Le strade più pericolose, in Italia il 73% degli incidenti nei centri abitati

Le strade più pericolose, in Italia il 73% degli incidenti nei centri abitati

“Localizzazione degli incidenti stradali 2020”, lo studio ACI sull’incidentalità nei circa 55mila chilometri di strade della rete viaria principale

di Francesco Forni

03.12.2021 ( Aggiornata il 03.12.2021 09:51 )

Le città restano il posto potenzialmemte più pericoloso per circolare in auto. Secondo “Localizzazione degli incidenti stradali 2020”, lo studio ACI sull’incidentalità nei circa 55.000 chilometri di strade della rete viaria principale, la media è di 73 incidenti su 100 nei centri abitati, 22 su strade extraurbane e 5 in autostrada.

Nota positiva nel 2020 la  incidentalità è stata in forte calo a causa della pandemia che ha costretto ad una notevole riduzione della mobilità.

Cosa dicono le statistiche

Con queste percentuali: autostrade: -39,9% icnidenti , -37,1% morti; strade extraurbane: -27,5% incidenti, -25,7% morti; centri abitati, nel complesso, -31,7% incidenti, -20,3% morti. In tutti gli ambiti stradali, la mortalità diminuisce meno del numero di incidenti.

Complessivamente nel 2020, si sono registrati 24.205 incidenti (830 mortali), con 911 decessi (il 38% del totale) e 36.518 feriti.

L’indice di mortalità medio, è stato pari a 3,8 morti ogni 100 incidenti, in crescita rispetto al 2019 (era 3,4). Sulla rete autostradale, le diminuzioni sono state più consistenti sia in termini di incidenti (-40%) che di morti (-37%).

La pandemia ha notevolmente influenzato la distribuzione temporale dell’incidentalità: le diminuzioni più accentuate nel numero di incidenti si sono, infatti, verificate nei mesi di marzo (-73%) e aprile (-86%), in corrispondenza con le chiusure totali. Diminuzioni più contenute – tra 8 e 15% – a luglio, agosto e settembre. L’indice di mortalità più elevato nel mese di marzo (5,4 decessi ogni 100 incidenti); luglio il mese in cui si sono verificati più morti (113).

Prendendo come riferimento l’anno 2010, gli incidenti sulla rete primaria sono diminuiti del 48,3% (media Italia -44,5%), i morti del 45,2%, (media Italia -41,8%).

Le più pericolose

Le autostrade urbane si confermano quelle con la maggiore densità di incidenti, a causa degli elevati flussi di traffico e della pluralità di mezzi diversi. Tra le strade sulle quali si verificano più incidenti, troviamo, infatti, le Tangenziali di Milano, la Tangenziale Nord di Torino, la Diramazione di Catania A 18 dir, il Raccordo di Reggio Calabria, il Grande Raccordo Anulare e la Penetrazione Urbana della A24 a Roma.

Per le strade extraurbane, frequenza elevata di incidenti per la Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga nel tratto in provincia di Monza Brianza, la SS 207 Nettunense in provincia di Latina, la SP 227 di Portofino in provincia di Genova e l’Asse interurbano di Bergamo.

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