Calendario Pirelli 2024: l'opera d'arte di Prince Gyasi

Calendario Pirelli 2024: l'opera d'arte di Prince Gyasi

Il fotografo e artista ha realizzato il progetto in occasione della 50esima edizione del calendario, "utilizzando" soprattutto le proprie radici ghanesi come ispirazione

di Damiano Iovino

07.09.2023 ( Aggiornata il 07.09.2023 10:06 )

Timeless è il titolo del Calendario Pirelli 2024, che segna due momenti importanti nella storia di un oggetto nato come prodotto di marketing e diventato nel tempo un’icona della cultura contemporanea. Quella del 2024 è la Cinquantesima edizione del Calendario, ma ricorda anche il 60 compleanno del progetto nato nel 1964 per volontà del marketing della
consociata inglese di Pirelli, che diede al ritrattista dei Beatles, Robert Freeman, l’incarico di realizzare un’opera che da allora è protagonista del glamour e della moda.

Timeless Calendario Pirelli 2024 di Prince Gyasi

Timeless Calendario Pirelli 2024 di Prince Gyasi

Timeless è il titolo del Calendario Pirelli 2024 realizzato da Prince Gyasi, l'artista-fotografo di 28 anni nato ad Accra, in Ghana. Le sue radici lo hanno ispirato per la realizzazione di una vera e propria opera d'arte

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Una storia "senza tempo"

Per alcuni anni, a causa delle crisi economiche mondiali, la pubblicazione di “The Cal”, così lo chiamano nel mondo anglosassone, è stata sospesa, e per questo il numero delle edizioni non corrisponde a quello del compleanno. La 50ma edizione è firmata per la prima volta da un giovanissimo artista-fotografo africano, Prince Gyasi, nato 28 anni fa ad Accra, capitale del Ghana. “Timeless” vuole dire “senza tempo, eterno, infinito”, qualcosa che va oltre un momento storico e ha un valore universale.

Ai grandi fotografi che hanno firmato The Cal, in passato spesso è stato chiesto di raccontare la propria epoca, da Richard Avedon a Peter Lindbergh, Patrick Demarchellier, Mario Testino, Steve McCurry, Helmut Newton, Peter Beard, Bruce Weber, Albert Watson, Paolo Roversi sino ad Annie Leibovitz ed Emma Summerton. A Gyasi, invece, è toccato il compito di usare la sua arte dei colori, per fissare sul Calendario delle immagini senza tempo.

Ritornare alle origini

L’artista africano definisce anzitutto timeless alle qualità dei personaggi che ha fotografato: tutte persone di colore «che hanno già lasciato un segno, autorevoli nei loro campi. Per me sono quasi una risorsa naturale, devo solo disegnare una scena attorno a loro che sia altrettanto timeless». E Gyasi è sicuro che il suo messaggio sia senza tempo «perché bisogna tornare alle proprie radici, per scoprire quali doni abbiamo avuto e imparare a farli fruttare per gli altri». Ammira chi sa sconfiggere il tempo e le regole imposte dalla società, «le persone capaci di far apparire normali cose che a noi sembrano straordinarie». In fondo, Prince Gyasi è convinto di essere lui stesso al di sopra del tempo: «Io creo delle opere d’arte che, in quanto tali, sono eterne». Più che fotografo, il giovane africano infatti ama essere definito un «artista visivo» e, non a caso, le sue opere sono presenti nelle più importanti collezioni d’arte contemporanea del mondo, come la Fondazione Pinault.

I protagonisti del Calendario

«Essere il primo artista africano e nero a firmare il Calendario Pirelli» spiega Prince Gyasi, che ha scattato le sue prime foto a 16 anni con un Iphone «mi ha dato la possibilità di mettere in luce alcune delle persone che mi hanno ispirato negli anni, da bambino e da adulto. Rappresentazione e cultura sono molto importanti per me, quindi, per la prima volta nella storia del Calendario, ho deciso che parte del mio progetto si svolgerà nel mio paese, il Ghana». A Londra sono stati fotografati l’attore britannico Idriss Elba e la cantante nigeriana Tiwa Savage, come l’intramontabile Naomi Campbell, l’attrice Angela Bassett, Amanda Gorman, la giovane poetessa americana protagonista nel 2021 con le sue parole e il suo cappotto giallo di Prada della cerimonia per l’insediamento del presidente Joe Biden alla Casa Bianca, altre due statunitensi, la scrittrice Margot Lee Shetterly e la cantante Teyana Taylor, il cantautore inglese Jeymes Samuel, mentre in Ghana sono stati fotografati il re degli Ashanti Otumfuo Osel Tutu II, che nel 2024 celebra i 25 anni dall’insediamento alla guida del suo popolo, il pittore Amoako Boafo e il calciatore Marcel Desailly, entrambi ghanesi, e un bambino di Jamestown, che rappresenta Prince Gyasi da piccolo.

Nel prossimo numero in edicola di Auto, troverete un racconto del back-stage delle riprese del Calendario Pirelli a Londra, dove Prince Gyasi, con treccine rosa in testa e stivali da cow boy con la punta squadrata in argento, ha gestito un team di 60 persone e alcuni tra i protagonisti della sua opera.

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