Cartelli prezzi medi: Consumatori “è un flop, il prezzo sale ancora”

Cartelli prezzi medi: Consumatori “è un flop, il prezzo sale ancora”

Assoutenti: “Governo farebbe bene ad intervenire sulla formazione dei costi dall'estrazione alla vendita presso i distributori, garantendo ai consumatori trasparenza”

di Redazione

07.08.2023 ( Aggiornata il 07.08.2023 10:46 )

Il 1° agosto 2023, come è stato detto anche precedentemente, ha segnato l'obbligo per le stazioni di rifornimento di mettere i cartelli dei prezzi medi dei carburanti. A quanto pare, però, la situazione non ottimale. Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, ha subito detto che è "Un flop! Se l'esposizione dei prezzimedi presso i distributori doveva servire a ridurre i prezzi o quanto meno a mitigarne l'aumento, allora è stato un fallimento."

"Il prezzo medio in autostrada della benzina self ha raggiunto oggi i 2 euro esatti, mentre il primo agosto, il primo giorno di entrata in vigore dell'obbligo di esposizione, era pari a 1,984 euro. Insomma, in appena 4 giorni c'è stato un rincaro di 1,6 cent al litro, pari a 80 centesimi per un pieno di 50 litri. Va ancora peggio per il gasolio. In autostrada il prezzo, sempre in modalità self, passa da 1,854 del 1° agosto a 1,886 euro al litro, con un balzo di 3,2 cent al litro, pari a 1,60 euro a rifornimento".

Cosa non va?

Prendendo in considerazione l'elaborazione effettuata dall'Unione Nazionale Consumatori sui dati medi del Mimit, "è il Lazio la regione più cattiva in termini di incremento di prezzo, con un rialzo dal primo agosto di 1,9 cent per un litro di benzina self, pari quasi a 1 euro (95 cent) per un rifornimento. Al secondo posto delle regioni meno virtuose, Marche, Umbria, Molise e Friuli Venezia Giulia, con un balzo di 1,8 cent al litro, 90 cent per un pieno".

Per il diesel, invece, "la regione peggiore è il Molise con un salto in appena 4 giorni di 4,5 cent al litro, 2 euro e 25 cent per un rifornimento. Al secondo posto l'Umbria, 4,4 cent al litro (2,20 euro a pieno). Medaglia di bronzo per Lazio e Puglia: +4,1 cent, pari a 2 euro e 5 cent a pieno". Parla poi anche Assoutenti, il quale sostiene che "l'esodo estivo degli italiani parte all'insegna del caro-carburanti, con numerosi distributori ubicati lungo le autostrade che praticano listini superiori ai 2,4 euro al litro per la benzina in modalità servito, mentre per il self la verde ha già sfondato quota 2,1 euro al litro presso molte pompe autostradali".

Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, dice: "In base ai dati comunicati dai gestori al Mimit, oggi in numerose tratte autostradali la benzina supera quota 2,4 euro al litro in modalità servito. Sulla A1 Milano-Napoli raggiunge i 2,449 euro/litro, 2,409 euro sulla A3, 2,419 euro sulla A14, 2,429 euro sulla A22, fino ad arrivare ai 2,499 euro sulla A20 Messina-Palermo e sulla A21 Torino-Piacenza. Per quanto riguarda il self, invece, un litro di verde ha ampiamente superato i 2 euro al litro e viene venduto sopra i 2,1 euro in decine di distributori autostradali. Un pieno di benzina arriva così a costare oggi 125 euro". Assoutenti ritiene poi "che i cartelloni con i prezzi medi da soli non siano sufficienti" e che "il Governo farebbe bene ad intervenire sulla formazione dei prezzi dall'estrazione alla vendita presso i distributori, garantendo ai consumatori trasparenza su cosa succede nei vari passaggi della filiera, in modo da evidenziare chi attua manovre speculative e chi si arricchisce sulle spalle degli automobilisti".

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