Auto dell'anno 2014, le finaliste: BMW i3

Auto dell'anno 2014, le finaliste: BMW i3
L'elettrica di Monaco formato premium, potente ed ecologica

di Redazione

18.02.2014 ( Aggiornata il 18.02.2014 10:33 )

Il 3 marzo, al Salone di Ginevra sarà assegnato il più importante premio automobilistico europeo, l'Auto dell'Anno 2014 (Car of the Year). Auto è tra gli organizzatori dell'evento, il direttore Alberto Sabbatini nella giuria dei 58 giornalisti specializzati di tutta Europa che deciderà la migliore del lotto delle 7 candidate. Iniziamo la carrellata delle aspiranti al titolo in ordine strettamente alfabetico, con ma BMW i3. Ecologica, la i3, lo è da cima a fondo. Perché non è soltanto la prima BMW prodotta in serie totalmente elettrica, ma viene anche costruita in un modernissimo stabilimento, quello di Lipsia nell’ex Germania dell’Est, che è quasi del tutto ecosostenibile. Ci sono quattro enormi torri eoliche che garantiscono l’intero apporto energetico per far funzionare la fabbrica, la realizzazione delle carrozzerie richiede la metà dell’energia necessaria rispetto a un’auto tradizionale, consente un significativo risparmio nell’uso di acqua e per la verniciatura non si fa uso di solventi. Già questo, insomma, è sufficiente per rendere ancor più pulita la coscienza di coloro che hanno intenzione di acquistare la nuova BMW i3, una vettura che cattura l’attenzione non soltanto perché è elettrica, ma anche per il carico di tecnologia che porta in dote. La i3, infatti, non è una cosiddetta vettura “conversion”, cioé una trasformazione da auto tradizionale già esistente in veicolo elettrico. È un progetto totalmente inedito, nato da un foglio bianco, pensato esclusivamente per la trazione elettrica. Dunque, l’intera vettura è progettata per accogliere senza compromessi e nel miglior modo possibile tutti i componenti necessari alla mobilità elettrica. E BMW, in questo senso, non ha lesinato sulla tecnologia: la i3 prevede infatti una struttura portante in alluminio su cui è incollata una cellula abitacolo in fibra di carbonio, per contenere il peso in soli 1195 kg. Le batterie agli ioni di litio, prodotte da Samsung, sono fra le più potenti sul mercato, con 22 kWh di capacità energetica. Queste servono un motore elettrico, sistemato sul retrotreno e collegato alle ruote posteriori, che ha potenza e coppia da vendere: 170 cavalli e 250 Nm, sufficienti per spingere la i3 a 150 km/h di velocità e farla accelerare da 0 a 100 in soli 7,2 secondi, meglio di una sportiva di pari potenza alimentata a benzina. Prestazioni, insomma, in linea con il carattere dinamico del marchio BMW, ma che giocoforza influiscono sull’autonomia, cruccio di tutte le vetture elettriche, che non è elevatissima. Guidando in maniera molto attenta, BMW dichiara che si possono arrivare a percorrere quasi 200 km; che però scendono, con la normale modalità Comfort, attorno ai 130 km. Per questo motivo, BMW ha pensato a una serie di servizi di mobilità per smorzare un poco la classica “ansia da autonomia” di tutti i veicoli vetture elettrici. Dal navigatore satellitare con servizi ConnectedDrive di ultima generazione che mostrano sulla mappa il raggio d’azione della vettura in base all’autonomia reale, fino all’assistenza stradale che prevede, in caso di batterie... a secco, l’intervento dell’officina mobile BMW con un caricatore rapido che in pochi minuti consente di rigenerare le batterie quel tanto che basta per tornare a casa. Il primo contatto con la BMW i3 lascia a bocca aperta. È intrigante già da fuori, con quell’aspetto da concept car da Salone, e quando sali a bordo resti altrettanto colpito: dai materiali impiegati, fra legnami pregiati e riciclati vari dal sapore ecosostenibile, all’ottima distribuzione dello spazio. Il fatto che il pianale sia completamente piatto, e privo di trasmissione al centro, ha consentito di liberare spazio nella zona anteriore e favorire una sensazione di ariosità notevole. Anche l’abitabilità posteriore, specie se rapportata ai 4 metri tondi di lunghezza della vettura, è più che adeguata. Sebbene ci sia qualche difficoltà d’accesso, proprio nella zona posteriore, per via delle portiere ad apertura “controvento”: in caso di parcheggio vicino ad altre auto non è possibile spalancarle del tutto e la luce d’accesso è comunque piuttosto contenuta. Il baule, da parte sua, risulta più che sufficiente per l’impiego urbano della vettura, con 260 litri che diventano 1100 reclinando gli schienali. Una volta seduti al volante, soddisfa la posizione di guida: ci si trova alti da terra, perché il pianale è sopraelevato per far spazio alle batterie, ma il sedile è vicino al pavimento ed è così possibile assumere una postura molto corretta e piacevole, con le gambe semi distese e le braccia raccolte, grazie all’ampia escursione in profondità del piantone sterzo. I comandi e gli strumenti sono per certi versi originali, ma disposti in maniera molto razionale e ben utilizzabile: davanti agli occhi c’è il display con le informazioni principali, ossia il livello di carica della batteria, l’autonomia e la velocità. Più a destra, a centro plancia troneggia l’enorme display dell’impianto multimediale, uno dei più completi attualmente a disposizione: ci sono la connessione a Internet, la navigazione satellitare, la possibilità di interfacciare il proprio smartphone e tutte le informazioni relative al funzionamento elettrico della vettura, tra cui le differenze fra le tre modalità di guida Comfort, Eco Pro ed Eco Pro+. Sfruttando queste tre tipologie, si può arrivare a guadagnare una ventina di chilometri di autonomia, con la Eco Pro+ che limita l’impiego del clima, la risposta del motore e limita la velocità massima. Realisticamente, si può dunque passare dai circa 120 km di autonomia della modalità Comfort a quasi 140 della Eco Pro+, più che sufficienti per un impiego urbano, ma che dall’altra rendono utopistico un impiego a 360 gradi della i3, se intesa come prima auto da usare anche per viaggi e vacanze. La modalità Comfort, comunque, è quella che dispensa le maggiori sorprese una volta che la i3 è in movimento. Non ci si aspetta davvero una spinta tale, quando si affonda sul pedale dell’acceleratore. E a stupire maggiormente, più che l’accelerazione da fermo, sono le riprese: da 60 a 120 all’ora bastano pochi attimi e la progressione è tale che si viene letteralmente  attaccati al sedile. Un altro aspetto curioso della guida è il cosiddetto “one pedal feeling”, cioé guidare la vettura solo col pedale dell’acceleratore. La potenza di ricarica in rilascio è infatti tale (fino a 50 kW), che per fermarsi è sufficiente rilasciare il pedale del gas, senza nemmeno frenare. La decelerazione è così elevata che anche senza azionare il freno si accendono gli stop! Gamma BMW i3  
BMW i3

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La BMW i3 si mostra in movimento e nelle caratteristiche di design

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