Ford Fusion Hybrid a guida automatica

Ford Fusion Hybrid a guida automatica
Laboratorio delle tecnologie avanzate di automazione e di riduzione delle emissioni

di Redazione

18.12.2013 ( Aggiornata il 18.12.2013 15:27 )

Ford Fusion Hybrid, ecco il frutto della sinergia tra il colosso americano, l’Università del Michigan e la compagni assicurativa State Farm. Si tratta di un prototipo di auto a guida completamente automatica, che punta a perfezionare le tecnologie avanzate di automazione e di riduzione delle emissioni, che un domani saranno a bordo delle auto di serie. La Fusion è la gemella americana della prossima  Mondeo, che arriverà anche nella versione ibrida, nell'autunno del 2014. Raj Nair, Vice Presidente Sviluppo Prodotti Globali di Ford ha dichiarato. “Con questo progetto di ricerca, di cui mostriamo i progressi con il prototipo della Fusion Hybrid a guida automatica, possiamo studiare i limiti di queste tecnologie e determinare le caratteristiche dei sistemi che potrebbero arrivare sulle auto di serie sia nel breve che nel medio termine”. La Fusion Hybrid è quindi una piattaforma di ricerca per lo sviluppo, sviluppata sugli studi effettuati nell’ambiente di realtà virtuale VIRTTEX, un simulatore di guida sviluppato da Ford. Sull'immediato, o quasi, Ford svilupperà nuovi dispositivi sulla base dei sistemi già disponibili, come l’Active Park Assist e l’Active City Stop, per offrire tecnologie come il parcheggio completamente automatico e l’assistenza alla guida nel traffico. Nel medio termine so perfezionerà la comunicazione veicolo-veicolo. Per segnalare con largo anticipo  pericoli e situazioni di rischio e sincronizzare movimenti e velocità viaggiando in ‘formazione’, migliorando sia la sicurezza che la fluidità del traffico. A  lungo termine saranno proposti sistemi di guida e parcheggio completamente automatici. Le auto comunicheranno sia tra loro che con le infrastrutture.  La Fusion Hybrid è dotata di tecnologie avanzate disponibili nella gamma Ford, quali: monitoraggio della zona d’ombra (BLIS), Active Park Assist,  monitoraggio della segnaletica orizzontale, controllo adattivo della velocità di crociera con Forward Alert. Su questo laboratorio a quattro ruote ci sono 4 sensori LiDAR (Light Detection And Ranging), che utilizzano raggi di luce per effettuare una scansione tridimensionale dell’area intorno all’auto, in un raggio di 60 metri. I sensori creano una mappa ambientale che contiene ogni oggetto in grado di riflettere la luce, compresi pedoni e ciclisti, e capaci di distinguere un piccolo animale alla distanza di un campo da calcio. Dal canto suo l’Università del Michigan, porta avanti lo studio di nuove tecnologie basate su sensori di nuova generazione. I ricercatori dell'ateneo analizzano i dati, trilioni di byte generati dai sensori di bordo, per creare mappe realistiche dell’ambiente circostante e aiutare il veicolo a muoversi autonomamente. Il gruppo State Farm ha collaborato invece sullo studio delle tecnologie di sicurezza attiva per determinare in che percentuale riescono a ridurre il rischio di tamponamenti.
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