Porsche 911 GT3 RS, un razzo tra le curve

Abbiamo prova a Silverstone la Porsche più estrema di tutte. Grazie a un'aerodinamica raffinatissima, si è esaltata tra i temibili curvoni veloci di una delle piste più iconiche della F1

di Alberto Sabbatini

05.10.2022 09:52

La direzionalità garantita dalle sospensioni

Il tratto successivo è un lungo rettifilo seguito dalla frenata di Brooklands e dalle curve di Luffield e Woodcote: un tratto tortuoso che gira a destra dove nei GP F1 si verificano decine di sorpassi perché è facile che un pilota accusi sottosterzo e perda la traiettoria. Qui ci siamo resi conto di quanto lavorino bene le sospensioni della GT3 RS garantendo un grande appoggio delle ruote anteriori al terreno.

La GT3 RS ha le stesse sospensioni a doppio braccio avanti e dietro introdotte l’anno scorso sulla GT3 base. Uno schema sospensivo che ha migliorato di tanto la direzionalità e la precisione dell’avantreno. Le vecchie 911 “smusavano”, la GT3 no. Inoltre su questo modello RS le sospensioni sono state ulteriormente evolute: i bracci anteriori sono più lunghi di 15 mm per  adeguarsi alla maggior carreggiata dell’auto e soprattutto i braccetti in alluminio hanno profilo alare. Come sulle F1. Per aiutare a generare qualche kg di deportanza in più. Secondo Porsche, i bracci “alari” sviluppano ben 40 kg.

Quanto lavori bene la nuova sospensione della GT3 RS si capisce nel complesso di curve Luffield e Woodcote: qui si viaggia attorno ai 100 km/h in 2° e 3° marcia e la direzionalità è eccellente. Poi quando si accelera in uscita e si inseriscono in sequenza le marce la motricità della GT3 RS è fantastica.

Stabile sul curvone veloce

Da Woodcote tirando tutte le marce fino alla sesta si arriva a Copse. La più famosa curva di Silverstone. Quella dell’incidente dello scorso anno fra Hamilton e Verstappen. Una curva mozzafiato in contropendenza che i piloti di F1, quando sono in assetto da qualifica, affrontano in pieno gas in settima marcia a circa 270 km orari. Con la Porsche GT3 RS, molto più modestamente, riusciamo a percorrerla a poco più di 145 km/h ma vi garantiamo che è un bell’andare con una GT! Perché è una curva cieca e per percorrerla forte non basta il grip meccanico: ci vuole l’aiuto dell’aerodinamica. Dall’ingresso non si vede l’uscita perché è in lieve salita e in contropendenza. Si frena, si toglie una marcia e a un certo punto senza la visuale d’uscita bisogna avere il cuore di schiacciare il gas a fondo e fidarsi dell’alettone! Sperando di essere abbastanza veloci perché l’aria “lavori” sull’alettone e tenga aderente a terreno una macchina che altrimenti, a quella velocità, senza carico aerodinamico partirebbe per la tangente.

È una curva che ogni giro si affronta col cuore in gola. E quando si intravede l’uscita si pensa: uff, anche stavolta ne sono uscito indenne… Per fortuna oltre i 140/150 km/h l’effetto dell’aerodinamica si sente bene: l’enorme alettone aiuta la GT3 RS a percorrere la curva con grande stabilità. La confidenza e la sicurezza che la GT3 RS ti regala in quella difficile curva valgono tutti i soldi del suo elevato prezzo.

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