ANFIA, i 40 anni del ramo Aftermarket

ANFIA, i 40 anni del ramo Aftermarket

A Torino l'incontro che ha celebrato i numeri del comparto ricambistica e autoriparazione dell'associazione, tra temi d'attualità e nuove sfide da affrontare

di Adriano Torre

28.09.2023 ( Aggiornata il 28.09.2023 18:12 )

Quarant'anni di Aftermarket, quarant'anni di un ramo dell'ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Automobilistica) che affronta tematiche di interesse del mondo della ricambistica e dell'autoriparazione. Una realtà felice, un gruppo di lavoro che in questo quarantennio si è evoluto in una Sezione vitale e compatta e oggi riunisce e rappresenta 72 aziende associate, "realtà di primo livello in termini di tecnologie, professionalità e competitività sui rispettivi mercati di riferimento che condividono i valori della qualità e sicurezza del prodotto, dell’avanzamento tecnologico e del servizio al consumatore".

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I numeri del passato e del presente

Una celebrazione, presso il suggestivo grattacielo Intesa SanPaolo di Torino, a sigillare il passato ma con lo sguardo rivolto al futuro dopo aver superato momenti critici riassunti da Massimo Pellegrino, coordinatore di ANFIA-Aftermarket: "Dalle campagne incentivi, in particolare quella del 1997-1998, con la rottamazione di oltre 3 milioni di veicoli, alla minaccia poi non realizzata di uno spostamento della riparazione verso le reti autorizzate. Oggi stimiamo, a livello di fatturato, una quota di mercato intorno al 70% per il canale IAM, e, di conseguenza, circa il 30% ad appannaggio del canale OES. Infine, in tempi recenti, la sfida del Covid 19, con lo shortage di materie prime, componenti e microchip e la relativa gestione degli stock. Nel 2020 il fatturato dell'aftermarket italiano ha chiuso in flessione del 14%, con un rimbalzo positivo nel 2021 del +22% e +5% rispetto al 2019, e un ulteriore incremento di +8% nel 2022, aiutato anche dalle dinamiche inflazionistiche. Nel primo semestre 2023 si registra una variazione positiva dell’11%".
Dati importanti a sottolineare le capacità professionali, la competenza e lo spirito di resilienza della filiera. I tempi cambiano con una velocità mai registrata in passato, lo ha sottolineato Roberto Vavassori, presidente ANFIA, reduce dai confronti europei sui temi più accesi del momento, il DATA Act e una normativa specifica per il settore Auto, dalla sostenibilità alle linee guida sui prodotti rigenerati e sulla logistica sostenibile.

Le nuove sfide da affrontare

Passato e presente esprimono la solidità del settore, la capacità di affrontare i tempi con la giusta attenzione, ma adesso ci sono nuove sfide, alcune peraltro già in atto, da affrontare che richiedono ulteriori impegni o aggiornamenti. In prima battuta l'evoluzione tecnologica portata dalla E-Mobility, che ha come ricaduta l'approccio e l'ingresso di nuovi settori nel mondo dell'Automotive portando esperienze e conoscenze differenti.
"Come filiera IAM, abbiamo le competenze, le tecnologie, i prodotti e soprattutto le persone per garantire il nostro futuro. E abbiamo il tempo per fare le giuste scelte, nell’interesse dell’intera filiera e dell’utente finale - automobilista o autista di un mezzo commerciale - affinché possano utilizzare su strada mezzi ben mantenuti, al giusto prezzo, e, soprattutto, sicuri, garantendo per tutti la mobilità attesa, necessaria e non imposta", ha concluso Massimo Pellegrino.

I temi fondamentali dell'automotive di oggi

A integrare la giornata una serie di interventi specifici, su temi fondamentali: le omologazioni e l'impatto sempre più rilevante delle nuove normative sulla manutenzione o sulle possibilità di modifica di un veicolo circolante (Paolo Sappino, Direzione Generale della Motorizzazione), lo scenario dell'evoluzione del mercato con un interessante confronto tra Europa e Italia con le difficoltà (nostrane) di diffusione dei veicoli elettrici EV, con riflessioni su costi, infrastrutture, incidenza dell'età del parco circolante e ritmi di rinnovo (Fabrizio Arena, Partner BIP Consulting Italy), approccio e diffusione dell'intelligenza artificiale, non un "nemico" ma un'opportunità di lavoro e sviluppo, un problema soltanto per chi non la usa (Paolo Guaitani, Partner The Vortex) e il focus sui Carburanti Alternativi (Franco Del Manso, Dipartimento Rapporti internazionali, ambientali e tecnici di UNEM).

Parola chiave: felicità

In chiusura dei lavori di una giornata intensa, anche un incontro al di fuori del settore, ma formativo e umanamente molto profondo con Hervé Barmasse, alpinista e scrittore, l'uomo che dopo Walter Bonatti ha aperto un'altra via sul Cervino, primo a salire le sei creste della Gran Becca in solitaria, capace di sfidare "all’antica e nel pieno rispetto ambientale" l'Himalaya, con il solo zaino in spalla e portandosi via i rifiuti: il suo è stato il racconto testimonianza di un viaggio nei "misteri" delle sfide apparentemente impossibili, una riflessione sulla resilienza, sull'importanza di attenzione e consapevolezza in ogni momento dei propri impegni. Ma soprattutto l'importanza del valore e del rapporto umano: nella vita la parola che ci deve accompagnare e muovere è felicità "perché se siamo felici non ci sarà sfida che ci potrà fermare".

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