Lamborghini Huracàn: tecnologia aeronautica per controllare l'handling, VIDEO

Qualche giorno fa siamo stati a Sant'Agata Bolognese, dove Lamborghini ha svelato tutti i segreti della sua nuova Huracàn. Tra le svariate innovazioni tecnologiche, che approfondiremo sul numero di Auto di aprile, in edicola il 15 marzo, ce n'è una che ha catturato la nostra attenzione, se non altro perché riguarda la dinamica di guida ossia l'anima della vettura. Il sistema viene chiamato Piattaforma Inerziale Lamborghini e il suo scopo è quello di misurare in maniera infinitamente più diretta e veloce i movimenti della vettura e, di conseguenza, di reagire molto più in fretta rispetto ai tradizionali sistemi elettronici di assistenza alla guida. Perché qui, il cuore del sistema, è rappresentato infatti da tre accelerometri e tre giroscopi sistemati esattamente nel centro di gravità della Huracàn. L'idea arriva dal settore aeronautico, ogni aereo ne è dotato per controllare i movimenti del velivolo sui tre assi. E la pensata di applicarla a un'automobile (a detta di Lamborghini è la prima volta che accade) è venuta proprio ai tecnici che sviluppano l'ESP, come ci ha raccontato l'Ing. Maurizio Reggiani direttore del reparto Ricerca e Sviluppo di Lamborghini: "I tecnici si sono chiesti perché non si potesse applicare un sistema molto più rapido nell'elaborare i dati provenienti dalla vettura: gli attuali sistemi devono attendere che il segnale (per segnale s'intende il pattinamento di una singola ruota, ad esempio) arrivi alla centralina, che questa elabori una soluzione (tipo limitare la coppia sulla ruota che sta pattinando) ed invii la risposta alla ruota stessa. Certo, parliamo di millisecondi ma con vetture ad alte prestazioni anche pochi frazioni di secondo possono essere decisive. Con la Piattaforma Inerziale Lamborghini noi saltiamo il processo di elaborazione dati: il segnale che arriva grazie ai tre giroscopi e ai tre accelerometri è un "input-output", viene saltato il processo di elaborazione dati e la risposta è istantanea, adeguando così in maniera ancor più rapida e precisa le reazioni della vettura alle condizioni di guida." Sì perché sulla Huracàn, a differenza della Gallardo, ci sono molte più componenti da gestire elettronicamente: - Un nuovo sterzo elettromeccanico, che oltre all'assistenza variabile è in grado di modificare anche il rapporto di demoltiplicazione quasi del 100%, da 9:1 a 17:1. - Nuove sospensioni magnetoreologiche, con tre livelli di assorbimento anch'essi dipendenti, come tutto il resto della vettura, dalle tre modalità di guida Strada, Sport e Corsa. - Una nuova trazione integrale, che abbandona l'ormai vetusto giunto viscoso in favore di un nuovo differenziale anteriore a gestione elettronica con frizione a lamelle, una sorta di Haldex ma personalizzato Lamborghini. Adesso, arriva a trasferire anche il 100% della coppia sull'asse posteriore partendo da una base del 30-70 sui due assi. - Il nuovo cambio doppia frizione, derivato dalla trasmissione già impiegata su Audi R8 ma rivista nella gestione software. L'unica novità "passiva", non interessata direttamente dall'intervento dell'elettronica, è la nuova scocca ibrida che miscela alluminio e carbonio. Con un peso di circa 200 chili, il telaio della Huracàn impiega la fibra di carbonio nella zona di maggior torsione di una scocca, ossia tutta la zona posteriore, i montanti laterali e l'intero tunnel centrale. Ciò ha permesso di aumentare del 50% la rigidità torsionale rispetto a quella della Gallardo. La tecnologia ibrida applicata alla scocche, peraltro, non sarà un'esclusiva di Lamborghini: come ha ammesso il Prof. Ulrich Hackenberg, membro del board e capo dello sviluppo tecnico di Audi AG, i telai misto alluminio e carbonio debutteranno presto su altri modelli Audi, lasciando dunque intendere non soltanto la futura R8 che prenderà le mosse dalla Huracàn, ma anche altre sportive.