Alcol lock, lo strumento che impedisce la guida in stato di ebrezza

Molte multe e ritiri di patente, così come un'incredibile quantità di incidenti, dipendono e derivano da una guida sconsiderata. Accade, più di quanto dovrebbe, che gli automobilisti arrivino alla propria auto non potendola guidare poiché in stato di ebrezza. Questa condizione oltre che estremamente pericolosa per se stessi, mette a rischio anche l'incolumità dell'altro ed è in ogni caso ritenuta una violazione della legge.

Questo problema ha messo in moto la Fondazione Ania che, in collaborazione con Etsc (organizzazione indipendente con sede a Bruxelles che lavora per la riduzione degli incidenti stradali in Europa), ha avviato un progetto pilota che prende il nome di “Alcol lock”, con lo scopo di evitare che queste spiacevoli situazioni possano ripetersi.

Cos'è e come funziona Alcol lock

Alcol lock altro non sarebbe che un etilometro collegato alla centralina di accensione del motore che non mette in moto il veicolo se, all'interno del suo abitacolo, il livello di alcol nell'aria soffiata dal conducente o segnalata da un sentore installato, va oltre quello consentito dal Codice della strada.

Antonio Avenoso, executive director di Etsc, commenta così: “Il successo è stato tale che i legislatori di alcuni Paesi europei hanno deciso di utilizzare i sistemi blocca-motore come sanzione alternativa al ritiro della patente. Una misura che, abbinata a servizi di cura per chi ha problemi di dipendenza, mira al recupero di una condizione normale. Spesso la sanzione non è risolutiva. Ci sono tanti casi di persone alle quali è stata ritirata la patente e si sono rimesse alla guida, spesso causando incidenti proprio per la condizione di alterazione dovuta all’alcol”.

Secondo quanto riporta la Repubblica, l'Etcs ha proposto l'iniziativa anche al legislatore italiano affinché Alcol lock possa essere inserito nel Codice della strada italiano.

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