Attenzione! Se acquisti un’auto elettrica in alcune regioni potresti rimanere a piedi

Attenzione! Se acquisti un’auto elettrica in alcune regioni potresti rimanere a piedi

Attualmente lo Stato incentiva l’acquisto di auto a basse emissioni ma le colonnine utilizzate come punti di ricarica delle batterie sono decisamente insufficienti, soprattutto in alcune regioni italiane

di Redazione

07.07.2022 ( Aggiornata il 07.07.2022 09:34 )

La tendenza del mercato automobilistico viaggia sempre più in direzione green, ovvero il mercato elettrico, nelle sue diverse declinazioni: ibrido, plug-in e 100% alla spina.

La voglia e il desiderio di stare al passo con i tempi, ha fatto si che anche alcune case automobilistiche storiche, che hanno fatto dei propulsori a benzina il loro marchio di fabbrica, come ad esempio Ferrari, stiano iniziando a progettare vetture con propulsori elettrici.

 

I problemi per chi acquista un’auto elettrica

I problemi che ancora affliggono questo mercato sono principalmente due. Il primo riguarda i prezzi delle vetture elettriche, che, anche se si sono abbassati grazie agli incentivi statali, ancora non riescono a competere con quelli dei modelli diesel o benzina della stessa gamma.

Il secondo, forse anche più impattante del primo, è rappresentato dalla difficoltà che tanti automobilisti incontrano nel momento in cui decidono di acquistare un’auto elettrica: la scarsità di punti per la ricarica delle batterie. Per chi non ha la possibilità di ricaricare l’auto elettrica in casa o in garage, trovare una colonnina libera e funzionante può rivelarsi un’impresa molto ardua.

 

Le colonnine di ricarica in Italia

Secondo uno studio della società Motus-E, la prima associazione in Italia che si occupa della transizione ecologica nel nostro Paese, la quantità di colonnine elettriche presenti nel nostro Paese non è così scarsa. Stiamo parlando di numero superiore a 26mila, anche se solo l’80% è posizionato in luoghi pubblici, mentre il restante 20% si trova in luoghi privati.

Il problema riguarda principalmente la potenza, e quindi velocità di ricarica, che risulta essere inferiore rispetto ad altri paesi europei. Il secondo problema riguarda il fatto che la maggior parte delle colonnine si trova nelle regioni del nord Italia, mentre nel sud c’è una forte concentrazione solo in prossimità dei luoghi turistici. Se infatti andiamo a vedere nel dettaglio la distribuzione delle colonnine nel nostro Paese, vedremo che circa il 57% di esse si trova al nord, il 23% nelle regioni centrali mentre al sud ne rimane solo un 20%. Entrando nello specifico delle regioni, la Lombardia si posiziona sul primo gradino del podio, con oltre di 4.500 punti di ricarica. A seguire ci sono il Lazio, il Piemonte, il Veneto, l‘Emilia Romagna e la Toscana. Fanalino di coda la Sardegna, che ospita solo il 3% delle colonnine presenti sul territorio nazionale: meno di 800 su un’aerea di 24mila chilometri quadrati.

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