Con UR:BAN Opel avanza sulla sicurezza in città

Con UR:BAN Opel avanza sulla sicurezza in città
Auto e infrastrutture comunicano tra loro; i prototipi evitano le collisioni con l'automazione delle manovre

di Redazione

08.10.2015 ( Aggiornata il 08.10.2015 17:46 )

Trenta partner e una missione: studiare sistemi di assistenza alla guida che vadano a vantaggio degli utenti. Si chiama UR:BAN il progetto di ricerca finanziato dal governo tedesco e nel quale è coinvolta Opel, insieme ad altri attori del settore dell'elettronica e del software. Al momento le tecnologie allo studio sono state implementate su prototipi, una Opel Insignia e una Insignia Sports Tourer, in particolare, con l'obiettivo di tramutare la ricerca in realtà. Se, infatti, non è una novità assoluta un dispositivo che intervenga per evitare un ostacolo, Opel lavora per affinare il sistema e renderlo effettivo nella marcia urbana, quella più ricca di "incognite" e variabili, rispetto a un frangente autostradale. La tecnologia lavora in abbinamento a un comando dello sterzo e dei freni entrambi modificati, per consentire all'elettronica di intervenire non appena rilevi l'imminenza di una collisione, reagendo l'occhio elettronico - composto da telecamere avanzate e radar - in un tempo molto inferiore a quello necessario al guidatore. Accertato il rischio di collisione, la manovra di evitamento dell'ostacolo viene compiuta autonomamente, restituendo poi il comando al guidatore. E' una delle tecnologie in fase di sviluppo, insieme alla seconda, diretta questa volta all'integrazione tra conducente e sistemi di ausilio alla guida. Per evitare "falsi avvisi", pensiamo al caso di un'allerta nel caso si rilevi un'auto nell'angolo cieco dello specchietto, Opel ha approntato un prototipo all'interno del quale una telecamera legge i movimenti del capo del guidatore, così da prevedere la manovra che sta per effettuare, attivando il relativo sistema di ausilio alla guida. Nel caso dell'angolo cieco, attivare l'avviso solo se viene riscontrato un movimento interpretato come l'intenzione di effettuare un sorpasso o cambiare corsia. Il terzo aspetto sul quale si lavora è legato alla ricezione di informazioni dall'infrastruttura. Ad esempio, particolarmente utile potrebbe essere mettere in comunicazione auto e semafori per regolare la propria velocità in tempo, sapendo già se scatterà il rosso o meno quando si arriverà all'incrocio. Esperimenti in materia sono già stati condotti da Audi negli ultimi anni, adesso Opel ha integrato la tecnologia - che si avvale dei protocolli Car-to-X - per riportare sul display di bordo le informazioni utili, siano esse collegate allo status del semaforo o ad altre indicazioni sensibili per la guida. Fabiano Polimeni

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