Musk raccoglie 1,8 miliardi di dollari per la Tesla Model 3

Se il buongiorno si vede dal mattino, il funambolico Elon Musk pare aver piazzato uno di quei colpi che fanno la storia. E che potrebbero cambiare a medio termine gli equilibri nell'industria automobilistica.

Il numero uno, fondatore e factotum di Tesla può sorridere. Il bond, l'offerta di debito per rendere più rapida la produzione della Tesla Model 3, la prima auto elettrica che dovrebbe essere costruita per davvero in larga scala, ha avuto un ottimo esito. La corsa al titolo c'è stata e il traguardo è stato superato. L'obiettivo di 1,5 miliardi di dollari ha avuto alla fine una raccolta superiore. E non di poco: 1,8 miliardi di dollari, 300 milioni in più. Che non sono bruscolini, trattandosi anche del rischio di junk bond, titoli a potenziale alto rendimento, ma anche ad alto rischio. Di fatto sono obbligazioni non garantite, con scadenza a otto anni. Il rendimento prospettato è del 5,3%.

Ora la partita vera. Ci sono i soldi, Musk deve aumentare la produzione per far fronte agli ordini. E alle promesse fatte. In sostanza si tratta di sfornare 20.000 Tesla Model 3 al mese entro il 2017. Per poi crescere ancora e portare la produzione del Marchio (con Model X e Model s) a circa 500.000 unità per la fine del 2018. I conti di Tesla non tornano ancora, flusso di cassa in passivo di 1,16 miliardi di dollari, ma l'entusiasmo e gli azionisti disposti a puntarci, ci sono.