Hyundai Kona Electric: un B-Suv che si dà arie da grande

Abbiamo provato l'ultima versione della compatta coreana a batteria e ci ha stupito per efficienza e qualità generale del prodotto. Ecco come è fatta e come va

di Michele Lallai

22.09.2023 10:55

La nuova Kona Electric debutta sul mercato come novità importante per la Casa coreana, figlia di un progetto completamente rinnovato (declinato anche in versione ibrida) e decisamente innovativo a partire dal design di rottura, che evolve il concetto visto con la precedente versione e lo porta più vicino allo stile attuale della gamma elettrica. In questo articolo trovate tutte le informazioni tecniche e tecnologiche, mentre qui sotto riportiamo le nostre impressioni al primo contatto e alla guida di un B-Suv che aspira ad essere qualcosa di più.

Nuova Hyundai KONA: più grande, più audace e più dinamica

Nuova Hyundai KONA: più grande, più audace e più dinamica

Progettata per supportare gli stili di vita più diversi, la Nuova KONA esprime un'anima dinamica combinata a una robustezza scolpita, per ispirare energia positiva nei clienti di tutte le età e le generazioni. Il design iconico della seconda generazione di questo modello si discosta dalla tradizionale tipologia del B-SUV ed è stato realizzato per uno stile di vita urbano dinamico. La Nuova KONA una completa gamma di motorizzazioni: ICE, MHEV (48V), HEV e EV (in versione
standard e long range)

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Come è fatta

Il primo approccio all'estetica è senza dubbio d'impatto. La nuova Kona ha un design molto particolare e ci sentiamo di dire che è azzeccato, con la sottile barra a LED che attraversa tutto il muso, mentre in basso si trovano i proiettori anabbaglianti e abbaglianti dai quali parte la linea dei parafanghi. Sul posteriore ritroviamo la stessa logica grafica e questo dà coerenza e identità allo stile, che risulta piacevole anche per le proporzioni e le forme tondeggianti.

L'unica critica che ci sentiamo di fare riguarda la vista laterale, con le portiere attraversate da molte linee ascendenti e discendenti che "sporcano" un po' le forme tutto sommato pulite della vettura. L'originalità non manca, però, e questo va a tutto vantaggio dell'identità e riconoscibilità del brand. Quello che Hyundai sta facendo ultimamente con lo stile è osato e identitario, merita un applauso per distinguersi in un mondo di auto sempre più uguali tra loro.

Negli interni invece si respira un'aria di relax e sobrietà. Le plastiche rigide di plancia, pannelli porta e tunnel centrale non fanno sembrare l'abitacolo "cheap", ma sono accoppiate in maniera rigorosa, sono solide e trattate con cura. In tutto l'abitacolo non ci sono tasti a sfioramento ma soltanto switch fisici che migliorano la praticità nel gestire tutti i comandi più utilizzati, sia quelli sul volante che quelli del clima.

Il doppio schermo con le indicazioni di marcia e l'infotainment - come ormai di tradizione Hyundai gemellati su un unico supporto - è di facile lettura e fruizione. Il software di gestione dello schermo centrale è fluido e racchiude parecchie informazioni sulla gestione della batteria e sulla dinamica di guida con tutte le regolazioni della guida autonoma (di livello 2) e i rispettivi segnali acustici, che se tutti attivi diventano troppo insistenti, meglio disattivare i meno necessari.

Come va

La Kona elettrica ha due facce: da un lato quella dell'elettrica pensata anche per l'utilizzo fuori città e nel turismo a corto-medio raggio e dall'altro la massima efficienza in mezzo al traffico. La batteria da 65,4 kWh della versione in prova (la full optional XClass) permette una percorrenza di 514 km in ciclo WLTP e spinge molto bene nella guida disinvolta, con accelerazioni fluide e morbide avendo la coppia sempre pronta sotto il pedale dell'acceleratore.

Quello che ci ha stupito di più nella guida sulle colline cece è stato però il carattere delle sospensioni, sostenute il giusto ma molto confortevoli nell'asfalto dissestato. Le Suv di categoria B hanno tendenzialmente un assetto rigido, ma qui il tuning delle sospensioni di Kona Electric ci ha stupito per il comfort superiore.

In città, invece, si trasforma in un mezzo che punta tutto all'efficienza potendo impostare la guida one-pedal con le palette dietro al volante. In questa modalità, non c'è bisogno di usare il freno ma quando si lascia l'acceleratore la rigenerazione porta la macchina a fermarsi in spazi brevi, aiutando la batteria a consumarsi meno velocemente. In questo caso parte dello stress di guidare nel traffico svanisce perchè diventa tutto facile e senza sforzi.
Parliamo di comfort e consumi: a bordo lo spazio non manca e in soli 4,35 metri abbiamo parecchio spazio per i passeggeri posteriori, con la panchetta che può ospitare comodamente due adulti. Davanti è altrettanto comoda nella posizione di guida, ma il rivestimento in ecopelle della XClass l'abbiamo trovato un po' rigido, forse non il massimo se si sta a lungo seduti in auto.

Il nostro test è iniziato con la batteria al 94% con 400 km di autonomia segnati dal sistema, e si è concluso dopo 100 km e ancora il 70% di batteria con 305 km di autonomia. Abbiamo guidato quasi interamente in modalità Normal, principalmente su strade secondarie con curve e piccoli tratti di statali e città, con un risultato di 17,6 kWh/100 km, davvero niente male considerando che la nostra Kona XClass aveva anche i cerchi da 19", che tolgono circa 60 km di autonomia rispetto a quelli da 17".

Infine il prezzo, che è un argomento come sempre delicato quando si parla di elettriche: la versione che abbiamo avuto in prova entra in listino al prezzo di 49.990 euro, mentre la versione XLine con batteria più piccola e 377 km di autonomia ne costa 42.000. Questo la rende un'utilitaria dedicata a una fascia di utenza decisamente upper class rispetto allo standard dei B-Suv, e pur con gli incentivi sarà difficile scendere sotto i 30.000 euro.

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