Nonostante la ricerca di soluzioni delle Case, il sistema di apertura e chiusura delle portiere avvicinandosi all'auto oggi viene spesso bypassato dai criminali
27.02.2024 ( Aggiornata il 27.02.2024 14:34 )
Continuano a crescere i furti d'auto in Italia e in Europa. Mentre nel Belpaese si assiste ad un incremento del 5% di questo fenomeno specialmente nelle zone del Centro e del Sud, nel resto del Continente la situazione non è affatto diversa. La causa sarebbe riconducibile anche all'aspetto tecnologico, sempre più importante nel settore automobilistico. Il The Guardian ha per questo interpellato un noto avvocato britannico, Nick Freeman, il quale ha descritto una situazione drammatica, con persone impossibilitate ad assicurare i propri veicoli o costrette a fronteggiare spese crescenti per i premi sempre più alti.
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Le diverse case automobilistiche, da Jaguar Land Rover a Hyundai si stanno muovendo per potenziare la sicurezza dei veicoli dotati di smart key, uno strumento che permette ormai di aprire il veicolo soltanto avvicinandosi allo stesso. Un obiettivo importante, ma che non sta dando i frutti sperati, poiché i criminali riescono comunque a baypassare tali sistemi di chiusura e apertura, "ordinando" al sistema di sbloccare le portiere e avviare il motore attraverso una sorta di hackeraggio.
Già nel 2012, l'avvocato Stephen Mason ribadiva il pericolo che i sistemi con smart key potessero essere violati facilmente: "I proprietari di auto moderne devono ricorrere a bloccasterzi tradizionali per proteggerle dai furti. Nonostante l'impegno delle Case automobilistiche per garantire la sicurezza, la tecnologia evolve troppo rapidamente per permettere loro di tenerle il passo".
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