata in 11 modi differenti in modo da influenzare nello specifico il comportamento della vettura in frenata e in inserimento di curva. Tre le modalità di guida, infine, per asciutto, bagnato e uso al massimo delle possibilità.

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