Toyota Prius Plug-in Hybrid

Prius Plug In

di Redazione

05.09.2012 ( Aggiornata il 05.09.2012 15:41 )

Chi aspetta con impazienza l’avvento dell’auto elettrica “tout court” può anche mettersi il cuore in pace per un bel po’ di tempo, almeno secondo Toyota, secondo cui non è lecito aspettarsi un significativo miglioramento della tecnologia delle batterie nel corso dei prossimi 10/15 anni. Come a dire che, nel breve, la propulsione a “emissioni zero” in senso stretto sarà tuttalpiù una prerogativa di qualche veicolo tascabile per uso urbano, mentre le auto vere, quelle che devono andar bene sia per la città, sia per la gita domenicale, sia per la vacanza dovranno essere ibride per essere rispettose dell’ambiente.
 
E, in questa direzione, la Prius Plug-in Hybrid rappresenta oggi l’evoluzione più spinta del concetto Prius, nato nel 1997. La vettura è, per la stragrande maggioranza dei componenti e per quanto riguarda le prestazioni generali, identica alla Prius III, in vendita dal 2009. Però, al posto della batteria tradizionale al nichel-metallo-idruri, ce n’è una al litio che ha pressappoco gli stessi ingombri ma promette un’autonomia elettrica di 25 km (contro i 2 della versione standard) quando è completamente carica. Q

Questa condizione è ottenibile allacciando la vettura a una presa di corrente a 220 Volt e per una ricarica completa occorrono circa 90 minuti. Non sembrerebbero dati fantascientifici, visto che le concorrenti dirette Opel Ampera/Chevrolet Volt ne promettono 80 di km elettrici, ma, secondo le stime della Toyota, 25 km sono sufficienti per coprire il fabbisogno quotidiano del 70% degli automobilisti europei. E, comunque, una volta esaurito questo “bonus”, la vettura si comporta come una Prius normale, perché il sistema mantiene sempre negli accumulatori una carica residua che consente al motore elettrico di dare una mano a quello a benzina di 1,8 litri. In modalità solo elettrica la vettura può raggiungere gli 85 km/h (all’inizio dello sviluppo la Casa giapponese puntava ai 100 km/h, ma questo impediva di superare i 20 km di autonomia), che sono sufficienti a cavarsela più che bene in città e statale, potendo contare anche su un’accelerazione abbastanza energica.

Durante la prova, però, abbiamo verificato che le oscillazioni di autonomia a “emissioni zero” sono ampie come per le auto elettriche “pure”, perché lo stile di guida, piuttosto che l’uso del climatizzatore, dello sbrinatore o di altri accessori influiscono pesantemente, quindi, nell’uso reale è forse più verosimile parlare di 15/20 km. Comunque, date le migliori prestazioni delle batterie al litio in termini di quantità e velocità di immagazzinamento dell’energia, che permettono di sfruttare a fondo il sistema di rigenerazione in frenata, nel funzionamento ibrido la Prius Plug-in dichiara una percorrenza di ben 47,6 km/litro nel ciclo combinato rispetto ai 27 della Prius normale, ovvero un miglioramento del 45% circa.
 
La Prius Plug-in, che sarà commercializzata nella seconda metà di settembre e nel solo allestimento Active, costa 39.600 euro, contro i 28.400 della Prius standard con equipaggiamento paragonabile (43.350 per la Chevrolet Volt e 45.500 della Opel Ampera). Non sono pochi, ma chi ha la possibilità di sfruttare il nuovo sistema di incentivazione alla vendita per le vetture “ecologiche” vedrà scendere il prezzo di 5.000 euro nel 2013 e 2014, dal momento che le emissioni dichiarate di anidride carbonica(49 g/km contro gli 89 della Prius standard) la fanno rientrare nella fascia più “incoraggiata”.
 
Saverio Villa



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