Lo spot Peugeot con Ray Charles sulla 306 Cabriolet compie 30 anni

Lo spot Peugeot con Ray Charles sulla 306 Cabriolet compie 30 anni

La pubblicità ebbe un grande successo, sia per l'icona scelta come testimonial, sia perché l'artista trasmetteva tutto il piacere di stare a bordo dell'auto tanto da non richiedere l'uso della voce fuori campo

di Redazione

24.04.2024 ( Aggiornata il 24.04.2024 09:46 )

Quando si pensa agli spot pubblicitari, la prima associazione che balena alla mente è: belle auto e belle donne. Un binomio che sì funziona, ma anche se applicato agli uomini, per giunta di una certa caratura. Lo sapeva bene Peugeot nel 1994, quando usa come testimonial del suo celebre sport TV  la leggenda del blues Ray Charles, il quale, sulle note della sua celeberrima “Georgia on my mind”, si diverte a guidare la Peugeot 306 Cabriolet sul lago salato di Bonneville.

Lo spot

Ad oggi, questo resta uno degli spot pubblicitari più memorabili e originali, sia perché l'icona del blues era ipovedente, sia perché l'espressione di Ray incarnava davvero molto bene il piacere della sua esperienza di guida che non è stato nemmeno necessario aggiungere la voce fuori campo. Ray Charles dichiarerà in seguito di essersi divertito moltissimo, dato che gli era stato permesso di guidare per tutto il tempo che voleva. Ma non solo: pochi sanno che Ray Charles, per il quale l'impossibile non era altro che una sfida, di tanto in tanto pilotava un aereo Cessna, con l'assistenza del pilota principale Tom McGarrity e del radar sonoro.

Da quel momento sono passati ben 30 anni. La Peugeot 306 Cabriolet, protagonista insieme a Ray Charles, è oggi una delle “nuove” storiche più apprezzate sul mercato. La prima versione, disponibile dal febbraio 1994, dispone di motore a benzina di 1800cc o 2000cc, il cambio è meccanico a 5 marce oppure automatico. Interessante la scelta della capote in tela con comando elettrico che scompare dietro a un coperchio a filo carrozzeria, conferendo così slancio alla vettura aperta. Un bel colore metallizzato con interni in pelle, magari chiari, la rendono poi accattivante e preziosa. Merito di Pininfarina che non solo disegna il congegno, ma lo realizza nei suoi stabilimenti: tra il 1993 e il 2002 ne verranno prodotte circa 78.000 unità, un numero importante per l’epoca in considerata la tipologia del veicolo.

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