Green GT H2. L'idrogeno che pensa a Le Mans

Green GT H2. L'idrogeno che pensa a Le Mans

È la prima vettura (da corsa) dotata di tecnologia fuel-cell ad aver completato un giro sul circuito di La Sarthe. In attesa (2018) che Fia e gare endurance aprano ai combustibili alternativi, c'è chi punta all'idrogeno sognando Le Mans

di Redazione

21.06.2016 ( Aggiornata il 21.06.2016 16:59 )

Non le ha ancora 24 ore nelle “gambe”, ma di certo la Green GT H2 è la vettura da corsa più “pulita” al mondo. La tecnologia fuel-cell e l'idrogeno fanno il resto. Un prototipo, anche se al momento non ci sono i presupposti tecnici per classificarlo in una precisa categoria, che ha provato l'ebbrezza di un giro del circuito di La Sarthe, con al volante il pilota collaudatore Olivier Panis. Ex Formula Uno, è colui che sta seguendo da vicino il progetto Green GT H2.

Vettura lunga 4950 millimetri, larga 2000 e alta 1200 millimetri. Il peso è invece pari a 1240kg. Dati potenzialmente confrontabili con quelli della vincitrice di Le Mans, la Porsche 919, che si presenta con 4650 millimetri di lunghezza, 1900 di larghezza e 1050 di altezza. Il peso è ovviamente a favore del prototipo tedesco, che ferma l'ago della bilancia a quota 875 kg. La meccanica fuel-cell della Green GT H2 è formata da una coppia di motori elettrici capaci di circa 270 cavalli ciascuno (la potenza complessiva supera i 540 cv). Motori destinati alla trazione dell'asse posteriore. Con un pieno di idrogeno la vettura può “correre” in pista per circa una quarantina di minuti. La Green GT H2 condivide il sistema fuel-cell (a celle a combustibile) con la vettura “stradale” H2 Speed disegnata da Pininfarina.

Il progetto da corsa è in vita da circa cinque anni. Intanto la FIA e gli organizzatori di Le Mans si sono detti aperti a questo tipo di tecnologia, tenendo pure presente che dal 2018 i biocarburanti saranno ammessi alla 24 Ore più famosa del mondo.  

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