Nel futuro Mercedes elettriche e la GLC a idrogeno

La Casa tedesca si presta a lanciare un'offensiva in termini di tecnologia che verte su ciascun campo della trazione su quattro ruote. Una scelta che non esclude neppure i motori a combustione interna. Passaggio fondamentale prima dell'elettrico puro

di Redazione

11.06.2016 18:43

L'espressione più adatta in questi casi è: tanta carne al fuoco. Perché la serie d'innovazioni che Mercedes-Benz si sta apprestando a lanciare sul mercato sono molteplici. Una scelta che non si limita ad un solo campo dell'ingegneria “applicata” all'auto, bensì risultano essere traversali. Le argomentazioni sono quelle di sempre, note anche al pubblico meno avvezzo alle questioni di auto. Quindi si torna a parlare di elettrico ed ibrido, senza dimenticare che il motore endotermico non abbia ancora i giorni contati come molti pensano (e forse sperano). Una breve carrellata circa quello che stanno preparando dalle parti di Stoccarda. Una filiera che parte appunto dal “mondo” a combustione interna, si sviluppa in quello ibrido e si conclude nell'elettrico, magari facendo una capatina dalle parti del fuel-cell (l'idrogeno per intendersi). 

Andando per passi e rimarcando la volontà di conservare una quota importante a combustione interna, scopriamo che il prossimo restyling della Classe S porterà in dote un'inedito benzina sei cilindri in linea. Una modus operandi che già qualcun altro adopera in Germania (più precisamente a Monaco) e che si correda di una serie di elementi che porteranno ad una forte elettrificazione dell'impianto endotermico. Bielle, pistoni e cilindri saranno sempre della partita, mentre una buona parte del “contorno” farà affidamento ad un sistema a 48 V. Una tecnica che ha già preso piede in ambito automobilistico e che si sta rivelando innovativa per l'efficienza dell'intero comparto motorizzazione. E che in casa Mercedes si completa con l'ausilio di nuovi sistemi di starter e alternatori, che mandano letteralmente in pensione i precedenti. Un argomento che da il la all'ibrido, che pur sposando l'attuale filosofia, si correda di elementi più performanti, come ad esempio il pacco batteria più compatto. E può vantare una migliore interazione con i diversi sistemi di bordo e assistenza alla guida, assicurando così una maggiore “tenuta” della parte elettrica in termini di autonomia. Alcune di queste novità sono testate su una variante ibrida di GLE Coupé presente a Stoccarda e impiegata come “vetrina” per le tecnologie del futuro. 

Futuro che non può non annoverare l'elettrico. Ma se la parte più pratica ed immediata è demandata alla prossima generazione di Smart elettrica, in questo caso disponibile pure nel formato forfour, quelli della Stella parlano di batterie (non riferendosi a Smart) che avranno un'autonomia di almeno 500 km. Una traguardo più vicino che lontano, a cui si accompagna la tecnologia fuel-cell, supportata da un prototipo di GLC preparata con questo tipo di alimetazione. Una manifestazione di competenze, perché potenzialmente (quasi) pronta all'industrializzazione, dato che la “meccanica” ad idrogeno ha pressoché gli stessi ingombri di quella diesel o benzina. E non deve quindi richiedere la realizzazione di un pianale ad hoc.

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