Ford Sync 3 e le novità dei sistemi di comando vocale in auto

Ford Sync 3 e le novità dei sistemi di comando vocale in auto

Riconoscimento del parlato capace di comprendere forme ancora più naturali del linguaggio. Anche attraverso app sul proprio smartphone

di Gianni Rusconi

31.05.2016 21:12

"Mobile is automotive": c’era anche questo slogan fra i tanti che hanno accompagnato l’edizione 2016 del Mobile World Congress, la kermesse dedicata ai telefonini, alle reti e a tutto ciò che è connesso. Automobili, ovviamente, comprese. Il concetto è stato ribadito anche da Mark Fields, President e Ceo di Ford, che al recente salone della tecnologia ha battezzato l’arrivo in Europa di Sync 3, la nuova generazione del sistema di connettività e comandi vocali dell’Ovale Blu.

Alle funzionalità già esistenti si aggiungono ora il supporto ad Apple CarPlay e AndroidAuto per la sincronizzazione con i servizi degli smartphone e alcune nuove app (come MyBoxMan, per il trasporto di piccoli pacchi in cambio di un rimborso spese, e HearMeOut, un social network basato sulla registrazione e sull’invio di clip audio da condividere su Facebook e Twitter) ospitate nella piattaforma proprietaria AppLink.

La tecnologia dentro l’abitacolo fa un ennesimo passo in avanti e questo passo si materializza, nel caso del Sync 3, con la presenza in plancia di uno schermo ancora più grande (da 8 pollici) e di una tecnologia di riconoscimento del parlato capace di comprendere forme ancora più naturali del linguaggio per recepire comandi anche complessi indirizzati a impianto audio, navigatore e climatizzatore (nonché al telefonino collegato via Bluetooth). Richieste quali “voglio un caffè”, “devo fare rifornimento” o “trova un parcheggio”, così come le istruzioni per controllare via voce le app, saranno processate senza possibilità di errore, diminuendo i rischi di distrazione per chi sta alla guida.

Il ventaglio di opzioni che si renderanno disponibili per conducente e passeggeri aumenta dunque all’insegna della maggiore e più affinata interazione con la strumentazione di bordo, sfruttando tanto le tecnologie sviluppate da Ford quanto quelle che gestiscono le funzionalità di Siri (l’assistente virtuale dell’iPhone) e regolano il controllo vocale dei servizi della galassia Google, da Maps al motore di ricerca. Maggiore fruibilità e soprattutto maggiore intelligenza del sistema di infotainment, che va a ricalcare sempre di più l’esperienza d’uso dello smartphone, a tutto vantaggio dell’intuitività e della facilità di utilizzo dello strumento.

Queste in definitiva sono le doti che si porta dietro Sync 3, che verrà integrato nel corso del 2016 su Mondeo, SMax, Galaxy e in seguito sulla nuova Kuga. In casa Ford, questa almeno la convinzione espressa dal Ceo, la nuova piattaforma aiuterà a rendere connessi 43 milioni di veicoli nel mondo entro il 2020 rispetto ai circa 15 milioni attuali. E saranno, è il caso di dirlo, 30 milioni di vetture “parlanti”. Connettività, produttività, sicurezza e intrattenimento sono alcuni dei pilastri dell’auto di domani, quella che guarda alla guida autonoma e che nel frattempo si doterà di strumenti cognitivi degni di una super-car hollywoodiana.

Quali? Per esempio il sistema di monitoraggio, sempre di Harman, basato sul rilevamento della dilatazione della pupilla, in grado di misurare i carichi di lavoro mentali del guidatore e di segnalarne i risultati al cervello digitale del veicolo, in modo che questo possa intervenire sulle interfacce delle soluzioni di sicurezza per minimizzare le distrazioni di chi sta al volante. Un avanzato algoritmo matematico, insomma, potrà analizzare in modo costante i segnali che invieremo elettronicamente alla strumentazione di bordo. L’auto, a sua volta, ci invierà messaggi e alert vocali e visivi quando lo riterrà necessario. Parlando sempre di più la nostra lingua.

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