Diesel: per i piccoli destino segnato, per gli altri questione di tempo

Diesel: per i piccoli destino segnato, per gli altri questione di tempo
Al Salone di Torino Altavilla, il responsabile EMEA di FCA, e il ministro del Trasporti Delrio hanno prospettato la fine del motore a gasolio

di Francesco Forni

8 giugno 2017

Fine corsa prossima per il glorioso 1.3 multijet, il diesel tutt'ora più venduto d'Italia. Alfredo Altavilla, responsabile per l’area EMEA di FCA, al Salone dell'Auto di Torino ha ribadito un concetto già esposto nel recente passato. Le citycar con motore a gasolio sono senza futuro

Il calo che c'è stato nelle immatricolazioni in Europa è soprattutto dovuto alla minore incidenza dei diesel nei segmenti A e B, dove l'euro 6 sta rendendo i costi e quindi i prezzi delle vetture proibitivi. Negli altri segmenti le percentuali di diminuzione sono state decisamente inferiori”. Queste le parole di Altavilla, che suonano come un de profundis.

Altavilla ha avuto parole importanti per gas naturale. "Il metano è la soluzione che oggi offre il miglior rapporto tra costo e rispetto dell'ambiente. Grazie al maggiore contenuto di energia, con un chilogrammo di metano si percorre in media il 50 per cento in più di strada che con un litro di benzina. Dal punto di vista ambientale, il gas naturale è il combustibile con il rapporto più elevato tra energia sviluppata e CO2 emesso: contribuisce quindi in modo importante alla riduzione dei 'gas serra' e per quanto riguarda le emissioni inquinanti, il metano azzera il particolato e riduce gli inquinanti più nocivi, come gli ossidi di azoto e gli idrocarburi non metanici".

E ancora. "Senza dimenticare  che il gas naturale può diventare una vera e propria fonte rinnovabile grazie al biometano, che è ricavato dai rifiuti di origine domestica, industriale o agricola. L'analisi 'well to wheel' (che considera l'intero ciclo di produzione e utilizzo dell'energia) dimostra che il vantaggio ecologico delle vetture a biometano può essere paragonato a quello dell'elettrico da fonti rinnovabili".

Altavilla indica la strada. "Questo carburante è una realtà, che già oggi gioca un ruolo fondamentale nella riduzione delle emissioni generate dal trasporto. Può diventare sempre di più una carta vincente nell'impegno per migliorare la qualità dell'aria. La prospettiva offerta dal biometano consente già ora di fare un importante salto di qualità nella direzione dell'economia circolare, grazie a un riutilizzo intelligente dei rifiuti organici. In Italia si stima che il potenziale di produzione di biometano sia pari a circa 8 miliardi di metri cubi all'anno. Come vedete, il metano rappresenta il futuro e FCA è pronta".

Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato altrettanto chiaro a Parco Valentino. “E’ chiaro che il diesel ha una prospettiva non di lunghissima durata. La strada giusta in Parlamento è stata già decisa: più distributori di metano e GPL in tutta la Penisola e più colonnine di ricarica per l’auto elettrica. Il piano è molto ambizioso l’obiettivo è raggiungere le 20mila colonnine di ricarica”.

Delrio ha parlato anche della potenziale defiscalizzazione. "E' un ragionamento che abbiamo provato ad affrontare con il ministero dello Sviluppo Economico, per ora è stata prevista, vedremo gli sviluppi nella nuova finanziaria".

Rimane il fatto che le reti di rifornimento di metano e GPL (soprattutto la prima) sono presenti solo in poche regioni. E l'espasione pare molto lenta. E anche la "scalata" delle colonnine elettriche non pare così immediata.

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