Alfa Romeo e i sondaggi per il nome, una storia particolare

Alfa Romeo e i sondaggi per il nome, una storia particolare

La Casa del Biscione non è nuova, nella sua storia, a queste iniziative. Ecco come sono andate: non proprio come nelle intenzioni ....

di Francesco Forni

08.06.2023 ( Aggiornata il 08.06.2023 09:21 )

Non c’è due senza tre? Il sondaggio di Alfa Romeo per il nome da dare Suv compatto in arrivo nel 2024 ha dei precedenti storici. La Casa del Biscione negli anni passati ha chiesto agli appassionati un responso per il nome di alcuni modelli.

E non è andata secondo le intenzioni, anche se poi le vetture hanno riscosso un certo successo, anzi una è diventata l’archetipo della sua categoria per decenni.

Il caso più recente riguarda la piccola MiTo, in produzione dal 2008 al 2018, che non avrebbe dovuto chiamarsi così. Alfa Romeo chiese agli appassionati quale nome volessero per la dinamica tre porte del Segmento B.

Vinse il sondaggio il nome Furiosa, anche con buon margine. Ma la dirigenza Alfa Romeo scelse MiTo, crasi di Milano e Torino, perché la vettura, prima e unica “utilitaria” della storia del Marchio, era prodotta nello stabilimento di Mirafiori.

Niente "biscotto" per la Duetto

L’altro precedente si colloca nella leggenda Alfa. Nel 1966 al Salone di Ginevra fu presentata la Spider 1600, uscita dalla matita di Giovanni Battista “Pinin” Farina: con la epica coda a "osso di seppia".

Alfa Romeo indisse un concorso per scegliere il nome e vinse Duetto. Scelta indovinata, senza dubbio, ma i Duetto erano anche dei famosi biscotti al cioccolato della Pavesi e per una questione di diritti commerciali il nome non poté finire sulla macchina.

Che continuò a chiamarsi ufficialmente Alfa Spider ma per tutti rimasta sempre la mitica Duetto.

Stavolta come finirà?

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