Italiani ancora scettici sull'elettrico: ecco i maggiori dubbi

Italiani ancora scettici sull'elettrico: ecco i maggiori dubbi

Tempi di consegna lunghissimi, ignoranza sull'esistenza degli incentivi e sui diversi modelli ibrdi o full electric: la conversione all'elettrico arranca

di Redazione

08.08.2022 ( Aggiornata il 08.08.2022 15:20 )

La conversione ad una mobilità più green va avanti a passo estremamente lento. In Italia, nonostante continuino ad essere previsti dallo Stato diversi incentivi, sia il prezzo, i tempi di consegna, lo smaltimento delle batterie, la mancanza di infrastrutture di ricarica continuano a mantenere un certo scetticismo da parte degli automobilisti del Belpaese.

A sollevare la questione è stato un focus dell'Osservatorio Findomestic realizzato dal Gruppo BNP Paribas in collaborazione con Eumetra. Per 1/3 degli intervistati, i veicoli elettrici potranno essere definiti tali soltanto quando saranno alimentati da fonti rinnovabili e si troverà un modo per smaltire al meglio le batterie, mentre per 1 italiano su 4 il problema è dove ricaricarli. 

Incentivi...sconosciuti

Per quanto riguarda gli incentivi, solo il 5% si dice intenzionato ad usufruirne, il 19% potrebbe, mentre il 38% non ha alcuna intenzione di utilizzarlo, ma il dato che più preoccupa è che solo il 62% degli intervistati è al corrente dell'esistenza degli incentivi stessi. Inoltre, solo il 28% dei possessori di auto Euro 4 o precedenti sarebbe disposto a rottamare la propria auto. Quasi la metà insomma, ritiene inutili gli incentivi.

Il problema della ricarica

Ancora secondo i dati raccolti, il 47% degli italiani prevede di acquistare un'auto ibrida, mentre  il 14% punta sul full electric. Rimangono però i tradizionalisti: il 12% opterà per un diesel, un altro 12% la benzina. La stessa percentuale del campione (12%) pensa, invece, al GPL. Quasi nessuno (2%) valuterà un’auto a metano o idrogeno. Un problema da non sottovalutare è poi quello della ricarica: il 39% del campione intervistato da Findomestic si è detto propenso ad acquistare come prossima vettura un' ibrida plug-in o completamente elettrica. Tra questi il 25% userà l’impianto del box senza alcun tipo di installazione aggiuntiva, il 23% è invece disponibile ad apportare modifiche al proprio box come l’installazione di una wall box e il 18% installerà la wall box senza modificare l’impianto elettrico. Il 35% pensa di appoggiarsi alle colonnine elettriche pubbliche, un 5%, ricaricherà la propria auto presso la sede di lavoro e infine un 8% non sa ancora quale soluzione adottare per la ricarica.

Come acquistarla

Infine, la ricerca ha messo in luce le modalità di acquisto, tra chi ha intenzione di acquistare un’auto nuova o usata: la soluzione privilegiata rimane quella del finanziamento sul punto vendita (32% delle preferenze) e al secondo posto il prestito personale (27%). Un 20% dei prossimi acquirenti d’auto pagherà in contanti, mentre il 13% utilizzerà formule di noleggio a lungo termine e leasing.

Claudio Bardazzi, Responsabile Osservatorio Findomestic, punta il dito soprattutto sui tempi lunghi neccessari per consegnare le vetture: “Il mercato automotive è oggi fortemente influenzato da diversi fattori che incidono sulla propensione all’acquisto dei consumatori. Uno dei più rilevanti è il problema dei ritardi nelle consegne: come abbiamo rilevato nell’approfondimento il 43% dei clienti valuterebbe oggi altri modelli disponibili piuttosto che attendere circa 6 mesi per un’auto nuova, il 13% si sposterebbe su un’usata e il 17% rinuncerebbe all’acquisto rinviandolo a tempi migliori. Sarebbe disponibile ad aspettare solo il 27% degli intervistati”.

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