Il robotaxi con braccia mobili che aiuta a caricare i bagagli

Il robotaxi con braccia mobili che aiuta a caricare i bagagli

Sembra uscito da un film di fantascienza. Lo vedremo in strada nel 2025: ecco il taxi del futuro

di Redazione

17.05.2023 ( Aggiornata il 17.05.2023 09:00 )

Decisamente non è il solito taxi. E basta dargli un’occhiata per capirlo. Sembra uscito da un film di fantascienza, con il suo aspetto futuristico che poco ha da spartire con quanto oggi viene in mente quando si pensa a un taxi. Parliamo di Didi Neuron, del colosso cinese Didi Global, un veicolo a uso trasporto passeggeri che promette di evolvere il concetto di taxi che tutti abbiamo fino a oggi.

 

Oltre al braccio c’è di più

Il fatto che abbia bracci mobili potrebbe far tirare un sospiro di sollievo ai tassisti, troppo spesso costretti a sollevare valige e trolley pesanti dei loro clienti. Ma non lo farà, perché il braccio che porta a bordo i bagagli dei passeggeri non è l’unico elemento robotico di Didi Neuron. Come forse il nome può far supporre, questo taxi è anche intelligente: è infatti dotato di sistema di guida completamente autonoma. Didi Neuron non è dunque solo un taxi ma è anche... tassista. E infatti, com’è possibile vedere dalla foto degli interni, tutto lo spazio a bordo è dedicato ai quattro passeggeri che è in grado di ospitare.

 

Con il laser la guida è sicura

A consentire a Didi Neuron di muoversi con agevolezza nel traffico cittadino, assicura il produttore di questo curioso prototipo che dovrebbe giungere sul mercato nel 2025, c’è un innovativo sistema di rilevamento basato sulla tecnologia Lidar (Light Detection and Ranging). Questa tecnologia consente di determinare la distanza di un oggetto sfruttando un impulso laser. Si tratta di una tecnologia già da tempo utilizzata per tracciare rilievi topografici e utilizzata anche per la guida autonoma. Al momento Didi Neuron è un prototipo in fase di sviluppo. Ma Didi Autonomous Driving è convinta di riuscire a portarlo sul mercato nei tempi previsti, grazie anche alla collaborazione con alcuni produttori del settore automotive. Non ci resta che aspettare. Fra due anni sapremo se l’azienda cinese sarà riuscita nel suo intento.

 

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